Crollo alberature: per quanto ancora dovremo chiedere alla Sindaca trasparenza e informazione sulla gestione del verde?
Autore : Redazione
Pino caduto a piazza Manila nel settembre 2017 2
Mentre continuano i crolli degli alberi della Capitale, e i danni – adesso anche alle persone – continua ad essere assai opaca la situazione della gestione del verde, dei bandi, degli appalti, dello stato delle alberature. Più volte da un anno a questa parte abbiamo sollecitato l’Amministrazione comunale a mettere a disposizione della cittadinanza, sul sito, le informazioni che vengono invece date con il contagocce, e senza nessuna possibilità di verifica, nelle dichiarazioni ai giornali o sui social. Si continua a parlare dei fondi che non ci sono e che servirebbero, senza mettere a disposizione i dati.
Riproponiamo il circostanziato Dossier che abbiamo pubblicato qualche settimana fa sul Verde urbano, con un’introduzione di Stefania Boscaini e Anna Mari a Bianchi
(Roma 28 febbraio 2019) Le fortissime raffiche di vento che, sabato e domenica scorsi, hanno flagellato la città, hanno buttato giù un numero impressionante di imponenti alberature del panorama cittadino, provocando incidenti con feriti gravi, come in Viale Mazzini, per il crollo di un enorme pino, la chiusura (però solo da domenica) dei parchi e dei cimiteri cittadini, l’interdizione al traffico di molte strade sia in centro che in periferia, con gravi disagi per gli ostacoli alla circolazione viaria anche del trasporto pubblico, e situazioni di allarme, segnalate dalla dirigenza scolastica, per le aree verdi incluse in alcuni plessi scolastici.
Quanto si è verificato, peraltro a quasi un anno dalla fortissima nevicata del febbraio 2018, che pure aveva rivelato impietosamente le forti criticità della gestione del verde da parte di Roma Capitale, che sono oggetto del presente dossier di Carteinregola, segnala il ripetersi di eventi che mettono in situazione di grave pericolo la cittadinanza e che richiedono il massimo di attenzione da parte della Amministrazione nella scelta delle modalità con cui quest’ultima si prende cura del verde cittadino.
Come ampiamente esposto nel Dossier, l’Amministrazione di settore, con l’insediamento dell’Assessore Montanari, recentemente dimessasi per vicende legate all’AMA, aveva puntato sulla realizzazione di un ambizioso piano di monitoraggio delle alberature cittadine con il sistema VTA, poi oggetto di critiche e che avrebbe dovuto cedere il passo ad altre modalità di monitoraggio, in grado di assicurare maggiore affidabilità nelle valutazioni. Non può perciò che destare preoccupazione e sconcerto che molte delle piante abbattute dal vento e che, come nel caso citato di Viale Mazzini, hanno ferito gravemente un cittadino, fossero state già segnalate , con simboli di vernice gialla sul tronco, per essere abbattute, senza che poi l’Amministrazione abbia proceduto a tali interventi. Questa inazione viene stigmatizzata anche dai tecnici che si sono occupati dei monitoraggi (Così in:Corriere della sera,Cronaca del 26.02.2019 “L’accusa dell’agronomo,Viale Mazzini ,da tempo il pino andava abbattuto”. Cfr. anche Corriere della sera ,Cronaca, 27 febbraio 2019 “Le piante killer sono 1.600.I tronchi a rischio caduta segnalati con le croci”): Come ripetutamente segnalato nel dossier, va anche stigmatizzata la strategia comunicativa che ha parcellizzato il quadro degli interventi in una serie di micro comunicati che non consentono di avere una visione d’insieme dei risultati effettivi delle politiche adottate anche per l’opacità connessa alla difficoltà di accedere a dati aggiornati sul monitoraggio , sugli abbattimenti non d’urgenza effettuati e sulle ripiantumazioni effettuate e questo a pochi mesi dalla scadenza del piano .
Aldilà, poi della fisiologica contrapposizione di ruoli tra forze di maggioranza e di opposizione, è comunque singolare che sia stato proprio un Municipio, il I, a fare una richiesta di accesso agli atti per acquisire appunto i dati sul monitoraggio delle alberature nelle aree verdi di pertinenza, dati e perizie che perverranno solo a settembre 2018 (Cosi è riportato da La Repubblica, Cronaca, de 27 febbraio 2019,”Crollo alberi, l’ipotesi dei PM:omissioni degli uffici capitolini nella cura del verde; nell’articolo citato si segnala anche che da un confronto fra le notizie dei crolli e le date degli abbattimenti di altre alberature limitrofe questi ultimi sarebbero stati disposti dopo i crolli).
Sulla vicenda del grave ferimento a Viale Mazzini è stata avviata una inchiesta della magistratura,, che indaga, oltre che sulle cause del mancato abbattimento, anche su altre concause che potrebbero aver provocato il crollo. Lo stato in cui versano le alberature romane e gli schianti per eventi metereologici particolari costringe anche i Vigili del Fuoco a moltiplicare i loro interventi di urgenza, che nello scorso fine settimana hanno raggiunto la cifra di ben 8oo richieste di aiuto (Corriere della sera, Cronaca, del 25.02.2019).
In una comunicazione del 25 febbraio, sulla propria pagina social, la Sindaca di Roma ha richiamato l’esigenza di una azione straordinaria per l’abbattimento di tutti gli alberi malati e arrivati a fine vita a Roma, un piano straordinario per il quale saranno necessari fondi speciali da chiedere al governo. Il ministro dell’ambiente, come riportato dal Corriere della Sera, Cronaca, del 27 febbraio (già citato) osserva, che per il controllo dell’alberatura da parte dei comuni “occorre mettere queste risorse nei bilanci”.
Degli altri due bandi europei, per un totale di 9 milioni di euro, periodicamente evocati, avviati nell’aprile del 2017, solo il bando per il verde orizzontale (5 lotti) ha potuto avere corso a meta novembre scorso, pur se il periodo invernale non sembra quella più adatto alle operazioni di sfalcio. L’altro bando per il verde verticale (4 lotti) e coevo, risulta ancora non pervenuto alla fase conclusiva. Si deve al riguardo registrare una dichiarazione del Presidente della Assemblea Capitolina De Vito, che, come riportato dalla stampa, (Corriere della Sera, Cronaca, del 26 febbraio 2019 “Verde entro un mese i lavori in urgenza”) annuncia l’avvio, entro un mese, dei lavori in urgenza per la messa in sicurezza del verde verticale, ricordando che comunque per la gara sarebbe già stata firmata la determina dirigenziale. Per ora nell’elenco, più volte monitorato, degli Atti relativi per l’affidamento degli appalti pubblici – Servizi e forniture, Anno 2017, il relativo bando è fermo alla fase risalente al verbale di gara del 21 febbraio 2018.
E’ interessante sottolineare che nella Delibera n. 13 di Giunta del 31 gennaio 2019 di Approvazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT) per il triennio 2019-2020-2021[1], tra le proposte pervenute nella fase di consultazione pubblica prodromica alla elaborazione del Piano, vi sia una proposta (lettera c) mirante a introdurre “l’obbligo di pubblicazione – per tutta la durata della loro esecuzione – dei contratti di appalto, completi dei relativi capitolati, in un’unica sezione dedicata del sito istituzionale di Roma Capitale. La proposta è stata ritenuta meritevole di accoglimento e sarà oggetto di successivo sviluppo operativo”.
[1] https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/Deliberazione_Giunta_Capitolina_n.13_del_31_gennaio_2019.pdf