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Avviso (pubblico) ai consiglieri

Campidoglio ottobre 2014IMG_0313

Carteinregola chiede ad assessori e consiglieri comunali e municipali di sottoscrivere subito la Carta di Avviso Pubblico –  il Codice Etico per la buona politica –  che rappresenta un ulteriore impegno per i nostri amministratori, che integra i Piani Anticorruzione e Trasparenza approvati dalla Giunta un mese fa.

Da qualche settimana sono stati inseriti in bella evidenza sul sito di Roma Capitale  un pulsante per accedere alla sezione “Gare e affidamenti” e un altro  per la sezione con il “Piano per la prevenzione della corruzione  e per la Trasparenza di Roma Capitale” (1) approvato dalla  Giunta il 25 maggio scorso, risultato di un colossale   lavoro portato avanti dall’Assessore alla Legalità  Alfonso Sabella e dal suo staff, che ha tenuto conto  delle  osservazioni inviate, anche da Carteinregola (2). Tuttavia alla luce della devastante situazione che sta continuando ad emergere, che ha portato a ulteriori sviluppi delle indagini giudiziarie ai primi di giugno, Carteinregola chiede ancora una volta al Sindaco Marino che Roma Capitale sottoscriva la Carta di Avviso Pubblicola rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie –  che attualmente conta più di 300 soci (considerando i Comuni aderenti in forme aggregate, oltre 350 enti ) tra cui lo stesso Comune di Roma, che ciò nonostante  non ha ancora sottoscritto la Carta. L’attuale versione del Codice Etico per la buona politica, presentata a fine ottobre a  “Contromafie” a Corviale, insieme a  don Luigi Ciotti,  e il 2 dicembre in Campidoglio, mentre cominciavano le perquisizioni di Mondo di mezzo, non sostituisce ma integra i Piani Anticorruzione e Trasparenza appena approvati, perchè aggiunge ulteriori disposizioni, che non  riguardano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme, ma sono assai più esigenti, e   chiamano i rappresentanti dei cittadini che l’adottano a un forte e credibile impegno di trasparenza e responsabilità.   Finora l’unico sottoscrittore romano è l’Assessore Paolo Masini, che è anche vicepresidente di Avviso Pubblico. Noi chiediamo   ad Assessori,  Presidenti, Consiglieri Comunali e Municipali, di  sottoscriverla  subito a titolo personale. E’ facile: basta leggere la  Carta (3) e inviare una mail di adesione a segreteria@avvisopubblico.it.

Per Carteinregola è particolarmente  importante l’articolo  12, che riguarda il Finanziamento dell’attività politica. Per la Carta “L’amministratore deve astenersi dal richiedere o dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione, o che hanno demandato od ottenuto provvedimenti da essa nei 5 anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali l’amministratore abbia svolto una funzione decisionale e istruttoria“. E l’art. 5, che definisce conflitto di interessi “la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme“; E l’ Art. 9. , che introduce Restrizioni successive all’incarico: “L’amministratore che negli ultimi cinque anni ha esercitato poteri decisionali per conto dell’amministrazione non può svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del suo mandato, attività lavorativa o professionale presso soggetti privati direttamente beneficiari di decisioni e attività alle quali l’amministratore abbia preso parte esprimendo voto o parere favorevole”.

Ci rendiamo conto che si tratta di un passo impegnativo,  ma,  come dice l’introduzione del Codice, “il  rispetto  di tali impegni può restituire moltissimo in termini di fiducia e legittimazione agli occhi dei cittadini”. E, possiamo dire, dopo quello che è successo, che vale anche il contrario.

Anna Maria Bianchi Missaglia annaemmebi@gmail.com

La trasparenza  è intesa come “ accessibilità totale ” a tutte le informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività dellaPA per favorire forme diffuse di controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche e sul perseguimento delle funzioni istituzionali.
L’obiettivo è quello di realizzare un’Amministrazione più sicura, aperta e dialogante un’Amministrazione più democratica. Il principio di Trasparenza della PP.AA. costituisce uno dei capisaldi della più ampia azione volta a garantire la legalità e a stabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e le Istituzioni. ( Piano per la prevenzione della corruzione  e per la Trasparenza di Roma Capitale)
(1) Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (2015-2016-2017) è stato approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 171 del 25
(2) Qualche mese fa Carteinregola aveva mandato delle osservazioni alla bozza del Piano, tra cui la richiesta che nel Piano fosse inserito  l’elenco dei documenti dovuti ai sensi del dlgs33/13, richiesta che è stata recepita.  vai a Trasparenza: le regole di Carteinregola (vedi sotto*)
29449741-aeroplano-di-carta-sta-volando-verso-il-cielo(* inviate il 16 marzo 2015 all’Assessore Sabella) Gli ambiti della Trasparenza A cura del Gruppo Trasparenza del  Laboratorio CarteinregolaOSSERVAZIONI PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA ED INTEGRITA’  cura di Mobilitiamoci e Carteinregola > vai alla pagina
(dal sito di Roma Capitale) Abstract del PTPC e del PTTI

Presentazione
Il Piano, redatto dal Responsabile dell’Anticorruzione, nominato con Ordinanza Sindacale, contiene alcuni elementi minimi:
1. Individua le attribuzioni del Responsabile per la prevenzione della corruzione;
2. Evidenzia i settori e le attività/procedimenti a rischio più elevato, ne descrive il diverso livello di esposizione delle aree a rischio di corruzione e illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio;
3. Disciplina le regole di attuazione, di controllo e di monitoraggio;
4. Individua le metodologie del flusso informativo dai Dirigenti/Referenti verso il Responsabile Anticorruzione;
5. Prevede la selezione e formazione del personale dell’ente sia da impegnare nelle attività che sono esposte a rischio di corruzione (con finalità di ausilio al monitoraggio), sia in generale per tutto il personale (con finalità preventive e di diffusione di un’etica della PA e nella PA);
6. Il Codice di comportamento;
7. Individua i criteri per la nomina dei referenti e i relativi compiti e responsabilità;
8. Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità;
9. Disciplina il monitoraggio del diritto di accesso civico.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza procede all’aggiornamento annuale del Piano ed alla sua implementazione.
L’aggiornamento annuale tiene conto dei seguenti fattori:
• normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;
• normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.: acquisizione di nuove competenze);
• emersione di rischi non considerati in fase di predisposizione del P.T.P.C.;
• nuovi indirizzi dell’ANAC o direttive contenute nel P.N.A.
• contributi degli stakeholder.
Questo Piano è la rimodulazione di quello adottato il 30 gennaio 2015.
L’aggiornamento segue la stessa procedura seguita per la prima adozione del P.T.P.C. Il presente Piano è strettamente collegato con la programmazione strategica e operativa dell’Amministrazione Capitolina definita nel Piano della Performance. Pertanto i Dirigenti dell’Ente, saranno valutati anche con riferimento a quanto contenuto nel Piano.

La definizione di corruzione
Poiché il Piano è uno strumento finalizzato alla prevenzione, il concetto di corruzione che viene preso a riferimento nel presente documento ha un’accezione ampia. Esso è, secondo la definizione del PNA, comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Le situazioni rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite ovvero dell’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo.

Soggetti destinatari

I soggetti destinatari del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione sono tutti i dipendenti, a qualsiasi titolo occupato presso l’Amministrazione Capitolina. I Dirigenti e tutto il personale, a qualsiasi titolo, dipendente di Roma Capitale sono tenuti ad assicurare la collaborazione all’attuazione del Piano, adempiendo alle disposizioni e alle attività previste, secondo gli indirizzi e le indicazioni tecnico-operative definite dal Responsabile della prevenzione della corruzione. Le Strutture competenti a tal fine dovranno inserire nei contratti di servizio con le società partecipate specifici obblighi in merito agli adempimenti in materia di prevenzione della corruzione, prevedendo, in caso di inottemperanza, specifiche sanzioni per dette Società e per gli Amministratori, sulla base degli indirizzi approvati dall’Amministrazione Capitolina.

I referenti per l’attuazione del piano anticorruzione
In considerazione della complessità organizzativa e funzionale dell’Amministrazione Capitolina, nonché della complessità e dell’importanza della materia, il presente Piano individua ogni direttore di struttura come “referente per l’attuazione del piano anticorruzione”. L’attuazione delle finalità e delle disposizioni del Piano rientrano nella responsabilità dirigenziale e concorrono alla valutazione della performance organizzativa ed individuale.
Per l’attività di identificazione, di analisi e di ponderazione dei rischi è essenziale il confronto e la collaborazione tra tutte le strutture al fine di arrivare all’omogeneizzazione dei procedimenti rilevati.
I dirigenti degli uffici dirigenziali generali, comunque denominati, infatti, ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. l bis) del d.lgs. n. 165/2001 ss.mm. ii., concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell’ufficio cui sono preposti.

Le novità rispetto al precedente
Forme di coinvolgimento dei cittadini e delle organizzazioni portatrici di interessi collettivi
Con la suddetta deliberazione n. 11 del 30.1.2015, la G.C. ha stabilito altresì che, “a seguito della nomina dell’Assessore alla Legalità, trasparenza, contratti, appalti, beni confiscati alla mafia e contrasto all’usura, disposta dal Sindaco con Ordinanza n. 265 del 23 dicembre 2014 e nelle more della definizione delle direttive e degli indirizzi da parte del suddetto Assessore, la prevista consultazione dei cittadini e delle organizzazioni portatrici di interessi collettivi avverrà successivamente all’adozione ed alla pubblicazione dei predetti P.T.P.C. e P.T.T.I. e le eventuali proposte ed osservazioni presentate saranno valutate ai fini dell’aggiornamento dei medesimi” e che “La rimodulazione del P.T.P.C. e del P.T.T.I. dovrà essere realizzata non oltre tre mesi dall’adozione del presente provvedimento”. La consultazione pubblica di cui sopra è avvenuta, dal 19.2.2015 al 15.3.2015, tramite pubblicazione sulla home page del sito istituzionale, del seguente banner, che rimandava ad un’apposita pagina dove era pubblicato l’avviso pubblico di consultazione e il modulo dedicato tramite il quale inviare, all’indirizzo di posta elettronica del R.P.C., le proposte e le osservazioni sul P.T.P.C. e P.T.T.I. 2015/2017.

Abstract

Direzione Integrità,Trasparenza e semplificazione dell’azione amministrativa

Funzioni

Consultazione Pubblica

– Articolazione Uffici

Circolari

Riferimenti normativi

Abstract del PTPC e del PTT

Corruzione

Trasparenza

Siti di interesse
– Notifica per pubblici proclami.Ricorso RG n.11110/2014 TAR LAZIO

Apriamo il dibattito con i comitati e i cittadini interessati che possono inviare le loro osservazioni a carteinregola2@gmail.com (oggetto: PIANO ANTICORRUZIONE)

La SEDE OPERATIVA di Avviso Pubblico | Enti locali e Regioni
per la formazione civile contro le mafie si trova qui:
Viale Cadorna, 21 – 50129 Firenze (dove siamo)
Tel. 3346456548
Fax 055490996
E-mail: segreteria@avvisopubblico.it

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