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Concessioni balneari – cronologia e materiali

a cura di Anna Maria Bianchi Missaglia

(IN COSTRUZIONE – ultimo aggiornamento 3 aprile 2023)

La direttiva “Bolkestein”[1]  prevede l’obbligo di affidare le concessioni demaniali secondo una procedura concorrenziale trasparente ed imparziale, e quindi, per quanto riguarda le concessioni balneari in Italia,  la illegittimità:
-del cddiritto insistenza (la preferenza automaticamente accordata dal codice della navigazione al concessionario uscente rispetto ad altri potenziali concorrenti);
– delle proroghe automatiche dei titoli concessori in essere.

2004 – 2006 La Direttiva 2006/123/CE  viene presentata dalla Commissione europea nel febbraio 2004, ed approvata ed emanata nel 2006.

2009 la prima contestazione della Commissione Europea in ordine al mancato rispetto, ad opera delle norme interne in tema di concessioni, dapprima degli articoli 43 (diritto di stabilimento) e 49 (libera prestazione di servizi) del Trattato CE (poi trasfusi del TFUE ), e poi dell’art. 12 della direttiva 2006/123/CE (cd. Bolkestein ).

2010 nuova procedura di infrazione europea

2012 Durante il  Governo Monti, contro l’opinione dello stesso  governo, il Parlamento prende altro tempo. Agli stabilimenti balneari vengono  prorogate le concessioni per altri cinque anni, dal 2015 al 2020.

 la procedura viene sospesa in seguito all’impegno del Governo a modificare la normativa interna, tuttavia in seguito si contano, dal 2010 , almeno 7 disposizioni normative, che, a vario titolo e con diversa motivazione (tra cui anche la emergenza COVID) prorogano , in taluni casi sino al 2033, i rapporti concessori in essere, evitando il confronto concorrenziale.

( in costruzione)

2013 Governo Monti annuncia l’ANSA https://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/uominiemare/2012/11/04/Balneari-pronto-decreto-governo-spiagge-asta-_7739967.html

: Il decreto del Governo sulle concessioni balneari è’ pronto e nei prossimi giorni i ministri Enzo Moavero (Affari Europei) e Piero Gnudi (Affari regionali, turismo e sport) dovrebbero volare a Bruxelles per parlarne con la Commissione europea.Subito dopo verra’ portato in Consiglio dei ministri. Il decreto prevede che le concessioni demaniali marittime vadano a gara (le Regioni entro il 31 dicembre 2014 dovranno definire i bandi) e che la durata sia non inferiore a 6 anni e non superiore a 25 anni per le spiagge e non inferiore a 30 anni e non superiore a 50 per i porti turistici.

14 luglio 2016  decisione della Corte di Giustizia europea circa la illegittimità di tali proroghe, da considerarsi tamquat non esset
( in costruzione pronunce dei tribunali)

8 agosto  201Marco Zullo, parlamentare europeo  M5S scrive sul sito di Beppe Grillo): “Le concessioni per gli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente: è richiesta una selezione trasparente attraverso gare d’appalto”[2]. Ma sul tema anche il Movimento 5 stelle avrà una posizione ambigua, mentre si opporrà strenuamente alla Bolkestein per quanto riguarda gli ambulanti.

14 maggio 2018 La Corte di Cassazione con sentenza n. 21281 stabilisce che deve disapplicarsi la normativa interna che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, con finalità turistico-ricreative, ivi comprese le concessioni destinate ad approdi e porti turistici[3]

21 Dicembre 2018 Balneari: quando (due anni fa) il M5S voleva “garantire la rotazione degli affidamenti e perseguire criteri di trasparenza e partecipazione in tutte le fasi di affidamento della concessione”

Il MoVimento rinnega se stesso e fa un regalo ai balneari?

7 gennaio 2019 La finanziaria pentaleghista fa due regali ai balneari

24 Novembre 2019 Il Consiglio di Stato boccia la proroga delle concessioni balneari

5 dicembre  2020 ulteriore procedura di infrazione, ad oggi in corso (> Vai a  L’Europa apre una procedura contro l’Italia per la proroga delle concessioni balneari)

23 ottobre 2021 Il Coordinamento Nazionale Mare Libero in piazza contro le proroghe delle concessioni balneari

2021 decisioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. ri 17 e 18 del 9 novembre 2021 che, a fronte della teoricamente più rigorosa soluzione di dichiarare tout court la nullità di ogni proroga eventualmente in essere, e l’immediata necessità delle procedure concorsuali, optano  per la mite soluzione di disporre un termine di adeguamento al 31 dicembre 2023.

20 Dicembre 2021 Il Coordinamento Mare Libero propone le Linee guida per il riordino della gestione del Demanio Marittimo

18 Febbraio 2022 Stop alle proroghe ai balneari, un provvedimento sacrosanto

5 agosto 2022 Legge  118/2022 ( legge annuale sulla concorrenza ) dispone una delega legislativa ai fini del riordino della materia, stabilendo, tra l’altro, i seguenti principi:
• le concessioni assegnate senza gara dovranno al 31 dicembre 2023, salvo differimento al 31 dicembre 2024 in casi straordinari;
• l’assegnazione dovrà avvenire  sulla base di procedure concorrenziali, da completarsi entro il medesimo termine del 31 dicembre 2023.
Parallelamente è  prevista una attività di ricognizione e mappatura delle concessioni in essere.
Lascia però aperte alcune problematiche come il tema del riconoscimentodi un “indennizzoai concessionari uscenti, in apparenza precluso dall’art. 12, comma 2, della direttiva Bolkestein

9 Agosto 2022Piano di Utilizzo degli Arenili di Roma, approvata la Delibera di adozione preliminare (ma i balneari già chiedono modifiche)

13 Settembre 2022Elezioni politiche 2022: concessioni balneari, confronto tra i programmi

Carteinregola: 5 domande ai candidati sui programmi

17 Novembre 2022Mare libero sul Piano di Utilizzazione degli Arenini (PUA) che arriva in Assemblea Capitolina

17 Dicembre 202217 dicembre, prima Conferenza Nazionale per il Mare Libero

28 dicembre 2022  approvato dal Governo Meloni il cd decreto mille proroghe, DL n. 198/2022

9 febbraio 2023  Elezioni  Lazio 2023 confronto programmi su spiagge, coste e erosione

24 febbraio 2023 in sede di conversione in legge (l. 24 febbraio n. 2023, n 14), il decreto milleproroghe prevede  che
• gli affidamenti esistenti mantengano efficacia sino al 31 dicembre 2025;
• detta efficacia perduri comunque sino alla data del rilascio dei nuovi provvedimenti concessori a seguito della gara;
• agli enti sia fatto divieto di procedere alla emanazione di bandi per l’assegnazione delle concessioni sino all’adozione dei decreti legislativi della l. 118/2022,
• ai titolari di concessioni in essere sia  consentito il mantenimento di manufatti amovibili sino al 31 dicembre 2023. (> vedi Concessioni balneari: l’emendamento della vergogna  1 marzo 2023)

24 febbraio 2023  In sede di promulgazione il Presidente della Repubblica evidenzia la ricorrenza di molteplici ragioni di contrasto con la normativa europea, spiegando, di fatto, che la legge non è  stata rinviata alle Camere solo per via della delicata situazione che si sarebbe determinata rispetto a tutti gli altri termini legislativi in scadenza. Vedi comunicato l Presidente Mattarella ha promulgato la legge di conversione del DL 198/2022 e ha inviato una lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio  (> vai al comunicato https://www.quirinale.it/elementi/80329 )


1 marzo 2023 la nuova proroga è immediatamente sconfessata  dalla  sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, 1 marzo 2023, n. 2912 ., che dopo aver ripercorso le tappe normative e giurisprudenziali della materia, seppure in via dichiaratamente incidentale, osserva  che anche il d.l. 198/2022 e la relativa legge di conversione si pongono in “frontale contrasto” con la direttiva 2006/123, e vanno quindi disapplicate da qualsiasi organo dello Stato. (> vai alla sentenza https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/consiglio-di-stato-sez-6-1-marzo-2023-n-2192/ )

È quindi anche prevedibile che, in difetto di repentino cambio di indirizzo, la procedura di infrazione europea si concluderà con la condanna dello Stato italiano, e con l’applicazione delle relative sanzione economiche.

NOTA: molte informazioni sono state ricavate dalla precisa ricostruzione su Norme e Tributi Plus 13 Marzo 2023 Proroga delle concessioni balneari: il Consiglio di Stato disapplica anche il “milleproroghe” A cura dell’Avv. Fabio Andrea Bifulco, Studio Legale Bifulco

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

ultimo aggiornamento 3 aprile 2023

Vedi anche i nostri articoli:

Il video e gli interventi audio del webinar Il mare è di tutti

Il video e gli interventi audio del webinar Il mare è di tutti

-5 Luglio 2022

2023

Concessioni balneari: l’emendamento della vergogna1 Marzo 2023

Lazio 2023 confronto programmi su spiagge, coste e erosione-9 Febbraio 2023

2022

17 dicembre, prima Conferenza Nazionale per il Mare Libero-17 Dicembre 2022

Mare libero sul Piano di Utilizzazione degli Arenini (PUA) che arriva in Assemblea Capitolina-17 Novembre 2022

Elezioni 2022, dietro i programmi (la tentazione dello sconforto e il senso dell’impegno)

di Anna Maria Bianchi Missaglia -21 Settembre 2022

Carteinregola: 5 domande ai candidati sui programmi

 -14 Settembre 2022

Elezioni politiche 2022: concessioni balneari, confronto tra i programmi-13 Settembre 2022

Piano di Utilizzo degli Arenili di Roma, approvata la Delibera di adozione preliminare (ma i balneari già chiedono modifiche)-9 Agosto 2022

Associazione Mare Libero: la pianificazione del litorale di Ostia si faccia con la partecipazione dei cittadini 26 Giugno 2022

Concessioni spiagge: potranno partecipare alle gare anche i balneari che hanno costruito abusi edilizi? (e la solita sconfitta dell’interesse pubblico di fronte a quelli privati)-28 Maggio 2022

Stop alle proroghe ai balneari, un provvedimento sacrosanto-18 Febbraio 2022

2021

Il Coordinamento Mare Libero propone le Linee guida per il riordino della gestione del Demanio Marittimo -20 Dicembre 2021

Coordinamento Mare Libero: le sentenze del Consiglio di Stato tracciano uno spartiacque nella materia delle concessioni demaniali marittime -12 Novembre 2021

Valigiablu: Liberalizzazione delle spiagge italiane, finalmente siamo sulla strada giusta di Simone Martuscelli -11 Novembre 2021

Spiagge: quando il patrimonio pubblico diventa privato Articolo pubblicato su “il Mulino” di Edoardo Zanchini

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero in piazza contro le proroghe delle concessioni balneari-23 Ottobre 2021

La battaglia per le spiagge d’Italia arriva sulla stampa internazionale -9 Settembre 2021

Concessioni balneari, il Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa…dei privilegi?

di Danilo Ruggiero-31 Maggio 2021

Alla ricerca del varco “perduto”: un concorso e un racconto a puntate sul lungo muro di Ostia -11 Aprile 2021

2020

L’Europa apre una procedura contro l’Italia per la proroga delle concessioni balneari-5 Dicembre 2020

Rapporto spiagge di Legambiente 2020: gli errori che non dobbiamo più commettere  -8 Agosto 2020

2019

Il Consiglio di Stato boccia la proroga delle concessioni balneari24 Novembre 2019

Concessioni spiagge: nessun vantaggio al pubblico, solo vantaggi ai balneari-2 Ottobre 2019

Spiagge: un dibattito e un’iniziativa contro la proroga delle concessioni balneari-30 Giugno 2019

La finanziaria pentaleghista fa due regali ai balneari -7 Gennaio 2019

2018

Balneari: quando (due anni fa) il M5S voleva “garantire la rotazione degli affidamenti e perseguire criteri di trasparenza e partecipazione in tutte le fasi di affidamento della concessione”-21 Dicembre 2018

Il MoVimento rinnega se stesso e fa un regalo ai balneari? 21 Dicembre 2018

2017

Legge concessioni balneari: perfetto frattale della politica italiana-10 Novembre 2017


[1] La “direttiva sui servizi”, questo è il suo nome corretto,  meglio nota come direttiva Bolkestein, reca disposizioni miranti a regolamentare la libera circolazione dei servizi tra gli Stati membri e la libertà di stabilimento delle attività economiche di servizi e fu approvata nel 2006, quando la Commissione europea era guidata da Romano Prodi.  La direttiva, recepita definitivamente dall’ordinamento italiano con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, si configura come una direttiva quadro che dispone norme di portata generale nonché princìpi operativi, riconoscendo ai singoli Stati membri la facoltà di stabilire le modalità nonché i tempi di applicazione degli stessi. In pratica  sancisce la parità di tutte le imprese e i professionisti europei nell’accesso ai mercati dell’Unione: un’impresa tedesca o francese non deve subire svantaggi se vuole operare in Italia soltanto perché ha la sede in un altro paese dell’Unione. In realtà è una questione complicata, che oltre agli ambulanti, riguarda anche i gestori di stabilimenti balneari e altre categorie, e nel tempo ha causato diverse proteste. Infatti  la direttiva stabilisce anche che quasi tutte le concessioni pubbliche, cioè beni di proprietà statale, come le spiagge o di altri enti, come gli impianti sportivi comunali, i mercati coperti comunali  o i marciapiedi e le strade  occupati dagli ambulanti, possono essere concesse ai privati solo per quantità di tempo determinate,  al termine delle quali la concessione deve essere messa pubblicamente a gara. Chi per decenni ha goduto di rinnovi quasi automatici è contrario alle gare perché teme di perdere il lavoro o i propri investimenti. Una delle disposizioni della direttiva stabilisce per esempio che le gare per affidare in gestione servizi pubblici debbano avere regole chiare e ricevere pubblicità internazionale.

[2] 2016  8 agosto Marco Zullo, parlamentare europeo  M5S scrive sul sito di Beppe Grillo): “Le concessioni per gli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente: è richiesta una selezione trasparente attraverso gare d’appalto”. A stabilirlo è la Corte di Giustizia europea in una sentenza che boccia le proroghe automatiche, tanto volute dal Governo italiano per far felici i soliti amici degli amici. Per il Movimento 5 Stelle le spiagge sono di tutti. Si deve fare in modo che parte dell’economia del nostro Paese possa ripartire dal turismo balneare, dando la possibilità a chi ne ha le capacità di lavorare nel settore .  Questa volta non è colpa dell’Europa. Non è colpa di Bruxelles se la Corte di Giustizia Europea ha bocciato le proroghe automatiche volute dal Governo italiano fino al 2020 sulle concessioni demaniali dei balneari. Queste proroghe sono state lo strumento più sbagliato per opporsi alla Bolkestein. Una direttiva europea non certo positiva, approvata quasi 10 anni fa in Europa con la compiacenza delle forze politiche italiane che poi l’hanno criticata.In questa vicenda va però ricordata una cosa, la Bolkestein ha acceso i riflettori su una peculiarità tutta italiana, quella di ignorare completamente le dinamiche di concorrenza equa in un settore intero: quello delle concessioni balneari. Un’intera classe politica si è affannata a difendere una situazione indifendibile, che in altri settori della nostra economia non sarebbe neppure ipotizzabile. Questa volta non è colpa dell’Europa. Non è colpa di Bruxelles se la Corte di Giustizia Europea ha bocciato le proroghe automatiche volute dal Governo italiano fino al 2020 sulle concessioni demaniali dei balneari. Queste proroghe sono state lo strumento più sbagliato per opporsi alla Bolkestein. Una direttiva europea non certo positiva, approvata quasi 10 anni fa in Europa con la compiacenza delle forze politiche italiane che poi l’hanno criticata. In questa vicenda va però ricordata una cosa, la Bolkestein ha acceso i riflettori su una peculiarità tutta italiana, quella di ignorare completamente le dinamiche di concorrenza equa in un settore intero: quello delle concessioni balneari. Un’intera classe politica si è affannata a difendere una situazione indifendibile, che in altri settori della nostra economia non sarebbe neppure ipotizzabile. (>il post è stato successivamente cancellato dal blog )

[3] Concessioni demaniali e stabilimenti balneari da http://wikisuap.lom.camcom.it/index.php/Concessioni_demaniali_e_stabilimenti_balneariLa Corte di Cassazione con sentenza 14 maggio 2018, n. 21281 si è pronunciata su un ricorso proposto avverso l’ordinanza con cui il tribunale del riesame aveva rigettato l’istanza di dissequestro di un’area demaniale marittima di oltre 20.000 mq. e dello specchio di acqua prospiciente, area destinata a sede del nuovo circolo tennis e vela e relativo campo boe.

Disattendendo la tesi difensiva secondo cui non si versava in un’ipotesi di rinnovo, bensì di proroga di concessione demaniale marittima per finalità ricreative-sportive, la cui durata, per effetto del d.l. n. 113 del 2016 (art. 24, co. 3-septies), sarebbe stata prorogata al 31.12.2020 – ha diversamente ritenuto che il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo (previsto dagli artt. 54 e 1161, cod. nav.), dovesse ritenersi sussistente, da un lato, perché la proroga in questione non poteva ritenersi applicabile alle concessioni preesistenti già prorogate automaticamente e da ritenersi scadute e, dall’altro, perché deve disapplicarsi la normativa interna che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, con finalità turistico-ricreative, ivi comprese le concessioni destinate ad approdi e porti turistici, per il contrasto della stessa con l’articolo 12, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2006/123/CE del 12 dicembre 2006 (cosiddetta direttiva Bolkestein) e, comunque, anche con l’articolo 49 TFUE. (Cassazione penale, sezione III, sentenza 14 maggio 2018, n. 21281).

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