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Il Municipio II lancia una manifestazione di interesse per Forte Antenne e Villa Leopardi

mosaico forte antenne leopardi Segnaliamo l’iniziativa del II Municipio di raccogliere manifestazioni di interesse per la ristrutturazione e la gestione di due immobili pubblici considerevoli, di cui riportiamo in calce la storia.
 di  Anna Maria Bianchi e Thaya Passarelli
Sul sito del II Municipio il 18 dicembre è stato pubblicato  un avviso per invitare i soggetti interessati a presentare manifestazioni di interesse(1) per il recupero,  la gestione e l’utilizzo di Forte Antenne e del  Villino Leopardi. Due immobili vincolati dalla Soprintendenza, di grande pregio  e valore storico, seppure in stato di abbandono, che appartengono al patrimonio comune.  Roma Capitale  li ha recentemente affidati al Municipio, che ha quindi avviato delle procedure per il loro riutilizzo.  Riportiamo in calce il link e l’avviso completo, sicuramente una iniziativa che va nelle direzione del recupero e dell’uso pubblico di due edifici importanti, che tuttavia a nostro avviso dovrebbe essere meglio incardinato a un Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni approvato dall’Assemblea Capitolina  (2)
Leggendo l’avviso del Municipio  si ottengono alcune informazioni(3) che riguardano la fase di raccolta delle idee (entro il 31 gennaio) e la loro elaborazione in sei mesi all’interno di un  tavolo composto da tutti gli interessati che hanno presentato    proposte, per arrivare all’ elaborazione del progetto finale (con piano economico) che presuppone – naturalmente – una procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione.
Quello che non emerge dall’avviso, se non come sottotesto (” gli immobili versano in situazione di grave degrado e richiedono interventi di restauro e manutenzione straordinaria che l’Amministrazione non è in grado di attuare“)  è che le  proposte richiederanno evidentemente il ricorso a fondi privati, e che quindi le idee e i tavoli, pur essendo  aperti a tutti, finiranno inevitabilmente con il concentrarsi su soggetti privati (associazioni, società)  che abbiano o possano trovare  i fondi per affrontare  operazioni che devono per l’appunto basarsi su un piano economico di rientro. E bisogna anche dire che i fondi necessari per il restauro e la gestione di immobili di quella consistenza sono sicuramente fuori dalla portata dalla maggior parte delle associazioni non profit.
Bisogna quindi capire, ad esempio per Forte Antenne, al di là delle tante associazioni di volontari che hanno già partecipato  con entusiasmo a una giornata di ripulitura del parco antistante (4) quali soggetti privati si faranno avanti, e a chi spetterà la decisione finale, sul progetto da approvare e sulle modalità della gara pubblica, visto che si tratta di beni di interesse cittadino se non metropolitano.
forte anetenne map
Le schede a cura di Thaya Passarelli
IL FORTE ANTENNE
Il Forte Antenne è uno dei 15 forti di Roma, edificati nel periodo compreso fra gli anni 1877 e 1891.
Si trova nel quartiere Q. II Parioli, nel territorio del Municipio Roma II, all’interno di villa Ada.

Fu costruito a partire dal 1882 e terminato nel 1891, su una superficie di 2,5 ha, sul Monte Antenne, dal quale prende il nome, nei pressi della confluenza del fiume Aniene nel Tevere.

Fino agli anni ’40 fu utilizzato come deposito del Reggimento Radiotelegrafisti, quindi dismesso. Una parte del forte è stata presa in consegna dal Comune di Roma il quale l’ha solo parzialmente utilizzata. La parte restante è occupata da unità militari.

Particolare esterno di Forte Antenne

 Nel 1958, in occasione delle imminenti Olimpiadi di Roma del 1960, venne ceduto dal demanio al comune di Roma per adibirlo a campeggio, che fu attuato solo nel parco circostante, perché nel forte era già state effettuate delle residenze private.

Le ultime più recenti notizie in merito davano il forte ed il suo complesso base di un progetto di realizzazione e recupero e trasformazione in una struttura alberghiera o sede distaccata della vicina Università LUISS Guido Carli.

Il forte è vincolato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio con D.M. 6 agosto 2008.

Vai al LInk: progetto forti –> http://progettoforti.wixsite.com/progettoforti/forte-monte-antenne
forte antenne
VILLINO LEOPARDI
Si trova a Via Nomentana, 385, nel Municipio 2.

Nel 1905 iniziarono i lavori di costruzione di una “casina” padronale; quattro anni più tardi fu presentato un progetto di ampliamento redatto dall’ingegner Giuseppe Miscia per un villino in prossimità di via Nomentana con accesso al giardino padronale direttamente su strada e con il parco alle spalle della casa. L’edificio venne realizzato in stile neo-medievale con un loggiato d’ingresso sul fronte della Nomentana e un corpo elevato in altezza a modo di torre. Le facciate, specialmente quella principale, sono movimentate da una profusione di elementi decorativi, cornici, archi, colonne, balaustre e stucchi secondo il gusto eclettico dell’epoca.

villa leopardi map

L’edificazione del villino padronale venne completata con la sistemazione di un giardino di piccole dimensioni, ispirato allo stile detto gardenesque, con viali tortuosi e aiuole irregolari, oggi scomparso per la resecazione dell’area antistante il villino dovuto all’ampliamento della strada, mentre il parco presentava un aspetto boscoso, in cui prevalavano conifere e lecci. Di quella sistemazione sopravvivono una piccola fontana in cemento nei pressi della palazzina, di gusto neo-gotico e le cancellate d’accesso in ghisa e ferro battuto.

Nel 1975 il complesso è stato espropriato dal Comune di Roma e destinato a parco pubblico, ma ciò non ha impedito la perdita di molta parte del valore artistico e naturale della villa: l’edificio principale è stato adibito, fino al 2000, a sede di uffici circoscrizionali, mutando radicalmente destinazione d’uso e perdendo quindi, almeno negli interni, le caratteristiche residenziali per le quali era sorto. Agli inizi degli anni ’90 il parco, depauperato nella vegetazione e nel disegno giardinistico, è stato oggetto di un intervento di riarredo, che però, oltre a inserire elementi risultati poi inconciliabili con l’assetto generale, non ha conseguito il recupero dei suoi aspetti storici.

Nel 2006 il casino è stato assegnato in concessione alla Schneerson, una fondazione legata al mondo ebraico, per la realizzazione di un asilo. Ma la concessione da parte del Comune è rivendicata, davanti al TAR del Lazio, anche dalla Comunità Ebraica romana. Ad oggi nulla è stato realizzato e l’edificio padronale è chiuso in attesa che abbiano inizio i lavori di restauro da parte di una delle due organizzazioni che si contendono il diritto all’utilizzo.

La villa, come le vicinissime ville Blanc e villa Anziani, ha subito una notevole riduzione del giardino per la lottizzazione del parco e per l’allargamanto di via Nomentana, ma risulta a tutt’oggi una delle ville sulla via Nomentana meglio conservate. Il giardino è popolato dl lecci, pini ed alloro, ma numerose sono alcune essenze vegetali considerate invadenti quali gli ailanti, le brussanetia e le robinie, che invece nel passato erano ritenute di pregio in quanto di provenienza esotica. Tutta l’area di 19.500 mq è protetta da una recinzione moderna, realizzata a tutela del parco nel 1989, ma le cancellate della villa sono antiche e sono pregevoli esempi di lavorazione del ferro e della ghisa.

Approfondimenti

villa leopardi da sito Soprintendenza
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(1) La manifestazione di interesse (Expression of interest – EoI) è il documento con il quale la società/ente o, più spesso, il consorzio, manifesta il proprio interesse ad essere invitati dall’autorità contraente a partecipare alla gara per l’aggiudicazione di un determinato progetto. Quest’ultimo viene sommariamente descritto nell’avviso di bando di gara (Procurement notice), a cui rispondono formalmente i soggetti interessati. Ciascun programma ha modalità proprie: alcuni utilizzano formulari specifici, per altri la forma è libera.

Attraverso la manifestazione di interesse avviene la prima selezione dei partecipanti: l’autorità contraente seleziona un ristretto numero di società/enti o consorzi (short list) a cui inviare la documentazione completa del bando di gara (tender dossier).

(2) attualmente alcuni comitati hanno promosso una delibera di iniziativa popolare per l’approvazione  del regolamentodell’Associazione Labsus. Sul tema  c’è un dibattito in corso all’interno di Carteinegola, poichè a una più attenta lettura molti hanno evidenziato alcune criticità rilevanti Vai sul sito di Labsus con I Regolamenti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni

Vai allaBOZZA Regolamento amministrazione condivisa beni comuni, di Roma – ottobre 2015

scarica Bozza Regolamento amministrazione condivisa beni comuni – Roma

(3) dal sito istituzionale Manifestazione di interesse per il complesso monumentale denominato “Forte Antenne” e per il Villino di Villa Leopardi – Avviso Pubblico

scarica 20171218_manifestazione_interesse_dir_tecnica(1)avviso pubblico villa leopardi forte antenne 2 avviso pubblico villa leopardi forte antenne 1

(4)  Vedi GOOD DEEDS DAY AL FORTE ANTENNE – 1 aprile 2017

Sabato 1 aprile 2017 alle 10.00 si svolgerà sul territorio del nostro Municipio la manifestazione “Insieme per il bene comune – Good Deeds Day”.
Si tratta di un evento internazionale,  organizzato da Volontariato CEVS – SPES, nato per diffondere la solidarietà, la cittadinanza attiva e la pratica delle buone azioni, sostenuto e voluto dal Municipio II, in una giornata dedicata a questo, in tutto il mondo. Si è scelto  di organizzare la pulizia dell’area del Forte Antenne abbandonata da tempo alla sporcizia e al degrado. Roma Capitale ha in progetto di effettuare  interventi di recupero e riqualificazione dei Forti militari abbandonati disseminati in tutto il territorio cittadino.  Il Forte Antenne, all’interno di Villa Ada,  è  l’unico Forte di proprietà di Roma Capitale e per questo motivo il Municipio è disponibile, sin da ora,  a lavorare in sinergia con l’Amministrazione centrale per rendere l’area fruibile da parte della cittadinanza .Nell’iniziativa sono coinvolte numerose associazioni come Retake, Amuse, Amici di Porta Pia, Amici di Villa Leopardi, GAR, Lega Ambiente e Progetto Forti che collaboreranno a una giornata di grande impegno civile. Sarà anche l’occasione per un momento di “svago educativo” che prevede visite guidate dell’area antistante il forte e una visita alla flora circostante che presenta caratteristiche molto peculiari dal punto di vista botanico.

Programma

 

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