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Al Municipio XI ci negano la parola sul Piano casa

Il complesso della Città del gusto al Portuense (XI Municipio) che con il Piano casa sarà abbattuto per realizzare miniappartamenti

Il complesso della Città del gusto al Portuense (XI Municipio) che con il Piano casa sarà abbattuto per realizzare miniappartamenti

Invitati dal gruppo SEL ad intervenire sull’emendamento sul Piano casa 2, arrivati al Consiglio Municipale riunito a Corviale scopriamo che la presidente del Consiglio Emanuela Mino non intende darci la parola(1), in quanto non abbiamo presentato la domanda  in precedenza. Presentiamo  allora una domanda scritta lì per lì,  facendo presente che  rappresentanti di Carteinregola sono già intervenuti senza problemi tantissime volte in altri Municipi senza particolari formalità.

La Presidente non vuole sentire ragioni (anche se non si capisce che differenza ci sia tra presntare  una domanda ora o ieri), ma, messa alle strette,  deve ammettere che non esiste alcun regolamento che stabilisca tale  procedura, e che la decisione è a sua discrezione . Il Capogruppo di SEL Alberto Belloni insiste:   questo è il primo caso   in cui non si permette di intervenire al consiglio dell’XI Municipio a cittadini che ne fanno richiesta anche nel corso del Consiglio stesso. Ne possiamo quindi  dedurre  che la Presidente ha deciso che un’organizzazione di cui  tra l’altro fa parte una realtà territoriale del Municipio importante come Corviale Domani, e anche il Comitato NO PUP Fermi, non può presentare ai consiglieri del Muncipio –  che la Presidente Mino rappresenta –   per soli 3′ di tempo (così abbiamo chiesto per iscritto stamane), il punto di vista dei cittadini sul Piano casa 2. Noi diamo per scontata la libertà di opinione sull’argomento di ciascun consigliere (ogni  consigliere risponde ai suoi elettori). Ma   ci sembra veramente preoccupante che non si voglia permettere  ai consiglieri di ascoltare  un  punto di vista diverso.

Questo “Piano casa” ci fa scoprire aspetti di questa   maggioranza in Regione, in Comune e nei Municipi,  che davvero non immaginavamo. E che a questo punto ci preoccupano parecchio, non per il Piano casa, ma per come  sia assai poco garantito il  confronto democratico in  questa città.

(pubblichiamo in calce le preciszioni della Presidente Mino)

Post scriptum: ci giunge intanto la notizia che al II Municipio è stata approvata una mozione che riguarda la cancellazione degli ampliamenti dei parcheggi sotto i mercati di Via Chiana e Via Antonelli, con 14 voti favorevoli (PD, SEL,  lista civica Marino, lista Marchini, Movimento Cinque Stelle) e 4 astensioni (FI). Lì la parola ai cittadini (e a Carteinregola) l’hanno data senza problemi: sono intervenuti ben 5 rappresentanti di comitati, operatori e cittadini comuni (senza richieste preventive)

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(1) pubblichiamo la nota pervenuta dalla Presidente Mino:

Preg.ma Associazione Carteinregola,

in relazione a quanto da Voi pubblicato sulla Seduta del Consiglio del Municipio XI, avvenuta in data 16 ottobre e a beneficio di una maggior chiarezza tra i vostri lettori preciso che, chi rappresentava la Vs Associazione in aula è stata raggirata con informazioni errate dai Consiglieri di SEL.

Durante le riunioni del Consiglio municipale non è previsto dal Regolamento che i cittadini prendano la parola. Questa semplice evidenza che ai cittadini può non essere nota, deve essere invece conosciuta da chi svolge il ruolo di Consigliere. In questo caso, non solo sembra esser stata ignorata ma, al contrario, ha spinto il Vs rappresentante, in corso di seduta, a presentare istanze al banco della Presidenza e chiedere che fossero “protocollate”: non dovrebbe essere concetto nuovo per i Consiglieri di SEL che la Presidenza dell’aula non è luogo dove ricevere istanze dei cittadini (per quello c’è l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e il protocollo generale).

Conoscendo molto bene l’attività che la Vs associazione svolge nelle Istituzioni non sfugge che, in altri contesti quali l’Assemblea Capitolina e il Consiglio Regionale del Lazio, analoga richiesta, qualora fosse stata avanzata, non avrebbe potuto trovare accoglimento. Se al contrario questa cosa sia avvenuta in altri Municipi, come ho scritto sopra, di questo non può trovarsi, a mio avviso, alcuna giustificazione nei Regolamenti d’aula vigenti.

Ovviamente, questo non significa che i cittadini non possano far sentire la loro voce nelle Istituzioni ma tutt’altro, visto che lo Statuto di Roma Capitale ed i Regolamenti d’Aula disciplinano diverse possibilità in questo senso. Ad esempio, la Vs. Associazione avrebbe potuto essere audita sul tema durante una Commissione se i Consiglieri di SEL ne avessero fatto richiesta e in quel contesto avreste potuto entrare nei dettagli impiegando tutto il tempo necessario (ben piu dei 3 minuti richiesti oggi in aula) per esporre ai Consiglieri le vostre idee. Inoltre, il Capogruppo di SEL avrebbe potuto chiedere a tutti gli altri Presidenti dei Gruppi di richiedere la convocazione di un Consiglio sul tema del Piano Casa mettendo, da un lato, la Presidenza nella condizione di chiamare, ad esempio, gli Assessori capitolino e regionale a rispondere sull’argomento e dall’altro di prevedere, come già avvenuto su altri temi, anche la possibilità per Comitati e cittadini di intervenire.

È evidente, invece, come la richiesta di intervento da parte di un cittadino nel corso di un Consiglio, in un contesto non organizzato e condiviso, rischi di creare presupposti per una consuetudine il cui risultato sarebbe quello di causare la continua interruzione dei lavori consiliari visto che, a quel punto, questa possibilità dovrebbe essere garantita sempre e a tutti.

Ancora una volta, questi concetti dovrebbero essere ben noti ai consiglieri di SEL che, al contrario, hanno preferito trovare visibilità ingannando la Vs. Associazione e strumentalizzando le Istituzioni che, al di là delle posizione politiche che ciascuno di noi può esprimere, io, nel ruolo di Presidente d’aula ho l’onore di difendere e rappresentare.

Certa di una pronta divulgazione di questa mia, porgo i miei migliori saluti.

RISPOSTA DI CARTEINREGOLA (Anna Maria Bianchi, portavoce). Sono d’accordo sul fatto che se nel vostro Municipio tali regole sono abitualmente e rigidamente imposte, il gruppo SEL avrebbe dovuto tenerne conto e avanzare le necessarie richieste in questo senso. Tuttavia rileviamo ancora una volta che poichè al Consiglio Municipale  non erano  presenti molti cittadini (forse  3 ) e che di questi nessuno aveva chiesto  di intervenire, trattandosi di una decisione affidata alla discrezionalità della  Presidente, come appurato, ci saremmo aspettati un’altra disponibilità (che tra l’altro ci risulta  dimostrata in altre occasioni). Così non è stato, al contrario di molti altri Presidenti del Consiglio di altri Muncipi. Ne prendiamo atto,  rammaricandoci che una tale rigidità sa stata adottata su un tema che sta a cuore a molti cittadini e su cui ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità. Non sulla decisione, ma sull’aver impedito un approfondimento che avrebbe potuto indurre i consiglieri a decidere diversamente rispetto alla mozione presentata.

> vai alla scheda sulla Città el Gusto che diventerà minippartamenti con il Piano casa

4 Responses to Al Municipio XI ci negano la parola sul Piano casa

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