Pubblichiamo alcuni materiali che ci sembrano interessanti per comprendere il dibattito all’interno e all’esterno del M5S.
All’interno del Movimento romanohanno aperto il dibattito 5 consiglieri capitolini M5S – Enrico Stefàno, Donatella Iorio, Angelo Sturni, Marco Terranova e Alessandra Agnello – che IL 14 settembre 2020pubblicano su FB un documento contro quello che definiscono lo “scadimento” del dibattito politico cittadino (1) , dando poi vita a un gruppo che si chiama IL PIANO DI ROMA (2)
A ottobre 2020 si è poi costituito un gruppo FB che ha interloquito per gli Stati Generali (3) che si è chiamato Assemblea romana M5S (4)
Il 7 novembre 2020 il gruppo del Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito ha fondato un suo gruppo CREA MOVIMENTO (5)
All’esterno del MoVimento, la Presidente del VII Municipio Monica Lozzi, dopo essere uscita dal M5S il 23 luglio 2020 per unirsi al nuovo movimento politico di Gian Luigi Paragone Italexit (abbandonerà il sodalizio poco dopo) conferma la sua intenzione di presentarsi come candidata Sindaca alla guida di una lista civica. Il 20 ottobre presenta il Movimento Revoluzione civica (6)
Il 7 dicembre alcuni ex M5S formano insieme a gruppi che hanno come riferimento la sinistra Roma Casa Comune (7)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
(1) Il testo completo del post FB 14 9 2020 dei 5 consiglieri capitolini
Nelle ultime settimane il dibattito politico cittadino sta scadendo sempre di più. Vuoti slogan che lanciano soluzioni semplicistiche per problematiche complesse, estrema personalizzazione della contesa elettorale alla spasmodica ricerca del candidato “ideale”, tutto a discapito della costruzione di un progetto serio che si fondi su proposte concrete, portato avanti da una squadra di persone, dotate di capacità e visione. Roma è una città complessa, che vive da anni un declino che solo pochi hanno provato a contrastare. Se si vuole invertire questa tendenza è necessario coinvolgere uomini e donne che abbiano voglia di mettersi in gioco al di là degli schieramenti e delle appartenenze politiche. Dovremo affrontare sfide difficili dalla cui soluzione dipenderà il futuro delle prossime generazioni. L’ambiente e i cambiamenti climatici, la mobilità, il lavoro e l’economia, le infrastrutture fisiche e digitali, le nuove tecnologie, la cultura e la ricerca, sono questi i temi principali su cui fondare l’azione politica futura puntando sulla riduzione delle disuguaglianze sociali e ripensando il concetto stesso di città, e degli spazi pubblici in particolare, in un’ottica di sostenibilità, trovando un punto di equilibrio tra azioni di sviluppo per un rilancio economico e qualità della vita dell’intera comunità cittadina. A partire dal rafforzamento del decentramento dell’ordinaria amministrazione in capo ai municipi, Roma Capitale dovrà essere trasformata in una Città – Stato sul modello delle altre capitali e megalopoli del mondo, nel rispetto della sua storia millenaria, ripensando anche le forme di finanziamento con una specifica identità nel Bilancio dello Stato. Si dovrà lavorare assieme a tutte le Istituzioni dello Stato affinchè, con una riforma costituente, venga riconosciuta l’importanza di Roma come Capitale d’Italia, nella sua unicità ed indissolubilità storica. Alla luce di queste riflessioni abbiamo deciso di mettere in piedi un piano che abbia lo scopo di delineare la visione del futuro della città di Roma, da attuare anche attraverso misure di forte impatto, che vadano oltre gli schemi consolidati, capaci di trasformare radicalmente e migliorare il modo di vivere la nostra città. Si rende necessario dunque un salto di qualità, come MoVimento 5 Stelle, da realizzare con il coinvolgimento di tutte le persone volenterose e capaci, animate dal nostro stesso spirito di rinnovamento. Crediamo quindi che la strada giusta sia quella del confronto e del dibattito con tutte le forze civiche, sociali e politiche che hanno a cuore il futuro della città eterna e dei suoi cittadini con cui avviare un percorso sano e costruttivo, facendo tesoro dell’esperienza politica e amministrativa che abbiamo acquisito negli ultimi anni, e di quanto di buono e positivo realizzato a Roma fino ad oggi. Donatella Iorio Enrico Stefàno Angelo Sturni M5S Consigliere Roma Capitale Marco Terranova Alessandra Agnello
f25t niSovaemfhpmfdbrue orgallrruea orrnstsoeors i16e:lehfne2d8 · Noi Cinque StelleEccoci tornati a raccontarvi il nostro percorso per accompagnare il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni amministrative di Roma nel 2021. Nel corso delle ultime settimane abbiamo voluto lasciare il giusto spazio al processo di trasformazione interna del Movimento, che si sta sviluppando attraverso gli Stati Generali, continuando tuttavia ad approfondire alcuni temi essenziali per lo sviluppo futuro di Roma. Al centro della nostra attività vi sono i temi e le idee, che vanno necessariamente declinati attraverso un percorso aperto a tutti coloro che vorranno contribuire, un percorso che coinvolge e si mette al servizio della città. Solo in un secondo momento prenderà avvio il dibattito sull’individuazione del candidato Sindaco per il Movimento Cinque Stelle, che dovrà mettere al centro l’idea di squadra alternativa a quella dell’uomo solo al comando. Pensiamo che le scelte, sia per il candidato che per le strategie politiche, non possano essere calate dall’alto in modo precostituito. Per questo è a nostro avviso fondamentale che i portavoce uscenti e gli attivisti, insieme a tutta la comunità del Movimento romano, possano partecipare direttamente alle decisioni di indirizzo politico che riguarderanno le elezioni amministrative del 2021. Con riferimento al processo di formazione delle liste riteniamo assolutamente in linea con i principi ed i valori del Movimento Cinque Stelle il metodo ed il percorso già adottato nel 2016 che garantisce, ancora oggi, la più ampia trasparenza e partecipazione democratica degli iscritti e degli attivisti del Movimento romano, attraverso l’uso della piattaforma Rousseau. Molteplici sono le attività che abbiamo portato avanti nel corso di questa consiliatura, in attuazione del programma del 2016, e rivendichiamo tutti i risultati positivi raggiunti, unitamente alla comunità del Movimento. Ma riteniamo sia assolutamente indispensabile riflettere anche sugli aspetti che non hanno funzionato e su quelli che vanno rafforzati per rendere l’azione politica ancora più efficace e capace di imprimere, in una prossima consiliatura, nuovo slancio alla città. Occorrerà l’impegno di tutta la comunità cittadina e di tutte le forze civiche, politiche e sociali per animare un dibattito elettorale che sia all’altezza della Capitale d’Italia. Auspichiamo che in questo contesto si facciano avanti candidati onesti, anche intellettualmente, in grado di costruire e tenere unita una squadra di persone competenti e capaci di attuare un programma sfidante e ambizioso.Il nostro sogno è che nel futuro di Roma continuino a splendere le stelle.Angelo Sturni Donatella Iorio Marco Terranova Enrico StefànoAlessandra Agnello
(3) LA PROPOSTA DELL’ATTIVISTA
Pubblichiamo un post del 29 novembre e del 28 ottobre dell’attivista Luca Paoletti nel gruppo FB Assemblea romana M5S (gruppo privato, abbiamo avuto l’autorizzazione a pubblicare sul nostro sito) che riassume alcuni dei punti dibattuti e avanza delle proposte.
Domenica 29 novembre 2020 si è svolta la prima Assemblea Romana Autoconvocata Attivisti e Portavoce: un vero momento di ascolto, confronto e di unione tra tutti i municipi.Sono intervenuti Attivisti e Portavoce a rappresentare il pensiero dei vari gruppi municipali a cui si sono aggiunti interventi da parte di singoli Attivisti sui temi all’ordine del giorno che erano:
Visione del futuro di Roma
Rapporti tra Attivisti e Portavoce
Ruolo dei gruppi territoriali
Durante l’Assemblea sono emersi molti punti in comune sulla visione futura di città; in particolare quelli sulla gestione dei rifiuti e sull’ambiente, i due punti votati dalla maggior parte dei partecipanti.È in via di redazione la sintesi delle proposte, finalizzate alla costruzione del prossimo programma per Roma 2021 e che darà il via alla costituzione dei tavoli di lavoro composti da Attivisti e Portavoce.L’assemblea è stata il primo importante incontro tra gli Attivisti e i Portavoce romani, un momento di confronto necessario e vitale, che sarà ripetuto in futuro.Un ringraziamento a tutti gli intervenuti, Attivisti e Portavoce municipali, comunali, regionali e nazionali che continuano a portare avanti i principi del movimento.Vi aspettiamo ai prossimi incontri. Riuniamo ciò che è sparso e guardiamo al futuro di Roma.
Ora verrà il bello.
Credo che i veri lavori per gli stati generali inizieranno sabato prossimo. Ieri (per me che son di Roma) si è parlato di Temi, ovvero qual è la visione degli attivisti in merito alle cose da fare per il futuro. Bene. E’ stato un buon esercizio, anche se i temi di cui abbiamo parlato sono già più o meno tutti nel nostro programma di governo del 2018 e nei vari programmi regionali e comunali. Ciò nonostante è stata una bella giornata.
Ora, però, verrà il bello o il difficile, ovvero come, da chi, e da quale struttura dovranno esser portatile avanti queste idee/soluzioni/proposte.
Se ieri lo spazio all’immaginazione era molto ampio, sabato prossimo, si dovranno mettere sul banco (o per lo meno cominciare a mettere nero su bianco) quali sono tutte le storture che l’attuale assetto del movimento, ovvero quello che LO STATUTO ci da. E non prendiamoci in giro. Ce ne sono assai di storture.
Se non si cambierà profondamente il paradigma ultraverticistico con cui lo statuto fu costruito e messo (come pacchetto chiuso e non discutibile) ai voti nel 2017, il movimento non subirà alcun cambiamento e gli stati generali saranno totalmente inutili.
Se non vi sarà una rivisitazione profonda dei ruoli, dei compiti e dei poteri cristallizzati dal 2017 ed oggi causa di tantissime discussioni interne, non vi saranno colpe da attribuire, perché avremo miseramente fallito tutti.
Ecco ciò che non deve accadere.
Dovranno esser messe in atto serissime e profondissime riforme statuarie che tendano a ribilanciare l’estremo potere in mano a pochi per renderlo e ridistribuirlo, come doveroso che sia, alla base.
Che nessuno si scordi che i datori di lavoro degli eletti sono e restano i cittadini.
Dovranno essere rivisti il ruolo ed il potere del capo politico (se dovesse restare questa figura), il ruolo il potere e la composizione dei probiviri, il ruolo il potere e la composizione del comitato di garanzia il ruolo ed i poteri dell’asseblea e dei Gruppi teritoriali locali, compreso il ruolo i compiti e la struttura dei facilitatoti.
Dovrà esser certificato il ruolo di attivista dotandolo di più prerogative rispetto a quello del semplice iscritto, perchè chi opera sul territorio anziché dietro una tastiera ha diritto ad un ruolo diverso.
Dovranno sparire le parole “lo staff” nelle mail che arrivano sulle nostre caselle, ed esser sostituiti con il nome ed il cognome di chi o per conto di chi vengono inviate (io la chiamo trasparenza… voi?)
Dovranno essere certe le regole ed il rispetto dei tempi per tutte le attività interne.
Dovranno esser concessi tempi congrui e/o aperte discussioni ampie e circostanziate prima di ogni voto.
Negli organi decisionali (probiviri e comitato di garanzia ed altro) dovrà esservi un rapporto di presenza paritario tra eletti e non eletti (attivisti certificati). Le decisioni saranno prese solo a maggioranza qualificata (2/3). Ove vi saranno sanzioni, che vengano con motivazioni chiare ed intellegibili e che soprattutto rispettino i tempi previsti. Se si danno 90 giorni che 90 giorni siano, altrimenti le sanzioni scattano per i probiviri stessi. (chi controlla chi)
Che chiunque vorrà candidarsi abbia il suo profilo pubblico su Rousseau.
Che le risposte per eventuali respingimenti di candidature siano ampiamente motivate.
Che le votazioni per le scelte locali vengano sempre e comunque effettuate in ambito locale (vedi Umbria lo scorso anno)
Che per ogni tornata elettorale interna, di qualunque livello, sia previsto in statuto l’obbligo di effettuare comunale, regionarie, parlamentarie.
Che i preavvisi di votazione non siano inferiori ai 5 giorni solari (pena invalidità della votazione indetta) per le attività ordinarie e non meno di 30 giorni per le attività straordinaria (es modifica statuto, sfiducia capo politico etc. )
Che gli argomenti dei quesiti posti in votazione siano sempre chiari, intellegibili e non altrimenti interpretabili.
Che all’art. 5 vengano inseriti come organi del movimento i GTL con regolamenti , diritti e doveri uguali per tutto il territorio nazionale.
Che su richiesta di 1/3 dei gruppi territoriali locali si possano indire votazioni e o modifiche dello statuto (oggetto da ampliare e definire)
Che le assemblee generali siano convocate almeno 2 volte l’anno e non possano esser convocate in concomitanza di alcun altro evento. (votazioni e/o attività elettive)
Che i facilitatori siano organi composti da PV ed attivisti certificati. (oggetto da ampliare e discutere)
Che il capo politico sia possibilmente (discutiamone a fondo) un “non eletto”.
Che i due mandati per parlamentari e regionali restino tali fino alla fine dei tempi.
Che l’eletto al termine dei due mandati senta il dovere morale di affiancare i futuri candidati per trasmettergli la sua esperienza.
Che sia ripristinata la graticola o recall come strumento di verifica e controllo degli iscritti sull’operato del singolo eletto e/o sull’attuazione del programma da parte dei gruppi di eletti.
Proposte non affatto esaustive ma come dicevo: adesso verrà il bello e la cartina tornasole darà il suo chiaro ed ineludibile risultato.
· eee3t0 SnlpsuohaallnodvemnnSbresS alfcloetr ormegi eds17o:5mSr0 · Ieri Domenica 29 novembre 2020 si è svolta la prima Assemblea Romana Autoconvocata Attivisti e Portavoce: un vero momento di ascolto, confronto e di unione tra tutti i municipi.Sono intervenuti Attivisti e Portavoce a rappresentare il pensiero dei vari gruppi municipali a cui si sono aggiunti interventi da parte di singoli Attivisti sui temi all’ordine del giorno che erano:- Visione del futuro di Roma- Rapporti tra Attivisti e Portavoce- Ruolo dei gruppi territorialiDurante l’Assemblea sono emersi molti punti in comune sulla visione futura di città; in particolare quelli sulla gestione dei rifiuti e sull’ambiente, i due punti votati dalla maggior parte dei partecipanti.È in via di redazione la sintesi delle proposte, finalizzate alla costruzione del prossimo programma per Roma 2021 e che darà il via alla costituzione dei tavoli di lavoro composti da Attivisti e Portavoce.L’assemblea è stata il primo importante incontro tra gli Attivisti e i Portavoce romani, un momento di confronto necessario e vitale, che sarà ripetuto in futuro.Un ringraziamento a tutti gli intervenuti, Attivisti e Portavoce municipali, comunali, regionali e nazionali che continuano a portare avanti i principi del movimento.Vi aspettiamo ai prossimi incontri. Riuniamo ciò che è sparso e guardiamo al futuro di Roma.
REvoluzione Civica è una nuova organizzazione politica che mira principalmente a rispettare e valorizzare le peculiarità dei singoli territori del nostro Paese, ad accrescere la cultura e la conoscenza dei cittadini e delle cittadine, il loro senso civico e di comunità al fine del miglioramento generale della qualità della vita.Il nome REvoluzione Civica nasce dal gioco tra i termini Evoluzione e Rivoluzione, laddove con Evoluzione, termine principale, si vuole sottolineare l’importanza dello sviluppo della cultura e della conoscenza in capo ai cittadini e alle cittadine quale modalità principale su cui organizzare l’azione politica, mentre il secondo termine, Rivoluzione, pur entrando in gioco in modo residuale (con la sola R all’inizio) risulta a volte funzionale al perseguimento e alla realizzazione della stessa Evoluzione per come intesa sopra. REvoluzione Civica è una realtà pacifica e democratica che vuole iniziare il suo percorso politico dalla Città di Roma, mirando principalmente a radicarsi sul territorio ed a concorrere alle Elezioni Amministrative 2021 della Capitale, presentando come candidata sindaca l’attuale Presidente del Municipio VII Monica Lozzi.Partecipa! www.revoluzionecivica.it
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siSo7 tdicegdmsnSpbrrronssnelhonmfr alleuf orec 01ne:2cdini7a · LETTERA APERTA ALLE FORZE DEMOCRATICHE DELLA CITTÀCome gruppo di ex attiviste ed attivisti M5S abbiamo espresso una forte critica nei confronti del MoVimento fino ad elaborare un nuovo progetto per la nostra città nella speranza che possa tramutarsi in prassi concreta e possa potenzialmente anche rappresentare l’avvio di un laboratorio politico di più ampio respiro. La nostra idea per le elezioni di Roma è quella di tentare di aggregare un soggetto confederale che possa raccogliere le varie realtà politiche ed associative presenti sul territorio metropolitano, esterne alle destre, al Pd ed al M5S (ed avverse alla mala amministrazione della città di questo… “trio monnezza”), al fine di creare una alternativa credibile e votabile e quindi far eleggere in Assemblea capitolina e nei Consigli municipali persone in grado di svolgere un ruolo di forte e puntuale opposizione ovvero, auspicabilmente, di diretto governo del teritorio. Per questo abbiamo preso e stiamo continuando a prendere contatti con persone e gruppi che vogliono o possono compiere una funzione proattiva in previsione della prossima scadenza elettorale.Preso atto che – il Pd ha convocato il tavolo del centrosinistra e che alcuni eventi potrebbero provocarne la crisi, – nel M5S (anche a seguito degli Stati Generali) parte della base autenticamente socialecologista ha deciso di lasciare il movimento,- alcune liste civiche si sono già palesate,- il Presidente dell’VIII Municipio ha proposto la costituzione di una confederazione progressista, chiediamo la disponibilità a partecipare ad un incontro tra tutti i diversi attori che siamo riusciti o riusciremo a coinvolgere, per sondare la fattibilità di un percorso comune che possa iniziare già dall’immediato per giungere almeno fino al momento del primo turno di votazione. Tale percorso dovrà ovviamente prevedere un “minimo comun denominatore” programmatico redatto con la collaborazione di tutti i soggetti partecipanti e la scelta di un candidato sindaco e di quindici candidati presidenti tramite un’investitura democratica per il mezzo di “primarie” fisiche o, viste le difficiltà, virtuali oppure, in alternativa, tramite strumenti diversi scelti di comune accordo.Al momento abbiamo già incontrato: la lista rEvoluzione Civica con Monica Lozzi, RomaVentuno con Stefano Fassina, Paolo Berdini ed i comitati e partiti che sosterrebbero la sua eventuale candidatura, Cristina Grancio con demA, Europa Verde ed è nostra intenzione di contattare a breve ulteriori formazioni politiche ed associazioni che individueremo e che si dovessero dichiarare interessate (Pop, SI, DiEM25, Liberare Roma, Ecologia e Diritti, Possibile, centri sociali, comitati di quartiere, ecc.).Non ci nascondiamo che si tratta di un’impresa ardua e sappiamo che i comitati d’affari delle destre, del Pd e del M5S tenteranno di ostacolarci in ogni modo ma siamo convinti, con Gramsci, del pessimismo dell’intelligenza e dell’ottimismo della volontà e speriamo di poter contare su tutte le donne e tutti gli uomini di buona volontà e sulle forze sane della città come coprotagoniste di questa iniziativa. Non si tratta quindi della solita indigeribile “fusione fredda” compiuta dalle segreterie di partito e poi calata dall’alto ma una richiesta proveniente da tanta parte di quel popolo di Roma deciso a non farsi più prendere in giro da mestieranti della politica vecchi e nuovi. Chiediamo quindi di rispondere a questa nostra proposta finalizzata all’apertura di uno spazio di confronto tra tutti i soggetti potenzialmente disponibili a compiere un primo passo nella direzione descritta.
ALTRI MATERIALI
GLI STATI GENERALIdel M5S DEL 14 E 15 NOVEMBRE
I punti caldi riguardano la “forma” del Movimento e il rapporto con i territori, e il ruolo della Casaleggio Associati nella gestione dello strumento principale dell’organizzazione e del dibattito del MoVimento, la Piattaforma Rousseau. Molti esponenti e attivisti vorrebbero restituire al M5S il controllo della piattaforma, sottraendola a quella che a oggi è una società di servizi privata, ma in ballo c’è anche la scelta se continuare a mantenere un’organizzazione che si basa su un rapporto “virtuale” (con tutte le implicazioni di scarsa trasparenza e scambio poco orizzontale) o se invece creare delle strutture che imitano quelle dei partiti tradizionali, con sedi fisiche nei territori e rapporti più diretti tra iscritti e militanti.
In tutto questo, riferisce Il Manifesto del 29 ottobre 2020 L’Associazione Rousseau entra a gamba tesa negli Stati generali.: Utilizza il Blog delle Stelle, che da statuto è «organo di comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle», per diffondere un libretto sulla natura del M5S stesso. Si tratta di un testo che risponde alle critiche che la gran parte dei parlamentari rivolge alla struttura gestita da Davide Casaleggio e che indirizza il dibattito interno che condurrà agli Stati generali del 14 e 15 novembre. Intanto gli Stati generali online passano per un’altra piattaforma e i vertici si sono rivolti ad un’altra società di consulenza per formulare la sintesi dei lavori.
Scarica il libretto Movimento 5 Stelle verità e false credenze
«ll M5S tradizionalmente ha sempre rifiutato di avere delle sezioni sul territorio, trovando nella rete un luogo di incontro e di dibattito»…«Oggi è molto sentita la necessità di avere luoghi di incontro – recita Rousseau – per questo nell’ultimo anno hanno iniziato ad essere aperte delle sedi fisse sui territori, ma i costi elevati hanno portato a notevoli problemi che ricadono sugli attivisti che sono sul territorio. Risulta fondamentale capire come soddisfare l’esigenza di incontro e di confronto senza strutturarsi come un partito». (da Movimento 5 Stelle verità e false credenze)