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Cantiere lungo il Tevere nell’VIII Municipio: nessuna trasparenza

cantiere lungotevere VIII Municipio foto M.GeusaNonostante le istituzioni annuncino continuamente sempre nuovi provvedimenti in favore della trasparenza, nella realtà quotidiana il cittadino ha di fronte sempre la stessa amministrazione opaca e poco disponibile a fornire quelle informazioni a cui tutti avrebbero il diritto di accedere, come quelle relative a una trasformazione urbana su un’area a ridosso  del Tevere. E  alla commissione municipale si chiudono le porte ai cittadini…Pubblichiamo un articolo di Maurizio Geusa (AMBM)

MISTERIOSA RIGENERAZIONE URBANA A LUNGOTEVERE SAN PAOLO

di Maurizio Geusa*

Misteriosi cantieri rischiano di vanificare tutta la pianificazione del quadrante Ostiense-Marconi[1] formalizzata attraverso Accordi di Programma nel 2005 e recepita integralmente dal vigente Prg del 2008.

Infatti sul sedime del futuro Lungotevere San Paolo si costruiscono nuovi edifici o meglio si trasformano gli “organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente”[2].

La singolare posizione dell’”organismo edilizio” in corso di realizzazione, a pochi metri dalle sponde del Tevere, unita alla non modesta dimensione dello stesso, suscita una naturale curiosità che ad oggi non ha trovato risposta.

Infatti, la domanda di accesso agli atti amministrativi inoltrata ai sensi della legge 241/1990 al Municipio VIII non è stata presa in considerazione in quanto non motivata dall’”interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata”[3].

Anche la Presidente della Commissione Urbanistica del Municipio VIII On. Antonella Melito ha richiesto una relazione tecnica sui lavori[4] senza ottenere risposta fino a riproporre l’argomento nella seduta della Commissione Urbanistica del 15 gennaio scorso.

Da tutto ciò scaturiscono due considerazioni.

La prima, di natura positiva, riguarda la riqualificazione delle sponde fluviali. Infatti se alle condizioni di degrado ed abbandono che caratterizzano alcuni tratti del Tevere si sostituiscono nuovi edifici si ristabilisce un rapporto diretto con il corso d’acqua non più relegato al di la di sponde impenetrabili ed inavvicinabili.

 

La seconda considerazione, riguarda il sempre problematico rapporto con la Pubblica Amministrazione. Infatti gli uffici sono soffocati da un carico di lavoro sproporzionato alle risorse umane disponibili che non consente agli stessi di fornire quei chiarimenti che, se resi di pubblico dominio, potrebbero consentire anche ad altri cittadini nelle medesime condizioni di riqualificare le sponde fluviali.

Questa difficoltà ad acquisire le informazioni, relative alla modalità di realizzazione del fabbricato, rende opaca quella amministrazione trasparente tante volte enunciata e richiamata nei principi che, purtroppo così condotta, induce solo a pensare alle più note vicende di mala-amministrazione.

 

maurizio geusa MPPMaurizio Geusa – Architetto – –  Funzionario del Comune di Roma dal 1981 successivamente Dirigente tecnico dal 1998 al 2015. – Membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma Direttore della rivista mensile “AR” dal 1986 al 1990 – Ha contribuito all’elaborazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Roma (mobilità) –  villec@alice.ithttps://www.facebook.com/maurizio.geusa

 

2 cantiere lungotevere VIII Municipio foto M.Geusa

Foto M.Geusa

 

[1] http://www.urbanistica.comune.roma.it/citta-storica-pu-ostiensemarconi.html

[2] D.P.R. 380/2001 Testo unico in materia edilizia. Articolo 3 – Definizioni degli interventi edilizi.

[3] Municipo Roma VIII prot.91435 del 23 dicembre 2015.

[4] Municipo Roma VIII prot.90669 del 21 dicembre 2015

 

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