25 gennaio 2016 I Radicali italiani presentano un dossier sulle Olimpiadi 2024 a Roma e lanciano la raccolta firma per un referendum . Favorevoli anche Lega Nord e Sinistra italiana. > Vai al sito referendumroma2024 il Dossier dei radicali Italiani ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DELLE OLIMPIADI ? ROMA 2024: Una scommessa molto rischiosa scarica Dossier Olimpiadi_NEW
29 gennaio- Dossier di La Repubblica Roma Olimpica scarica Roma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 1 – Roma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 2.jpg – Roma Olimpica – speciale Repubblica 29 gennaio 2016 3
2 febbraio 2016 La Camera dei deputati boccia con 288 voti contrari e 114 favorevoli la mozione presentata dal deputato e candidato sindaco di Roma di Si-Sel, Stefano Fassina, per chiedere un referendum consultivo in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Approva invece con 269 favorevoli e 113 contrari quella del dem Roberto Morassut, cosi’ come, tra le altre, quella a firma Valentina Vezzali (Scelta civica). La mozione Morassut chiede di sottoporre gli interventi per i Giochi olimpici a Roma ad un’ampia campagna di consultazione e partecipazione dei cittadini dei territori interessati per una candidatura aperta e trasparente – Roberto Giachetti, nella sua dichiarazione di voto a Montecitorio, si esprime a favore della mozione Morassut, suo competitor nella Capitale[mozione che di fatto propone quanto già avviato da mesi dal comitato promotore, che da mesi incontra scuole, associazioni e comitati di quartiere per promuovere le olimpiadi e le paralimpiadi NDR]
11 febbraio 2016 in un’intervista al settimanale L’Espresso, l’ex Sindaco Ignazio Marino denuncia un «patto tra Malagò, Montezemolo e Renzi contro il bene di Roma» in quanto “la sede del Villaggio Olimpico, è stata scelta senza ascoltare i cittadini né il Comune. Che aveva proposto un piano utile al futuro della città. Ma hanno prevalso altri interessi” L’ex Sindaco ricorda il suo progetto insieme all’ Assessore all’urbanistica Caudo, che prevedeva di realizzare il villaggio Olimpico non già a Tor Vergata – come annunciato urbi et orbi dallo stesso comitato olimpico e dai principali quotidiani (vedi sopra, 12 settembre 2015) – ma nell’area tra salaria e Flaminia, con un’operazione di rigenerazione urbana nell’ex areoporto dell’urbe, che, dopo le Oolimpiadi, sarebbe diventata la nuova città giudiziaria, accanto a un grande parco fluviale da restituire alla cittadinanza. Nell’intervista l’ex Sindaco comunica che i progetti della sua Giunta sarebbero poi stati sottoposti con un referendum al giudizio dei cittadini. [quest’intenzione, in verità, non ci risulta sia mai stata annunciata prima, e appare alquanto tardiva, considerando che nonostate varie sollecitazioni – compresa quelle di Carteinregola – la candidatura Roma 2024 è stata votata in Campidoglio dall’Assemblea senza alcun coinvolgimento della cittadinanza, nè rispetto alla candidatura, nè rispetto agli eventuali progetti, mai messi a disposizione dei cittadini NDR]. Nella lettera non viene chiarito a quali “interessi che hanno prevalso” Marino si riferisca, anche se, nel sommario della versione on line, il settimanale ha inserito un inciso – “dove è coinvolto Caltagirone” – che non è stato riportato nella versione cartacea. scarica estratto L’espresso 11 febbraio Marino olimpiadi 1
confronto articolo l’Espresso versione cartacea e on line (in primo piano
17 febbraio 2016 le quattro città rimaste in lizza (Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest) svelano il primo dei tre dossier richiesti dal Cio. Roma lo fa con una kermesse di tre ore, 1.000 invitati e diretta tv (su Rai2, dalle 10.30) al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Riporta Repubblica del 16 febbraio che “sul fronte sportivo le idee ormai sono chiare”, mentre “manca ancora la parte delle infrastrutture: ma bisognerà aspettare giugno, quando ci sarà il nuovo sindaco di Roma. Il budget previsto è di 6,7 miliardi di euro: molto basso rispetto al passato (ma in linea con Parigi). Ci sono decisioni che verranno prese più avanti. Ad esempio, bisognerà scegliere quale soluzione adottare per Tor Vergata: prolungare la metro A o la C da Anagnina? La C è più vicina, solo 500 metri. La A dista invece due chilometri. Da quantificare i costi, sicuramente alti.”. [E’ quindi ormai assodato che il villaggio olimpico sarà progettato a Tor Vergata]
scarica il Dossier (in inglese)Candidature File – Stage 1
Home page del sito Roma2024
scarica Valutazione Economica Roma 2024 olimpiadi 18 febbraio 2016 Il fatto quotidiano: Olimpiadi Roma 2024, altro che low cost: stesso budget del progetto bocciato da Monti. Perotti (Bocconi): “Una furbata” (vedi anche il report della Comunità territoriale del VII Municipio)
Il progetto Paris 2024 (> vai al sito del comitato olimpico francese)
(da Gazzetta dello Sport) I sondaggi confermano il sostegno della popolazione: 65% dei francesi sono favorevoli alla candidatura, anche se la raccolta fondi (crowdfunding) ha portato poco più di 600mila euro contro la decina di milioni annunciati. I Giochi parigini costeranno 3 miliardi: “E non sforeremo”, promette il copresidente Tony Estanguet, ex campione olimpico di kayak che aggiunge: “Siamo convinti di potercela fare, ma non sottovalutiamo la qualità delle altre candidature, e quella di Roma in particolare. Ci attendono 19 mesi di lavoro duro. Che vinca il migliore. Possibilmente Parigi”.scarica il Dossier per la stampa Paris 2024 dossier_de_presse_16_fev_fr_def
Paris 2024: il villaggio degli atleti è in città, non lontano dallo stadio Olimpico.
Un’intera sezione del sito è dedicata alla consultazione della cittadinanza. Il testo introduttivo spiega lo scopo: ” vi proponiamo di definire dei Giochi che ci assomiglino: duraturi, esemplari, responsabili e condivisi da un gran numero di cittadini ” (nous vous proposons de définir des Jeux qui nous rassemblent : durables, exemplaires, responsables et partagés par le plus grand nombre). “Duraturi” per lasciare un’eredità utile ai territori che li accoglieranno e a tutta la società francese (un héritage utile aux territoires qui les accueillent et à toute la société française), responsabili per tenere conto dei bisogni della popolazione, rispettare l’ambiente, valorizzare i territori e il patrimonio (pour tenir compte des besoins des populations, respecter l’environnement, valoriser les territoires et le patrimoine). Una candidatura partecipata, in cui i problemi della realizzazione delle opere siano subordinati alla discussione su questa piattaforma [sul sito del comitato NDR] che permette di sviluppare la consultazione. Sportivi, aziende, territori, cittadini, tutti quelli che lo desiderano possono partecipare alla costruzione di questo porgetto ( Une candidature participative. …Des propositions issues de ces travaux sont soumises à la discussion sur cette plateforme qui permet d’élargir la concertation. Sportifs, entreprises, territoires, citoyens, etc. : tous ceux qui le souhaitent peuvent participer à la construction de ce projet).
Il Dossier di Los Angeles.(da Gazzetta dello Sport) Il rapporto, di 64 pagine, ha come punti di forza il fatto che è già pronto il 97% degli impianti e che il sogno sarà possibile grazie a 35 milioni di dollari arrivati da donazioni private e che l’evento (date previste 19 luglio-4 agosto) saranno in grandissima parte finanziate da privati.
Il Dossier di Budapest (da Gazzetta dello Sport) Non ci sono state cerimonie, nessuna festa, nessuna conferenza stampa “pompata”, a Budapest, dove il clima non è particolarmente caldo a sostegno della candidatura. Il budget, come recita il documento ungherese di 69 pagine, è il più basso delle quattro candidature, ovvero 2,400 miliardi di euro, partendo dall’esistenza di gran parte degli impianti da utilizzare, a parte lo stadio olimpico da 60mila posti, che sarà costruito ex novo. Il Danubio diventerebbe protagonista dei Giochi, i cui impianti, fatta eccezione per il calcio (con match sparsi per tutta l’Ungheria) e la vela (sul lago Balaton) sarebbero tutti raggiungibili agevolmente in un’area che renderebbe “intima” l’emozione olimpica in cui l’acqua (col Danubio come re) la farà da padrone sulla scia dei Mondiali di nuoto in programma nella capitale ungherese nel 2017
24 febbraio 2016 Il Centro di Studi Economici ed Internazionali (CEIS) della Università di Roma “Tor Vergata”, pubblica uno studio dell’impatto che le Olimpiadi del 2024 avrebbero sull’economia italiana a partire dai territori più direttamente interessati e, in primo luogo, la città di Roma (e, particolare non insignificante, l’università di Tor Vergata stessa, che nei progetti dovrebbe vedere costruita nella sua area il villaggio olimpico, destinato poi a diventare almeno in parte alloggi per studenti e il completamento del palazzetto dello sport di Calatrava, cantiere oggi incompiuto) > Vai alla pagina con gli elaborati in download http://www.ceistorvergata.it/area.asp?a=695
25 febbraio 2016 Il commissario Tronca, con i poteri della Giunta capitolina approva lo schema di Accordo tra Roma Capitale e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Fondo sport e periferie di cui al D.L. n. 185/2015 convertito in L. n. 9/2016.scarica DWCDelibera N 17 del 25.02.2016Approvazione dello schema di Accordo tra Roma Capitale e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Fondo sport e periferie
25 marzo il Rettore di Tor Vergata rilascia dichiarazioni a sostegno della realizzazioen del Villaggio Olimpico nell’area dell’università Dire.it http://www.dire.it/25-03-2015/4518-villaggio-olimpico-per-i-giochi-del-2014-verso-tor-vergata-dopo-il-coni-ce-lok-delluniversita/ Roma.it http://www.romait.it/articoli/13819/roma-2024-malago-possibile-villaggio-olimpico-a-tor-vergata
primavera 2016 viene pubblicato Going for the Gold: The Economics of the Olympics di Robert A. Baade and Victor A. Matheson pubblicato da Journal of Economic Perspectives (Volume 30, Number 2—Spring 2016—Pages 201–218)chespiegano che “nella maggior parte dei casi le Olimpiadi sono una perdita di denaro per le città ospitanti Scarica l’articolo (in inglese) the-economics-of-the-olympicsolimpiadi-baade-and-matheson (vai all’articolo di Valigia Blu con la sintesi)
20 aprile 2016 Via libera al referendum popolare sulle Olimpiadi proposto dai Radicali. La commissione per i referendum di Roma Capitale del Campidoglio, composta da tre giuristi, Vincenzo Cerulli Irelli, ordinario di Diritto amministrativo, Paolo Ridola, ordinario di Diritto pubblico comparato e Giovani Guzzetta, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico, insieme al capo di gabinetto Virginia Proverbio, e al segretario generale Antonella Petrocelli, ha infatti dichiarato ammissibile il quesito sulla candidatura olimpica, nonostante Montezemolo e Malagò avessero sostenuto, anche nel questionario inviato al Cio, che un referendum comunale sulla candidatura olimpica non fosse possibile. Il passo successivo è la raccolta firme: l’obiettivo dei promotori è raggiungere in tre mesi almeno 28683 sottoscrizioni, pari all’1% della popolazione residente. Questo il testo del quesito referendario: “Volete voi che l’Amministrazione capitolina anche a seguito del ritiro delle candidature delle città di Boston e Amburgo, ritiri la candidatura di Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paraolimpici del 2024, espressa con la mozione dell’Assemblea capitolina del 25 giugno 2015 e attuata con i conseguenti provvedimenti sindacali?” A quanto pare il candidato Sindaco PD Roberto Giachetti, che in passato si era dichiarato contrario al referendum, ha cambiato idea, mentre Virginia Raggi resta sulla posizione sempre espressa di contrarietà alle Olimpiadi fino a che non saranno risolti gli annosi problemi della città, tanto che il 19 aprile , il Presidente Renzi aveva dichiarato che”Se vince la Raggi, le Olimpiadi non si potranno più fare “. (> Vai all’articolo con la posizione dei candidati sulle olimpiadi e sui Referendum)
Flash mob dei Radicali del 26 maggio
7 maggio incontro tra Giachetti, candidato sindaco PD e Malagò Nel commento postato su Facebook Giachetti annuncia le sue “ferme e determinate condizioni“, “chieste e ottenute dal Presidente Malagó” , tra le quali “la realizzazione di 15 playground [parchi attrezzati NDR] nei 15 parchi di Roma, 1 per Municipio, la realizzazione di 100 interventi (campi sportivi, ristrutturazione palestre scolastiche, campi da calcio in periferia), l’individuazione di un rappresentante del Comune di Roma nel Comitato promotore delle Olimpiadi per la presenza del Campidoglio e il controllo sulle scelte” Due giorni dopo, il 9 maggio l’incontro d malagò con della candidata Sindaco M5s Virginia Raggi, che dai commenti rilasciati sembra ammorbidire l’intransigenza precdente: “Abbiamo ribadito la nostra linea: non c’è alcun pregiudizio nei confronti dei Giochi ma dobbiamo pensare prima all’ordinario e poi valuteremo anche lo straordinario”. “Roma non si può permettere di spendere milioni per un progetto di candidatura, i cittadini stanno morendo oggi”.“
Il Comune sospende il referendum dopo aver ricevuto alcune osservazioni del Comitato Olimpico. I Radicali presentano ricorso al TAR, che non concede la sospensiva, così in una conferenza stampa il 18 maggio annunciano il deposito di “una denuncia penale per abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e attentato ai diritti civili e politici dei cittadini“. Il 26 maggio 2016 Radicali organizzano un flash mob nella piazza del Campidoglio, immobili con lo sguardo rivolto verso il Palazzo Senatorio e in mano una penna e un modulo di raccolta firme.
Il 31 maggio 2016 Il referendum riparte: il presidente della Commissione nominata dal Comune, prof. Cerulli Irelli, tarsmette una riformulazione del quesito del referendum: “Siete voi contrari alla candidatura della città di Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paraolimpici del 2024 espressa con la mozione dell’Assemblea Capitolina del 25 giugno 2015 ed attuata con i conseguenti provvedimenti sindacali?” Intanto lo slittamento dell’inizio della raccolta firme, fa sì che debba essere prolungata fino ad agosto, quando la città si svuota.
Dal sito del corriere della Sera
Giugno 2016 Negli ultimi giorni di campagna elettorale, lo scontro tra i candidati Sindaco Raggi e Giachetti vira decisamente sul campo olimpico, mentre i fautori del “sì” “senza e senza ma” promuovono una notevole offensiva mediatica che tira in ballo anche la categoria sportiva, a partire da Francesco Totti (che però si tira fuori dalle scelte politiche). Lo scontro è tra il candidato dem a favore delle Olimpiadi (ma anche della consultazione referendaria dei cittadini) e la candidata del M5S che sui giochi olimpici nella Capitale alterna toni molto duri (31 maggio: “Io ritengo che oggi sia criminale iniziare a parlare di olimpiadi quando Roma muore affogata di traffico e di buche. Pensiamo all’ordinario, poi allo straordinario“) ad atteggiamenti più possibilisti (7 giugno: „Non siamo pregiudizialmente contrari alle Olimpiadi ma Roma ha una situazione di debito di 14 miliardi e mezzo. In questo periodo ho girato Roma come non avevo mai fatto prima e non un romano, non uno solo, mi ha chiesto delle Olimpiadi. Ai romani interessano i trasporti, le buche. Sono questi i problemi dei romani“) Senza tuttavia deviare dalla posizione da sempre sostenuta, quella di risolvere i problemi più grandi di Roma prima di mettere in cantiere l’ennesimo evento. Quanto al referendum, la Raggi sembra voler ignorare l’iniziativa già avviata dai Radicali riservandosi di valutare successivamente l’ipotesi.
14 giugno 2016 Sul Messaggero appare un comunicato in cui il gruppo Caltagirone annuncia una querela in seguito a un servizio televisivo andato in onda su La 7 il 3 giugno, in cui l’ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo e l’assessore all’urbanistica in pectore Paolo Berdini commentavano la scelta del Comitato Promotore Roma 2024 di realizzare il Villaggio olimpico a Tor Vergata. Nel comunicato, si specifica che “La società Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone, insieme ad altre 9 imprese di costruzioni (e quindi senza alcuna esclusiva), è concessionaria dei lavori per l’Università. Ciò a seguito di gara europea vinta nel lontano 1987. La quota di Vianini Lavori nel Raggruppamento Temporaneo di Imprese è di circa il 33%.”.
2 luglio 2016 Repubblica titola Olimpiadi, sì degli ecologisti “È possibile migliorare la città”. Nell’articolo di Alessandra Retico si parla dei pareri delle principali associazioni ambientaliste – Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf – sul dossier presentato al Cio, il comitato olimpico internazionale, contenute in un “documento che Repubblica possiede in esclusiva, con le indicazioni al Coni, il comitato olimpico nazionale, e al comitato organizzatore di Roma 2024 sul “gradimento” e l’opportunità degli interventi previsti dal dossier presentato nel febbraio scorso anche al Cio, il comitato olimpico internazionale. A sorpresa, i verdi dicono sì. Un atteggiamento inedito, collaborativo e persino ottimistico di cui ” aggiunge l’autrice del pezzo “anche la neo sindaca Virginia Raggi non potrà non tenere conto“. Perplessità delle associazioni restano sul “progetto di bacino remiero nell’area compresa tra l’autostrada Roma-Fiumicino, il fiume Tevere e la fiera di Roma” dove ritengono “che vi siano criticità ambientali rilevanti“, mentre “sull’area di Tor Vergata, appoggio totale: «Condividiamo la scelta di localizzazione del Villaggio Olimpico, perché consente di recuperare le vele di Calatrava oggi in abbandono, di portare la metropolitana in un’area di Roma che ne ha un gran bisogno e per l’impegno a riutilizzare gli edifici che ospiteranno gli atleti per alloggi universitari e legati all’ospedale. Siamo infine convinti che la candidatura debba connotarsi per l’eredità che lascerebbe ai cittadini in termini ambientali». Olimpiadi che a quanto pare le associazioni definiscono “ecologiche e con memoria”, addirittura “da consegnare come nutrimento ai figli”.
1 luglio 2016 The New York Times, articolo di Vanessa Barbara. Brazil’s Olympic Catastrophe La catastrofe olimpica brasiliana. Può Rio cancellare i giochi olimpici poche settimane prima dell’apertura? È ufficiale: le Olimpiadi sono un disastro innaturale» (da Eddyburg, 3 luglio ) Per onorare i suoi impegni con gli organizzatori delle Olimpiadi, lo stato di Rio de Janeiro taglia le spese per servizi e salari e ha dichiarato lo stato di “pubblica calamità”, come avviene in caso di terremoto o inondazioni. Ma l’articolista bene spiega che le Olimpiadi sono un disastro NON naturale, una catastrofe prevedibile ed evitabile. I cittadini sono stati esclusi dalle decisioni ed il governo ha usato il grande evento per promuovere “grandi progetti” a vantaggio degli speculatori (> vai all’articolo)
29 luglio 2016 La Sindaca Raggi firma una lettera con la quale revoca all’architetto Massimo Mengoni, dipendente di Risorse per Roma, l’incarico di recarsi a Rio de Janeiro in occasione dei Giochi del Brasile per promuovere la candidatura di Roma.
Dal 5 al 21 agosto 2016 si tengono le Olimpiadi a Rio de Janeiro in Brasile.
9 agosto 2016 In Aula capitolina viene votata dall’Assemblea la mozione presentata dal consigliere di Sinistra Italiana Stefano Fassina, che chiedeva l’impegno della Sindaca ad indire un referendum tra i romani sulla candidatura olimpica. La mozione non passa grazie all l’astensione della maggioranza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle
L’11 agosto Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo di Andrea Managò – Soldi alle periferie, cene e sms: pressing di Malagò sul M5S Il presidente del Coni offre un progetto meno “invasivo”, la sindaca però chiede anche soldi per campi e palestre – si parla di una trattativa che sarebbe in corso per convincere la Sindaca a sostenere la candidatura.Secondo l’articolo la “candidatura della Capitale ai Giochi del 2024 vale 5,3 miliardi di euro di investimenti (tra fondi CIO e governativi) a cui vanno aggiunti i prevedibili extracosti che hanno caratterizzato tutte le ultime edizioni della rassegna“. Sempre secondo l’articolo “Malagò avrebbe messo sul piatto la disponibilità a rivedere la localizzaizone del villaggio olimpico a Tor Vergata” ma “Finora non è stato proposto ancora un piano B“. Ma sempre secondo l’autore “una sola offerta potrebbe far vacillare la posizione dei cinque stelle” la ristrutturazione di una serie di impianti sportivi nelle periferie a spese del CONI già da settembre, offrendo così alla città “un lascito popolare nelle periferie“, sia in caso di vittoria (le strutture servirebbero per gli allenamenti degli atleti) sia in caso di sconfitta dalla concorrenza (Parigi o Los Angeles o Budapest)
Sempre Il Fatto il 13 agosto 2016 pubblica un’intervista all’ex presidente del Consiglio Monti – Olimpiadi, io ho rifiutato di firmare assegni in bianco” Mario Monti – Nonostante le pressioni per approvare un impegno da 8,2 miliardi, nel 2012 ritirò la candidatura di Roma per il 2020– in cui Monti ricorda che il Parlamento era favorevole alal candidatura “..all’avvicinarsi del 14 febbraio, scadenza entro cui come presidente del Consiglio avrei dovuto firmare la garanzia finanziaria, le pressioni aumentavano. I promotori della candidatura avevano ottenuto che il Parlamento approvasse una mozione per impegnare il governo a sostenere il progetto, concedendo tale garanzia.” E che “il progetto prevedeva che lo Stato fornisse garanzie per i costi del comitato e per gli investimenti necessari ai Giochi, anche quelli in project financing” ma che “la lettera di garanzia che avrei dovuto firmare per il Cio non conteneva neppure un ammontare indicativo. Un impegno in bianco così. Io non l’avrei firmato neanche se i conti pubblici fossero stati tranquillizzanti“
Secondo quanto riportato dai giornali, a settembre, dopo le Olimpiadi di Rio, dovrebbe tenersi un incontro tra Virginia Raggi e i vertici del CONI ( Roma Today 26 luglio Olimpiadi, Malagò incontra ancora Frongia: “Sono fiducioso, faremo il punto dopo Rio”Il presidente del Coni: “Ricordo che la data di scadenza formale è il 7 ottobre, giorno in cui si tratta di avallare o meno formalmente la candidatura”) .
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3 settembre 2016 Tomaso Montanari, Salvatore Settis, Paolo Maddalena e molti altri, compresa Carteinregola, mandano alla Sindaca Raggi una lettera che sarà inviata, con molte più firme, al Comitato Olimpico Internazionale, per dire che Roma non è adatta a ospitare i Giochi Olimpici. L’iniziativa viene ripresa da Il fatto quotidiano e da La repubblica
scaricail-fatto-3-settembre-2016-appello-olimpiadi-jpg la-repubblica-3-settembre-2016-appello-olimpiadi-jpg
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Dal 7 settembre al 18 settembre 2016 si tengono le Paralimpiadi a Rio de Janeiro
9 settembre sul blog di Beppe Grillo viene pubblicato un post a firma del presidente dell’Adusbef Elio Lannutti dal titolo emblematico: “Olimpiadi a Roma no grazie”. Un messaggio, quello pubblicato in Rete, che sembra anticipare l’annunciata conferenza stampa della sindaca e il parere negativo del Comune in merito al progetto.
Si scatena un fuoco di fila sui quotidiani italiani contro il possibile ritiro della candidatura olimpica: alcuni ventilando mancati vantaggi – altri magnificando le sorti cittadine se solo si desse il via libera alle Olimpiadi (sulla Capitale pioverebbero finanziamenti statali a gogò che risolverebbero in pochi anni tutti i problemi della Capitale e realizzando tutte le infrastrutture che non si sono risolti e realizzati in decenni di promesse e di analoghi eventi lanciati in pompa magna). Interessante notare la virata di esponenti di partiti e giornali che solo 4 anni fa, nel 2012, avevano definito saggia e condivisibile la scelta dell’allora Presidente del Consiglio Monti di rinunciare alla candidatura Roma2020, fortemente voluta dall’allora Sindaco del centrodestra Alemanno. (> vedi Olimpiadi, il bastone e la carota)
Intanto torna in auge il coraggioso libro I costi delle Olimpiadi, pubblicato nel 2012 dall’ex campione olimpico Pietro Paolo Mennea, citato in un’intervista a Il fatto Quotidiano del vicesindaco Frongia, che dice di essersi ispirato per le valutazioni della candidatura Roma2024 (scarica articolo-il-fatto-libro-mennea)
15 settembre 2016 Il senatore PD Luca Di Bartolomei, responsabile sport del partito, scrive alla Sindaca Raggi chiedendo “”Un referendum da fare presto che interroghi i cittadini, e costringa tutti a motivare i sì e i no, a far comprendere cosa significa questa opportunità, indicando il come il dove e con quali risorse trasformare i Giochi da “due settimane di sport meraviglioso” in alcuni decenni di una città migliore di quella che c’era prima”.Il 7 ottobre il Comitato Promotore dovrebbe consegnare il secondo dossier al CIO (secondo alcuni il dossier ha bisogno della firma del Sindaco, secondo altri sarebbe suffciente una lettera della Raggi al CIO per interrompere una procedura che , se non viene ritirata la candidatura, proseguirà in automatico)
Il 22 settembre, con una conferenza stampa in Campidoglio, la Sindaca Raggi formalizza il NO alla candidatura olimpica, che dovrebbe essere poi ufficializzato con una mozione votata in Aula la settimana successiva. (VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA DEL 22 SETTEMBRE SULLA PAGINA FACEBOOK ROMA- COMUNE
Scarica lo studio Olympic proportions: cost and cost overrun at the Olympics 1960-2012 dell’Università di Oxford citato nella conferenza stampa olympic-proportions-cost-and-cost-overrun-at-the-olympics-1960-2012
Poco prima della conferenza la Sindaca avrebbe dovuto avere un colloquio con il Presidente del CONI Malagò e il Presidente del Comitato Paralimpico Pancalli, incontro poi saltato dopo un protratto ritardo della Sindaca all’appuntamento fissato in Campidoglio. (> leggi il resoconto della Conferenza Stampa di Malagò nell’articolo di Il fatto quotidiano)
22 settembre/23 settembre 2016 Botta e risposta su Il Manifesto tra il neo assessore all’urbanistica Paolo Berdini e l’ex assessore Giovanni Caudo sul villaggio olimpico. Il primo, che nelle settimane precedenti l’annuncio della rinuncia aveva manifestato aperture sui Giochi Olimpici (vedi intervista La stampa), sul quotidiano afferma : “Nel progetto di Marino era prevista la costruzione delle case degli atleti a Tor Vergata su aree espropriate dallo Stato per costruire la più grande università d’Italia. Rinunciavamo dunque a funzioni d’eccellenza che sono il futuro delle prossime generazioni per costruire volgari abitazioni“. Nella sua risposta Caudo, il giorno successivo, rivendica – e si può constatare in questa stessa cronologia poco sopra – una profonda e risaputa divergenza tra Comune e Comitato promotore proprio sulla collocazione del villaggio: “Basta chiamarlo “progetto di Marino”. Il dossier che sostiene la candidatura di Roma 2024 è stato voluto da Giovanni Malagò e Luca di Montezemolo. In netta contrapposizione con la giunta di Ignazio Marino, tanto che su quel piano si produsse la rottura tra noi e il Coni. Con Matteo Renzi che si schierò subito dalla loro parte».
23 settembre 2016 Lavoce.info pubblica un articolo di Jerome Massiani e Francesco Ramella “Olimpiadi sì o no? Vediamo i conti” che fa un’attenta disamina di quello che manca nelle analisi costi-benefici per Roma 2024.
settembre 2016 Nella home page del sito di
Roma 2024 appare un testo di commento alla scelta della Sindaca che elenca le ipotetiche occasioni perdute:
Un no contro la speranza, il sogno, il lavoro e il futuro (> vai alla pagina) (3)
28 settembre 2016
seduta straordinaria del Consiglio della Regione Lazio su Roma 2024, su richiesta del consigliere Antonello Aurigemma (FI) e di altri consiglieri di centrodestra, in cui è stato approvato un Ordine del giorno “
a sostegno della candidatura di Roma in vista dei giochi olimpici del 2024” presentato dal capogruppo del Pd Massimiliano Valeriani e sottoscritto da sedici esponenti sia di maggioranza che di opposizione, compreso il rappresentante di SEL/SI (contrari solo M5S). L’atto impegna il presidente della Regione Nicola Zingaretti “
a farsi parte attiva nei confronti del sindaco di Roma Capitale nel perorare la conferma della candidatura della città di Roma a ospitare i giochi olimpici e paralimpici del 2024 per garantire l’interesse dei cittadini romani e italiani a poter usufruire di una simile opportunità economica e culturale“. Bocciato un ordine del giorno presentato dai rappresentanti del Movimento 5 stelle teso a favorire un’intesa con il governo per sbloccare fondi statali e comunitari da destinare alla città di Roma “
prendendo anche in considerazione le risorse eventualmente riferibili ai risparmi derivati a fronte della mancata candidatura” (vai al resoconto sintetico pubblicato sul
sito del Consiglio Regione lazio).
il Messaggero titola “La Regione salvi i Gochi”, dicendo che il No del Campidoglio “
potrebbe essere aggirato dal voto favorevole di un ente territoriale come la Regione, che ingloba anche la Capitale”.
29 settembre 2016 in Aula Giulio Cesare
l’Assemblea vota la delibera che annulla la candidatura di Roma alle Olimpiadi. “Anche a fronte di una approfondita analisi che ha preso in considerazione il mutato contesto economico e socio-politico, si ritiene che non sussistano più le condizioni per proseguire nell’iter di presentazione della candidatura della città di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici del 2024” è quanto si legge nella mozione firmata dai consiglieri capitolini Angelo Diario, Paolo Ferrara e Cristina Grancio. Favorevoli i consiglieri della maggioranza M5S e il consigliere SI Stefano Fassina, che presenta anche una propria mozione approvata a maggioranza, sempre per il ritiro della candidatura olimpica e per impegnare la Raggi a “promuovere un confronto con il Governo e con la Giunta della Regione Lazio per utilizzare, in un ‘Patto per Roma Capitale’, le risorse corrispondenti al debito pubblico necessario alla realizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Roma 2024 per le priorità di Roma Capitale, innanzitutto per la mobilità sostenibile, per gli impianti per un ciclo dei rifiuti orientato al riciclo e al riuso, per la rigenerazione delle periferie e l’housing sociale”. Contrari gli altri consiglieri delle opposizioni, che presentano una mozione a favore della candidatura, che viene bocciata. Polemiche per il mancato invito al Comitato promotore a intervenire in Aula.
30 settembre. Giornali e telegiornali riportano che il CIO intende considerare come unico interlocutore solo il Comitato Olimpico e il CONI, per cui la disdetta della candidatura non spetterebbe al Sindaco di Roma ma a Montezemolo e Malagò. Rimangono in piedi le ipotesi di un proseguimento della candidatura di Roma byapassando le istituzioni capitoline e riferendosi a quelle nazionali e regionali.
Sul sito del Comitato viene pubblicata una slides show con la “verità” sulle Olimpiadi secondo il comitato. E viene sostenuto che i soldi “per le periferie” non vengono dal CIO (il miliardo e 700 milioni è per le gare, non per la città) ma dal Governo, che avrebbe dato ben 4 miliardi dei contribuenti per opere da tempo promesse e/o indispensabili a Roma, ma solo se si fossero fatte le Olimpiadi.
8 ottobre S
ulla nuova newsletter del PD Lazio è inserita una grafica a favore di Roma 2024 che illustra i vantaggi in opere e posti di lavoro, ma anche l’ “eredità olimpica” del “nuovo campus universitario a servizio di studenti e ospedali”, cioè la discussa collocazione del villaggio Olimpico a Tor Vergata
8 luglio 2017 Il Fatto quotidiano pubblica un articolo di Lorenzo Vendemiale in cui si riferisce di “
Appalti in deroga, aggiudicazione firmate dopo gli eventi, ribassi inesistenti, integrazioni che a distanza di pochi mesi fanno risalire le commesse. Così operavano gli organizzatori, muovendosi tra le maglie larghe del vecchio codice degli appalti, ma pure fra quelle più strette del nuovo. Grazie anche ad un parere legale che in nome della “eccezionalità” e della “specialità” ha sacrificato spesso le procedure ordinarie. Senza dimenticare tutti gli affidamenti diretti: oltre un centinaio in due anni, spesso immediatamente sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge”
1 ottobre 2018 Coni ufficializza la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 di Milano-Cortina”escludendo Torino. La Sindaca Appendino dichaira: “
Continuiamo a sostenere che si tratta di una candidatura [Milano Cortina ]
insostenibile. È incomprensibile fare i Giochi dove non ci sono impianti. Chi prende questa decisione dovrà spiegarla al Paese. Il Cio chiedeva un modello basato sulla legacy, basata sul riutilizzo degli impianti. Chiederemo conto di questa scelta: ci venga detto e dimostrato come questa candidatura possa stare in piedi senza risorse economiche e con costi maggiori rispetto alla nostra. Torino con le sue valli c’è, c’è sempre stata. Al Paese qualcuno dovrà spiegare perché si porta avanti una candidatura che prevede di costruire ex novo, quando da un’altra parte si poteva fare senza costruire nulla, senza nessuno impatto ambientale, minore impatto economico. Era l’unico modello sostenibile, dato che il Cio chiedeva di riutilizzare gli impiantiIo ho combattuto fino alla fine per delle Olimpiadi sostenibili, sono anche arrivata a mettere sul piatto le mie dimissioni. Torino è sempre disponibile a una sua candidatura. Chiedo al Coni di votare anche sul dossier di Torino”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/10/01/news/via_libera_del_coni_al_tandem_milano_-_cortina_torino_perde_ufficialmente_le_olimpiadi_2026-207843517/
Al giugno 2019 nelle valli dove si sono svolti i giochi invernali di Torino del 2006 gli impianti sono “balene spiaggiate”: la pista di bob e slittino di Cesana Pariol, costata 105 milioni di euro, è stata abbandonata perchè costava quasi 2 milioni l’anno di manutenzione, 1,8 milioni solo per l’ammoniaca necessaria a mantenere il ghiaccio, il trampolino del salto di Pragelato costato 34, 3 milioni è in disuso, come l’impianto freestyle di Sauze d’Oulx e la pista di biathon di San Siucario. (fonte La Repubblica, 25 giugno 2019)
dal sito Repubblica.it
24 giugno 2019 Il Cio,con 47 voti a 34, sceglie la candidatura italiana per le Olimpiadi invernali del 2026, preferendola a quella di Stoccolma-Aare. L’Italia tornerà così ad organizzare un’edizione delle Olimpiadi, 20 anni dopo i Giochi invernali di Torino 2006, e a 70 anni dall’edizione di Cortina 1956, che si svolgerà a Milano e Cortina. Il Presidente del CONI Malagò annuncia di ricandidarsi allo stesso ruolo, e non risparmia un commentoalla Sindaca Raggi alla mancata candidatura di Roma 2024, Sindaca che manda con un tweet di comoplimenti ai colleghi: “O
limpiadi invernali del 2026 si faranno in Italia. Complimenti a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato. Congratulazioni ai colleghi sindaci Sala e Ghedina, buon lavoro“. I (> leggi l’articolo di La Repubblica
https://www.repubblica.it/sport/vari/2019/06/24/news/olimpiadi_2026_milano_cortina_cio-229544388/)
(continua)
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