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Il Giano bifronte della politica capitolina (su overturism e non solo)

Un commento e un comunicato di Carteinregola in vista della discussione in Assemblea Capitolina del regolamento per l’occupazione di suolo pubblico con pedane e tavolini di bar e ristoranti

Da tempo sentiamo periodiche dichiarazioni di esponenti dell’attuale maggioranza sulle nefaste conseguenze dell’iperturismo, sullo svuotamento del centro storico di residenti e di negozi di vicinato a fronte di una sempre più insostenibile destinazione turistica, che trasforma edifici in alberghi, appartamenti in B&B e il ricco e articolato mondo di attività commerciali in locali di somministrazione, ristoranti, bar e “artigianato alimentare”. Una deriva che trasforma la città delle persone in un agglomerato di spazi e di funzioni per turisti, cancellando l’anima della Capitale e rendendo impossibile la vita dei cittadini.

Spesso i nostri rappresentanti istituzionali hanno lamentato la mancanza di normative nazionali che permettano agli enti locali di stabilire regole per la tutela del proprio territorio. Roma è addirittura in attesa di una legge bipartisan di modifica costituzionale che consegni all’Assemblea Capitolina la possibilità di fare leggi sulle stesse materie concorrenti Stato- Regione oggi di prerogativa della Regione Lazio(1) ma anche su quelle residuali di prevalente competenza regionale (2) tra le quali c’è appunto il turismo.

Tuttavia se andiamo a vedere NEI FATTI i provvedimenti presi in proposito dall’Assemblea capitolina, scopriamo che molto spesso le decisioni vanno in direzione molto diversa da quella dei proclami.

Abbiamo a lungo sollevato allarmi sulla ventilata modifica delle Norme Tecniche del Piano Regolatore che riguardava l’estensione massima delle superfici di vendita nei tessuti della città storica, a partire da quelli medievali e rinascimentali, nel cuore più storico e delicato della città (3). Un fronte bipartisan di consiglieri l’11 dicembre scorso ha approvato l’adozione della delibera dove è stato inserito un emendamento che porta la superficie dal massimo di 250 mq del PRG vigente addirittura a 1000 mq., aprendo la porta all’inserimento indiscriminato – non valutato caso per caso dall’ Assemblea come oggi – di centri commerciali nel centro storico. E, con un altro emendamento, ha introdotto la possibilità di unire locali appartenenti a unità edilizie diverse, ampliando quindi la possibilità di moltiplicare mega locali per la somministrazione di massa (4).

Ma la sequenza non è ancora finita.

Anche per le regole per l’occupazione di suolo pubblico (OSP) per tavolini e pedane di bar e ristoranti contenute nella Proposta di deliberazione attualmente in discussione in Assemblea (5), si prevedono superfici a tutto vantaggio degli esercenti e dei clienti paganti e ben poco a favore dello spazio pubblico per tutti.

Nelle nostre osservazioni (6) avevamo già rilevato l’anomalia di calcolare la superficie esterna concedibile per Osp in proporzione a tutta la superficie interna del locale, compreso lo spazio per la somministrazione, i bagni, la cucina, i laboratori, i ripostigli (e non, come per il conteggio dei coperti interni, in base alla superficie della sola cucina).

Secondo la proposta di delibera, nel centro storico, area UNESCO, l’area esterna per i tavolini potrebbe arrivare a un terzo della parte interna. Ma da fonti di stampa (7) apprendiamo che sono già pronti emendamenti di maggioranza che prevedono di aumentare di un ulteriore 20% – e forse oltre – la superficie delle OSP concedibili nelle aree pedonali. Un paradosso, se si pensa che le aree pedonali dovrebbero essere istituite per aumentare e migliorare lo spazio pubblico, non per ampliare la rendita delle attività commerciali.

Per questo Carteinregola ha diramato il comunicato in calce, chiedendo al Sindaco e alla maggioranza che guida la città coerenza e prevalenza dell’interesse pubblico, prendendo in considerazione anche le istanze dei cittadini.

O dobbiamo prepararci, dopo la passerella dei costruttori per la presentazione delle modifiche alle Norme tecniche in Campidoglio (8), alla passerella delle associazioni di categoria delle attività di somministrazione per la presentazione del regolamento OSP?

Quando questa città finirà di essere ceduta, un pezzo per volta, alle esigenze del profitto per pochi anzichè a quelle dello spazio pubblico per tutti?

COMUNICATO: Regole per pedane e tavolini negli spazi pubblici: l’interesse generale deve prevalere sugli interessi di categoria

Le nuove regole per tavoli, sedie, ombrelloni che possono essere posizionati fuori da bar e ristoranti, intervengono sulle deroghe concesse nel periodo della pandemia e prorogate ingiustificatamente fino alla fine del 2025. Un provvedimento che dovrebbe porre dei limiti a“tavolino selvaggio”, un’invasione dello spazio pubblico che imperversa soprattutto nel centro storico e nei quartieri ad alta attrazione turistica.

Carteinregola ha mandato da tempo ai consiglieri – e al Sindaco, all’assessora Lucarelli, alla Presidente Celli e al Presidente della Commissione Commercio Alemanni – le proprie osservazionisul testo approvato dalla Giunta, segnalando alcune criticità2.

La principale, che riteniamo irricevibile, è la previsione di concedere uno spazio per le OSP in proporzione alla superficie interna totale del locale, che comprende gli spazi aperti al pubblico, i banconi, i locali di lavorazione e le cucine, persino i servizi igienici. Seppure con percentuali diversificate secondo le zone della città – da 1/3 della superficie interna nel sito UNESCO a 3/3 nel suburbio – la norma ci appare in contrasto con le Linee guida sui Requisiti Generali Obbligatori degli Esercizi Alimentari dei Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione secondo le quali la determinazione del numero dei coperti consentibili all’interno dei locali è – ragionevolmente – la dimensione del solo locale cucina.

Oggi notizie di stampa3 riferiscono che vi sarebbe la disponibilità bipartisan di maggioranza e opposizioni a concedere più spazio ai tavolini nelle aree pedonali, aumentando di un ulteriore20% le OSP.

Ribadendo che le funzioni delle aree pedonali non sono certo quelle di ospitare più tavoli ed ombrelloni ma di garantire la massima fruizione dello spazio pubblico, ci chiediamo se questi principi – e la prevalenza dell’interesse pubblico – siano ancora alla base del programma dell’amministrazionecapitolina.

E vogliamo ricordare che lo spazio pubblico appartiene ai cittadini e che le scelte del regolamento OSP avrebbero dovuto essere condivise in un dibattito che coinvolgesse non solo le associazioni di categoria, ma anche la cittadinanza e le realtà civiche nei territori, in ciascun Municipio, ma soprattutto in quelli che più subiscono la sistematica sottrazione degli spazi di strade, piazze e marciapiedi. Spazio pubblico che non ha solo funzioni di transito pedonale e automobilistico, ma che è luogo di incontro e di relazioni sociali, prospettiva visiva di paesaggio e di verde.

Associazione Carteinregola

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

1 marzo 2025

Vedi anche Diarioromano 19 2 25 Nuovo regolamento OSP: si preannuncia un’ennesima occasione sprecata di Roberto Tomassi

NOTE

(1) 19 materie (è esclusa la sanità) come da COST. IT. ART. 117 COMMA 3 Sono materie di legislazione concorrente [Stato Regioni] quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. vedi Poteri speciali di Roma Capitale: una proposta confusa e preoccupante 27 maggio 2024

(2) COST. IT. ART. 117 COMMA 4 Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.

(3) vedi Non approvate quella modifica al Piano regolatore! (proliferazione fast food e centri commerciali nel centro storico)

(4) Scarica 102a Proposta (Dec. G.C. n. 53 del 13 giugno 2023) Adozione, ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 1150/1942 e L.R. n. 19/2022, della variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del PianoRegolatore Generale vigente, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 12 febbraio 2008.

vedi Art. 26 Tessuti di origine medievale (T1) 33 modificati commi 2- 3-4*(nella delibera di Giunta 2023 modificati commi 2- 3-4)

(5) (dal sito di Roma Capitale sezione ODG e Proposte) Scarica Proposta di Deliberazione 178a Proposta (D.G.C. n. 95 del 15 novembre 2023) Regolamento per la disciplina delle occupazioni di suolo pubblico delle attività di somministrazione di alimenti e bevande Scarica allegato REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE  scarica allegato CATALOGO DELL’ARREDO URBANO COMMERCIALE

(6) vedi Nuovo regolamento per pedane e tavolini sugli spazi pubblici: le osservazioni di Carteinregola 20 gennaio 2025

(7) Repubblica 27 febbraio 2025 I tavolini dividono sinistra e PD trattative sulle aree pedonali di Marina De Ghantuz Cubbe

(8) vedi Presentazione delle modifiche del Piano Regolatore in Campidoglio: non è questo il metodo 18 febbraio 2025