L’area del parco di Centocelle ricade all’interno delComprensorio archeologico “Ad duas lauros”, una vasta area prevalentemente non edificata situata nella periferia orientale del Comune di Roma, estesa dalla linea ferroviaria Roma-Tivoli a nord fino al quartiere di Cinecittà a Sud, a ridosso della via Tuscolana. Il comprensorio interessa il territorio dell’attuale Municipio V (ex Municipi VI e VII), è localizzato tra il centro storico e il GRA, ed è attraversato da ovest ad est dalle vie consolari Prenestina e Casilina (ex Labicana).
Si tratta di “un comprensorio di eccezionale valore paesistico conservando in larga parte intatte le caratteristiche ambientali del paesaggio storico della campagna romana a est di Roma tra le valli del fosso della Maranella e del fosso di Centocelle, nell’area dell’antico praedium imperiale denominato “Ad duas lauros” tra le consolari Prenestina e Labicana”. Il territorio in questione contiene “testimonianze innumerevoli di mausolei e sepolcri dell’età repubblicana, imperiale nonché di età post-antica, in elevato ed interrati lungo le vie consolari Prenestina e Labicana Antica come il mausoleo di Sant’Elena, l’edifico antico cosiddetto Rotonda di Centocelle, i mausolei lungo la Casilina, il mausoleo nell’area di Villa De Sanctis, il circuito delle catacombe dei SS. Pietro e Marcellino lungo la Via Labicana Antica, il mausoleo cosiddetto Torrione, il mausoleo Tor de Schiavi, il colombario di Largo Preneste, il colombario di Via Olevano Romano lungo la Via Prenestina”. Inoltre nell’area “sono presenti innumerevoli e importantissimi resti di complessi residenziali antichi come la Villa dei Gordiani lungo la via Prenestina, la villa imperiale nell’ex aeroporto di Centocelle, la villa prospicente la via Papiria lungo la via Labicana, i resti in elevato dell’acquedotto alessandrino nonché casali e ville come Villa Lauricella, Casale Ambrogetti, Villa De Sanctis, Villa Sudriè, Villa Silenzi, Casale Somaini, ed altresì la Batteria di Porta Furba; ed è inoltre presente il monumento moderno del Forte Casilino”.
Il Parco Archeologico di Centocelle è la principale opera di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale presente nella periferia orientale di Roma e di riqualificazione ambientale di questo settore urbano prevista dalla Legge per Roma Capitale 396/1990. A distanza di oltre trenta anni da quella Legge fortemente voluta da Antonio Cederna per la riqualificazione di Roma capitale, il Parco Archeologico di Centocelle non è stato ancora realizzato.
Il Parco di Centocelle – cronologia e materiali*
a cura di Emilio Giacomi
(ultimo aggiornamento 25 marzo 2022)
Possiamo far iniziare la storia di quello che dovrebbe diventare il parco archeologico di Centocelle alla metà degli anni sessanta. In quegli anni infatti veniva allargata la Via Casilina nel tratto tra Via di Centocelle e Viale Palmiro Togliatti. Nel corso dei lavori, che interessavano la fascia dell’ex aeroporto militare Francesco Baracca lungo la via medesima, vennero alla luce una grandissima quantità di preesistenze archeologiche di età romana (tra cui sepolcri ed un tratto basolato dell’antica Via Labicana). Ciò portò l’attenzione anche sulla villa romana “Ad duas lauros”, presente al centro dell’ex aeroporto, le cui parti emergenti dal suolo erano state abbattute nel 1923 per la costruzione della pista di atterraggio. Di conseguenza il Ministero della Pubblica Istruzione, allora competente per la tutela dei beni archeologici, provvedette a vincolare una larga fascia di terreno di demanio militare lungo la via Casilina mediante notifica prot. 2947 Div. Arch. del 7.1.1965 (Allegato 1, notifica 070165 villa romana). Nel Piano Regolatore del 1965 del Comune di Roma (Allegato 2: Foglio 25 N di PRG) era prevista la localizzazione nella periferia orientale (Pietralata e Centocelle) ed in quella meridionale (Via Cristoforo Colombo – EUR) di alcune aree da destinare a strutture direzionali (uffici pubblici e privati). In quelle previsioni i tre centri direzionali di Pietralata, Centocelle ed EUR erano collegati tra loro dal cosiddetto “asse attrezzato”, una vera e propria autostrada urbana, interconnessa sia alla rete stradale circostante, sia all’Autostrada per Firenze a Nord ed a quella per Napoli a sud. In corrispondenza di questo asse attrezzato erano previsti circa 40 milioni di metri cubi da destinare prevalentemente ad uffici, ma anche ad attività commerciali, residenze e servizi. L’asse attrezzato ed i relativi centri direzionali avrebbero dovuto determinare l’espansione della città nel settore orientale, evitandone l’espansione radiocentrica a macchia d’olio. In tal modo si veniva altresì ad offrire una alternativa alla incontrollata utilizzazione terziaria del centro storico, ed al suo conseguente progressivo soffocamento. (Allegato 3, SDO nelle previsioni PRG 1971). Le suddette previsioni urbanistiche non hanno tuttavia trovato attuazione nei decenni successivi: si è verificata una espansione della città nel settore orientale, ma questa è avvenuta senza regole, senza forma, senza asse attrezzato e senza centri direzionali. Infatti ad est del centro storico sono state costruite quasi soltanto abitazioni, d’iniziativa pubblica, privata ed anche abusiva, fino a formare gli enormi quartieri dormitorio della periferia romana, poveri di verde, di servizi e di strutture di aggregazione sociale (centri culturali e sociali, piazze e strade riservate ai pedoni, ecc.). Al tempo stesso le funzioni direzionali della capitale hanno continuato a concentrarsi nelle aree centrali, ed in parte all’EUR. All’inizio degli anni ottanta è stata ripresa l’indicazione di trasferire parte delle strutture direzionali dal centro storico nella periferia orientale della città, in quello che è stato definito il Sistema Direzionale Orientale (SDO), articolato nei quattro Comprensori da nord a sud: • Comprensorio Pietralata, esteso per 175 ettari • Comprensorio Tiburtino, esteso per 188 ettari • Comprensorio Casilino, esteso per 143 ettari • Comprensorio Centocelle – Torre Spaccata, esteso per 302 ettari Il Comprensorio Centocelle-Torre Spaccata SDO, data la sua estensione, è stato suddiviso nei tre Subcomprensori di seguito descritti: • Subcomprensorio Centocelle, ricadente nel territorio del Municipio V (ex Municipio VII) • Sucomprensorio Quadraro, ricadente nel territorio del Municipio V (ex Municipio VI) • Subcomprensorio Torre Spaccata, ricadente nel territorio del Municipio VI (ex Municipio VIII)
Il Subcomprensorio Centocelle, compreso tra via Casilina, Viale Togliatti, Via Papiria, e Via di Centocelle, comprende tutta l’area dell’ex aeroporto di Centocelle,tranne una piccola porzione a nordovest tra Via Casilina e via di Centocelle, che ricade nel Subcomprensorio Quadraro. La legge 453 del 29.1.1987(Allegato 4: Legge 432 1987) dispone il passaggio a titolo gratuito dal demanio militare al Comune di Roma di un’ ampia porzione dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle per la realizzazione del Sistema Direzionale Orientale (SDO), tranne la parte su Via di Centocelle che resta all’Aeronautica militare. La legge 396 del 15.12.1990, comunemente nota come Legge per Roma Capitale(Allegato 5: Legge 396 1990), indica tra gli obiettivi di preminente interesse nazionale per l’assolvimento da parte della città di Roma del ruolo di capitale della Repubblica, la realizzazione del Sistema Direzionale Orientale (SDO) e delle connesse infrastrutture, anche attraverso una riqualificazione del tessuto urbano e sociale del quadrante est della città. Il Parco di Centocelle viene quindi ad essere compreso alla voce 1.1.1 tra gli interventi del Programma per Roma Capitale. La presenza dell’importante patrimonio culturale presente nell’area dell’ex aeroporto ha portato nel frattempo alla tutela di alcuni beni archeologici attraverso l’apposizione dei seguenti vincoli: • D.M. 12.6.1969 Osteria di Centocelle (Allegato 6: DM 120669 Osteria di Centocelle) • D.M. 23.2.1984 Forte Casilino (Allegato 7: DM 230284 Forte Casilino) • D.M. 19.12.1991 Villa rustica ( Allegato 8: DM 191291 Villa Rustica) • D.M. 9.7.1992 Campo Marzio (Allegato 9: DM 090792 Campo Marzio) A tale riguardo sa sottolineato come l’importanza del monumento dell’Osteria di Centocelle abbia portato il Ministero competente ad esercitare il diritto di prelazione, acquisendone la proprietà con D.M. 21.9.1990 ( Allegato 10: DM 210990 prelazione Osteria di Centocelle). Va altresì richiamata l’importanza del D.M. 9.7.1992 Campo marzio, con il quale è stato apposto il vincolo archeologico sulla parte centrale dell’ex aeroporto, confermando la notifica del 7.1.1965. L’estensione dell’area tutelata da detto vincolo è rappresentata in colore giallo nell’allegato 11: pac con area DM 090792. Detto strumento di tutela risulta essere determinante per il futuro del parco archeologico di Centocelle, in quanto, come ribadito nel testo del D.M. in questione, “è necessario salvaguardare la piena integrità del compendio storico-archeologico e orografico dell’area nella quale l’attuale tracciato della Via Togliatti (già Subaugusta) segna il limite antico con l’originario percorso del fosso di Centocelle, nonché assicurare la piena tutela, la valorizzazione e la fruizione degli insigni monumenti archeologici del suddetto compendio, in previsione del loro inserimento in un vasto parco archeologico comprendente anche il mausoleo di età tretarchica detto Osteria di Centocelle, recentemente acquisito dallo Stato, e di altri significativi monumenti messi in luce in aree contigue pertinenti alla proprietà imperiale”. La nuova sensibilità nei confronti dell’idea di città sostenibile, la necessità di garantire la tutela dei beni culturali, e la situazione urbanistica venutasi a creare di fatto nella periferia orientale (una crescita urbana andata anche oltre le aree destinate dal Piano Regolatore alla sua realizzazione) hanno così portato a dover ridimensionare l’operazione di decentramento del centro storico ed a dover ridefinire la funzione dei quattro Comprensori anche nei riguardi dei quartieri circostanti. Pertanto le linee guida per la pianificazione dei quattro Comprensori, da realizzarsi attraverso l’elaborazione, l’adozione e l’approvazione di singoli Piani Particolareggiati, sono state definite all’interno del “Progetto Direttore dello SDO” del 1995 (Allegato 12: Progetto Direttore SDO 1995), adottato dal Comune di Roma con Delibera del Consiglio Comunale n. 75 del 20.4.1995. Tenendo appunto conto della inattuabilità delle previsioni del PRG del 1962 e della nuova sensibilità ambientale, il Progetto Direttore punta così alla riqualificazione ambientale della periferia orientale attraverso una pianificazione dei quattro Comprensori finalizzata soprattutto alla salvaguardia e valorizzazione dei beni ambientali e culturali in essi presenti, e al reperimento di aree per adeguare ai vigenti standard urbanistici di verde e servizi le aree già urbanizzate adiacenti ai Comprensori medesimi. Il Progetto Direttore dello SDO delinea quindi “una strategia di intervento che tende a privilegiare la individuazione nei quattro Comprensori direzionali (Pietralata, Tiburtino, Casilino e Centocelle-Torre Spaccata) di vaste aree verdi irrinunciabili, organizzate in parchi urbani, con funzione di riequilibrio territoriale e ambientale del settore orientale”. Il Progetto Direttore SDO propone pertanto in ciascuno dei quattro Comprensori l’istituzione di nuovi parchi urbani, con un ruolo fondamentale per il riequilibrio ambientale dell’intero settore orientale della periferia romana: 1. Il Parco di Pietralata nel Comprensorio Pietralata 2. Il Parco Tiburtino nel Comprensorio Tiburtino 3. Il Parco Casilino nel Comprensorio Casilino 4. Il Parco di Centocelle nel Comprensorio Centocelle-Torre Spaccata.
Il Parco di Centocelle rappresentato negli elaborati del Progetto Direttore SDO del 1995 riguarda tutta l’area dell’ex aeroporto, con esclusione della porzione rimasta ai militari e di un’altra porzione di territorio su via di Centocelle, esclusa dal vincolo archeologico di cui al D.M. 9.7.1992 e destinata a direzionale (Allegato 13: pac nel Progetto Direttore SDO 1995).
L’insieme, costituito da nord a sud dal sistema di parchi sopraindicati, è di fatto un sistema di verde urbano che collega il Parco dell’Aniene a nord con il Parco degli Acquedotti e dell’Appia Antica a sud, costituendo al tempo stesso una interruzione del territorio urbanizzato della periferia orientale tra il centro storico ed il Grande Raccordo Anulare. La realizzazione di questo sistema di parchi, oltre a riqualificare in termini ambientali la periferia orientale, è l’occasione per salvaguardare e valorizzare i beni culturali (archeologici e storici) ed ambientali in essi presenti. L’area del parco di Centocelle ricade all’interno del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros”, una vasta area prevalentemente non edificata situata nella periferia orientale del Comune di Roma, estesa dalla linea ferroviaria Roma-Tivoli a nord fino al quartiere di Cinecittà a Sud, a ridosso della via Tuscolana. Il comprensorio interessa il territorio dell’attuale Municipio V (ex Municipi VI e VII), è localizzato tra il centro storico e il GRA, ed è attraversato da ovest ad est dalle vie consolari Prenestina e Casilina (ex Labicana). Si tratta di “un comprensorio di eccezionale valore paesistico conservando in larga parte intatte le caratteristiche ambientali del paesaggio storico della campagna romana a est di Roma tra le valli del fosso della Maranella e del fosso di Centocelle, nell’area dell’antico praedium imperiale denominato “Ad duas lauros” tra le consolari Prenestina e Labicana”. Il territorio in questione contiene “testimonianze innumerevoli di mausolei e sepolcri dell’età repubblicana, imperiale nonché di età post-antica, in elevato ed interrati lungo le vie consolari Prenestina e Labicana Antica come il mausoleo di Sant’Elena, l’edifico antico cosiddetto Rotonda di Centocelle, i mausolei lungo la Casilina, il mausoleo nell’area di Villa De Sanctis, il circuito delle catacombe dei SS. Pietro e Marcellino lungo la Via Labicana Antica, il mausoleo cosiddetto Torrione, il mausoleo Tor de Schiavi, il colombario di Largo Preneste, il colombario di Via Olevano Romano lungo la Via Prenestina”. Inoltre nell’area “sono presenti innumerevoli e importantissimi resti di complessi residenziali antichi come la Villa dei Gordiani lungo la via Prenestina, la villa imperiale nell’ex aeroporto di Centocelle, la villa prospicente la via Papiria lungo la via Labicana, i resti in elevato dell’acquedotto alessandrino nonché casali e ville come Villa Lauricella, Casale Ambrogetti, Villa De Sanctis, Villa Sudriè, Villa Silenzi, Casale Somaini, ed altresì la Batteria di Porta Furba; ed è inoltre presente il monumento moderno del Forte Casilino”.(allegato 14: vincolo Ad duas lauros DM 211095) Tutto il territorio del Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” è stato compreso tra le aree di interesse archeologico indicate dall’Art. 1, lettera m) della Legge n. 431 del 8.8.1985 (Legge Galasso) ed è stato quindi sottoposto a vincolo paesistico attraverso il D.M. del 21.10.1995 del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali (allegato 14: vincolo Ad duas lauros DM 211095). Per quanto riguarda il parco di Centocelle, viene sottoposta a vincolo paesistico tutta l’estensione dell’ex aeroporto, con esclusione della fascia di terreno rimasta ai militari. La Variante delle certezze, adottata con Delibera del Consiglio Comunale 92 del 2.5.1997, conferma la destinazione a verde pubblico dell’intera area, con l’esclusione dell’area rimasta ai militari dell’aeronautica (Allegato 15: Foglio 25 N Variante delle certezze 1997). Tenendo conto del vincolo di tutela Ad duas lauros apposto con D.M. 25.10.1995, anche la porzione di territorio su via di Centocelle, esclusa dal vincolo archeologico di cui al D.M. 9.7.1992 e destinata a direzionale dal Progetto Direttore SDO del 1995, viene destinata a parco.
In considerazione della complessità dei temi da affrontare nella progettazione del Parco di Centocelle, il Comune di Roma tra il 1996 ed il 1997 bandisce un concorso internazionale di idee per detta progettazione. Il concorso viene vinto dal progetto denominato “Centocelle forest” dell’architetto Mark Ruthven.
Con Delibera di Giunta Comunale n. 3412 del 25.9.1998 il Comune di Roma decide poi di affidare la progettazione definitiva del margine settentrionale del parco di Centocelle (primo stralcio) ad un Gruppo di Lavoro di cui fa parte anche il Ruthven (Allegato 16: DG 3412 250998).
Il progetto definitivo del margine del parco (primo stralcio) viene approvato in sede di conferenza dei servizi convocata in data 3.5.2000.
Successivamente il Comune di Roma elabora il Piano Particolareggiato del subcomprensorio SDO Parco di Centocelle, facendo propri i contenuti del progetto definitivo del margine del Parco (primo stralcio) e allargando la pianificazione a tutta l’area del Parco di Centocelle.
Con Delibera di Giunta Comunale n. 733 del 10.12.2002, nelle more dell’adozione e della successiva approvazione del Piano Particolareggiato del Subcomprenosorio “Parco di Centocelle” del Comprensorio SDO Centocelle-Torre Spaccata, ed in considerazione dell’urgenza di provvedere anche a tutela delle preesistenze archeologiche, viene approvato il progetto definitivo del primo stralcio(Allegato 17: DG 733 101202).
Con Delibera del Consiglio Comunale n. 69 del 10.4.2003 viene adottato dal Comune di Roma il Piano Particolareggiato per l’attuazione del subcomprensorio SDO Parco di Centocelle, il quale conferma la destinazione a verde pubblico dell’ex aeroporto, con esclusione della porzione facente parte del compendio militare su Via di Centocelle (Allegato 18: DC 69 100403).
La Regione Lazio con DGRL 676 del 20.10.2006 approva successivamente il Piano Particolareggiato adottato dal Comune di Roma ( Allegato 19: DGRL 676 201006). Detto Piano Particolareggiato contiene tra i suoi elaborati il documento classificato 3b Piano di sistemazione, il quale conferma la progettazione del primo stralcio già elaborata dall’apposito Gruppo di lavoro ed approvata nel 2000 (Allegato 20: Elaborato 3b Piano di sistemazione 2006).
Il contenuto urbanistico di detto Piano Particolareggiato viene pertanto recepito nel nuovo Piano Regolatore del Comune di Roma adottato nel 2003 ed approvato nel 2008 (Allegato 21: Estratto da foglio p3_18 di PRG).
La situazione delle aree sottoposte a vincolo archeologo (Osteria di Centocelle, Villa Rustica e Campo Marzio) e a vincolo monumentale (Forte casilino) è riportata nella piantina “Parco di centocelle vincoli” (Allegato 22: vincoli culturali sul pac 8.3.2021). Invece la situazione relativa al regime di proprietà delle aree è riportata nella piantina “Aree dell’ex aeroporto di Centocelle. Proprietà” (Allegato 23: Aree dell’ex aeroporto di centocelle. Proprietà).L’area 1, ossia quella relativa alla parte settentrionale dell’ex aeroporto militare, risulta essere stata immessa in possesso a Roma Capitale con verbale del 27.11.1990, ma non risultano essere stati effettuati gli adempimenti giuridici per effettuare il trasferimento della proprietà dal demanio militare al patrimonio di Roma Capitale, così come disposto dall’art. 1 della Legge 453/1987 . L’area 2, ossia quella relativa alla parte meridionale della villa Ad duas lauros ed al Forte Casilino, che sarebbe dovuta anch’essa passare di proprietà dal demanio militare al Comune di Roma, risulta essere rimasta in possesso ed in proprietà al demanio militare, così come l’area 3, interessata dal compendio militare presente su Via di Centocelle. L’area 4, facente parte del futuro Parco archeologico di Centocelle, è di proprietà privata.Una porzione di detta area, quella che affaccia su Viale Togliatti, è di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. Le aree prese in carico dal Dipartimento Tutela Ambiente riguardano l’area del primo stralcio e l’ area compresa tra la cosiddetta Tagliata e la Via Casilina ( Allegato 24: PAC area in carico dipambiente). A queste due aree va comunque aggiunta l’area relativa alla realizzazione del secondo stralcio. Infine le aree relative al primo stralcio già realizzato, al secondo stralcio progettato e finanziato ma non ancora realizzato, ed al terzo stralcio non ancora progettato e finanziato, sono riportate nella piantina “situazione aree PAC ott. 2018” (Allegato 25: situazione aree pac ottobre 2018).
Per completare il parco vanno interessate anche le seguenti aree:
L’area compresa tra la cosiddetta Tagliata e la Via casilina (già di proprietà del Comune di Roma e già in carico al Dipartimento Tutela Ambiente
Le aree su Via di Centocelle (già di proprietà del Comune di Roma e interessate dalla presenza di attività varie)
La Villa della piscina (di cui la parte meridionale ricade all’interno dell’area del demanio militare, ed interessata da un progetto di valorizzazione già finanziato)
La villa Ad duas lauros (di cui la parte meridionale ricade all’interno dell’area del demanio militare)
L’area del forte Prenestino, la cui proprietà e possesso sono rimasti al demanio militare, nonostante il dettato della Legge n. 453 del 29.1.1987 (allegato 4).
I lavori relativi al primo stralcio sono stati completati nel 2006 e la corrispondente porzione di parco è stata aperta al pubblico nel settembre 2006. Per quanto attiene al secondo stralcio, il corrispondente progetto definitivo è stato redatto da un Gruppo di Progettazione interno all’Amministrazione del Comune di Roma, ed è stato approvato in conferenza di Servizi in data 29.11.2006 ed in data 10.10.2007. Detto progetto è stato poi approvato con Deliberazione n.54 del 24.4.2008 adottata dal Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale (Allegato 26: Delibera 54 240408). I lavori per la realizzazione del secondo lotto del parco di Centocelle sono stati affidati ad una ditta con la Determinazione Dirigenziale n. 1231 del 30.7.2014 ( Allegato 27: DD 1231 300714 affidamento lavori II stralcio), ma nel 2015, poco dopo essere iniziati, i lavori si fermano per dichiarazione di fallimento della ditta aggiudicatrice.
In data 7.6.2016con i poteri dell’Assemblea Capitolina il Commissario Straordinario Tronca adotta una Variante urbanistica di perfezionamento del PRG adottato nel 2008, relativa al disegno definitivo degli elaborati prescrittivi “Sistemi e regole” e “Rete ecologica”, riguardante “le aree prive di destinazione urbanistica e con incongruente rispetto allo stato di fatto e di diritto”, (Allegato 28 delibera cs 48 7.6.2016) Per quanto riguarda l’area del futuro Parco archeologico di Centocelle rispetto alla pianificazione urbanistica riportata nelle tavole approvate nel 2008 si riscontrano delle variazioni nell’esame della nuova tavola 18 (allegato 29: pac in foglio 18 sistemi e regole PRG 2016). Vengono ad essere private del vincolo urbanistico a verde a pubblico alcune aree sul perimetro del parco, in particolare una porzione dell’area su Viale Togliattio su cui sono presenti gli autodemolitori. Anche il foglio 18 della Rete Ecologica subisce corrispondenti riduzioni della componente secondaria di Rete Ecologica costituita dall’area del futuro parco archeologico. E peraltro scompare dalla tavola 18 la componente di completamento costituita dalla porzione nordoccidentale del futuro parco, esterna al perimetro del Piano Particolareggiato Parco di Centocelle, affacciata su via Casilina (allegato 30: pac in foglio 18 Rete Ecologica PRG 2016).
Questa Variante urbanistica adottata con Delibera del 7.6.2016 risulta essere decaduta nel giugno 2021, non essendo stata né controdedotta, né trasmessa alla Regione Lazio per la necessaria approvazione.
Poiché i vincoli urbanistici a verde e servizi apposti nel 2018 con l’approvazione del PRG sono decaduti nel 2013, essendo trascorsi cinque anni dalla loro applicazione senza che siano state attivate le procedure per gli espropri, oggi l’area del futuro parco risulta essere priva di destinazione urbanistica.
In data 1.1.2017 all’interno delle cavità sottostanti il “canalone” presente nel settore nordovest del parco e ricadente all’interno del perimetro del secondo stralcio, si è sviluppato un incendio covante che ha interessato la grande quantità di rifiuti ammassati nelle cavità medesime. L’incendio, che si è riusciti a spegnere solo dopo alcune settimane, ha evidenziato la situazione di degrado in cui versa il sistema di cavità sottostanti alcune aree del parco, ed ha portato la Sindaca di Roma ad emettere l’Ordinanza n. 22 del 10.2.2017(Allegato 31 Ordinanza 22 del 10.2.2017) che ha prescritto la bonifica di tutte le discariche presenti in superficie e nel sottosuolo. A distanza di cinque anni detta bonifica non è stata ancora effettuata.
il 13 aprile 2018 si tiene la Commissione Trasparenza sulle Problematiche del Parco Centocelle e sicurezza emergenza ambientale (scarica il Verbale ccpCGT_13042018 trasparenza parco centocelle )
il 19 marzo 2019 si tiene un’Assemblea Capitolina dedicata alle Criticità presenti nel Parco Archeologico di Centocelle (inizio a 1h 37′ ca)
Nel corso dell’Assemblea vengono approvati ben undici Ordini del Giorno, con i quali l’Assemblea impegna la Sindaca e la Giunta ad adottare degli specifici provvedimenti nei riguardi delle specifiche problematiche che riguardano il Parco:
aumento del numero di accessi al parco, realizzando anche un ponte di collegamento tra il quartiere di Centocelle ed il parco medesimo, che scavalchi la via Casilina all’altezza di piazza delle Camelie;
realizzazione di un’area giochi all’interno del primo stralcio di parco già realizzato su Via casilina, esteso per 33 ettari, per favorire la frequentazione dei cittadini;
ripristino del le parti di cancellata mancanti e istituzione di un adeguato servizio di sorveglianza;
adozione di un piano di prevenzione incendi, stante la presenza di discariche non caratterizzate, impianti di autodemolizione e strutture militari
avvio dei lavori del secondo stralcio di parco, esteso su 18 ettari;
avvio delle bonifiche delle discariche interrate presenti nell’area;
rimozione degli insediamenti abusivi;
progettazione e realizzazione del terzo stralcio di parco”.
l’8 maggio 2019 si tiene il Convegno sul parco di Centocelle: il parco che non c’èpresso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis- via Casilina 66 . Questo il documento di Italia Nostra Il Parco Archeologico di Centocelle e la riqualificazione ambientale della periferia orientale di Roma Capitale: doc Italia Nostra per convegno sul PAC del 8.5.2019, dove si si inquadrano la realizzazione del Parco e le criticità da superare, nel quadro della complessiva riqualificazione ambientale della periferia romana avviata negli anni 90 con La legge 396/1990 per Roma Capitale e con il Progetto Direttore SDO, e prefigurarata dalle opere di compensazione socioambientale TAV Roma-Napoli.(scarica la Scheda tecnica sul Parco di Centocelle ed il PTPR”, già presentata da Italia Nostra in occasione di una conferenza stampa Scheda tecnica sul Parco di Centocelle e il PTPR)
17 luglio 2020 La Giunta Capitolina con DGC 143 adotta le Linee guida per lo Schema di Assetto Generale (SAG) dell’Anello verde, relativo alla valorizzazione delle aree ferroviarie Trastevere, Ostiense, Tuscolana e Tiburtina ed alla ripianificazione urbanistica dei Comprensori SDO Pietralata, Tiburtino, Casilino e Quadraro, (Allegato 32 DGC 143 17.7.2020). L’area del futuro Parco archeologico di Centocelle resta esclusa da dette linee guida, nonostante la decadenza dei vincoli urbanistici a verde sull’area e del Pano Particolareggiato del 2006. Comunque, negli elaborati cartografici relativi agli obiettivi da perseguire, l’area del futuro parco risulta essere notevolmente ridotta, (Allegato 33 pac in PR1 obiettivi anello verde).
Questa scelta appare in aperto contrasto con il contenuto della mozione n. 60 del 31.5.2018 approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina (vedi allegato 32 – Mozione assemblea capitolina n 60 del 31.5.2018) la quale ha espressamente impegnato la Giunta a procedere alla ripianificazione urbanistica dell’area del futuro Parco archeologico di Centocelle, nel quadro della progettazione e realizzazione di una Cintura verde nella periferia orientale della città, (vedi allegato 34 mozione Assemblea Capitolina 60 31.5.2018)
Nel corso del 2020 iniziano i saggi archeologici nell’area della Villa della piscina, per verificare la fattibilità di un progetto di valorizzazione della suddetta villa, anche attraverso la realizzazione di un polo museale. Dette indagini conoscitive sono state avviate attraverso la Determina Dirigenziale n. 8393 del 19.12.2018 della Sovrintendenza Capitolina, nella quale viene ribadito che il progetto del centro informativo espositivo “si colloca nel Piano Particolareggiato per l’attuazione del Comprensorio Direzionale Orientale Centocelle- subcomprensorio Parco di Centocelle “approvato con DGRL n. 676 del 20/10/2006 ed è attualmente decaduto per decorrenza dei termini diefficacia stabiliti dall’art. 17 dellalegge n. 1150/1942 ss.mm.ii”; e che inoltre “il Dipartimento PAU, chiamato dalla scrivente Direzione in merito alla conformità urbanistica dell’ intervento previsto per la localizzazione dell’opera pubblica in parola si è pronunciato sulla procedura di riapprovazione del Piano Particolareggiato che recepirà la nuova opera pubblica ai sensi della L.R. 36/1987 ss.mm.ii in quanto le sue funzioni sono assimilabili a quelle di Servizi ricreativi culturali” ( vedi allegato 35 determina 8393 19.12.2018)
AGGIORNAMENTI
18 luglio 2023 (da teleambiente) Presentato a Roma il piano di riqualificazione del Parco di Centocelle. Prevista una lunga serie di interventi in un’area particolarmente estesa (126 ettari) e importante sia dal punto di vista paesaggistico che archeologico. I dettagli sono stati rivelati presso la Casa della Cultura del Municipio V ‘Villa De Sanctis’ da Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. Presenti anche Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Capitolina Ambiente, Mauro Caliste e Francesco Laddaga (presidenti dei Municipi V e VII), l’architetta Maria Elena Lioy (responsabile del Procedimento per il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale) e l’architetto Paolo Pineschi (progettista e direttore dei lavori).
I tre aspetti fondamentali del piano sono: – Forestazione: densificazione della presenza arborea e arbustiva e la piantumazione di nuove alberature che configurano un nuovo sistema di margine del Parco; – Percorsi e accessi: riorganizzazione dei tracciati e dei segni esistenti, nella prospettiva di ricollegare il Parco alla Città e ai contesti dei diversi quartieri (Quadraro Don Bosco, Alessandrino, Tuscolano, Centocelle, Prenestino Labicano); – Funzioni del Parco: nuove attrezzature e servizi di supporto alla fruizione del Parco, con particolare riferimento allo sport e al tempo libero; in questo scenario assume particolare rilevanza il recupero dell’ex stazione di servizio tra via Casilina e viale Palmiro Togliatti, che potrebbe diventare un importante sistema di accesso dalla fermata della linea C della metropolitana e ospitare servizi per il Parco.
La prima fase di interventi
I primi interventi, previsti per il prossimo autunno, vedranno la messa a dimora di circa 500 alberi per lo sviluppo del bosco urbano. Prevista anche la realizzazione di un’area ludica attrezzata per bambini, dedicata al tema dell’aria e del volo: proprio a Centocelle, il 19 aprile 1909, Wilbur Wright fu protagonista del primo decollo di un aereo in Italia.
Le fasi successive
Dal 2024, invece, partiranno i progetti di espansione del parco e del verde. Previsti anche nuovi percorsi che collegano il Parco con via di Centocelle, viale Togliatti e via Santi Romano, mentre la pista ciclabile sarà assimilata dal percorso del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici previsto dal Comune di Roma nella programmazione di mobilità sostenibile. Sempre dal prossimo anno partirà la realizzazione di un enorme playground: la pista di atterraggio sarà riconvertita in campi da basket, tennis, ping-pong, pallavolo e pista d’atletica. Prevista anche la realizzazione di una piazza del Parco, a ridosso dell’ingresso principale di via Casilina, che sarà connessa a una nuova area di parcheggio. Nella piazza sarà possibile accogliere spettacoli, eventi, attività didattiche all’aperto, mercatini temporanei e cinema. Il piano prevede anche l’installazione di una fontana dotata anche di acqua vaporizzata. La ‘Tagliata’, la vecchia ferrovia dismessa, sarà liberata dai rifiuti e riconvertira in una passeggiata botanica, per rendere il Parco di Centocelle un vero e proprio monumento naturale.
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
ultimo aggiornamento 25 marzo 2022
NOTE
(*) Nella nota relativa al Parco archeologico di Centocelle viene ricostruita la storia per quanto attiene alla apposizione di vincoli di tutela sul patrimonio culturale ed ambientale presente, e parallelamente alla pianificazione urbanistica dell’area ed alla progettazione e realizzazione del parco medesimo.