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Carteinregola chiede la pubblicazione delle delibere regolamentari sul sito di Roma Capitale (come da Regolamento accesso agli atti)

il fondo della home page del sito del comune nella versione varata nel 2018

Paradossale che si presenti in Campidoglio la proposta di “Regolamento dell’amministrazione condivisa dei beni  comuni”, che il comunicato sul sito istituzionale (1) indica come un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla partecipazione e alla città dei 15 minuti, frutto di un lungo lavoro di confronto con il mondo associativo, i Municipi e la cittadinanza” che “intende disciplinare la collaborazione tra i “cittadini attivi” per la cura collettiva e individuale del beni comuni (materiali e immateriali), in attuazione del principio costituzionale di “sussidiarietà orizzontale”, e che del testo della bozza di Regolamento (che deve andare all’approvazione dell’Assemblea capitolina) non ci sia traccia sul sito istituzionale, nè di una chiamata della “cittadinanza” e del “mondo associativo” al “lungo lavoro di confronto“. E Carteinregola, che da anni si confronta con le istituzioni capitoline sul tema del patrimonio comune e delle regole per la sua gestione, non è mai stata avvertita nè invitata, come – possiamo immaginare – tantissime altre realtà associative . Invece ha partecipato al dibattito sul Regolamento dell’Amministrazione condivisa dei Beni Comuni di Roma Capitale, promosso dall’Assessorato al Patrimonio, intervenendo nei lavori della Commissione e avendo la possibilità di leggere la bozza della Proposta (che ha già commentato positivamente, anche se manderà alcune osservazioni (2), anche questa già presentata in Campidoglio il 10 agosto (3) e dall’11 inserita nell’Ordine del giorno dell’Assemblea Capitolina (4). Tuttavia riteniamo che, soprattutto su temi importanti come l’affidamento di beni pubblici – ma non solo – sia necessaria una vera trasparenza e un vero coinvolgimento di tutti i cittadini interessati e non solo delle realtà che hanno la fortuna di essere informate, sentite e coinvolte a discrezione dell’ Amministrazione.

Anche perchè dal 2019 il vigente Regolamento per il diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni (5) prevede (6) che “Roma Capitale favorisce la pubblicazione sul sito web istituzionale di atti e documenti ulteriori…” e che “…sono altresì oggetto di pubblicazione sul sito web istituzionale di Roma Capitale, in forma integrale, con l’espresso richiamo della natura di atto non definitivo, e dal momento della loro iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli Municipali, le proposte di deliberazionenonché le proposte di deliberazione, di natura regolamentare, che si sottopongono all’approvazione dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli municipali (…)”(7).

Infine, risulta scomparsa dalla parta bassa della home page della sezione “Partecipa”, inserita dall’Assessora Marzano della Giunta Raggi (8) che consentiva ai cittadini di prendere facilmente visione di tutte le iniziative e attività che potevano essere di interesse (ora è relegata a una microscopica indicazione nella parte alta del sito)

Per questo l’Associazione Carteinregola ha scritto al Sindaco e agli assessori Catarci e Zevi (9) avanzando una serie di richieste (che peraltro pone da tempo all’attenzione di tutte le Amministrazioni che si sono succedute nei suoi 10 anni di vita):

  • la tempestiva pubblicazione, in una pagina facilmente accessibile del sito di Roma Capitale, delle bozze delle due Proposte di delibera citate affinché tutti i cittadini e realtà civiche romane possano prendere visione dei testi e mandare eventuali osservazioni alle Commissioni preposte e ai consiglieri capitolini.
  • che sia ripristinata nella parte bassa della home page del sito di Roma Capitale, con la stessa evidenza della precedente versione, la sezione “partecipa”, con la sottosezione “Tutte le iniziative di partecipazione”, e che vi sia inserita  una sottosezione dedicata alle bozze di Proposta di delibera di cui è prevista la pubblicazione dal Regolamento per il diritto di accesso ai documenti
  • che venga istituito un Registro  delle associazioni di Roma, per un rapporto sistematico e trasparente delle varie istituzioni capitoline e municipali con le realtà civiche cittadine (10)

Di questi tempi, in cui si lamenta la scarsa partecipazione dei cittadini alla chiamata elettorale e, nel centro sinistra, si rinnova il proponimento, assai poco praticato, di un ritorno all'”ascolto della cittadinanza”, negare spazi di partecipazione dei cittadini è una contraddizione inaccettabile.

Post scriptum: l’Assessore Catarci ci ha già risposto informandoci che la eleiminazione della sezione “partecipa” dalla parte bassa del sito istituzionale è avvenuta da tempo in seguito a una riorganizzazione operata dagli uffici e che è sua intenzione pubblicare sul sito il testo della bozza di Regolamento dell’Amministrazione condivisa dei Beni Comuni di Roma Capitale

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

29 settembre 2022 (ultima modifica 14.30)

NOTE

(1) (dal sito istituzionale di Roma Capitale) Regolamento Amministrazione Condivisa Beni Comuni, presentata la proposta 22 settembre 2022

Presentata in Campidoglio la proposta di “Regolamento dell’amministrazione condivisa dei beni  comuni” di Roma Capitale. Il regolamento, frutto di un lungo lavoro di confronto con il mondo associativo, i Municipi e la cittadinanza, intende disciplinare la collaborazione tra i “cittadini attivi” per la cura collettiva e individuale del beni comuni (materiali e immateriali), in attuazione del principio costituzionale di “sussidiarietà orizzontale”.

Cosa sono i “beni comuni”? Il regolamento li classifica in “materiali” e “immateriali”. I primi sono spazi pubblici, parchi, aree abbandonate, scuole, beni culturali e altro (praticamente quasi tutti i beni pubblici di proprietà di Roma Capitale possono essere oggetto di patti di collaborazione con i cittadini, divenendo così beni comuni). I beni “immateriali” sono legalità, memoria collettiva, informazione, feste popolari, dialetto, arte, musica…: tutti i beni impalpabili e invisibili fondamentali per una vita degna e civile.

La gestione dei beni comuni vede così la corresponsabilità gestionale, in prima persona, dei cittadini che divengono “cittadini attivi”: riuniti in associazioni, comitati di quartiere, aggregazioni informali e anche come singole persone – compresi gli stranieri che vivono a Roma e i pendolari da fuori –, agiscono come volontari in modo “personale, spontaneo, gratuito, senza fini di lucro”.

La partecipazione volontaria alla cura della cosa pubblica si formalizza con un “patto di collaborazione”, ai sensi della legge n. 241/1990. Chi svolge attività di volontariato cittadino, dato che con il proprio operato si prende cura gratuitamente dei beni comuni, è esentato dal pagamento degli oneri normalmente previsti come l’occupazione suolo pubblico. Per facilitare l’esercizio del volontariato il Campidoglio farà in modo che i patti di collaborazione si possano stipulare in modo semplice, formando “funzionari facilitatori” nei Municipi e nei Dipartimenti più interessati: verde, politiche sociali, scuola.  

vedi anche un report più approfondito:

da Agronline 22 settembre 2022 Roma, presentato in Campidoglio il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni

Il Regolamento intende disciplinare la collaborazione tra i cittadini attivi e l’amministrazione con l’obiettivo di migliorare la fruizione individuale e collettiva dei beni comuni materiali e immateriali, attraverso la responsabilità di cura, valorizzazione sociale e rigenerazione

(AGR) È stata presentata oggi in Campidoglio la proposta di Regolamento dell’Amministrazione condivisa dei Beni Comuni di Roma Capitale, alla presenza degli Assessori Capitolini Andrea Catarci, Sabrina Alfonsi e Tobia Zevi, della Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli e del Presidente della Commissione Roma Capitale Riccardo Corbucci.

Il Regolamento, frutto di un lungo lavoro di confronto con il mondo associativo, i Municipi e la cittadinanza, intende disciplinare la collaborazione tra i cittadini attivi e l’amministrazione con l’obiettivo di migliorare la fruizione individuale e collettiva dei beni comuni materiali e immateriali, attraverso la responsabilità di cura, valorizzazione sociale e rigenerazione, in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale.   “Roma raggiunge un risultato storico rispondendo a una domanda di partecipazione da tempo rimasta inevasa e lo fa ripartendo dal confronto con le realtà associative e con le reti cittadine attive sul fronte dei beni comuni. Quello presentato oggi è, infatti, un testo partecipato che intende affiancarsi a iniziative virtuose già poste in essere sul territorio, tra cui le sperimentazioni avviate con il Regolamento del verde, la Legge e il Regolamento sui beni comuni della Regione Lazio del 2019, la progettazione dei nuovi poli civici e culturali, i patti educativi di comunità e di lettura avviati nei mesi scorsi, e infine il nuovo Regolamento sull’utilizzo dei beni immobili di Roma Capitale per finalità di interesse generale” dichiara il Sindaco Roberto Gualtieri.

“In una visione di Città dei 15 minuti, sostenibile, aperta e partecipata, l’approvazione del Regolamento, che verrà presto avviato all’iter istituzionale, rappresenta un fondamentale passo in avanti nel quadro delle attività volte a riorganizzare e rinnovare in modo coerente il settore della partecipazione civica. Valorizziamo la collaborazione tra amministrazione e cittadinanza attiva, nella prospettiva di un rilancio del protagonismo diffuso dei quartieri, tramite un impiego virtuoso dei beni comuni: lo facciamo raccogliendo l’eredità di precedenti iniziative, come la proposta presentata nel 2018 da 130 associazioni e sostenuta con 15 mila firme, più volte respinta durante la scorsa Consiliatura. Quel testo è stato il punto di partenza, modificato con l’introduzione di numerose novità, a partire dall’attenzione rivolta anche ai beni immateriali e alla formazione di comunità energetiche” dichiara Andrea Catarci, Assessore a Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti di Roma Capitale.

“Il Regolamento dell’Amministrazione Condivisa dei beni comuni costruisce un importante tassello del rapporto tra amministrazione e cittadini che vogliamo costruire. Come fatto in altre città italiane, Roma Capitale si doterà finalmente di uno strumento che favorirà una collaborazione proficua, basata sulla fiducia reciproca. Sarà una cornice ampia e articolata nella quale potrà inserirsi anche la conclusione di patti di collaborazione sugli immobili pubblici, possibilità già prevista anche nel regolamento sul patrimonio presentato a inizio agosto” afferma Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale.

“Con il Regolamento dell’Amministrazione condivisa dei Beni Comuni Roma si doterà di uno strumento di fondamentale importanza per continuare a costruire un patto di collaborazione e di governo condiviso con la cittadinanza, il terzo settore e le reti associative. Come Assessorato questo è stato il faro della nostra azione politica e amministrativa in questo primo anno di governo e l’ambiente rappresenta una materia d’avanguardia su cui mettere in campo azioni concrete: un primo passo è stata l’adozione dello strumento giuridico con cui realizzare il patto di collaborazione, il Regolamento del Verde. Un passo successivo è quello dall’amministrazione condivisa attraverso la co-progettazione. Inoltre, con questo Regolamento sui Beni Comuni verrà introdotto uno strumento assolutamente innovativo: il patto di collaborazione complesso che consentirà di affrontare insieme alla cittadinanza, alle associazioni la gestione di beni fondamentali come l’acqua pubblica. La conferma della giusta direzione intrapresa ci è stata data dalla straordinaria risposta da parte di centinaia di associazioni e migliaia di cittadini all’evento dello scorso 9 aprile ‘Roma cura Roma’ una giornata che ha avuto un significato profondo della voglia di partecipare alla cura dei luoghi della città, veri bei comuni” dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale.

“Con questo Regolamento colmeremo un vuoto normativo, consentendo di coinvolgere le persone nella cura del proprio territorio per creare quei ‘legami di comunità’ che trasformano l’utente di un servizio in cittadino attivo interessato a contribuire alla cura, alla valorizzazione e alla rigenerazione dei beni comuni, funzionali al benessere della società, all’esercizio dei diritti fondamentali delle persone e all’interesse delle generazioni future”, dichiara il Presidente della Commissione Roma Capitale Riccardo Corbucci.

“Con il nuovo Regolamento, frutto di un proficuo percorso di ascolto e partecipazione, ristabiliamo con forza un patto tra cittadini e istituzioni per la cura e la valorizzazione dei beni comuni materiali e immateriali. È necessario avere uno strumento in linea con le esigenze attuali. Roma è certamente in ritardo su questo tema e non possiamo più perdere tempo. Sono pronta ad assicurare il massimo impegno affinché questo Regolamento concluda rapidamente il suo percorso per l’approvazione in Assemblea capitolina ed essere, quindi, attuato”, afferma la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.

(2) vedi La levata di scudi di destra e M5S contro un buon Regolamento dei beni indisponibili -3 Agosto 2022 Continua#

(3) vedi Le slides della presentazione della proposta di Regolamento per i beni indisponibili di Roma Capitale;

(4)nel corso della Commissione patrimonio che si è svolta il 27 settembre 2022 > vedi registrazione) il Presidente Yuri Trombetti ha dichiarato che erano arrivati tutti i pareri dei Municipi e che avrebbero proceduto a più audizioni dei soggetti interessati in vista dell’approvazione in Aula entro fine ottobre.

(5) Il Regolamento per il diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni è stato approvato con la Deliberazione Assemblea Capitolina n. 6 -2019

(6) l’Art. 24 del Regolamento per il diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni prevede che “Roma Capitale favorisce la pubblicazione sul sito web istituzionale di atti e documenti ulteriori, ed in forma integrale, rispetto ai contenuti minimi pubblicati su Amministrazione Trasparente ed a quelli normativamente previsti ai fini di pubblicità legale sull’Albo pretorio on line” e che “…sono altresì oggetto di pubblicazione sul sito web istituzionale di Roma Capitale, in forma integrale, con l’espresso richiamo della natura di atto non definitivo, e dal momento della loro iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli Municipali, le proposte di deliberazione di iniziativa popolare, delle Consulte, dei Consiglieri Capitolini, dei Consiglieri Municipali, dei Municipi da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina, delle Commissioni capitoline, delle Commissioni municipali nonché le proposte di deliberazione, di natura regolamentare, che si sottopongono all’approvazione dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli municipali (…)”

(7) Esiste una parziale pubblicazione delle proposte di delibera all’ODG dell’Assemblea capitolina nella sezione “atti e regolamenti”, sottosezione”odg e proposte”, tuttavia inaccessibile ai più e non permette di scaricare tutte le proposte elencate negli ODG (vedi Sito di Roma Capitale: informazioni sulle delibere presenti ma inaccessibili 17 Settembre 2019) va notato che neanche la Giunta raggi ha mai pubblicato ufficialmente le bozze delle Proposte, con alcune eccezioni di consiglieri capitolini della maggioranza che le hanno pubblicate sulle proprie pagine FB o sui propri blog

(8) Si veda Nuovo sito di Roma Capitale: guarda il prototipo e manda i tuoi suggerimenti 18 giugno 2017

(9) La lettera è stata inviata al Sindaco, agli assessori Catarci e Zevi e per consocenza all’assessore Alfonsi (Ambiente) alla Presidente dell’Assemblea Capitolina Celli, al Presidente della Commissione Roma Capitale Corbucci, ai consiglieri capitolini e ai Presidenti dei Municipi

(10) vedi La proposta: il Registro dei Comitati e delle Associazioni 14 Novembre 2021 Continua#

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