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Compensi consiglieri capitolini: giusto il passaggio dal gettone all’’indennità, assurdo l’aumento dello stipendio

di Roberto Di Palma

Entro nel merito dell’aumento degli stipendi dei consiglieri comunali, visto che io sono stato un consigliere di maggioranza nella scorsa consiliatura. Partiamo dalle cose buone, il passaggio dal gettone all’’indennità ritengo sia una cosa corretta, a noi ci pagavano fino al 19esimo gettone di presenza ed il NETTO mensile era al massimo 1778 euro, il lordo annuale 28.000 euro. Nei 5 anni io non ho accantonato neanche un euro per i miei contributi pensionistici nè maturato TFR. Ovviamente non è esistita la tredicesima, anzi ad agosto normalmente si faceva fatica a maturare i 19 gettoni per la chiusura ferie. Fatta questa premessa secondo me non c’è nessunissima correlazione tra aumento dello stipendio e qualità del lavoro politico, abbiamo ampi esempi sugli stipendi dei parlamentari nazionali che bassi non sono affatto: la proposta della maggioranza indica che i consiglieri percepiranno il 45% dell’’indennità del Sindaco,  con TUTTI gli ONERI calcolati a parte, dunque, se comprendo bene, il lordo sarà superiore al 74%. Ho calcolato che dovremmo essere intorno ai 90.000 euro a consigliere all’anno*: io sono costato 28.000 all’anno, dunque il lordo triplica. Il netto invece passerebbe da 1778 euro al mese a circa 3100 con un aumento del 74%. Ora a me sembra una vera follia, per queste ragioni:

 1) io trovo indecente che i politici decidano qual’è lo stipendio giusto per loro stessi, lo fanno anche gli amministratori delegati e per me è indecente anche in quel caso, bisognerebbe trovare una modalità con un soggetto terzo che decide.

2) un aumento del netto del 74% io lo trovo assurdo, nessuna impresa pubblica o privata stabilisce un aumento del 74% dello stipendio “netto” a nessun lavoratore. Per quanto mi riguarda trovo giusto il passaggio dal gettone al calcolo con indennità e oneri (con conseguente notevole aumento del lordo) ma il netto lo avrei lasciato com’era, tanto più che siamo in un momento di sofferenza per tutti con l’inflazione che viaggia intorno all’8%.

Mi auguro che il M5S in Consiglio che voti NO a questa proposta

Roberto Di Palma, già consigliere capitolino M5S

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

(*) La delibera 67 votata in Assemblea Capitolina “ Attuazione del regime di indennità di funzione ai consiglieri capitolini” indica che il calcolo dello stipendio dei consiglieri deve essere pari al 45% dell’’indennità del Sindaco, il cui lordo da informazioni apparse sulla stampa, ammonta a 165.000 euro. (nella legge di bilancio del dicembre 2021 è stato stabilito che il sindaco guadagnerà – ma dal 2024 – quanto i presidenti di Regione, cioè 13.800 euro lordi al mese ). Il 45% di questa somma è pari a 74.250 che diviso 12 (mensilità) ci porta al lordo mensile a consigliere, per una somma pari a 6187 euro. Dato che il netto è indicativamente calcolato al 50% del lordo, il netto dovrebbe essere circa 3100 euro, così come riportato da tutti i giornali. I consiglieri comunali fino ad ottobre 2021, con i gettoni di presenza, hanno percepito al massimo 1778 euro. Per calcolare l’aumento è necessario fare la proporzione: 1778 : 100 = 3100 : X il cui calcolo viene sviluppato con: 3100 per 100 diviso 1778 = 174,35 ovvero un aumento del 74%. PS nella delibera è anche scritto che gli oneri devono essere calcolati a parte, presumibilmente aumentando il lordo, comunque in questo calcolo non sono stati inseriti.

18 luglio 2022 ultima modifica 20 luglio 2022

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