Nel 1905 iniziarono i lavori di costruzione di una “casina” padronale; quattro anni più tardi fu presentato un progetto di ampliamento redatto dall’ingegner Giuseppe Miscia per un villino in prossimità di via Nomentana con accesso al giardino padronale direttamente su strada e con il parco alle spalle della casa. L’edificio venne realizzato in stile neo-medievale con un loggiato d’ingresso sul fronte della Nomentana e un corpo elevato in altezza a modo di torre. Le facciate, specialmente quella principale, sono movimentate da una profusione di elementi decorativi, cornici, archi, colonne, balaustre e stucchi secondo il gusto eclettico dell’epoca.
L’edificazione del villino padronale venne completata con la sistemazione di un giardino di piccole dimensioni, ispirato allo stile detto gardenesque, con viali tortuosi e aiuole irregolari, oggi scomparso per la resecazione dell’area antistante il villino dovuto all’ampliamento della strada, mentre il parco presentava un aspetto boscoso, in cui prevalavano conifere e lecci. Di quella sistemazione sopravvivono una piccola fontana in cemento nei pressi della palazzina, di gusto neo-gotico e le cancellate d’accesso in ghisa e ferro battuto.
Nel 1975 il complesso è stato espropriato dal Comune di Roma e destinato a parco pubblico, ma ciò non ha impedito la perdita di molta parte del valore artistico e naturale della villa: l’edificio principale è stato adibito, fino al 2000, a sede di uffici circoscrizionali, mutando radicalmente destinazione d’uso e perdendo quindi, almeno negli interni, le caratteristiche residenziali per le quali era sorto. Agli inizi degli anni ’90 il parco, depauperato nella vegetazione e nel disegno giardinistico, è stato oggetto di un intervento di riarredo, che però, oltre a inserire elementi risultati poi inconciliabili con l’assetto generale, non ha conseguito il recupero dei suoi aspetti storici.
Nel 2006 il casino è stato assegnato in concessione alla Schneerson, una fondazione legata al mondo ebraico, per la realizzazione di un asilo. Ma la concessione da parte del Comune è rivendicata, davanti al TAR del Lazio, anche dalla Comunità Ebraica romana. Ad oggi nulla è stato realizzato e l’edificio padronale è chiuso in attesa che abbiano inizio i lavori di restauro da parte di una delle due organizzazioni che si contendono il diritto all’utilizzo.
La villa, come le vicinissime ville Blanc e villa Anziani, ha subito una notevole riduzione del giardino per la lottizzazione del parco e per l’allargamanto di via Nomentana, ma risulta a tutt’oggi una delle ville sulla via Nomentana meglio conservate. Il giardino è popolato dl lecci, pini ed alloro, ma numerose sono alcune essenze vegetali considerate invadenti quali gli ailanti, le brussanetia e le robinie, che invece nel passato erano ritenute di pregio in quanto di provenienza esotica. Tutta l’area di 19.500 mq è protetta da una recinzione moderna, realizzata a tutela del parco nel 1989, ma le cancellate della villa sono antiche e sono pregevoli esempi di lavorazione del ferro e della ghisa.
Approfondimenti
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(1) La manifestazione di interesse (Expression of interest – EoI) è il documento con il quale la società/ente o, più spesso, il consorzio, manifesta il proprio interesse ad essere invitati dall’autorità contraente a partecipare alla gara per l’aggiudicazione di un determinato progetto. Quest’ultimo viene sommariamente descritto nell’avviso di bando di gara (Procurement notice), a cui rispondono formalmente i soggetti interessati. Ciascun programma ha modalità proprie: alcuni utilizzano formulari specifici, per altri la forma è libera.
Attraverso la manifestazione di interesse avviene la prima selezione dei partecipanti: l’autorità contraente seleziona un ristretto numero di società/enti o consorzi (short list) a cui inviare la documentazione completa del bando di gara (tender dossier).
(2) attualmente alcuni comitati hanno promosso una delibera di iniziativa popolare per l’approvazione del regolamentodell’Associazione Labsus. Sul tema c’è un dibattito in corso all’interno di Carteinegola, poichè a una più attenta lettura molti hanno evidenziato alcune criticità rilevanti Vai sul sito di Labsus con I Regolamenti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni
Vai allaBOZZA Regolamento amministrazione condivisa beni comuni, di Roma – ottobre 2015
scarica Bozza Regolamento amministrazione condivisa beni comuni – Roma
(3) dal sito istituzionale Manifestazione di interesse per il complesso monumentale denominato “Forte Antenne” e per il Villino di Villa Leopardi – Avviso Pubblico
scarica 20171218_manifestazione_interesse_dir_tecnica(1)
(4) Vedi GOOD DEEDS DAY AL FORTE ANTENNE – 1 aprile 2017
Sabato 1 aprile 2017 alle 10.00 si svolgerà sul territorio del nostro Municipio la manifestazione “Insieme per il bene comune – Good Deeds Day”.
Si tratta di un evento internazionale, organizzato da Volontariato CEVS – SPES, nato per diffondere la solidarietà, la cittadinanza attiva e la pratica delle buone azioni, sostenuto e voluto dal Municipio II, in una giornata dedicata a questo, in tutto il mondo. Si è scelto di organizzare la pulizia dell’area del Forte Antenne abbandonata da tempo alla sporcizia e al degrado. Roma Capitale ha in progetto di effettuare interventi di recupero e riqualificazione dei Forti militari abbandonati disseminati in tutto il territorio cittadino. Il Forte Antenne, all’interno di Villa Ada, è l’unico Forte di proprietà di Roma Capitale e per questo motivo il Municipio è disponibile, sin da ora, a lavorare in sinergia con l’Amministrazione centrale per rendere l’area fruibile da parte della cittadinanza .Nell’iniziativa sono coinvolte numerose associazioni come Retake, Amuse, Amici di Porta Pia, Amici di Villa Leopardi, GAR, Lega Ambiente e Progetto Forti che collaboreranno a una giornata di grande impegno civile. Sarà anche l’occasione per un momento di “svago educativo” che prevede visite guidate dell’area antistante il forte e una visita alla flora circostante che presenta caratteristiche molto peculiari dal punto di vista botanico.
Programma