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Carta d’identità elettronica, le risposte dell’Assessore a un cittadino esasperato

Tra le tante segnalazioni che riceviamo, a cui purtroppo non riusciamo sempre a dare qualche contributo, sia per la vastità dei problemi sollevati, sia per le limitate forze di un’associazione di cittadini attivi, abbiamo deciso di provare a trovare risposte a una lettera firmata (nviataci riservatamente) che sicuramente riflette un disagio generale, il disagio di quei cittadini che vorrebbero ottenere la Carta d’Identità Elettronica e che non riescono a capacitarsi dell’incredibile tempo richiesto per la prenotazione. Abbiamo quindi girato la lettera ad Andrea Catarci, l’assessore capitolino preposto, che ha fornito informazioni su tutti i punti critici segnalati, e che ringraziamo per la tempestiva risposta (AMBM)

vai alla pagina Carta d’identità elettronica di Roma Capitale con tutte le informazioni

La lettera firmata in sintesi

Gent.ma Sig.ra Bianchi,  

(…) tutto è iniziato quando ho provato a chiedere la carta d’identità elettronica al mio Municipio. Lì mi si è aperto uno scenario che mai avrei immaginato.   Mi spiego. Il mio ultimo contatto con il mio Municipio, lo avevo avuto diversi anni fa quando avevo chiesto la carta d’identità (all’epoca in formato cartaceo). (…)  Recentemente ho scoperto che il Comune di Roma riceve ora solo previo appuntamento, per qualsiasi tipo di documento. In particolare per l’ottenimento della carta d’identità elettronica, bisogna fare la prenotazione attraverso un sito che si chiama AGENDA CIE, gestito nientemeno che dal Ministero dell’Interno.   Ho scorso questo sito a tutte le ore del giorno e della notte, ma esso reca costantemente per tutti i Municipi questo inesorabile messaggio : “La sede non offre al momento disponibilità per prenotare un appuntamento. Si prega di riprovare in un secondo momento, altri cittadini potrebbero cancellare nel frattempo il loro appuntamento. Per ulteriori informazioni inerenti alla mancanza di disponibilità si prega di far riferimento direttamente alla sede. È possibile richiedere il documento in un Comune diverso da quello di Residenza”(… )   Il Comune di Roma poi organizza talvolta delle “pesche di beneficenza” denominate :”OPEN DAY per la carta d’identità elettronica“, aperture straordinarie in alcuni Municipi, che consentono ai cittadini di recarsi lì il sabato e la domenica, ma, attenzione, previa prenotazione sul nefasto sito AGENDA CIE, gestito dal Ministero dell’Interno.   Il povero cittadino alle prime luci dell’alba del giorno che precede le aperture straordinarie, si mette davanti al computer e cerca di ottenere l’elemosina di un appuntamento. Ma il sito è inesorabile e risponde “Mi dispiace, non ci sono più appuntamenti disponibili” !   A questo punto mi sono chiesto, ma che cosa è successo al Comune di Roma rispetto a qualche anno fa, quando bastava presentarsi in qualsiasi Ufficio del Comune, prendere un numeretto e chiedere qualsiasi tipo di certificato?   La mia interpretazione è questa. Forse (…) dopo il Covid gli impiegati del Comune hanno visto una straordinaria possibilità di tenere fuori dagli Uffici quello che viene visto come un elemento di disturbo, cioè il cittadino e (…) di gestirsi finalmente gli affari propri come gli pare e piace(…)   Ne parlo naturalmente con ironia, ma in realtà si tratta di un fatto gravissimo che in nessun Paese civile sarebbe tollerato (…) Ora la mia domanda è: può l’Associazione “Carte in Regola” assumere una decisa iniziativa, per permettere ai cittadini romani di esercitare i propri diritti in merito a quanto ho rappresentato?   (Ad es. basterebbe trasferire molte competenze a Poste Italiane, che permette ancora, grazie al Cielo, ai cittadini di entrare nelle proprie sedi, senza appuntamenti ).   La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà dare.

La risposta dell’Assessore Catarci

Gentile Presidente Bianchi,

poiché la Pubblica Amministrazione deve e intende essere “casa di vetro” del cittadino, non solo nella teoria ma soprattutto nella pratica di un trasparente e biunivoco rapporto di comunicazione con la cittadinanza, ci teniamo a fare chiarezza su alcuni punti portati all’attenzione dal lettore.

Ricordiamo in premessa che il passaggio dalla carta d’identità su supporto cartaceo alla carta elettronica è stabilito da un apposito decreto legge del 2005 e che il ricorso a sistemi di prenotazione online, nello specifico Agenda Cie, risponde a precise direttive e indicazioni del Ministero dell’Interno.

Siamo spiacenti per le difficoltà incontrate dal cittadino in fase di prenotazione. In merito alle disponibilità degli appuntamenti su tale piattaforma occorre sottolinearne la natura estremamente dinamica, con costante variazione degli slot disponibili per intervenute disdette o mancate conferme, o più significativamente a seguito di riprogrammazione del calendario di prenotazione.

Per ovviare a tali criticità nel mese di aprile è stata adottata una nuova metodologia di programmazione degli appuntamenti in Agenda CIE, valida per tutti i Municipi di Roma Capitale, che ha favorito la visualizzazione di maggiori disponibilità giornaliere, in tempi più ravvicinati e che ha consentito il caricamento di circa 1.000 appuntamenti al giorno, con una programmazione in un arco temporale massimo di sei settimane.

Tale circostanza è confermata dall’attività di monitoraggio dei tempi minimi di attesa, svolta giornalmente dal nostro Dipartimento, mediante la consultazione in Agenda CIE del primo appuntamento disponibile, in distinte fasce orarie.

Da esso è emerso che alle 9.00 risultano, mediamente, sempre disponibili appuntamenti per il rilascio delle CIE e che alle 12.00, nel 65% dei casi, risultano disponibilità di prenotazione.

A questo si aggiunga che gli Open Day, operativi con continuità in tutti i fine settimana da aprile 2022 con poche eccezioni, lungi dall’essere una “pesca di beneficenza” hanno consentito nell’anno 2023 di emettere n. 11.879 CIE e da inizio anno al 15 luglio 2024 n.6.805 CIE, permettendo alla cittadinanza di fare richiesta del documento elettronico con uno o al massimo due giorni di attesa, con prenotazione il venerdì per il sabato o la domenica seguenti.

I 4 punti al centro sono aperti sempre mentre i Municipi aderiscono volontariamente, a seconda della disponibilità di personale.
Tali iniziative sono infatti possibili grazie all’impegno costante e dedicato degli ufficiali di anagrafe dei Municipi e dei tanti dipendenti delle strutture centrali e municipali di Roma Capitale che colgo l’occasione di ringraziare ancora una volta per la dedizione e gli sforzi profusi, tanto sull’attività ordinaria di rilascio delle CIE quanto sulle iniziative straordinarie.

Con questo ci auguriamo di aver rassicurato il lettore sul fatto che nessun impiegato capitolino “gestisce gli affari propri” né che occorra al cittadino alcuna “raccomandazione speciale per permettergli di entrare in casa sua e cioè nella casa della Pubblica Amministrazione”.

Qualche numero, in conclusione. Nell’ultimo biennio questa Amministrazione ha messo in campo un importante piano di implementazione delle azioni correlate al rilascio delle CIE, che ha consentito di passare da 285.000 CIE emesse nell’anno 2021 a circa 345.000 CIE nell’anno 2023. L’andamento crescente risulta confermato anche nel 2024, tenuto conto che al 15.07.2024 le carte di identità rilasciate risultano pari a 200.000 circa con una proiezione di stima che attesta il numero delle stesse CIE per l’anno in corso su valori ancora superiori a quelli record registrato nell’anno 2023.

Cordialmente

Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti di Roma Capitale.

31 luglio

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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