I cittadini di Roma si meritano consiglieri capitolini a tempo pieno
Autore : Redazione
L’Assemblea capitolina è composta dal Sindaco e da 48 Consiglieri, 29 di maggioranza, 19 di opposizione. Di questi seggi però, alcuni sono e saranno occupati solo a metà. Infatti alle recenti consultazioni regionali sono stati eletti due consiglieri capitolini, Michela Di Biase, capogruppo PD, e Fabrizio Ghera, capogruppo Fratelli d’Italia, quest’ultimo anche consigliere di Roma Città Metropolitana (ex Provincia di Roma), che potrebbero decidere di mantenere il doppio scranno (1). Come in verità già fanno dal giugno 2016 gli ex candidati Sindaco non eletti degli altri schieramenti, tutti rimasti parlamentari e ancora rieletti il 4 marzo: Roberto Giachetti (PD), Giorgia Meloni (FdI) e Stefano Fassina (SI). E ha suscitato polemiche anche nel suo stesso partito l’annuncio di Michela Di Biase di lasciare solo il ruolo di capogruppo capitolino e di mantenere entrambi i seggi (2), come a suo tempo aveva fatto l’ex Presidente della Regione Lazio Francesco Storace.
Scelte, quelle dei consiglieri part time, senz’altro legittime, dato che statuti e regolamenti lo consentono, ma che appaiono quanto mai discutibili, di fronte alle difficoltà quotidiane e sistemiche della Capitale, che ha bisogno non solo di una efficiente maggioranza di governo, ma anche di una opposizione assai attiva, dal punto di vista propositivo e dal punto di vista critico, come contrappeso e sale di un’amministrazione democratica (3).
E non si tratta, come banalmente e qualunquisticamente molti hanno obiettato, di poltrone e stipendi. Ma del diritto dei cittadini romani, sempre più imprigionati in una qualità della vita ai minimi termini per la miseria del trasporto pubblico, della manutenzione delle strade dei marciapiedi e del verde e per molto altro, ad avere dei rappresentanti che si occupino della città a tempo pieno.
Considerando che molti – giustamente – devono investire parte del loro tempo e delle loro energie anche alle attività lavorative e professionali.
Senza generalizzare, dato che sarebbe necessario un approfondito esame delle presenze in Aula e nelle Commissioni e delle attività dei consiglieri, ci sembra evidente che se l’Amministrazione pentastellata sta mostrando molte inadeguatezze, anche buona parte dell’opposizione non brilli per iniziativa, e nemmeno per il rapporto – e la comunicazione – con i cittadini.
Chiediamo che i consiglieri con un doppio seggio facciano una scelta per il bene dei cittadini, e si mettano completamente al servizio di Roma, o lascino l’incarico a qualcuno disposto a lavorare con la disponibilità e la serietà che richiede una grande capitale europea.
E desta stupore che, nel dibattito in corso soprattutto nel Partito Democratico sulle cause della sconfitta alle elezioni politiche, tra le quali in molti annoverano una classe politica autoreferenziale che non risponde più ai bisogni del Paese, si riproponga una scelta che va ancora una volta nella direzione delle carriere individuali, e non del rilancio del partito e del bene comune (4).
Laboratorio per una Politica trasparente e democratica di Carteinregola
Per oservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
(ultima modifica 30 maggio 2018)
Post scriptum: leggiamo che il consigliere Alfio Marchini – anch’egli ex candidato Sindaco di una lista civica nel 2013 e per il centro destra nel 2016 – in una recente intervista ad Huffington post, alla domanda – già curiosa in sè – se pensasse di candidarsi alla guida del PD, risponde: “No per carità! Ho chiuso con la politica attiva. Il mio è solo il commento di un osservatore appassionato di politica”(4). Ecco, forse se ha chiuso con la politica attiva sarebbe meglio che lo dicesse anche ai suoi elettori e lasciasse anche lui il seggio al primo dei non eletti, che probabilmente sarebbe almeno più presente in Aula, visto che secondo la testata “lanotizia.it”, avrebbe partecipato in tutto il 2017, ad appena 15 Assemblee capitoline, e a 17 Commissioni (5)
Vedi anche: Diario Romano 12 marzo 2018 Proviamo di nuovo a dare una sveglia al PD
(1) fonti del FdI pare abbiamo annunciato che fabrizio Ghera lascerà anche il seggio capitolino prima dell’estate.
(2)Vedi
Roma Today 9 marzo 2018 Regionali, polemiche nel Pd per il doppio incarico di Di Biase: ma non è la solaLei si difende: “Non avrò il doppio stipendio”
Il fatto quotidiano 9 marzo 2018 Elezioni, la pattuglia bipartisan del doppio incarico Campidoglio-Parlamento-Regione. Da Giachetti a Meloni
(3) La carta di Avviso Pubblico, Codice etico della buona politica, che abbiamo invano chiesto a più riprese ai consiglieri capitolini e regionali di sottoscrivere, con magri risultati, prevede al punto 6 Cumulo di mandati politici:
L’amministratore, fuori dai casi in cui sia la stessa legge a prevederlo, si impegna ad evitare il cumulo dei mandati politico-istituzionali e ad applicare spontaneamente e sollecitamente i vincoli di legge vigenti.
L’amministratore deve astenersi dall’esercitare professioni o assumere altri incarichi pubblici che implicano un controllo sulle sue funzioni amministrative o sui quali, in qualità di amministratore, egli esercita una funzione di controllo.
L’amministratore si impegna ad evitare anche il cumulo successivo dei mandati politici e degli incarichi pubblici.
scarica 20141025_carta-di-avviso-pubblico
(4) Huffington Post, 12 marzo 2018 Alfio Marchini: “Il Pd faccia governare M5S e lo incalzi. Altrimenti non sopravvive”L’imprenditore torna a parlare dopo un lungo silenzio. “Se il Movimento non sarà messo in grado di governare, alle prossime elezioni supererà il 40%”
(5) La Notizia 12 marzo 2018 Desaparecido in Campidoglio, Marchini è da “Chi l’ha visto?”: 15 volte in Aula nel 2017, solo la Meloni fa peggio
(4) i consiglieri dimezzati sono 2 su 9 del PD/Lista civica Giachetti, 2 su 6 di Fratelli d’Italia/Lista Meloni, 1 su 1 Sinistra italiana