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Villa Massimo: adesso si demolisca la superfetazione della Casina dei Pini

via di villa massimo, casina dei Pini(e si torni  al chiosco)

La V sezione del CdS ha respinto l’impugnazione, da parte dell’ex gestore, della delibera comunale con la quale era stato disposto l’annullamento d’ufficio degli atti di approvazione del progetto per la sistemazione del punto verde per l’Infanzia “Viale di Villa Massimo” e la concessione del 2001 con la quale l’Amministrazione capitolina aveva affidato alla società ricorrente la conduzione del punto ristoro denominato “Casina dei Pini” (e ad altro operatore quella delle aree destinate a giochi per l’infanzia, poi acquisite dal gestore del chiosco bar). La sentenza attesta definitivamente che l’ex gestore non ha alcun titolo da esercitare sui manufatti e sugli spazi del giardino pubblico, riaperto alla cittadinanza qualche mese fa dopo anni di battaglie dei cittadini del Comitato per la Difesa della Pineta di Villa Massimo.

Adesso il copione già scritto da tempo, da determine dirigenziali (1), prevede l’abbattimento della superfetazione della Casina dei Pini, che negli anni da chiosco è diventata un “cafè bistrot” che ha occupato una grossa fetta del giardino pubblico, a pochi metri dai palazzi confinanti.  In proposito però alcune dichiarazioni  della Presidente del II Municipio  Del Bello, riportate  in  un articolo di Repubblica (2)  appaiono un po’ sibilline e un po’ preoccupanti per chi, come il  Comitato per la Difesa della Pineta di Villa Massimo e anche Carteinregola, ha seguito  tutta la vicenda, battendosi per un finale che vedesse il ritorno della legalità nel giardino pubblico. Dice la Presidente:  “occorrerà ora redigere un progetto per rendere compatibile il riutilizzo della Casina dei pini con il vincolo che tutela la villa. Questo vale sia per l’aspetto architettonico che per quello legato alle diverse funzioni da destinare alla struttura. Il piano dovrà essere sottoposto e approvato dalla Soprintendenza e poi si potrà metterà a bando per la futura gestione, che dovrà prevedere la manutenzione dell’area verde e la sua apertura e chiusura” .

Ma  “l’aspetto architettonico”  e “le diverse funzioni” riguardano la destinazione di quale “struttura”? Ci auguriamo che la Presidente non intenda  quella dell’attuale  Casina dei Pini, che  deve essere abbattuta, senza se e senza ma. Nessun progetto può rendere compatibile una struttura abusiva con una villa storica. In questi anni ci siamo battuti perchè nel giardino tornasse un punto ristoro con un chiosco,  di 12 metri quadri (salvo indicazione diversa della Soprintendenza), come era in origine e come è giusto per uno spazio verde di pregio con  una estensione limitata, non perchè rimanesse un ristorante gestito da privati.

Quanto al “piano”  e al  bando per la “futura gestione” della “struttura”, ricordiamo che – aspetto da noi già  sollevato più volte  in passato  – qualunque iniziativa  su Villa Massimo non è di competenza del Municipio ma del Comune, visto che   il  Regolamento sul decentramento amministrativo (3) attribuisce alla competenza dei Municipi la realizzazione di interventi di progettazione e di manutenzione su aree verdi di quartiere, di vicinato e di arredo urbano, di superficie non superiore a 20.000 mq, ad esclusione delle aree sottoposte a vincolo (4).

Ci auguriamo quindi che non vengano ancora una volta  ventilate – come già all’assemblea pubblica del novembre 2018 (5) –  soluzioni che prevedano il mantenimento della megastruttura, con presunte utilità pubbliche, per poi ritornare di nuovo alla sua assegnazione a un gestore privato – pur individuato da un bando – per continuare attività di ristorazione che ben poco hanno  a che fare con l’interesse pubblico.

Per mantenere pubblico uno spazio pubblico, e un giardino storico, assicurandone l’apertura e le piccole manutenzioni, basta  un chiosco  (e un WC).

Anna Maria Bianchi Missaglia

Roma 9 gennaio 2020

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

> vai al dossier con la ricostruzione cronologica della vicenda https://www.carteinregola.it/index.php/villa-massimo/

(1) vedi

1 aprile 2016:  con  Determina Dirigenziale Rep. QI/387/2016, (Prot. QI/5986/2016)  del Municipio Roma 2 vengono annullate le concessioni edilizie rilasciate in sanatoria dal Comune di Roma per l’ampliamento del locale bar, realizzazione wc e retro wc, ampliamento veranda da parte del concessionario per l’attività di ristorazione

21 luglio 2016:  Viene emessa  Determina Dirigenziale di revoca dell’attività di somministrazione (Prot. CB  78401 del 21/07/2016) per il punto ristoro .

Entrambe le determine sono in possesso del Comitato per la difesa della Pineta di Villa Massimo ottenute con formale richiesta di accesso agli atti.

(2) La Repubblica 9 gennaio 2020 Villa Massimo Roma, il Consiglio di Stato dà torto all’ex gestore. Ora un bando per la Casina dei pini La giustizia amministrativa dice l’ultima parola sulla vicenda ventennale di cause e ricorsi sulle strutture del parco in concessione di PAOLO BOCACCIhttps://roma.repubblica.it/cronaca/2020/01/09/news/villa_massimo_roma_il_consiglio_di_stato_da_torto_all_ex_gestore_ora_un_bando_per_la_casina_dei_pini-245348546/?rss

(3) Fin dal  19 dicembre 2016 Carteinregola ha inviato all’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale,  al Segretariato Generale, alla Direzione Punti Verde, al Direttore del Dip. Ambiente, una verifica di congruità su due atti emessi dalla Giunta del Municipio 2 (Memoria di Giunta n. 8/2016 e Direttiva di Giunta n. 5/2016) che risultano essere in contrasto con il vigente Regolamento sul decentramento amministrativo, per il citato art. 69.

(4)scarica regolamento del decentramento REGOLAMENTO_DECENTRAMENTOpdf_A ROMA

Articolo 69.(Aree verdi e alberate stradali)

1. Sono attribuite alla Circoscrizione – con il supporto tecnico dell’Ufficio centrale – le competenze relative:

  1. a)  alla individuazione, programmazione, progettazione, approvazione e realizzazione degli interventi relativi a:
    • –  verde di quartiere e di vicinato su aree – di superficie non superiore a 20.000 mq. – allo scopoacquisite dal Comune, con esclusione delle aree sottoposte a vincolo;
    • –  verde di arredo urbano

(…)

(4) 29 novembre 2018 presso la Scuola elementare “Falcone Borsellino” si svolge un incontro pubblico organizzato dall’ assessore all’ ambiente  Pinuccia Montanari e dalla Presidente del Municipio II per l’annuncio dell’ inizio dei lavori per la realizzazione del progetto di riqualificazione di Villa Massimo approvato dalla Soprintendenza e dal MIBAC.

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