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Carteinregola chiede ai Consiglieri di approvare la Delibera per la gestione partecipata dei rifiuti

Ancora una riflessione di Paolo Gelsomini del Gruppo di lavoro Economia circolare di Carteinregola rivolta alle Consigliere e ai Consiglieri capitolini, dopo la sospensione della seduta dell’Assemblea capitolina del 16 ottobre e il suo aggiornamento in seconda convocazione lunedi 19 per il voto sulla la Delibera di iniziativa popolare per una gestione dei rifiuti decentrata, partecipata ed efficiente a Roma.

La proposta di delibera di iniziativa popolare n.104/19 costituisce un quadro generale di riferimento che contiene sia punti programmatici di indirizzo da sviluppare o da correggere in successive delibere, sia principi generali per l’avvio di una politica di economia circolare di sistema.

Crediamo che non possiamo non essere d’accordo sulla strada da seguire, che è quella che ci indicano le direttive europee finalmente recepite dal nostro Paese con i decreti legislativi n.116 e 121 del 3 settembre scorso, che mettono alcuni punti fermi piuttosto importanti sulla preferenziale trasformazione del rifiuto in materia e non in energia, sulla tipologia degli impianti di compostaggio e sul limite massimo del 10% di rifiuti urbani da mandare in discarica entro il 2035.

Quindi, se questo è l’obiettivo generale, la proposta di delibera 104 costituisce un segmento importante di indirizzo e di principio dell’intera filiera di economia circolare che si fonda sostanzialmente su tre punti: il decentramento di poteri ai Municipi, il decentramento di AMA nei Municipi, l’attuazione della partecipazione popolare.

Non basta affermare che già esiste un progetto di decentramento dell’A.M.A. per il miglior controllo del contratto di servizio se non si definiscono ruoli, poteri e competenze dei Municipi per il monitoraggio ed il controllo effettivo delle prestazioni dell’A.M.A. nei territori di competenza secondo quanto stabilito dal contratto di servizio.

È necessario assolutamente decentrare AMA, creando in ogni Municipio strutture complete e funzionali, ciascuna delle quali dotate di sedi amministrative ed operative, di personale valido ed adeguato e di mezzi d’opera necessari per il corretto svolgimento dei servizi municipali.
È altrettanto necessario che AMA spa si doti di un nuovo Piano Industriale, che estenda la raccolta “porta a porta” progressivamente a tutta la città e crei una rete impiantistica adeguata in ciascun municipio per il recupero dei materiali differenziati con la diffusione di metodi, tecnologie ed  impianti  in grado di attivare una economia circolare all’interno della filiera, con la conseguente decisa riduzione di produzione di rifiuti indifferenziati che hanno bisogno, per essere smaltiti in quantità elevate, di molti impianti di combustione e di discariche nocive alla salute ed all’ambiente.

Infine, l’avvio della transizione verso il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta ed, in particolare, il nuovo obiettivo europeo di “economia circolare” basato in primis sul recupero della materia e sul riciclaggio, necessitano di una fortissima azione culturale e sociale, della partecipazione consapevole dei cittadini e di un sistema industriale efficiente. 

Occorre quindi attuare quanto già previsto dalla Delibera di iniziativa popolare “Roma verso rifiuti zero”, poi convertita in Delibera capitolina n.129/2014, per istituire i 15 “Osservatori municipali verso rifiuti zero” al cui interno siano rappresentati in pari quota amministratori e cittadini, che “decidano insieme” sui problemi e sulle soluzioni.

Gli Osservatori sono una forma di democrazia partecipativa, non di democrazia diretta. E sono deliberanti perché l’esito di ogni processo partecipativo è costituito proprio da una delibera di indirizzo rivolta ai soggetti istituzionali decisori. Perché si mette in discussione questa impostazione, che tra l’altro riavvicinerebbe i cittadini alle istituzioni e alla politica dei territori?

Non si possono mettere a confronto gli Osservatori con le Consulte, che hanno una funzione meramente consultiva e sono datate e inadeguate ad affrontare problemi nuovi e difficili come quelli legati alla filiera del ciclo dei rifiuti, che avrà bisogno di coinvolgimento, partecipazione e protagonismo delle comunità urbane per potersi affermare sul piano culturale prima che materiale.

Per ultimo, ma non per ordine di importanza, ricordiamo che questa proposta di delibera di iniziativa popolare è nata e cresciuta attraverso centinaia di assemblee di confronto con i cittadini in tutti i quartieri della città. Non si possono annullare con un colpo solo contenuti, principi, passione, competenze  e volontà di cittadini riconquistati all’attivismo e al protagonismo sociale.

Chiediamo che in questa proposta di delibera siano colti l’essenza programmatica di indirizzo e i suoi principi generali. Per andare avanti insieme, istituzioni e cittadini, in un campo così delicato e decisivo per la vita della città. Per questo chiediamo che lunedì  questa delibera sia approvata.

Ringraziandovi per l’attenzione, inviamo i nostri più cordiali saluti.

Annamaria Bianchi (presidente Associazione Carteinregola)

Paolo Gelsomini (gruppo di lavoro Economia circolare di Carteinregola)

18 ottobre 2020

*scarica Proposta-Delibera-Iniziativa-Popolare deliberiamoroma rifiuti- 104 2019

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

vedi anche La delibera di iniziativa popolare per una gestione del ciclo dei rifiuti decentrata e partecipata, approda finalmente in Assemblea Capitolina di Paolo Gelsomini – 6 ottobre 2020

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