Audizione Porto Fiumicino: il testo di Italia Nostra Litorale Romano
Autore : Redazione
L’area di Isola Sacra e del Vecchio Faro di Fiumicino è un territorio fragile e delicato, ricco di bellezze naturalistiche, e di ricchezze archeologiche, storiche e identitarie, che meriterebbero di essere prese in considerazione, salvaguardate e valorizzate.
Lo stesso Faro, realizzato nel 1946, è considerato il simbolo di Fiumicino.
Compresa fra i rami del Tevere, accoglie l’importante Necropoli di Porto, nonché la Basilica di Sant’Ippolito, entrambi siti che fanno parte del Parco Archeologico di Ostia Antica.
Abbiamo un’area SIC (IT6030024 “Isola Sacra”) e anche un certo numero di bilancioni. In Abruzzo, i trabocchi sono stati salvati e hanno contribuito al rilancio della costa e della ciclovia Adriatica, investendo sulla salvaguardia e sul riutilizzo. Secondo il Ministero della Cultura (Valutazione del 5/10/2019), queste antiche palafitte, “sistemi insediativi e produttivi tipici della storia e della tradizione locale, sono assolutamente meritevoli e devono essere oggetto di uno specifico progetto di recupero e valorizzazione”.
Cosa significherebbe invece la creazione di un grande porto crocieristico a Isola Sacra? Sappiamo che l’erosione della costa è un problema molto serio sul litorale di Fiumicino, e sappiamo che la cementificazione delle coste produce effetti drammatici da questo punto di vista, creando squilibri che nessuna operazione di contrasto all’erosione riesce ad arginare nel tempo. Sappiamo che i fondali sono bassi, e che il porto crocieristico richiederebbe grandiosi interventi. Il pensiero va, con le dovute differenze, ai fallimenti dei porti imperiali romani, per non parlare delle difficoltà affrontante, in tempi ben più recenti, dal Porto Turistico di Ostia.
Esiste poi il valore Paesaggio, Tutelato dalla Convenzione Europea del Paesaggio del 2000. La grande infrastruttura del Porto crocieristico al Faro andrebbe ad alterare irrimediabilmente l’armonia di quest’area, sopravvissuta finora alla cementificazione.
Anziché progettare porti per grandi navi (un altro porto crocieristico è previsto a pochissima distanza a Fiumicino Nord), con il conseguente apporto di cementificazione collaterale, di traffico e di inquinamento, il litorale di Isola Sacra e in generale di Fiumicino avrebbe bisogno piuttosto di una politica orientata alla sostenibilità, che favorirebbe forme di fruizione e di economia compatibili con le vocazioni del territorio, in grado di creare un modello di prosperità resistente nel tempo.