Oggetto della procedura concorsuale è la redazione di una proposta progettuale ai sensi del D.lgs 36/2023 degli interventi necessari a trasformare e a incrementare la fruizione dell’area dei Fori Imperiali e della Nuova Passeggiata Archeologica. (Leggi tutto sul sito npa.competitionarchitecturenetwork.it)
Documento di indirizzi alla progettazione – CArMe Centro Archeologico Monumentale di Roma La nuova passeggiata archeologica
SOMMARIO
1. PREMESSA
1.1 PRESENTAZIONE
1.2 LA TRASFORMAZIONE DEL CENTRO ARCHEOLOGICO MONUMENTALE
1.3 CONTENUTI E RUOLO DEL DOCUMENTO DI INDIRIZZO ALLA PROGETTAZIONE1.4 INQUADRAMENTO ATTUATIVO
2.LE AREE OGGETTO DI CONCORSO
2.1 INQUADRAMENTO URBANISTICO
2.2 L’AREA DEI FORI IMPERIALI
3.OBIETTIVI DEL CONCORSO
3.1 OBIETTIVI STRATEGICI
3.2 OBIETTIVI SPECIFICI
3.3 OGGETTO DEL CONCORSO
4. LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI E PERIMETRI D’INTERVENTO
4.2 LE INVARIANTI PROGETTUALI GENERALI
4.3 LINEE GUIDA SPECIFICHE
Lotto 1 – Interventi infrastrutturali per le sistemazioni superficiali sull’asse di via dei Fori Imperiali, sulla scarpata di via N. Salvi, sull’area del Carcere Mamertino – SS. Luca e Martina e sugli altri tratti della nuova Passeggiata Archeologica;
Lotto 2 – Allestimenti reversibili su via dei Fori Imperiali
Lotto 3 –Itinerari pedonali trasversali
Lotto 4 – Centro servizi a via del Tempio della
Lotto 5 – Immagine urbana della Passeggiata Archeologica
(estratti dal testo e evidenziazioni di Carteinregola)
Gran parte dei monumenti della città antica sono stati sottratti all’oblio secolare e riportati alla luce negli ultimi due secoli ma nel secolo che viene il Centro Archeologico Monumentale di Roma può ritrovare l’antica vocazione di luogo destinato per eccellenza alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
A tal fine, occorre integrare il restauro degli antichi Fori alla quota archeologica con la realizzazione di spazi pubblici alla quota urbana e connettere entrambi ai rioni circostanti, ai complessi monumentali del Colosseo, dei Colli, dell’Appia Antica, del Circo Massimo e del Foro Boario e all’intera città e alla sua campagna.
Nel nuovo contesto urbano, con adeguate tutele, restauri e allestimenti, le testimonianze antiche e le nuove opere restituiscono all’area dei Fori la perenne funzione simbolica di centro della civitas e nel contempo costituiscono il luogo della vita quotidiana, dove darsi un appuntamento, camminare attraverso la storia, cogliere l’occasione per giocare, studiare o lavorare, e partecipare agli spettacoli e agli eventi civili, ma soprattutto riconoscersi come cittadini di Roma e del mondo.
Riscoprire gli antichi Fori come centri della civitas contemporanea è la più grande opera di cultura urbana di questo inizio di secolo. È la più bella notizia che Roma possa dare al mondo. È l’ambizione di ravvivare la memoria storica come energia di cambiamento della città. È l’occasione della riscossa civile contro la stagnazione che ha attanagliato la Capitale negli ultimi tempi. È la meraviglia da condividere tra tutte le genti, tra le diverse generazioni, tra gli abitanti e i visitatori, tra tutte le parti della città, dal centro alla periferia, come auspicava il sindaco Luigi Petroselli.
A tal fine il programma di trasformazione del CENTRO ARCHEOLOGICO MONUMENTALE DI ROMA, si basa su tre principi regolativi: la contemporaneità dell’antico, l’apertura alla città, la molteplicità del paesaggio.
La contemporaneità dell’antico comporta innanzitutto la necessità di restituire la comprensione integrale dei Fori di Traiano, di Augusto, di Cesare, di Nerva e soprattutto del Templum Pacis e per mostrare anche le testimonianze più significative dell’epoca medioevale e rinascimentale
Bisogna consentirne la fruizione come luoghi urbani dotati di adeguati servizi, di efficaci sussidi didattici e dei necessari sistemi di sicurezza, confermando l’attuale tariffazione integrata con il Parco Archeologico del Colosseo. Non sfugge a nessuno che per raggiungere tale obiettivo ènecessario un salto di qualità, rispetto agli attuali standard, nella gestione, nella cura e nella vigilanza degli spazi pubblici.
Negli ultimi trenta anni, grazie al lavoro della Sovrintendenza capitolina, delle Soprintendenze di Stato e, più recentemente, del Parco Archeologico del Colosseo, è cresciuta la conoscenza della città antica attraverso i grandi scavi archeologici già realizzati, e quelli ulteriori apporteranno nuove scoperte.
Occorre restituire ai cittadini questo poderoso investimento di conoscenza, mediante una sistemazione di alta qualità architettonica e di immediata comprensibilità per i visitatori. Già i primi interventi realizzati dalla Sovrintendenza capitolina mostrano la potenzialità di fruizione anche tridimensionale dell’area.
L’apertura alla città consiste anche nel ricostruire il tessuto di relazioni con i rioni circostanti, con il Centro Storico, con l’Appia Antica e con l’intero sistema urbano. A tale scopo si è immaginato un sistema di accessibilità all’area archeologica basato su quattro soluzioni innovative: la Nuova Passeggiata Archeologica, oggetto del presente Concorso che, dall’accesso di via Cavour, congiunge ad anello via dei Fori Imperiali, via di S. Gregorio, via dei Cerchi e via di S. Teodoro, parzialmente pedonalizzate, con il Campidoglio; l’Archeotram un nuovo servizio tranviario che percorre l’infrastruttura esistente tra Piramide e Termini (Terme di Diocleziano), offrendo ai visitatori un servizio di divulgazione ad alta qualità tecnologica; le Porte di ingresso che regolano i flussi dei visitatori riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, la nuova Passeggiata Archeologica è irrorata da una serie di itinerari pedonali che connettono la Stazione Termini, il Campo Marzio, l’Esquilino, il Celio, le Mura Aureliane, l’Aventino, il Foro Boario e il Tevere.
La molteplicità del paesaggio è la complessità da riscoprire nella trasformazione dell’area archeologica centrale. Nella via dei Fori Imperiali si distingue la molteplicità verticale e quella orizzontale. La prima consiste nel valorizzare le terrazze panoramiche e gli accessi sotterranei dalle stazioni della metropolitana e nel consentire la fruizione pedonale dell’attuale livello moderno. La seconda distingue tra il primo tratto interessato dai Fori e il secondo trasformato in un grande spazio pubblico lineare che si estende tra il Tempio della Pace e il Colosseo e che amplia l’area di visita e dei servizi di fruizione, superando l’attuale ingolfamento dei flussi e consentendo lo svolgimento di eventi artistici e civili come la Festa della Repubblica del 2 giugno.
La complessità comporta la cura di tutti gli altri valori dell’area archeologica: Colle Oppio e il Celio da ripensare come mirabili ville storiche a corredo delColosseo; il Circo Massimo che ritrova la relazione con il Palatino; l’area del Velabro che riscopre la connessione tra il Foro Romano, il Foro Boario e il Tevere, facendo perno su una nuova piazza moderna a Bocca della Verità.
Inoltre, negli edifici comunali che si trovano nella parte finale in discesa di via dei Cerchi verso il Foro Boario, verranno realizzati due preziosi luoghi espositivi che prefigurano la realizzazione del più ampio e completo Museo di Roma: sul lato destro lo spazio attrezzato a Deposito e Laboratorio di restauro per i reperti archeologici rinvenuti in occasione degli scavi della Metro C e per i reperti dell’Antiquarium chiusi da tanto tempo nelle casse; sul lato sinistro il Polo Informativo Multifunzionale, nel quale verranno presentati al pubblico tramite innovativi sistemi digitali, i momenti salienti della storia dell’area archeologica dall’antichità ai tempi nostri e i progetti di trasformazione urbana, a partire da quelli del presente Concorso.
I tre principi regolativi comportano anche un adeguamento delle denominazioni. Risultano inadeguate quelle utilizzate in passato, come “Progetto Fori” e anche “Area archeologica centrale”. Il programma CENTRO ARCHEOLOGICO MONUMENTALE DI ROMA riprende l’espressione utilizzata dal vigente Piano regolatore[1] che indica più chiaramente la complessità del sistema e la molteplicità dei monumenti e dell’archeologia e soprattutto esprime la contemporaneità dell’antico che istituisce una centralità non chiusa in se stessa ma aperta alla città.
(…)
1.2 LA TRASFORMAZIONE DEL CENTRO ARCHEOLOGICO MONUMENTALE
L’organizzazione della complessa trasformazione dell’area archeologica si sviluppa secondo due modalità di pianificazione articolate in iniziative a breve e a lungo termine:
a) il Piano Strategico che fisserà i contenuti pianificatori e attuativi dell’area e ne determinerà l’assetto finale, sulla base degli indirizzi forniti dal vigente PRG del 2008 nell’articolo 37 delle NTA; esso sarà approvato dall’Assemblea Capitolina entro dicembre 2024 e verrà successivamente attuato con ambiziosi progetti definiti da grandi concorsi internazionali di architettura;
b) il Programma Operativo che si articolerà in diverse fasi sulla base degli indirizzi fissati dal Piano Strategico. La prima fase si occuperà delle opere da realizzare nel triennio 2025-27 con i finanziamenti previsti dal PNRR, dal programma giubilare e dagli ordinari investimenti del bilancio comunale. Questa prima fase, quindi, sarà progettata in parallelo con l’elaborazione del Piano Strategico e diconseguenza dovrà agire sulle sue invarianti e anzi ne dovrà anticipare la logica urbana, anche per renderla nel frattempo percepibile ai cittadini e ai visitatori.
Il presente concorso “La Nuova Passeggiata Archeologica” costituisce un sottoinsieme della prima fase del Programma Operativo e utilizza i fondi stanziati per il Giubileo. Esso ha per obiettivo la selezione di proposte progettuali che possano rivelarsi utili a sperimentare soluzioni da assumere anche ai fini del futuro e definitivo assetto dell’area.
(…)i risultati di questa prima fase di consultazione devono essere altresì compatibili con il complesso e articolato evolversi dei diversi progetti già avviati e connessi all’avanzamento degli scavi archeologici, dei cantieri della linea C della metropolitana e di quelli per il restauro degli edifici monumentali per l’incremento dei servizi e della fruizione del sito. Pertanto si possono riassumere nel modo seguente i diversi passaggi della trasformazione:
1. Concorso di Progettazione “La Nuova Passeggiata Archeologica” degli interventi nell’area dei Fori Imperiali;
Realizzazione degli interventi giubilari e del PNRR;
Redazione e approvazione del Piano strategico;
Concorsi di Progettazione per la trasformazione conclusiva dell’area del Centro Archeologico Monumentale.
(…)
2.1 INQUADRAMENTO URBANISTICO
(pag.5 -6 ) Nel 2006, durante l’iter di formazione e approvazione del PRG, è stata avviata la redazione di un Programma d’Ambito e di uno Schema di assetto per l’area dei Fori con l’obiettivo di ripensare, in una dimensione unitaria, le relazioni interne e di contesto, proponendo strategie, luoghi e temi che possano essere oggetto di successive azioni progettuali.
Il Programma, riportato sinteticamente nell’elaborato I5.4 Parco Archeologico Monumentale dei Fori e dell’Appia Antica –– Obiettivi Fori del PRG approvato nel 2008[2], è stato aggiornato e integrato nel 2014 dai lavori della Commissione paritetica MiBACT-Roma Capitale per l’elaborazione di uno studio per un Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’Area Archeologica Centrale di Roma[3]
(…)
A seguito di un complesso e articolato processo di riorganizzazione del Ministero MiBACT avviato nel 2014, con DM n.15 del 12 gennaio 2017 (GU 58 del 10.03.17)[4] è stato istituito il Parco Archeologico del Colosseo, che viene riconosciuto quale istituto della cultura di rilevante interesse nazionale, dotato di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e amministrativa speciale.
Il territorio di competenza del Parco comprende sia aree e monumenti di diretta competenza statale (quali ad esempio Colosseo, Domus Aurea, Foro Romano, Palatino, Meta Sudans, Arco di Costantino, Auditoria di Adriano e Colonna Traiana), sia in consegna a Roma Capitale (Circo Massimo, Fori Imperiali), nonché il ricchissimo patrimonio ecclesiastico costituito dalle chiese che si affacciano su via dei Fori imperiali e lungo il Palatino e le sue pendici, tra le quali la basilica dei Santi Cosma e Damiano, San Bonaventura e Sant’Anastasia al Palatino, di proprietà di diversi Enti (Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, Vicariato di Roma e altri).
(…)
2.2 L’AREA DEI FORI IMPERIALI
L’attuale situazione della via dei Fori Imperiali costituisce un rapporto irrisolto tra i monumenti antichi e il tessuto urbano, poiché la vecchia funzione automobilistica ha marginalizzato tutte le altre relazioni tra le persone e i luoghi.
Questa percezione è accentuata dal mancato cambiamento degli elementi essenziali del contesto urbano e delle caratteristiche dello spazio pubblico, che non ha accompagnato, come avrebbe dovuto, l’eliminazione del traffico privato realizzata nel 2013.
Un enorme spazio pubblico, quattro volte più grande di piazza Navona, è sottoutilizzato, non fruito e arredato ancora dai semafori e dalle isole spartitraffico, come se fosse ancora aperto alla circolazione, tanto che i cittadini continuano a percepirlo come una via carrabile e, pur essendo vuota, sono indotti a evitarla e a camminare sui marciapiedi.
Solo nelle domeniche e nei giorni festivi o in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, la strada viene completamente chiusa al transito per diventare un grande spazio pedonale e ciclabile dove i romani e i visitatori possono ritrovarsi e avvicinarsi alle Istituzioni.
Nello specifico, per consentire il montaggio degli allestimenti necessari alla partecipazione delle Autorità e dei cittadini alla sfilata, vengono temporaneamente rimossi tutti gli ostacoli al passaggio dei mezzi e dei corpi militari (semafori, lampioni ecc.), trasformando la percezione della strada carrabile in un luogo fruibile, aperto e partecipato.
IL CONCORSO
(pag.3) Il presente concorso “La Nuova Passeggiata Archeologica” costituisce un sottoinsieme della prima fase del Programma Operativo e utilizza i fondi stanziati per il Giubileo. Esso ha per obiettivo la selezione di proposte progettuali che possano rivelarsi utili a sperimentare soluzioni da assumere anche ai fini del futuro e definitivo assetto dell’area. (…)I risultati di questa prima fase di consultazione devono essere altresì compatibili con il complesso e articolato evolversi dei diversi progetti già avviati e connessi all’avanzamento degli scavi archeologici, dei cantieri della linea C della metropolitana e di quelli per il restauro degli edifici monumentali per l’incremento dei servizi e della fruizione del sito.(…)
3.OBIETTIVI DEL CONCORSO
3.1OBIETTIVI STRATEGICI
L’accessibilità dell’area
La relazione tra antico e contemporaneo
La molteplicità del paesaggio
L’apertura alla città
Il rammendo delle relazioni trasversali
Il rapporto tra strada e area archeologica
Un nuovo modello di fruizione delle aree archeologiche
3.2 OBIETTIVI SPECIFICI[5]
OBIETTIVO 1: UN NUOVO SISTEMA DI SPAZI PUBBLICI
OBIETTIVO 2: UN NUOVO MODELLO DI ACCESSIBILITA’
OBIETTIVO 3: COMPRENSIONE, CONOSCENZA, FRUIZIONE
OBIETTIVO 4: COMFORT, BENESSERE E SERVIZI
OBIETTIVO 5: VITA PUBBLICA
3.3 OGGETTO DEL CONCORSO
Oggetto della procedura concorsuale è la redazione di una proposta progettuale degli allestimenti e degli interventi strutturali necessari a valorizzare e a incrementare la fruizione dell’area dei Fori Imperiali e della nuova Passeggiata archeologica.
Attraverso il miglioramento dell’assetto attuale, costituito da sedi carrabili, da esili marciapiedi, da aiuole residuali e da aree inaccessibili al margine degli scavi archeologici, le attività progettuali richieste riguardano la trasformazione dell’ambito in una nuova sequenza di spazi pubblici in grado di restituire un organico e potenziato disegno della città contemporanea.
Gli spazi dovranno godere della frescura fornita dalla vegetazione a protezione dalla calura estiva, con particolare attenzione alla progettazione del verde come elemento decisivo del paesaggio, nonché allo studio dei coni prospettici dei vari livelli delle visuali per non impattare sulle aree archeologiche.
Altri interventi di modifica saranno possibili in relazione alle connessioni con i percorsi trasversali di collegamento urbano e con gli accessi agli itinerari al livello archeologico.
All’interno dei perimetri illustrati nell’allegato planimetrico C.1 – Individuazione dei Lotti di Concorso, i concorrenti dovranno sviluppare soluzioni progettuali per:
· l’allestimento di una articolazione di spazi pedonali che migliorino la vivibilità dell’asse di via dei Fori Imperiali e delle aree contigue, prevedendo elementi di arredo urbano e di strumenti anche digitali per la comunicazione, la divulgazione e la fruizione di realtà virtuali immersive;
· il ripristino e la cura dei tracciati trasversali di collegamento con la città circostante, utili a offrire nuovi angoli visuali sull’area;
· l’installazione di attrezzature per la fruizione e per l’arredo degli spazi pedonali al fine di migliorare la qualità della relazione visiva e funzionale tra la quota moderna e quella archeologica;
· la sistemazione dell’anello pedonale della Nuova Passeggiata Archeologica composta da via dei Fori Imperiali, via di S. Gregorio, via dei Cerchi, via di S. Teodoro e le salite al Campidoglio (via di Monte Tarpeo, via di San Pietro in Carcere) e dal ramo di accesso da via Cavour, rafforzata dall’ideazione di un’immagine coordinata che tenga conto e ne valorizzi le diverse articolazioni;
· la definizione di soluzioni di arredo vegetazionale da utilizzare come elemento in grado di far dialogare le diverse caratteristiche degli spazi d’intervento.
(…)
4. LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI E PERIMETRI D’INTERVENTO
(…) le proposte progettuali da sviluppare nella procedura concorsuale devono essere redatte con un livello di elaborazione corrispondente al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) per l’ambito urbano compreso nel perimetro concorsuale. (…) lo sviluppo del progetto deve essere articolato in modo da fornire soluzioni secondo Lotti progettuali che raggruppano temi assimilabili tra loro per contiguità ubicativa e/o per categoria tipologica di opera, da considerare eventualmente sia come stralci progettuali che attuativi (Figura 3).
· Lotto 1 – Interventi infrastrutturali per le sistemazioni superficiali sull’asse di via dei Fori Imperiali, sulla scarpata di Via N. Salvi, sull’area del Carcere Mamertino – SS. Luca e Martina e sugli altri tratti della nuova Passeggiata Archeologica (Schede 23, 24 del DPCM 08/06/2023);
· Lotto 2 – Allestimenti reversibili per gli spazi pubblici su via dei Fori Imperiali (Scheda 23 del DPCM 08/06/2023);
Le soluzioni progettuali devono tenere conto delle seguenti invarianti: l’assetto funzionale della mobilità (…) ’ingombro delle aree dei cantieri degli scavi archeologici in corso e previsti (…)l’ingombro delle aree dei cantieri per la stazione “Venezia” della linea C della metropolitana e il progetto delle nuove uscite dalla stazione nell’area del Foro di Traiano (…) la previsione della pista ciclabile pianificata dal PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) (…) il programma di interventi giubilari indicati nel Quadro degli interventi che interessano l’area del CArMe e in particolare quelli relativi alla riconfigurazione del nodo di Porta Capena come centro servizi per i visitatori da realizzare nella Casina Vignola – Boccapaduli e area di fermata dell’Archeotram; (…) l’allestimento e di restauro dell’edificio della Torre dei Conti come edificio per servizi e per il Centro Documentazione Area Archeologica Centrale(…) l’ampliamento delle aree pedonali del tratto di via Cavour da via degli Annibaldi a largo Corrado Ricci, attraverso la ridefinizione dello spazio pubblico (superficie carrabile, marciapiedi, aree a parcheggio e spazi concessi a Occupazione Suolo Pubblico)…lo svolgimento della sfilata in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno che prevede l’allestimento di tribune e di spazi per il transito dei mezzi lungo via dei Fori Imperiali (…) il progetto di restauro e rifunzionalizzazione del complesso di Palazzo Rivaldi Silvestri (…) l’intervento promosso dal Parco Archeologico del Colosseo per la riqualificazione delle aree di pertinenza (…)
A queste si aggiungono le seguenti prescrizioni che devono essere ritenute componenti imprescindibili delle attività di progettazione:
l’articolazione di una serie di spazi pubblici disciplinati come aree pedonali. Lungo tutto il tracciato compreso tra piazza Venezia e piazza del Colosseo incrocio via Labicana il traffico verrà limitato alle sole esigenze del servizio di trasporto collettivo, senza taxi, e di emergenza, ferma restando la necessaria accessibilità a servizio del Parco Archeologico del Colosseo. I concorrenti devono proporre una sistemazione di alta qualità estetica, in grado di mitigare l’impatto su paesaggio, per distinguere le aree pedonali dalle corsie del trasporto collettivo, per esempio mediante adeguate segnaletiche, differenze di materiali e dispositivi di sicurezza, ai sensi delle norme del Codice della Strada;
una proposta illuminotecnica (…)
la flessibilità d’uso dello spazio, che ne consenta, anche attraverso specifica predisposizione impiantistica, l’utilizzo per nuovi servizi per la città, quali ad esempio: aree per la rappresentazione di spettacoli, spazi di aggregazione, luoghi destinati alla vita pubblica, all’incontro tra i cittadini e le Istituzioni e alle iniziative delle associazioni di cittadinanza attiva;
l’integrazione tra le infrastrutture esistenti e le nuove realizzazioni, con un sistema impiantistico (…)
il ridisegno complessivo del verde urbano, supportato da opportune giustificazioni tecniche, in coerenza con il quadro normativo. Per la messa a dimora delle eventuali nuove specie si valuti attentamente il rapporto tra l’apparato radicale ed il complicato quadro della consistenza del sottosuolo rappresentato dai PP.SS., dai reperti archeologici, dalle cavità sotterranee e dagli spazi sotterranei, privilegiando l’ipotesi di piantumazioni in zolla fuori terra. (…)
la salvaguardia delle specie presenti (…)
l’adozione del principio del “design universale” in riferimento alle convenzioni dell’ONU e ai documenti internazionali che definiscono un ambiente accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psico-cognitive (…)
4.3 LINEE GUIDA SPECIFICHE
Lotto 1 – Interventi infrastrutturali per le sistemazioni superficiali sull’asse di via dei Fori Imperiali, sulla scarpata di via N. Salvi, sull’area del Carcere Mamertino – SS. Luca e Martina e sugli altri tratti della nuova Passeggiata Archeologica; Superficie totale mq 37.863,52
[Nel Lotto 1 è compreso l’ INTERVENTO N. 24 del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – Anello Pedonale del Carme: riqualificazione delle pavimentazioni stradali Risorse Giubileo 2025 2.660.000,00 € Trim. IV/2026 collaudo]
[ Nel Lotto 1 è compreso INTERVENTO N. 24 del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – Anello Pedonale del Carme: riqualificazione delle pavimentazioni stradali Risorse Giubileo 2025 2.660.000,00 € Trim. IV/2026 collaudo]
(…)
il lotto 1 è suddiviso in quattro ambiti, come di seguito specificati e illustrati in Figura 5:
1A – Tratto di via dei Fori Imperiali (piazza del Colosseo) compreso tra l’incrocio con via Labicana e la fermata della metro linea B Colosseo e comprensivo della scarpata sotto via Nicola Salvi;
1B – L’area del cantiere Metro C Stazione Fori Imperiali, nel tratto di via dei Fori Imperiali compreso tra la fermata della metro linea B e via del Tempio della Pace;
1C – L’area urbana posta tra il Carcere Mamertino e la chiesa di SS. Luca e Martina;
1D – I tratti della nuova Passeggiata Archeologica corrispondenti ai tracciati di via dei Cerchi, via San Teodoro, salita di Monte Tarpeo e via San Pietro in Carcere.
(…)
[Descrizione dello stato di fatto – Obiettivi – Invarianti progettuali: Per via dei Cerchi, Per via di San Teodoro e le salite/discese al Campidoglio – Linee guida progettuali]
Lotto 2 – Allestimenti reversibili su via dei Fori Imperiali Superficie totale mq 24.433
[Nel Lotto 1 è compreso INTERVENTO N. 23 del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: pedonalizzazione e riqualificazione via dei Fori Imperiali€ Risorse Giubileo 2025 10.500.000,00 I/2026 collaudo]
[Descrizione dello stato di fatto – Obiettivi -]
(…)
Invarianti progettuali
(…)Per via dei Fori Imperiali: (…)
gli allestimenti proposti devono essere compatibili con le esigenze spaziali e temporali funzionali allo svolgimento della sfilata in occasione della Festa del 2 giugno, prevedendo la possibilità di rimuovere, nella fascia centrale della strada, gli arredi e le installazioni oggetto di Concorso ovvero di integrarli con le tribune e con le strutture necessarie ad accogliere gli spettatori;
[Per largo Corrado Ricci e largo Guglielmo Gatti]
Linee guida progettuali
Sul Lotto 2 si prevede la realizzazione di una articolazione di spazi pubblici definiti attraverso allestimenti con tipologia “reversibile” di attrezzature, installazioni e arredi. Tali interventi devono essere progettati per trasformare l’area in un insieme di spazi pubblici che alimentano la qualità della vita urbana e favoriscono la conoscenza degli antichi Fori.
Per allestimento “reversibile” si devono intendere le tipologie basate su modalità fatte di parti che si assemblano per realizzare un manufatto che permetta la sua rimozione e riuso al fine di non rappresentare un ostacolo al conseguimento della futura sistemazione finale che sarà definita in base agli indirizzi del Piano Strategico e dei conseguenti concorsi di architettura.
(…)
Verde urbano – Il caso specifico dell’intervento su via dei Fori Imperiali implica la difficoltà di ipotizzare la piantumazione con metodo tradizionale per la criticità archeologica che si può determinare a causa dell’impatto degli apparati radicali. Si consideri pertanto la possibilità di adottare un sistema di verde urbano reversibile attraverso, per esempio, la predisposizione di vasche di contenimento che possono essere realizzate in diversi materiali e rispetto alle quali può essere interpretato il disegno del verde dalle tipologie arbustive fino a quello delle alberature. Con l’obiettivo dell’opportuna ombreggiatura della passeggiata dei Fori, le nuove sistemazioni a verde possono modificare l’assetto attuale delle aiuole anche con eventuali espansioni o riduzioni, comprendendo tutte le componenti del disegno del verde che i progettisti ritengono necessarie, dalle pavimentazioni complementari alle aree (battuti e conglomerati terrosi, stabilizzati), alla sistemazione di piante arbustive, aromatiche, erbacee, floreali, fino all’eventuale reimpianto, laddove possibile, dei pini che sono venuti a mancare.
(…)
Lotto 3 –Itinerari pedonali trasversali Superficie totale mq 510
[nel lotto 3 è compreso l’INTERVENTO N. 25 del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: Collegamento trasversale Via Bonella 1.100.000,00 € risorse Giubileo collaudo IV 2026 ]
Nell’ambito di via dei Fori Imperiali compreso tra largo Corrado Ricci e via di San Pietro in Carcere, si prevede la riscoperta di itinerari pedonali trasversali, su tracce, percorsi urbani e strutture facenti parte di sedimentazioni storiche che si sono perdute in occasione della realizzazione di via dei Fori Imperiali e dei recenti scavi archeologici.
Il ripristino delle relazioni trasversali tra il rione Monti (la antica Suburra) e il Foro Romano nei pressi dell’arco di Settimio Severo può avvenire attraverso la ricostruzione di due passaggi oggi interrotti dalle aree di scavo: il primo riguarda il collegamento tra via dei Fori Imperiali e via Alessandrina nei pressi della passerella di Campo Carleo (escluso dal presente Concorso perché oggetto di un intervento a cura della Sovrintendenza Capitolina) e il secondo interessa sul lato opposto la connessione tra via dei Fori Imperiali e la piazza antistante la chiesa di SS. Luca e Martina.
[ Descrizione dello stato di fatto ]
Invarianti progettuali
Le soluzioni progettuali per i temi del Lotto 3 devono essere sviluppate assumendo la realizzazione di queste infrastrutture come anticipazione del Piano strategico per la riproposizione della rete dei collegamenti trasversali dell’area archeologica dei Fori e pertanto si possono ipotizzare strutture che abbiano anche una durata permanente.
La realizzazione del nuovo tracciato trasversale deve coordinarsi con gli itinerari pedonali (passerelle) di collegamento alla quota archeologica tra il Foro Traiano ed il Foro di Cesare e con l’apertura da via del Tulliano di un nuovo ingresso al Foro di Cesare attraverso il restauro della scalinata esistente, oggetto di uno specifico finanziamento giubilare (Allegato C.9 – Quadro degli interventi).
Linee guida progettuali
La connessione trasversale tra via dei Fori Imperiali e l’accesso al Foro Romano nei pressi dell’Arco di Settimio Severo si completa attraverso un sovrappasso pedonale da realizzare tra i monconi esistenti della antica via Bonella all’altezza dell’abside della chiesa di SS. Luca e Martina.
(…)
Lotto 4 – Centro servizi a via del Tempio della Pace Superficie totale mq 1.168
[nel lotto 3 è compresol’INTERVENTO N. 20 (ex 30) del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: ampliamento e riqualificazione centro servizi via del Tempio della Pace 1.830.000,00 € risorse Giubileo IV/2025 Collaudo]
[Descrizione dello stato di fatto – Linee guida progettuali]
(…)
Lotto 5 – Immagine urbana della Passeggiata Archeologica
[nel lotto 5 è compreso INTERVENTO N. 21 (ex 31) del DPCM Giubileo 2025 dell’8 giugno 2023 Centro Archeologico Monumentale – ambito via dei Fori Imperiali: valorizzazione dell’immagine urbana dell’anello archeologico Risorse Giubileo 2025 € 1.586.000,00 € IV/2025 Collaudo]
La Nuova Passeggiata Archeologica rappresenta un itinerario pedonale ad anello che connette tutte le parti del Centro Archeologico Monumentale e rielabora la memoria della omonima sistemazione ambientale promossa dal ministro Baccelli a fine Ottocento nell’area adiacente le Terme di Caracalla, una delle migliori opere della giovane capitale.
(…)
Descrizione dello stato di fatto
La Passeggiata è costituita dall’integrazione dell’insieme degli interventi oggetto del presente Concorso (Lotti 1, 2, 3, 4) con le iniziative promosse e realizzate da parte dell’Amministrazione capitolina e illustrate nell’allegato D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione.
Per una descrizione dettagliata del percorso anulare, si rimanda ai paragrafi relativi alla illustrazione dello stato di fatto dei suddetti Lotti di Concorso e alla rappresentazione delle attuali configurazioni funzionali dei singoli tratti della Nuova Passeggiata Archeologica riportate nell’allegato D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione (Sezioni Ante-operam).
Invarianti progettuali
Le soluzioni progettuali richieste si devono coordinare senza conflitti con invarianti illustrate nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi:
il percorso ciclo-pedonale su via di San Gregorio ricavato dall’eliminazione del flusso veicolare da una carreggiata sul lato Palatino e parte integrante del GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Bici) in corso di attuazione;
la sistemazione di via dei Cerchi lato Circo Massimo, recentemente realizzata da Roma Capitale con l’inserimento di una pista ciclabile protetta a margine del marciapiede;
l’intervento sul tratto di via Cavour da largo Corrado Ricci a via degli Annibaldi che rappresenta uno dei rami di accesso alla Nuova Passeggiata Archeologica e il cui ampliamento degli spazi pedonali risponde a quanto stabilito dalla citata Delibera di Assemblea Capitolina n. 77 del 11/10/2022;
l’Archeotram e in particolare la fermata davanti alla Casina Boccapaduli in piazza di Porta Capena dove è previsto un “nodo” di scambio/servizi per la riorganizzazione dei flussi turistici;
l’ubicazione degli ingressi esistenti e programmati all’area archeologica tariffata.
Linee guida progettuali
(…)
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
Strumenti di pianificazione e riferimenti normativi
A.1 – Pianificazione urbanistica generale, sovraordinata e vincoli
A.2 – Piano Urbano Mobilità Sostenibile
B. Contesto storico – archeologico – ambientale
B.1 – Roma la città dei Fori
B.2 – Analisi ambientale e vegetazionale
B.3 – Analisi Storico Urbanistica
C. Documentazione schematica descrittiva dello stato di fatto C.0 – Planimetria di base e perimetri dei Lotti di Concorso
C.1 – Individuazione dei Lotti di Concorso C.2 – Pianta delle stratificazioni storiche
C.3 – Prospetti/Sezioni dell’area C.4 – Indagini geologiche C.5 – Schema funzionale dei servizi C.6 – Schema rappresentativo del sistema del verde
C.7 – Sottoservizi
C.8 – Indicazioni per la progettazione dei Lotti di Concorso C.8a – Lotto 1B: Invarianti strutturali per le sistemazioni superficiali C.8b – Lotto 2: Linee guida per la caratterizzazione degli interventi
C.9 – Quadro degli interventi
D. Caratterizzazione della mobilità: D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione D.2 – Dossier interventi linea C della metropolitana
E. Documenti economici: E.1 – Quadro economico generale degli investimenti
Art.37. Centro archeologico monumentale (CAM) 1. Il Centro archeologico monumentale è costituito dal complesso di elementi architettonici e urbani che, per il proprio valore storico, archeologico, architettonico, monumentale e ambientale, nonché per la qualità e il carattere delle stratificazioni e delle reciproche relazioni a cui hanno dato luogo, assumono valore fondante della forma urbana di Roma; la zona si impernia sul sistema dei Fori e dei Colli relativi all’antico insediamento e si estende fino al Tevere, al Circo Massimo e alle Terme di Caracalla.
2. Oltre agli interventi di categoria MO, MS, RC, come definiti dall’art. 9, sono ammessi gli interventi di categoria RE1 e DR1, come definiti dall’art. 36, commi 4 e 5, nonché ogni intervento necessario per il rinvenimento, la conservazione e la valorizza- zione dei beni archeologici.
3. Valgono le seguenti prescrizioni particolari: a) gli interventi sui beni archeologici, unitamente a quelli di cui alla lett. b), sono promossi e coordinati dal Progetto Fori, all’interno dell’Ambito di programmazione strategica “Parco dei Fori e dell’Appia antica”, di cui all’art. 64*;
b) gli interventi di valorizzazione degli spazi pubblici oltre a garantire la fruizione pedonale, devono mantenere i caratteri storicamente consolidati utilizzando tecniche e materiali tradizionali, elementi di arredo urbano, segnaletica, ecc., la cui scelta è subordinata alla redazione di progetti unitari degli spazi aperti adeguati alla identità storico- architettonica di ciascun luogo.
4. Sono ammesse le destinazioni d’uso di cui all’art. 36, comma 13**, con le seguenti ulteriori esclusioni o limitazioni: a) sono escluse le seguenti destinazioni: Abitative; “medie” e “grandi strutture di vendita”; “artigianato di servizio”, “attrezzature collettive” con SUL oltre i 500 mq; Turistico-ricettive; Produttive; Agricole; Parcheggi non pertinenziali.
b) le “piccole strutture di vendita” e i “pubblici esercizi” sono ammessi solo se interni e connessi ad attività museali ed espositive (librerie, bar, caffetterie e ristoranti);
c) la compresenza di diverse funzioni è ammissibile nel rispetto dell’identità architettonica, spaziale e strutturale dei corpi di fabbrica costitutivi dell’unità o del complesso edilizio;
d)negli spazi aperti interni non sono ammesse variazioni delle destinazioni d’uso di corti, chiostri o giardini di edifici pre-unitari.
* Art.64. Ambiti di programmazione strategica
1. Gli Ambiti di programmazione strategica, individuati nell’ela- borato D7, sono definiti prevalentemente da elementi naturali, direttrici e tracciati storici tra loro interrelati, aventi valenza di strutturazione morfologica e funzionale dell’insediamento, alla scala urbana e territoriale. Gli Ambiti individuati sono:
a) il Tevere; b) il Parco dei Fori e dell’Appia antica;
c) le Mura; d) il Tracciato Flaminio-Fori-EUR; e) la Cintura ferroviaria.
2. Gli Ambiti di programmazione strategica comprendono le parti della città cui il Piano attribuisce un ruolo strategico al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: a) riscoprire e valorizzare le grandi tracce della morfologia urbana e i diversi principi insediativi che strutturano la città ed il territorio del comune; b) rafforzare le identità funzionali caratterizzanti, con particolare riferimento, alle grandi funzioni culturali dello spettacolo, congressuali ed espositive, del turismo e del tempo libero;
c) contribuire alla definizione ed al rafforzamento, secondo principi di mobilità sostenibile, di una rete di percorsi, con particolare riferimento al sistema su ferro, al sistema dei parcheggi, ai nodi di interscambio e intermodalità, alla ciclopedonalità ed alla percorribilità fluviale.
3. Negli Ambiti di programmazione strategica gli interventi relati vi dovranno tenere conto delle indicazioni contenute negli elaborati indicativi I4, I5, I6, I7 e I8 di ciascun Ambito.
4. Gli obiettivi degli Ambiti di programmazione strategica sono prioritariamente perseguiti attraverso: a) Programmi triennali delle opere pubbliche comunali;
b) Progetti urbani, di cui all’art. 15, e Programmi integrati, di cui all’art. 14.
5. Gli Ambiti di programmazione strategica sono Zone di recupero del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell’art. 27, legge n. 457/1978.
(**)Art.36. Edifici e complessi speciali. Norme generali
Comma 13 Destinazioni d’uso
13. Negli Edifici e complessi speciali le destinazioni d’uso compatibili sono prioritariamente quelle originarie; sono comunque consentite, salvo le ulteriori limitazioni contenute nella specifica disciplina degli Edifici e complessi speciali, le seguenti destinazioni d’uso, come definite dall’art. 6:
a) Abitative; b) Commerciali; c) Servizi; d) Turistico-ricettive, limitatamente alle “strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere” (esclusi i motel); e) Produttive, limitatamente all’“artigianato produttivo”;
f) Agricole, limitatamente alle “abitazioni agricole”; g) Parcheggi non pertinenziali.
Ambito del Tevere, del Parco Archeologico dei Fori-Appia Antica, delle Mura, dell’asse Flaminio-Fori-Eur, della Cintura ferroviaria. Gli Ambiti di programmazione strategica costituiscono cinque situazioni territoriali considerate particolarmente importanti ai fini della riqualificazione dell’intero organismo urbano. Tali ambiti riguardano alcuni “segni” (naturali o antropici, completamente o parzialmente conservati) che hanno marcato nel tempo lo sviluppo della città ed i suoi piani di trasformazione. La cartografia allegata al Piano Regolatore ha carattere di indirizzo ai fini della programmazione degli interventi. Gli ambiti contribuiscono a determinare quegli scenari preliminari rispetto ai quali predisporre e valutare i programmi.
[3] scarica la Relazione della Commissione paritetica MiBACT-Roma Capitale per l’elaborazione di uno studio per un Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’Area Archeologica Centrale di Roma Commissione paritetica MiBACT relazione_finale
[5] La fase di competizione del Concorso di progettazione “La Nuova Passeggiata Archeologica” ha il principale compito di sperimentare le modalità di fruizione dell’area da adottare nello scenario finale e, oltre alle invarianti infrastrutturali e agli obiettivi strategici, i progetti dovranno confrontarsi con l’idea della “vita” della strada in tutte le sue componenti. Il “brulicare” dei passanti e dei visitatori, “passeggiare” e “riposare” piacevolmente, “osservare”, “ristorarsi” senza affanno e “immergersi” in esperienze inclusive tra monumenti ed eventi, sono i fattori immateriali rispetto ai quali occorre trovare gli adeguati spunti per ricavare un paesaggio urbano basato su di un rinnovato sistema funzionale tra la città contemporanea e la quota archeologica.
In relazione a questo, gli obiettivi specifici del Concorso riguardano:
OBIETTIVO 1: UN NUOVO SISTEMA DI SPAZI PUBBLICI
ripensare l’area attraversata da via dei Fori Imperiali in un’articolazione di spazi pubblici che favoriscano la fruizione dei cittadini e migliorino le relazioni urbane trasversali in un contesto di miglioramento dell’accessibilità all’intera area (cfr. Obiettivo 2);
garantire adeguate condizioni di ombreggiatura e ristoro tramite un nuovo disegno del verde e l’inserimento di eventuali attrezzature, anche stagionali;
individuare soluzioni di arredo urbano coordinato dello spazio pubblico (sedute, balaustre, dissuasori, paline, segnalazione ecc.) che possano trasformare le attuali modalità di fruizione e di comprensione dei luoghi.
OBIETTIVO 2: UN NUOVO MODELLO DI ACCESSIBILITA’
· contribuire alla definizione di un nuovo approccio all’accessibilità attraverso la realizzazione della nuova Passeggiata Archeologica e dei percorsi trasversali, quali componenti di una più ampia revisione del quadro della mobilità che privilegi le connessioni pedonali con i rioni circostanti, favorisca l’uso di sistemi di trasporto sostenibile e trasformi la funzione delle stazioni delle metropolitane da luoghi di transito a vere e proprie stazioni archeologiche.
OBIETTIVO 3: COMPRENSIONE, CONOSCENZA, FRUIZIONE
sperimentare la possibilità di realizzare un nuovo sistema di affacci verso gli antichi Fori e di accessi alle attuali passerelle che distribuiscono i flussi alla quota archeologica;
·promuovere un nuovo assetto dello spazio pubblico che favorisca la relazione panoramica degli affacci verso la quota archeologica e che contribuisca ad accrescere la comprensione delle stratificazioni storiche e della conoscenza della città antica.
OBIETTIVO 4: COMFORT, BENESSERE E SERVIZI
recuperare, quanto più possibile, gli ambienti e le testimonianze residuate dagli scavi, prevedendone un corretto riutilizzo a corredo dei diversi momenti di fruizione dell’area (conoscenza, didattica, sosta e riposo, naturalistico, ecc.) e ad integrazione degli interventi di restauro dei reperti;
ideare un nuovo disegno dello spazio pubblico che risponda ai massimi fabbisogni funzionali di comfort e di sicurezza, per i quali avranno una particolare importanza l’ideazione di un sistema di illuminazione in grado di garantire un nuovo rapporto di fruibilità e sicurezza nelle ore notturne e l’implementazione dell’offerta di servizi al visitatore, dell’informazione e del coinvolgimento nella conoscenza dei Fori.
OBIETTIVO 5: VITA PUBBLICA
· sperimentare nuove forme di comunicazione visiva estese a tutta la Nuova Passeggiata Archeologica definita nel precedente paragrafo 1.1 che facciano percepire la complessità e l’unitarietà del Centro Archeologico Monumentale;
· promuovere la conoscenza della storia dell’area dei Fori e raccontare, attraverso forme innovative di comunicazione, la trasformazione in atto, per informare i romani e i visitatori e renderli partecipi di un cambiamento percepito tra cantieri e monumenti, ma volto a un’ambiziosa sistemazione urbanistica, monumentale e paesaggistica dell’intero Centro Archeologico Monumentale.
Tutti gli interventi devono rappresentare l’ottica imprescindibile dell’ecosostenibilità nella scelta di soluzioni e nell’utilizzo di materiali, attrezzature e macchinari.
Le soluzioni progettuali devono tenere conto delle seguenti invarianti:
l’assetto funzionale della mobilità nella sua configurazione complessiva e nella definizione dei servizi specifici locali, così come indicato nell’allegato D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione;
l’ingombro delle aree dei cantieri degli scavi archeologici in corso e previsti così come indicato nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi;
l’ingombro delle aree dei cantieri per la stazione “Venezia” della linea C della metropolitana e il progetto delle nuove uscite dalla stazione nell’area del Foro di Traiano così come indicato in Figura 9 e nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi;
la previsione della pista ciclabile pianificata dal PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile). Ferma restando la presenza del percorso ciclabile, si lasciano libere le proposte progettuali relative alla tipologia dell’inserimento sulle sistemazioni superficiali, con forme, materiali e soluzioni di arredo a scelta dei proponenti, ma nel rispetto delle sezioni indicative rappresentate nell’allegato D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione; il progetto definitivo della pista ciclabile del GRAB nel tratto lungo via di San Gregorio indicato nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi;
il programma di interventi giubilari indicati nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi che interessano l’area del CArMe e in particolare quelli relativi alla riconfigurazione del nodo di Porta Capena come centro servizi per i visitatori da realizzare nella Casina Vignola – Boccapaduli e area di fermata dell’Archeotram;
il programma di allestimento e di restauro dell’edificio della Torre dei Conti come edificio per servizi e per il Centro Documentazione Area Archeologica Centrale, nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR;
l’ampliamento delle aree pedonali del tratto di via Cavour da via degli Annibaldi a largo Corrado Ricci, attraverso la ridefinizione dello spazio pubblico (superficie carrabile, marciapiedi, aree a parcheggio e spazi concessi a Occupazione Suolo Pubblico), come stabilito dalla Delibera di Assemblea Capitolina n. 77 del 11/10/2022 [7] e gli itinerari pedonali indicati nell’allegato D.1 – Schema funzionale della mobilità esistente e di previsione;
lo svolgimento della sfilata in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno che prevede l’allestimento di tribune e di spazi per il transito dei mezzi lungo via dei Fori Imperiali;
il progetto di restauro e rifunzionalizzazione del complesso di Palazzo Rivaldi Silvestri a via del Colosseo così come illustrato nell’allegato C.9 – Quadro degli interventi;
l’intervento promosso dal Parco Archeologico del Colosseo per la riqualificazione delle aree di pertinenza del monumento e del sistema degli ingressi come rappresentato nella Figura 4
A queste si aggiungono le seguenti prescrizioni che devono essere ritenute componenti imprescindibili delle attività di progettazione:
l’articolazione di una serie di spazi pubblici disciplinati come aree pedonali. Lungo tutto il tracciato compreso tra piazza Venezia e piazza del Colosseo incrocio via Labicana il traffico verrà limitato alle sole esigenze del servizio di trasporto collettivo, senza taxi, e di emergenza, ferma restando la necessaria accessibilità a servizio del Parco Archeologico del Colosseo. I concorrenti devono proporre una sistemazione di alta qualità estetica, in grado di mitigare l’impatto su paesaggio, per distinguere le aree pedonali dalle corsie del trasporto collettivo, per esempio mediante adeguate segnaletiche, differenze di materiali e dispositivi di sicurezza, ai sensi delle norme del Codice della Strada;
una proposta illuminotecnica finalizzata alla caratterizzazione funzionale delle aree e dei percorsi ed alla valorizzazione architettonica e monumentale dell’ambito. L’illuminazione, integrata con sistemi di videosorveglianza, oltre che per la valorizzazione architettonica e monumentale, deve essere studiata al fine di garantire un livello di lux minimo tale da rappresentare la possibilità di estendere la fruizione nelle ore serali anche allo scopo di aumentare i livelli di sicurezza. Il progetto dovrà rispettare le prescrizioni normative e di legge che regolamentano il settore, nonché lo standard tipologico dei sostegni e dei corpi illuminanti presenti nel centro storico della città;
la flessibilità d’uso dello spazio, che ne consenta, anche attraverso specifica predisposizione impiantistica, l’utilizzo per nuovi servizi per la città, quali ad esempio: aree per la rappresentazione di spettacoli, spazi di aggregazione, luoghi destinati alla vita pubblica, all’incontro tra i cittadini e le Istituzioni e alle iniziative delle associazioni di cittadinanza attiva;
l’integrazione tra le infrastrutture esistenti e le nuove realizzazioni, con un sistema impiantistico per gli opportuni collegamenti, canalizzazioni e cablaggi, per le necessità connesse ai diversi impieghi a rete dal punto di vista tecnologico e idraulico;
il ridisegno complessivo del verde urbano, supportato da opportune giustificazioni tecniche, in coerenza con il quadro normativo. Per la messa a dimora delle eventuali nuove specie si valuti attentamente il rapporto tra l’apparato radicale ed il complicato quadro della consistenza del sottosuolo rappresentato dai PP.SS., dai reperti archeologici, dalle cavità sotterranee e dagli spazi sotterranei, privilegiando l’ipotesi di piantumazioni in zolla fuori terra. Nel caso di operazioni di riempimento, rimodellazione dei terreni, utilizzo di rocce e miglioramenti fondiari in situ, devono essere rispettate le norme previste sulla “Gestione delle materie” ai sensi del D.P.R. n. 120/2017;
la salvaguardia delle specie presenti e la previsione, durante le fasi realizzative delle opere, di sistemi di protezione dei fusti e di dispositivi che evitino il sotterramento dei colletti arborei;
l’adozione del principio del “design universale” in riferimento alle convenzioni dell’ONU e ai documenti internazionali che definiscono un ambiente accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psico-cognitive, può accedervi e muoversi in sicurezza ed autonomia. L’accessibilità va quindi intesa in modo ampio come l’insieme delle caratteristiche spaziali, distributive ed organizzativo-gestionali in grado di assicurare una reale fruizione dei luoghi e delle attrezzature da parte di chiunque, configurando spazi urbani e architettonici “sentiti” come amichevoli, accoglienti ed inclusivi, che permettano a tutti di muoversi ed interagire con gli altri in modo semplice ed agevole2.
(7) Deliberazione 77 11/10/2022 S.G. – U.O. SUPP. GIUNTA E ASS. CAPITOLINA – INIZIATIVA CONSILIARE A firma dei Consiglieri Caudo, Michetelli, Carpano, Battaglia, Bonessio, Fermariello, Ferrara, Stampete, Di Stefano, Ferraro, Rocca. Delibera di indirizzo per la riqualificazione e la sistemazione pedonale di Largo Corrado Ricci nell’ambito del progetto di restauro e allestimento dell’edificio Tor de’ Conti – M1C3, investimento 4.3 PNRR – Progetto Caput Mundi – Next Generation EU.. (Protocollo N. 24075 del 03/08/2022)