Assessora Fiorini, applichiamo il Regolamento del Verde da subito
Autore : Redazione
Carteinregola chiede all’Assessora Fiorini l’impegno a fare applicare immediatamente le prescrizioni del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano, non ancora vigente, agli appalti in essere, che rischiano di intervenire sulle alberature con modalità non conformi che danneggiano il nostro patrimonio arboreo e deludono le aspettative dei cittadini sull’efficacia della nuova normativa (che non è, purtroppo, retroattiva)
In questi giorni sui social si moltiplicano le segnalazioni dei cittadini, con ampie documentazioni fotografiche, di interventi sulle alberature che, a vista, appaiono spesso molto difformi dalle prescrizioni del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano appena approvato. E ha scatenato molti commenti critici un post della Consigliera M5S Eleonora Guadagno (1), Presidente della Commissione cultura, in cui elogia gli interventi “prevalentemente di potatura” “degli alberi nelle strade e nelle aree verdi dei diversi municipi, comprese Villa Ada, VillaBorghese, Villa Pamphilj e la Pineta di Castelfusano“, che fanno parte fa parte “di un accordo quadro in 8 lotti copre l’intera città di Roma“, con un “appalto da 60 milioni di euro“. Dai numerosi commenti sotto il post, sembrerebbe che tra le foto ci fossero anche alberi che hanno subito capitozzature, che poi sarebbero state eliminate.
Il Regolamento del Verde approvato dall’Assemblea Capitolina il 12 marzo scorso, in proposito è molto chiaro: per quanto riguarda le potature degli “alberi collocati in contesti naturali, parchi o giardini” è indicato che “avendo a disposizione lo spazio che ne garantisce lo sviluppo naturale, non necessitano, di norma, di potatura“(2), ma anche “gli alberi inseriti in ambiente urbano” “vanno potati al fine di ottenere lo sviluppo e la crescita migliore in rapporto ai vincoli dati dalle costruzioni e infrastrutture circostanti“, limitandosi a “rimuovere le porzioni di chioma che rappresentano un ostacolo per la circolazione stradale, ciclabile e pedonale” o “che siano eccessivamente ravvicinate a edifici ed infrastrutture o che interferiscano con gli impianti elettrici e semaforici già esistenti e con la segnaletica stradale” o per “riequilibrare e ridurre il rischio derivante da individui arborei che hanno subito danneggiamenti all’apparato radicale e che presentino danni alla struttura epigea determinata da agenti patogeni“. Le foto di interventi effettuati in questi giorni mostrano in molti casi potature che riducono gli alberi a stecchini con pochi rami, quando non moncherini dopo le capitozzature, che il Regolamento vieta espressamente (2). Il tutto in periodo di piena ripresa vegetativa delle piante e in alcuni casi già in piena fioritura, e in periodo di nidificazione. Per quest’ultima eventualità, anche se il Regolamento già prevede che “Nei mesi di marzo e agosto… la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio“, un emendamento che aveva chiesto anche il Coordinamento per il Regolamento del verde che voleva estendere il periodo di esclusione delle potature al mese di marzo (3) è stato bocciato. Ma in ogni caso il Regolamento approvato “escludedi norma” le potature nel “periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica“.
Il problema è che il Regolamento non è ancora esecutivo, dato che non è ancora stato pubblicato sull’Albo Pretorio e che sarà vigente solo dopo 15 giorni dalla pubblicazione. Tuttavia i capitolati di appalto dovrebbero essere stati predisposti quando da tempo era stato attivato il tavolo istituzionale che lavorava al Regolamento, tavolo a cui partecipavano anche gli Uffici del Dipartimento Ambiente. E le prescrizioni erano già presenti nella prima versione della Proposta di Delibera con il Regolamento del Verde approvata dalla Giunta nel gennaio 2019, quella dell’allora Assessora Montanari. Possibile che si siano predisposti criteri per le gare che non tenessero conto di quanto stabiliva quella Proposta, per un appalto che riguardava cifre così consistenti e interventi delle ditte aggiudicatarie che sarebbero continuati per vari anni?
Carteinregola chiede all’Assessora Fiorini che venga tempestivamente avviato un controllo sui lavori in corso, bloccando gli interventi laddove risultino fatti in maniera inadeguata o addirittura dannosa per la salute e lo sviluppo delle piante.
E sarebbe auspicabile che l’Amministrazione portasse a conoscenza dei cittadini i capitolati di appalto con cui sono stati assegnati i lotti dei lavori, insieme all’impegno di procedere a un’attenta revisione per adeguarli alle nuove norme approvate, così da dare immediatamente un segnale alla cittadinanza della volontà dell’Assessorato e di questa maggioranza di avviare una politica nuova sulla gestione e sulla cura del verde urbano finalmente innovativa, sostenibile e rispettosa dell’ambiente, del Paesaggio e del mondo vegetale e animale.
Ricordando che oggi è il 1 aprile, e che da questa data il Regolamento prevede la sospensione delle potature. Anche su questo sarà messa alla prova la coerenza di un’Amministrazione.
Anna Maria Bianchi Missaglia
1 aprile 2021
ultimo aggiornamento ore 14
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
(1) (dal profilo di Eleonora Guadagno) Parco Madre Teresa di Calcutta torna a vedere la luce del sole. Parlo di un parco le cui alberature sono talmente fitte , che il sole con difficoltà riesce a raggiungere il suolo.Proprio in questi giorni sono iniziati da gli interventi di potatura del verde verticale inerenti le ditte aggiudicatarie dell’appalto da 60 milioni di euro che garantirà la cura del patrimonio arboreo cittadino per i prossimi anni.Un progetto di potatura importante che migliorerà salute di questi straordinari alberi e che contribuirà a mettere in sicurezza il parco, rendendolo più visibile. Questo progetto fa parte di un accordo quadro in 8 lotti copre l’intera città di Roma e ha ad oggetto la manutenzione degli alberi nelle strade e nelle aree verdi dei diversi municipi, comprese Villa Ada, VillaBorghese, Villa Pamphilj e la Pineta di Castelfusano.Le ditte specializzate si stanno occupando prevalentemente interventi di potatura, ma si occuperanno anche di sostituzioni, deceppamenti ed eventuali abbattimenti, lavorando contemporaneamente, conl’attivazione di più cantieri, per fornire una risposta capillare alle esigenze del patrimonio arboreo romano.Per ottenere questo risultati e stata stanziata una cifra record mai dedicata prima allacura degli alberi cittadini. Inoltre, grazie al sistema misto, Servizio Giardini e appalti, potremo gestire al meglio la ‘foresta urbana’ secondo criteri di ecosostenibilitá ossia differenziando gli interventi a seconda delle necessità legate alla collocazionedegli alberi, alla loro storia e alla fruizione delle aree verdi in cui si trovano. Stiamo investendo risorse per rigenerare un patrimonio ambientale fonte di vita e di ossigeno, lo facciamo in modo trasparente finalmente strutturato e pianificabile.
(2) (dalla Proposta di Delibera del Regolamento del Verde Urbano – NOTA: il testo potrebbe aver subito delle modifiche in seguito all’approvazione di emendamenti presentati in Assemblea):
Art. 33 – Potature
1. Gli alberi collocati in contesti naturali, parchi o giardini, avendo a disposizione lo spazio che ne garantisce lo sviluppo naturale, non necessitano, di norma, di potatura.
2. Gli alberi inseriti in ambiente urbano vanno, invece, potati al fine di ottenere lo sviluppo e la crescita migliore in rapporto ai vincoli dati dalle costruzioni e infrastrutture circostanti.
3. Nelle aree urbane la potatura ha i seguenti obiettivi: rimuovere le porzioni di chioma che rappresentano un ostacolo per la circolazione stradale, ciclabile e pedonale, che siano eccessivamente ravvicinate a edifici ed infrastrutture o che interferiscano con gli impianti elettrici e semaforici già esistenti e con la segnaletica stradale; riequilibrare e ridurre il rischio derivante da individui arborei che hanno subito danneggiamenti all’apparato radicale e che presentino danni alla struttura epigea determinata da agenti patogeni.
4. Le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette ed aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica. Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio.
5. Per la potatura occorre tener presente i seguenti aspetti (Allegato 9): a. la riduzione della superficie fogliare si traduce in una minore disponibilità di nutrienti per le radici e le altre parti dell’albero; b. la potatura deve essere limitata alla sola rimozione delle porzioni di chioma prive di attività vegetativa o di quelle lesionate o alterate da attacchi parassitari e da danni meccanici o meteorici, che possono pregiudicare la salute della pianta e/o la sua stabilità ovvero a quelle strettamente necessarie escludendo,interventi che alterino in maniera sostanziale la struttura della pianta, ne compromettano la crescita e ne pregiudichino la sopravvivenza. La pratica della capitozzatura è vietata; c. Gli interventi di potatura motivati da pericolo per la pubblica incolumità possono essere effettuati anche in deroga a quanto stabilito al comma 4 del presente articolo, su disposizione del Dipartimento Tutela Ambientale.
6. Gli interventi di potatura degli alberi appartenenti a Roma Capitale o da essa gestiti, nel rispetto dei cicli biologici, dovranno essere programmati e pianificati dal Dipartimento Tutela Ambientale in accordo con i Municipi interessati, salvo ragioni di urgenza.
7. I programmi di potatura dovranno essere effettuati tenendo conto dei seguenti elementi: