II Municipio, serve un po’ di chiarezza
Autore : Redazione
Nella maggioranza di centro sinistra del Consiglio del II Municipio guidato dalla Presidente Francesca Del Bello si susseguono colpi di scena. Il primo qualche giorno fa, con la repentina revoca delle deleghe ad Andrea Alemanni, giovane vicepresidente e assessore alle Attività Produttive, Cultura e Sport, ex rivale della Del Bello alle primarie del 2016, poi entrato in Giunta dopo un consistente raccolto elettorale, e nel frattempo diventato anche Presidente del PD Lazio (1).
Così è scattato il rimpasto di Giunta: assessore alle attività produttive è stato nominato Valerio Casini, finora consigliere PD e presidente del consilgio municipale, la vicepresidenza invece è stata assegnata all’assessore alle politiche educative Emanuele Gisci, la delega alla Cultura a Lucrezia Colmayer, assessora alla Memoria e alle politiche giovanili, la delega allo Sport e al Patrimonio a Rosario Fabiano, assessore all’Ambiente (a Cecilia D’Elia assessore al Sociale, va la delega alle Pari opportunità prima della Colmayer) (1).
Ma non sembra trattarsi solo di una fisiologica riorganizzazione nella maggioranza, perchè la nomina dei due vice del nuovo presidente del Consiglio ha avuto un esito piuttosto insolito. Infatti, stando ai numeri, avrebbe dovuto diventare vicepresidente vicario un consigliere di maggioranza, dato che dovrebbe raccogliere più voti di quello delle opposizioni (2). E’ così in Assemblea Capitolina, ma anche negli altri tre municipi a guida centrosinistra. Invece, in questo caso, dopo la nomina del consigliere Guido Capraro (PD) come Presidente del Consiglio (almeno 13 voti), il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Holljwer ha preso 8 voti come Paolo Leccese, della lista civica per Giachetti, ed è quindi stato eletto, secondo il regolamento, in base alle maggiori preferenze raccolte alle passate elezioni. Otto voti che, togliendo le 3 preferenze dei consiglieri M5S per il loro candidato, e i due assenti di opposizione (uno di Forza Italia e uno della Lega) significano che almeno 4 consiglieri di maggioranza hanno votato per il candidato FdI. Un caso emblematico che indica un notevole malessere nel parlamentino municipale.
A questa situazione un po’ confusa si aggiunge una non chiara posizione della Consigliera Giovanna Seddaiu, eletta nel 2016 con la lista Sinistra per Roma, all’opposizione, a cui continua appartenere ufficialmente, ma che da un mese sembrerebbe aver aderito alla maggioranza del centro sinistra municipale. Non fosse altro che per aver sottoscritto la Carta del candidato trasparente, forse la Seddaiu farebbe bene a dire apertamente, ai suoi elettori e ai cittadini, da che parte ha deciso di posizionarsi.
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(1) Roma Today, 13 maggio 2019 Bufera Municipio II, Alemanni: “Cacciato da Giunta Del Bello”L’addio polemico dell’ex assessore primo degli eletti alle scorse amministrative e presidente assemblea Pd Lazio: “Schiaffo a centinaia di cittadini”, la minisindaca: “Per territorio serve disponibilità a tempo pieno” http://parioli.romatoday.it/municipio-ii-alemanni-cacciato-del-bello.html
(2) Per regolamento i due vicepresidenti spettano uno alla maggioranza (in questo caso costituita da 10 consiglieri PD e 4 della Lista civici e radicali per Giachetti) e uno all’opposizione (in questo caso 3 consiglieri M5S, 3 Lega, 1 Sinistra per Roma, 1 Fratelli d’Italia, 1 Forza italia); ogni consigliere può votare un nome e in base ai voti si selezionano due vincitori, uno della maggioranza, uno dell’opposizione. Chi ha più voti diventa vice Presidente Vicario. A parità di voti prevale quello che ha avuto più voti alle elezioni.