A Roma l’osservatorio per il PNRR e il Giubileo lo fanno l’Acer (Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia) e l’Università di Tor Vergata
Autore : Redazione
Dalla fine di gennaio è attivo un portale web – “Osservatorio per il PNRR e il Giubileo di Roma – OPGR – frutto di un progetto voluto da Ance Roma – ACER (insieme a Università di Roma Tor Vergata e da Promo PA Fondazione) “per consentire ai cittadini e agli stakeholder della città di avere un canale informativo costante sui progetti che andranno a ridisegnare il futuro della Città nei prossimi anni“ (1). Anni nei quali arriveranno 2,1 miliardi di euro di investimenti previsti per il Giubileo del 2025 e 3,9 miliardi per il Pnrr (a Roma e Città Metropolitana, nel solo capoluogo circa 2 miliardi), con 135 interventi programmati legati all’anno giubilare, 2570 al Recovery Plan (580 soltanto a Roma) (2).
E fanno sapere i promotori del portale “l’orizzonte temporale degli interventi guarda almeno al 2026, anno entro il quale dovrebbero essere terminate le opere Pnrr. Attualmente però, proprio per quanto attiene il Recovery Plan, nella Capitale la progettazione è partita per il 25% degli interventi e conclusa soltanto per il 13%; la percentuale di gare partite è ferma al 15%, mentre i lavori sono stati avviati solo nell’8% dei casi. Sul fronte Giubileo, invece, è ancora tutto da costruire“(2).
Per questo l’osservatorio è un’iniziativa senz’altro virtuosa, come tutte le iniziative che offrono informazioni ai cittadini e trasparenza sulle attività amministrative. L’Associazione Carteinregola insieme a CILD Centro di Iniziativa per la Legalità Democratica, Good Lobby, Openpolis, OPA Osservatorio Pubblica Amministrazione, aveva scritto nell’aprile 2022 al Sindaco, agli Assessori e alle Commissioni interessate, ai Consiglieri capitolini e ai Presidenti di Municipio, chiedendo di promuovere da subito un’“operazione città pubblica trasparente”, che si sarebbe dovuta articolare in varie iniziative, tra le quali la “Tempestiva istituzione di una piattaforma accessibile dal sito istituzionale[sul modello di RomaCuraRoma]con l’inserimento geolocalizzato e l’elenco di tutte le opere pubbliche o di interesse pubblico programmatee in corso, consultabile per ambito territoriale, tipologia, programma di riferimento”. In particolare avrebbero dovuto “essere inserite le trasformazioni urbane previste o in corso, con una scheda con gli elementi essenziali del progetto, il cronoprogramma e le informazioni per il coinvolgimento dei cittadini e delle realtà territoriali” (3). Allora qualche assicurazione ci era arrivata, anche dall’Assessore all’urbanistica Veloccia.
Ora apprendiamo che il monitoraggio riguarderà solo le opere del PNRR e del Giubileo, e che la piattaforma non è stata realizzata da Roma Capitale ma dall’associazione di categoria dei costruttori romani e da OreP – Osservatorio sul Recovery Plan – strumento di conoscenza, proposta e monitoraggio del PNRR promosso dal Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata e da Promo PA Fondazione (4) – con lo scopo di “informare sulle opportunità, monitorare che le cose accadano, promuovere i buoni risultati che saranno conseguiti rispetto al PNRR“, cioè “dello strumento finanziario e di politica economica che, in attuazione del Next Generation EU, indirizzerà lo sviluppo del Paese fino al 2026“, e al Giubileo, “che nel 2025 porterà a Roma migliaia di pellegrini e turisti, i quali dovranno trovare una città se possibile più accogliente ed efficiente“.
Il portale dovrebbe consentire di “conoscere le opere realizzate e quelle ancora da realizzare, e di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori giorno dopo giorno” “attraverso uno strumento facile da navigare, dotato di un motore di ricerca interno per la consultazione dei bandi e articolato in sezioni che illustrano chiaramente missioni, progetti e aggiudicazioni“. Le fonti provengono da più banche dati: i decreti ministeriali di riparto delle risorse, la Banca dati SIMOG, Open BDAP (Banca Dati Amministrazioni Pubbliche), Open CUP.
In home page si trovano 4 sezioni fisse articolate in sottocategorie (chi siamo, monitoraggio e investimenti – missioni, progetti finanziati per Roma, monitoraggio gare e aggiudicazioni – bandi e opportunità, info ed eventi).
poi c’è la sezione “Investimenti principali” con 4 pulsanti/sezioni:
e quindi un riepilogo delle “Missioni” ciascuna corrispondente a una sezione tematica con collegamenti al sito ministeriale Italia Domani e una grafica che evidenzia i finanziamenti
L’organizzazione della piattaforma in sezioni ed elenchi è sicuramente più funzionale alla consultazione professionale che a quella dei cittadini che vogliono saperne di più sulle trasformazioni in corso. Per questo noi avevamo proposto una mappa interattiva con interventi geolocalizzati, che potessero facilitare la consultazione anche in base alla distribuzione territoriale.
Impresa che non sarebbe stata molto più complessa o costosa della piattaforma “RomaCuraRoma“, inaugurata per georeferenziare gli interventi dei cittadini attivi sulla pulizia e la cura della città nell’arco di un solo giorno, e ora lasciata in abbandono a futura memoria.
E una mappa interattiva sarebbe utile per inserire anche tutti gli altri interventi di trasformazione urbana, e offrire quindi la possibilità di valutare quanto accade in un determinato territorio, comprese le sovrapposizioni temporali dei cantieri, per una migliore programmazione anche attraverso la partecipazione della cittadinanza.
Ci auguriamo che prima o poi l’Amministrazione comunale, proprio in funzione della moltiplicazione degli eventi – presto si potrebbero aggiungere quelli di Expo 2030 – adotti direttamente strumenti più adatti al coinvolgimento dei cittadini, come in altre città europee si fa da anni.