Tra i progetti per il Giubileo 2025 inseriti nel Programma “Giubileo della Speranza” sottoposti ai poteri specialidel Sindaco Commissario Gualtieri, c’è quello di un parcheggio interrato in Lungotevere Castello di cui Carteinregola si occupa da tempo. Un parcheggio che si dovrebbe realizzare accanto a Castel Sant’Angelo,per un totale di 304 posti auto in parte pertinenziali – cioè destinati a privati per 90 anni – ed in parte a rotazione – attraendo ulteriore traffico veicolare in un’area a pochi passi dal parcheggio interrato di Piazza Cavour (715 posti auto, di cui 374 a rotazione) e ben collegata tramite il trasporto pubblico. Ma soprattutto con il corredo di rampe, ascensori, scale, griglie di aerazione che modifichebbero irreversibilmente il Paesaggio di uno spazio sul Lungotevere a ridosso dei giardini di Piazza Adriana, nel centro storico di Roma, zona UNESCO. L’intervento, che nella previsione dei DPCM giubilari del 2023 avrebbe dovuto essere collaudato nel IV trimestre del 2025, nel DPCM aggiornato nel giugno 2024 da “indifferibile” è diventato “essenziale”, con lavori che inizieranno dopo la fine del Giubileo e il collaudo nel I trimestre 2027. Pubblichiamo una scheda di sintesi con le principali obiezioni di Carteinregola e in calce la cronologia e i materiali.
(scheda del DPCM 2023)
LA SCHEDA: Le criticità individuate da Carteinregola
Controindicazioni paesaggistiche
Obiezioni procedimentali
Controindicazioni della mobilità
1) Controindicazioni paesaggistiche
L’area dove dovrebbe essere realizzato il parcheggio si trova nel perimetro del sito UNESCO patrimonio dell’umanità, sul Lungo Tevere accanto a Castel Sant’Angelo, e riteniamo che le strutture esterne del parcheggio provocherebbero una irreversibile alterazione dello stato dei luoghi. In particolare, dal progetto che abbiamo avuto modo di visionare, la rampa di uscita delle auto sarebbe scavata a pochi metri dai giardini di Piazza Adriana, mentre lo spazio dove fino a un anno fa insistevano i giardini progettati da Portoghesi per il Giubileo 2000 – oggi cancellati dallo scavo per l’archeologia preventiva – ospiterebbe una distesa di griglie di aerazione, seppure in parte camuffate da siepi, e le scale e le torrette degli ascensori in superficie. Inoltre non verrà recuperato neanche lo spazio attualmente adibito a parcheggio della Procura, visto che i posti a raso dovrebbero restare nell’area che occupano attualmente, seppure leggermente ridotti di numero.
2) Obiezioni procedimentali: l’intervento doveva essere messo a gara, oppure il Sindaco dovrebbe approvare una deroga al Codice dei contatti con una specifica ordinanza commissariale. Aggiornamento: sulla base delle dichiarazioni di una rappresentante del Dipartimento mobilità nel corso di una commissione congiunta dell’11 ottobre, è stata redatta una bozza di Ordinanza commissariale per avviare una serie di verifiche sulle criticità emerse nel corso della conferenza dei servizi, con l’istituzione di una “Commissione Lavori Pubblici a livello di Provveditorato”, agli esiti della quale il Sindaco potrà utilizzare i suoi poteri commissariali per derogare alle normative ostative all’intervento. Tuttavia la rappresentante ha anche dichiarato che il Dipartimento Mobilità ha sollecitato un adeguamento alle normative, così da adeguare la progettazione al Codice degli appalti. In pratica pare che le istituzioni preposte abbiano raccolto le obiezioni che da tempo Carteinregola sta ponendo.
Il progetto del parcheggio è stato inserito nel DPCM Giubileo del 12 gennaio 2023[i] e dell’8 giugno 2023[ii] come intervento “essenziale e indifferibile” con la previsione del collaudo – quindi dell’entrata in esercizio – nel IV trimestre 2025. Nel DPCM Giubileo del 10 giugno 2024 l’intervento è stato confermato, ma con una modifica della classificazione divenendo solo “essenziale” e con un nuovo cronoprogramma che prevede che i lavori inizino nel I trimestre 2026 e finiscano nel I trimestre 2027.
Quindi un intervento che non era e non è funzionale al Giubileo, che può godere delle deroghe alle normative grazie ai poteri speciali del Sindaco commissario per il Giubileo.
L’intervento è uno dei pochi interventi giubilari interamente finanziati da privati, e prevede la realizzazione di 244 posti auto da vendere per 90 anni a privati a prezzi di mercato, e 162 posti auto da destinare a sosta rotazionale a pagamento. La realizzazione del parcheggio interrato su suolo e sottosuolo pubblico è stata attribuita direttamente alla ditta finanziatrice, al contrario della maggioranza degli interventi giubilari che sono sottoposti alle procedure di evidenza pubblica e che, nei casi in cui si renda necessario agire in deroga alle disposizioni vigenti, sono oggetto di specifica e motivata ordinanza commissariale.
La motivazione addotta dall’amministrazione per l’affidamento diretto, richiamata anche nelle schede dei DPCM, che definiscono le fonti di finanziamento “Soggetto privato titolare di convenzione PUP”(2023) e “Fondi concessionario Piano urbano parcheggi” (2024) è che la ditta vanterebbe dei “diritti pregressi” perché l’intervento è inserito nel Piano Urbano Parcheggi.
Carteinregola da tempo si batte perché venga fatta chiarezza sui presunti “diritti acquisti” nei casi in cui, come per il Pup di Lungotevere Castello, l’intervento non abbia mai superato la fase istruttoria, quindi non abbia mai raggiunto un’Ordinanza commissariale (dal novembre 2006 fino al 31 dicembre 2012 a Roma era in vigore l’emergenza traffico che attribuiva, anche in questo caso, poteri straordinari al Sindaco) di autorizzazione alla stipula della Convenzione, né tanto meno la Convenzione.
La storia del Pup di Lungo Tevere Castello
La localizzazione di un parcheggio a Lungo Tevere Castello è stata inserita negli interventi del primo Piano Urbano Parcheggi del Sindaco Walter Veltroni neo commissario straordinario per l’emergenza traffico e mobilità, il 12 ottobre 2006[iii]. Qualche mese dopo ritroviamo l’intervento in un’altra ordinanza[iv]che rimodula molte proposte del Piano Parcheggi 89/91 (quello scaturito dalla Legge 122/89, cosiddetta “Legge Tognoli”), in questo caso rilocalizzando e unendo 5 vecchi interventi della stessa ditta “proponente” previsti altrove[v], i cui posti auto, sommati, vengono indicati come dotazionedell’intervento di Lungotevere Castello[vi] : 609 posti auto, 429 “pertinenziali” (cioè box da rendere pertinenza della proprietà di un immobile, appartamento o locale commerciale ecc) e 180 “a disposizione dei privati”.
Nelle successive ordinanze commissariali del 2008[vii] l’intervento è riportato con le stesse caratteristiche, mentre nel 2011 un’ordinanza commissariale rimodula i posti auto trasferendone una parte in un altro intervento dello stesso proponente, riducendoli a 406[viii]. Gli stessi p.a. attribuiti alla ditta per l’intervento giubilare.
A partire dal 2015 in vari documenti comunali l’intervento è inserito nell” “Elenco localizzazioni per le quali sono stati presentati progetti … ma manca il requisito di proprietà comunale dell’area”[ix], requisito mancante che si protrae fino a oggi: nel Dpcm del 2023 è scritto che – “Il parcheggio è completamente interrato ed al di sotto della piazza, la cui superficie in parte ricade in area demaniale, per la quale occorrerà attivare le procedure per l’acquisizione al Patrimonio di Roma Capitale” – e lo stesso in quello del giugno 2024
Quali regole per gli interventi del Piano Parcheggi
Va ricordato che l’ AVCP , Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (oggi ANAC Autorità Nazionale Anti Corruzione) prima nel 2005[x], poi nel 2012[xi] – finiti i poteri commissariali per l’”emergenza traffico” – e poi ancora nel 2015, ha sollecitato Roma Capitale affinchè chiudesse il vecchio Piano Parcheggi e applicasse finalmente le norme vigenti, adottando le gare e i project financing per l’assegnazione di interventi che “in quanto opere di interesse generale, realizzate su aree pubbliche destinate a tornare in regime di “piena proprietà” nel patrimonio dell’ente interessato allo scadere del termine di durata del diritto superficiario, rientrano nella nozione di “opere pubbliche”.
Quindi a nostro avviso il progetto di un parcheggio rimasto sempre “in istruttoria”, avrebbe dovuto essere sottoposto alla valutazione dell’Amministrazione sul perdurare della suo eventuale pubblico interesse e, in caso affermativo, sottoposto a procedure di evidenza pubblica per individuare il soggetto realizzatore.
E riteniamo che le nostre considerazioni siano confermate da una recente sentenza del TAR del Lazio[xii], che ha respinto il ricorso della stessa ditta per un altro intervento – un ampliamento del parcheggio esistente da ricavare scavando sotto lo storico Mercato Metronio – a cui il Comune aveva deciso di rinunciare per procedere alla ristrutturazione del mercato e del parcheggio già esistente.
Anche in quel caso la ditta non aveva stipulato alcuna convenzione con il Comune, ma con il ricorso chiedeva l’annullamento degli atti comunali e municipali di revoca dell’intervento e anche un indennizzo per la mancata realizzazione dell’ampliamento del parcheggio. Il TAR ha ritenuto valide le motivazioni del Comune e non ha ritenuto sussistente l’obbligo di Roma Capitale a indennizzare la ricorrente, in quanto “soltanto la stipula del contratto di concessione avrebbe potuto conferirle…” “una posizione di interesse qualificato”[xiii].
Sulla base di quanto esposto, riteniamo che se la volontà del Sindaco è quella di confermare la realizzazione del parcheggio, sarebbe necessario sottoporre l’intervento a una procedura di evidenza pubblica, oppure, in alternativa, avvalersi dei poteri speciali per il Giubileo e firmare un’ordinanza commissariale nella quale si approva la deroga, con le relative motivazioni.
3) Controindicazioni per la mobilità
La rampa di accesso delle auto nel progetto sottoposto alla Conferenza dei servizi sarebbe aperta sul lungotevere /Piazza dei Tribunali all’incrocio con Via Triboniano, uno dei tratti più trafficati di Roma, e sarebbe a nostro avviso in contrasto con quanto scritto nel PGTU del 2019, che classifica la viabilità come Interquartiere (21.6 PASSI CARRABILI 21.6.1 Dimensionamento pag. 185), considerando che sono consentiti accessi carrabili in forma diretta solo su strade locali, e che «Non sono pertanto consentiti sulle strade principali ed il loro raccordo con le strade di scorrimento e di quartiere deve avvenire tramite carreggiate di servizio attrezzate con idonei varchi». Anche con la prevista eliminazione della sosta di superficie su quel tratto di lungotevere a nostro avviso sarebbe ridimensionato un importante tratto della viabilità pubblica per garantire le corsie di immissione in un parcheggio privato.
Oltretutto è evidente che la strada interquartiere (in verde) a monte e a valle dell’intervento non può che far confluire il traffico sulla via Triboniano e su Piazza Adriana per ricongiungersi a Lungotevere di Sassia, a maggior ragione con la prevista realizzazione del sottopasso di Piazza Pia (intervento Giubilare).
Inoltre riteniamo che la realizzazione di 162 posti autoa rotazione renderebbero il parcheggio un attrattore di traffico in una delle zone più trafficate di Roma (e più servite dal trasporto pubblico), anche considerando che a meno di 200 metri si trova il parcheggio di Piazza Cavour, (715 posti auto, di cui 374 a rotazione) da un lato, e l’edificando parcheggio di Piazza Risorgimento (288 PA) dall’altro. Inoltre al Gianicolo il parcheggio da 800 posti realizzato dal Sindaco Rutelli per il Giubileo del 2000, e, non molto lontano, il progettato parcheggio di Lungotevere dei Mellini, 277 PA di cui stanno per iniziare i lavori.
PUP LUNGOTEVERE CASTELLO CRONOLOGIA MATERIALI
Da dove viene il Pup di LungoTevere Castello
Il 24 marzo 1989 viene approvata la legge 122/1989 “Disposizioni in materia di parcheggi, programma triennale per le aree urbane maggiormente popolate, ecc” –la cosiddetta “ Legge Tognoli” – che tra le varie misure per ridurre il traffico nelle aree urbane, facilita la realizzazione di parcheggi pertinenziali anche attraverso la concessione del diritto di superficie di aree comunali e attraverso deroghe alle normative vigenti. I comuni “sono tenuti alla realizzazione del programma urbano dei parcheggi. Tale programma deve tra l’altro indicare le localizzazioni ed i dimensionamenti, le priorità di intervento ed i tempi di attuazione, privilegiando le realizzazioni volte a favorire il decongestionamento dei centri urbani mediante la creazione di parcheggi finalizzati all’interscambio con sistemi di trasporto collettivo e dotati anche di aree attrezzate per veicoli a due ruote, nonché le disposizioni necessarie per la regolamentazione della circolazione e dello stazionamento dei veicoli nelle aree urbane” (scarica l’originale L_24_03_89_122 Legge Tognoli su Gazzetta Ufficiale) (scarica Legge 122- 89 Tognoli “Legge Tognoli” (come successivamente modificata in particolare dalla legge n. 127/1997, D.P.R. n. 380/2001, legge n. 185/2002)
3 novembre 1989 con la Deliberazione del Consiglio comunale n. 2671 è adottato dalla Amministrazione Comunale il Programma Urbano Parcheggi (P.U.P.) ai sensi della legge 122/89. Nel 1990 e nel 1991, l’Amministrazione comunale provvede, mediante pubblicazione di un avviso su quotidiani a diffusione nazionale,all’aggiornamento del Programma con l’inserimento degli interventi proposti dai privati. Dal 1990 al 2006 sono approvate dal Consiglio comunale di Roma[1] numerose deliberazioni riguardanti il Piano parcheggi comunale, che riguardano sia gli interventi, sia le regole e le procedure da adottare.
il 13 ottobre 2005 con Determinazione n. 8/2005 l’AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici oggi ANAC) sollecita il Comune di Roma ad adottare per gli interventi del Piano parcheggi l’”applicazione la disciplina sui lavori pubblici di cui alla legge n. 109/1994 e s.m.i. [la cosiddetta “Legge Merloni” La nuova legge quadro in materia di lavori pubblici ] con conseguente scelta del costruttore con le procedure ivi contemplate”. – Determinazione dell’AVCP n. 8/2005 scarica La determinazione sarà superata dall’attribuzione al Sindaco Veltroni dei poteri speciali di deroga anche allea normativa citate dall’Autorità (vedi sotto)
il 4 agosto 2006 con un D.P.C.M il Governo Prodi dichiara “lo stato di emergenza determinatasi nella città di Roma nel settore del traffico e della mobilità” scarica DPCM_4_agosto_2006 e con una successivaOrdinanza n. 2543 del 26 settembre 2006 scarica OPCM 3543conferisce al Sindaco Veltroni poteri straordinari con possibilità di deroga a decine di normative vigenti[2], anche per quanto riguarda il Piano urbano parcheggi, la cui approvazione, prima di competenza del Consiglio comunale[3], diventa oggetto di Ordinanze commissariali (il regime commissariale cesserà il 31 dicembre 2012). Il parcheggio interrato di Lungotevere Castello è inserito negli interventi del primo Piano Urbano Parcheggi del neo commissario Veltroni, il 12 ottobre 2006, nella Ordinanza commissariale n.2.
27 luglio 2007 con l’ O.C. 52/2017 del 27 luglio 2007scarica Ordinanza del Commissario delegato n. 52 il Sindaco Commissario riorganizza tutti gli interventi del PUP 1989/91 inserendoli in un nuovo “Piano del Sindaco Commissario” che rimodula le proposte del Piano, in questo caso rilocalizzando e unendo 5 vecchi interventi della stessa ditta “proponente” previsti altrove[4], i cui posti auto, sommati, vengono indicati come “dotazione” dell’intervento di Lungotevere Castello[5] : 609 posti auto, 429 “pertinenziali” e 180 “a disposizione dei privati”.
Nell’ordinanza successiva, N.98 del 13/02/2008 scarica OC 98/2008, i posti auto indicati sono sempre 609, ma 180 diventano “rotazionali” e così restano nel Piano Parcheggi del neo Sindaco, anche lui commissario straordinario, Alemanno, nell’ordinanza N. 129 del 27/11/2008 scarica l’oc 129 .
Nel sito della ditta la descrizione – ora non più on line – del progetto avanzato al Comune descrive la disposizione dei posti auto su tre piani e la previsione, nel primo e nel secondo piano, di un’ampia metratura per quelle che vengono definite “attrezzature pubbliche e commerciali” [6]
Nel giugno 2011 ( OC 379_2011 via della Giuliana del 9 giugno 2011) i posti auto di Lungotevere Castello sono ridotti da 609 a 406 in cambio dell’aumento di 85/88 posti auto nell’intervento di via della Giuliana, sempre attribuito alla stessa ditta, che passano da 200 a 288 [7].
Il 31 dicembre 2012 cessano i poteri commissariali del Sindaco
Nel giugno 2015 l’ Assessore alla Mobilità della Giunta Marino Guido Improta, su sollecitazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, effettua un ricognizione di tutti gli interventi del Piano parcheggi terminati, in corso e nelle varie fasi procedurali [8]
in seguito predispone una bozza di delibera – poi non approvata per le sue premature dimissioni [9] – nella quale il Pup di Lungotevere Castello è inserito nell”Elenco localizzazioni per le quali sono stati presentati progetti ai sensi dell’articolo 9 comma 4 della legge 122/1989, ma manca il requisito di proprietà comunale dell’area”: “Parte dell’area interessata non risulta di proprietà comunale (nota Dip. Patrimonio 20-08-2007)”.[10]
Una successiva e analoga ricognizione, contenuta in una Proposta di delibera dell’Assessora Meleo della Giunta Raggi, in una prima versione poi modificata [11] portava l’indicazione, sempre per quel Pup vicino al Vaticano, delle controdeduzioni degli uffici: “[l’osservazione del proponente è] Non accoglibile. L’attuale assetto proprietario dell’area non consente di procedere. La proposta di modificare il progetto è una mera dichiarazione d’intenti“; tuttavia l’intervento, insieme ad altri 7 che presentano varie controindicazioni, non è inserito nel gruppo dei PUP mai convenzionati e con controindicazioni poi espunti dall’Assemblea capitolina [12].
L’ultima ricognizione del Dipartimento Mobilità che conosciamo del luglio 2018 [13] indica, per la situazione dell’intervento di Lungotevere Castello B1.4-028, “Avvio del procedimento di Espunzione Prot. QG‐ 22701 28‐06‐2018“. Nonostante i nostri periodici solleciti, e anche proteste dopo le successive e inevitabili espunzioni di interventi attribuiti a ditte nel frattempo fallite, nessuna revisione del Piano parcheggi avviene nel corso della consigliatura Raggi; anche in occasione della campagna elettorale del 2021 le nostre richieste ai candidati sulle intenzioni rispetto al PUP non ottengono risposte [14].
Arrivano i poteri speciali per il Giubileo
15 dicembre 2022 è approvato il DPCM con il Programma dettagliato degli interventi per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025
12 gennaio 2023 Nel DPCM pubblicato con il programma degli interventi è inserito, come “intervento essenziale e indifferibile” alla scheda 35. Parcheggio interrato Lungotevere Castello, con gli stessi posti auto indicati nelle ordinanze commissariali. L’intervento è sottoposto ai poteri speciali di accelerazione delle procedure e deroga alle normative del Sindaco Commissario Straordinario per il Giubileo 2025 [15]. nella scheda si legge: si legge: “Il parcheggio di tipo tradizionale prevede la realizzazione di complessivi n. 393 posti auto pertinenziali ed in parte a rotazione (le Ordinanze del Sindaco Commissario n. 129/2008 e n. 379/2011 prevedono n. 406 posti auto). Il parcheggio è completamente interrato ed al di sotto della piazza, la cui superficie in parte ricade in area demaniale, per la quale occorrerà attivare le procedure per l’acquisizione al Patrimonio di Roma Capitale“.
16 febbraio 2024 Il Tar del Lazio non accoglie il ricorso della stessa ditta riguardo un altro intervento del Piano Parcheggi a cui il Comune ha rinunciato. Il tribunale accoglie la motivazione comunale del pubblico interesse e respinge la richiesta di risarcimento in quanto l’intervento era rimasto nella fase istuttoria e non aveva ottenuto “nessun ulteriore provvedimento di approvazione del progetto e di autorizzazione alla stipula di una relativa convenzione” (Vedi nota XIII) Diritti acquisiti PUP: una sentenza del TAR ci dà ragione (per il Mercato Metronio e non solo)
22 marzo 2023 l’ufficio di supporto del commissario straordinario convoca una riunione delle amministrazioni e enti che avrebbero dovuto partecipare alla Conferenza dei servizi per sondare se vi siano ostacoli al parcheggio ( l’informazione, desunta dal ricorso al TAR della ditta inviato anche a Carteinregola, sembra riferirsi a una riunione informale)
26 aprile 2023 la ditta chiede l’indizione della CdS
2 maggio 2023 viene indetta la Conferenza dei servizi decisoria in forma semplificata e asincrona dal Dipartimento mobilità e trasporti di Roma Capitale
4 maggio 2023. la Commissione per la manutenzione e conservazione del Palazzo di Giustizia di Roma chiede di partecipare alla CdS; la richiesta è accolta
24 maggio 2023 L’ufficio tecnico del Municipio invia parere negativo per il parcheggio
29 maggio 2023 Carteinregola,organizza una conferenza in loco trasmessa anche on line insieme a Italia Nostra Roma, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Cittadinanzattiva Lazio, Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Respiro Verde Legalberi, Coordinamento per il Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano, Roma Ricerca Roma, Rete delle Associazioni per una Città Vivibile, Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale). Intervengono anche Orlando Corsetti, dello staff dell’assessore Patanè, e Adriano Labbucci, assessore alla mobilità del I Municipio (vai al video di Lungotevere Castello, Piazza Risorgimento e gli altri: i parcheggi interrati del I Municipio). Carteinregola riassume la vicenda ponendo delle precise domande all’Amministrazione (vedi Lungotevere Castello, Piazza Risorgimento e gli altri: i parcheggi interrati del I Municipio – le slides).
6 giugno 2024 Carteinregola chiede di partecipare alla CdS, la ditta si oppone, ma qualche giorno dopo aver inviato la domanda al dipartimento mobilità Carteinregola viene ammessa alla CdS e può visionare tutti gli elaborati del progetto, le richieste di ulteriore documentazione degli enti partecipanti e gli ulteriori materiali inviati dalla ditta. Il Progetto è un po’ cambiato rispetto a quanto riportato nel dossier del Giubileo di gennaio per quanto riguarda le rampe di accesso
8 giugno 2023 viene approvato il DPCM con gli interventi del Giubileo Vedi documentoGiubileo 2025 DPCM_20230608_all1-2_SchedeInterventi_90-184.pdf : tra quelli “essenziali e indifferibili” c’è di nuovo il PUP di Lungotevere Castello, con lo stesso testo di accompagnamento e la stessa grafica, cambia solo il numero della scheda, da 35 a 123. Insieme all’intervento anche altri parcheggi interrati nel I e nel II Municipio, tutti con fine lavori/collaudo a Giubileo avanzato o addirittura finito: Parcheggio Lgotevere Castello: collaudo previsto IV Trimestre 2025; Via Porcari collaudo previsto I trimestre 2026; Via Capponi, collaudo previsto I trimestre 2026; Via della Renella, collaudo previsto I trimestre 2026; Piazza Prati degli Strozzi, collaudo previsto I trimestre 2026; Lgotevere Flaminio, collaudo previsto II trimestre 2026, via Guido Reni collaudo previsto IV Trim. 2026/I Trim 2027.
(il cronoprogramma dell’intervento 128 del dpcm 2023)
8 giugno 2023 approvata dalla Giunta Gualtieri la Proposta di Deliberazione di adozione, ai sensi dell’art 10 della Legge n.1150/42 e L R n.19/2022, della variante parziale alle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale vigente. scarica PROPOSTA DI DELIBERAZIONE – Variante parziale al PRG vigente Revisione delle Norme Tecniche di AttuazioneRelazione 13 giugno 2023 Variante parziale al PRG vigente Revisione delle Norme Tecniche di AttuazioneAllegato A All’articolo 71 Reticolo idrografico si propone una modifica che dichiara l’obiettivo di “rendere più organica la norma per favorire interventi infrastrutturali” “definisce all’interno della normativa tecnica di Piano la possibilità di poter modificare lo stato dei luoghi per realizzare interventi pubblici di carattere infrastrutturale {strade, fogne, acquedotti), nelle aree a ridosso dei muraglioni del fiume Tevere, così come previsto dall’art. 96 lettera f) del Regio Decreto n. 523/1904 {Testo unico delle opere idrauliche)”. Ma leggendo il nuovo comma aggiunto si scopre che gli interventi pubblici comprendono anche i parcheggi: “Non è soggetta alle limitazioni di cui al comma 5… la realizzazione di infrastrutture per la mobilità (piazze, strade, parcheggi, marciapiedi, piste ciclopedonali) e reti tecnologiche (fognature, acquedotti, ecc.) L’esecuzione di tali opere è consentita purché le stesse siano collocate completamente al di fuori dell’alveo Inciso assicurando la protezione rispetto alle sollecitazioni idrodinamiche cui possono essere eventualmente soggette e l’assenza di riflessi sul libero deflusso delle acque. Ai fini del rilascio del nulla osta idraulico l’intervento deve essere accompagnato da una relazione di compatibilità idraulica che analizzi tali aspetti e certifichi l’assenza di perturbazioni indotte sulle modalità di deflusso del corso d’acqua e di pericolo per la salvaguardia dell’infrastruttura stessa“. Così motiva la relazione della “Variante parziale al PRG vigente Revisione delle Norme Tecniche di Attuazione“: Viene introdotto uno specifico comma per superare il divieto assoluto di edificazione afferente la fascia di 10 metri retrostante i muraglioni del Tevere, imposto dall’art. 96 lettera f) del RD 52311904 a meno che non vi siano specifiche norme da parte dello strumento urbanistico. Tale modifica è volta ad agevolare la realizzazione di opere pubbliche infrastruttura/i quali strade, fogne, acquedotti ecc..” Ci auguriamo che nell'”eccetera” non siano compresi i parcheggi interrati a pochi metri dai muraglioni del Tevere, come quello di Lungotevere Castello – di cui non sono note le distanze precise – ma anche lungotevere dei Mellini, e lungotevere Arnaldo da Brescia, di cui sono già inziati i lavori…
16 giugno 2023 Carteinregola invia le sue osservazioni alla Conferenza dei servizi, che riguardano vari aspetti che emergono dall’analisi del materiale della CdS, che aumentano ulteriormente le controindicazioni per l’intervento rendendo ancora più difficile da individuare l’interesse pubblico.
6 luglio 2023 il Dipartimento di tutela ambientale invia parere negativo per violazione dell’art.27 del regolamento dle verde urbano che prevede il divieto di realizzare parcheggi interrati sotto parchi, giardini e aree naturali di pregio
20 luglio 2023 Il Dipartimento mobilità indice una riunione in modalità sincrona. Carteinregola partecipa alla riunione della CdS on line . Sempre dal ricorso al TAR apprendiamo che il 19 e 20 luglio erano pervenute osservazioni della Commissione per la manutenzione e conservazione del Palazzo di Giustizia che manifestavano preoccupazione per la sicurezza del Palazzo di Giustizia e la Casa dei Mutilati e invalidi di guerra, che insiste nell’area del progetto.
28 luglio 2023 Verbale della conclusione della conferenza dei servizi, che si chiude con esito negativo, dando atto che “le criticità emerse e le questioni poste in cds non sono superabili, salvo l’attivazione dei poteri attribuiti al Commissario straordinario…”(i documenti non sono stati pubblicati e Carteinregola non è autorizzata a rivelare i contenuti degli atti e della riunione della CdS)
1 settembre 2023 Il quotidiano Il messaggero titola “Giubileo, posteggi a rischio: bocciato il parcheggio sul Lungotevere Castello, c’è il veto della Cassazione In una lettera alla Prefettura la bocciatura per il parcheggio sul Lungotevere Castello Troppo vicino alla Cassazione“. Ma i posteggi non sarebbero “a rischio per il Giubileo”, dato che da cronoprogramma del DPCM il collaudo sarebbe previsto nel IV Trimestre del 2025)
20 ottobre 2023 Commissioni congiunte Giubileo e trasparenza del I Municipio con ODG il Parcheggio Lgotevere Castello
27 ottobre 2023 la ditta avanza il ricorso presso il TAR del Lazio contro Roma capitale e numerosi enti pubblici per l’annullamento del verbale della Conferenza dei servizi decisoria. nel ricorso, inviato anceh a Carteinregola in quanto il ricorso risulta anche contro la partecipazione della nostra associazione alla CDS (vedi LA VICENDA RIGUARDA ANCHE IL DIRITTO DELLE ASSOCIAZIONI DI PARTECIPARE ALLE CONFERENZE DEI SERVIZI )
30 gennaio 2024 la ditta deposita presso il TAR del Lazio motivi aggiunti al ricorso, sempre recapitati anche a Carteinregola, per l’annullamento di una nota del Dipartimento mobilità che invia il verbale ai partecipanti alla CdS e all’ufficio di supporto del commissario straordinario per “eventuali superiori decisioni” trattandosi di interventi giubilari indifferibili, comunicando che le criticità emerse non sono superabili, e segnalando le criticità stesse, tra le quali il tema della sicurezza degli edifici sollevato dalla Commissione per la manutenzione del Palazzo di Giustizia, che secondo il ricorrente “esorbitano dalle valutazioni rimesse alla conferenza dei servizi”. Tra le motivazioni anche la segnalazione della circostanza della proprietà demaniale di parte dell’area, che una nota dell’ufficio di supporto al commissario straordinario del 6 aprile 2024 avrebbe affermato essere oggetto di trattative in corso (ma al 10 giugno 2024 la situazione non era mutata)
28 marzo 2024 Risoluzione promossa dalle opposizioni con la richiesta rivolta al Sindaco Commissario straordinario per il Giubileo Roberto Gualtieri di cancellare il progetto del parcheggio in Lungotevere Castello dalle opere giubilari e di procedere alla chiusura del cantiere ed al ripristino dell’area, è approvata da un fronte che comprende tutte le liste municipali vedi Il I Municipio dice NO al progetto del parcheggio accanto a Castel Sant’Angelo-2 Aprile 2024
10 giugno 2024 Nel nuovo DPCM è ancora presente l’intervento, ma con una modifica della classificazione, da “indifferibile” a solo “essenziale” e con un nuovo cronoprogramma, che prevede che i lavori inizino nel I trimestre 2026 e finiscano nel I trimestre 2027. E’ invece cancellato il progetto del parcheggio di Piazza Risorgimento, che era previsto nel precedente DPCM, finanziato e realizzato dalla stessa ditta
(il cronoprogramma dell’intervento 128 del dpcm 2024)
28 giugno 2024 Gualtieri conferma il parcheggio interrato accanto a Castel Sant’Angelo – prendiamo atto delle contraddizioni con cui il Sindaco governa la città e continueremo la nostra battaglia per la tutela di un patrimonio collettivo come il Paesaggio e in difesa dell’interesse pubblico. Leggi l’articolo
11 ottobre 2024 Commissione congiunta Trasparenza – Giubileo PNRR con ODG Giubileo 2025 – Intervento n. 123 Parcheggio interrato di Lungotevere Castello – verifica degli atti e delle procedure
di grande interesse l’aggiornamento fornito nel corso della Commissione dalla Dottoressa Fiori del Dipartimento mobilità e trasporti di Roma Capitale che riportiamo quasi letteralmente: (sull’intervento di Lungotevere Castello) c’è stata la verifica della procedibilità con la conferenza dei servizi, che ha avuto un esito non favorevole perché le condizioni non permettevano di concedere la fattibilità con le possibilità normative che abbiamo in capo Roma Capitale, che possono essere superate coi poteri di deroga del commissario giubilare; così sono state trasferite le competenze all’Ufficio Giubileo (direttore Botta) che sta predisponendo una bozza di ordinanza volta a superare le criticità che sono emerse, come la impossibilità di realizzare il parcheggio scavando sotto le aree verdi, il superamento di quell’acquisizione dell’ area demaniale, che richiede di svolgere un procedimento a se stante e un’attività giuridico -amministrativa, il tema sollevato dalla procura sulla stabilità dei palazzi. Infatti nella bozza di ordinanza è istituita una commissione Lavori Pubblici a livello di Provveditorato e il procedimento ora prosegue al di fuori di Roma Capitale, totalmente incardinato all’Ufficio giubileo che curerà l’approvazione di questa ordinanza, che superi le criticità , ad esito di una serie di verifiche che devono appunto superare le criticità emerse. Roma Capitale si è inserita in questo discorso affinché questa ordinanza potesse anche consentire – se gli esiti delle varie verifiche saranno favorevoli – anche un adeguamento alle normative, in modo da adeguare la progettazione a quel codice degli appalti che è entrato in vigore l’anno passato. L’esito di queste verifiche che saranno avviate dipende dallo Stato, che si sta muovendo: se con queste verifiche si chiuderà il percorso, vedremo come riavviare una conferenza di servizi. In questo momento l’intervento segue le norme di semplificazione e deroga previste per le opere giubilari. Quanto alla sistemazione dell’area – si augura la dottoressa Fiori – che il commissario per il Giubileo Gualtieri solleciti il privato per trovare un aspetto decoroso dell’area“.
[v] Via Bonaccorsi (Municipio 18 oggi XIII) via Filippo De Grenet e via San Quasimodo (municipio 12 oggi IX) via Vercelli (municipio 9 oggi VII) Piazza Cervinia (municipio 19 oggi XIV)
[vii] OC 98/2008 del Sindac commissario Veltroni e OC 129 /2008 del Sindaco commissario Alemanno
[viii] L’OC 379_2011 via della Giuliana del 9 giugno 2011 riduce i posti auto di Lungotevere Castello da 609 a 406 in cambio dell’aumento di 85/88 posti auto nell’intervento di via della Giuliana, sempre attribuito alla stessa ditta, che passano da 200 a 288
[ix] Una successiva e analoga ricognizione, contenuta in una Proposta di delibera dell’Assessora Meleo della Giunta Raggi, in una prima versione poi modificata portava l’indicazione, sempre per quel Pup vicino al Vaticano, delle controdeduzioni degli uffici: “[l’osservazione del proponente è] Non accoglibile. L’attuale assetto proprietario dell’area non consente di procedere. La proposta di modificare il progetto è una mera dichiarazione d’intenti“; tuttavia l’intervento, insieme ad altri 7 che presentano varie controindicazioni, non è inserito nella delibera delle espunzioni
[x]13 ottobre 2005 Determinazione dell’AVCP n. 8/2005 su Cessione del diritto di superficie su aree pubbliche per la realizzazione di parcheggi Contratti Pubblici– Determinazione dell’AVCP n. 8/2005 scarica
“non è consentito realizzare opere pubbliche o di pubblico interesse o destinate ad un uso pubblico mediante schemi procedimentali differenti rispetto a quelli specificamente disciplinati dalla legge 11 febbraio 1994, n.109 e s.m., e, più in generale dalla normativa di settore”.
Già in questa occasione, L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici fornisce alcuni chiarimenti di carattere generale sulla disciplina applicabile nel caso di cessione del diritto di superficie su aree pubbliche per la realizzazione di parcheggi .La costruzione di parcheggi, in quanto opere di interesse generale, realizzate su aree pubbliche destinate a tornare in regime di “piena proprietà” nel patrimonio dell’ente interessato allo scadere del termine di durata del diritto superficiario, rientrano nella nozione di “opere pubbliche”* . Da quanto sopra consegue, dunque, che per la realizzazione dei parcheggi de quibus non può essere costituito sic et simpliciter un diritto di superficie in favore di privati, i quali realizzano a propria cura e spese le relative opere, ma deve necessariamente trovare applicazione la disciplina sui lavori pubblici di cui alla legge n. 109/1994 e s.m.i., con conseguente scelta del costruttore con le procedure ivi contemplate. Se così non fosse, infatti, ci sarebbe una palese violazione dei principi di trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa, principi che si traducono nella necessità di espletare una procedura ad evidenza pubblica nella forme indicate dalla suddetta normativa di settore.
[xiii] Dalla sentenza del TAR Lazio pubblicata il 16/02/2024 “…assumendo rilievo dirimente la circostanza che la revoca abbia inciso, rimuovendolo, non già su un rapporto convenzionale-concessorio già in essere tra le parti, bensì su una mera determinazione di valutazione positiva del progetto presentato [dalla società ricorrenteNDR] , peraltro resa in seno ad una Conferenza di servizi di tipo istruttorio, e, dunque, su un atto ad efficacia interinale, al quale non ha fatto seguito nessun ulteriore provvedimento di approvazione del progetto e di autorizzazione alla stipula di una relativa convenzione, né tanto meno la stipula di un accordo e, dunque, l’acquisizione di un titolo anche negoziale per il rilascio del permesso di costruire e, dunque, l’avvio delle opere per la realizzazione dell’intervento
[4] Via Bonaccorsi (Municipio 18 oggi XIII) via Filippo De Grenet e via San Quasimodo (municipio 12 oggi IX) via Vercelli (municipio 9 oggi VII) Piazza Cervinia (municipio 19 oggi XIV)
[6] Le informazioni, oltre che dal sito della ditta, sono state ottenute na suo tempo – fino al 2015 – anche tramite accesso agli atti presso l’allora Ufficio extradipartimentale parcheggi del Dipartimento Mobilità di Roma Capitale effettuato come Coordinamento dei Comitati NO PUP
[7] OC 98/2008 Intervento B1.4-29 Via della Giuliana (già Viale delle Milizie – Via della Giuliana) 200 posti auto (140 pertinenziali e 60 rotazionali), inserito nella rimodulazione della OC di Veltroni n. 52 del 27 7 2007 mantenuto nella OC di Alemanno); l’OC stabilisce 85 box pertinenziali e 203 stalli a disposizione dei privati
[9] La bozza ci è stata inviata direttamente dall’allora Assessore Improta
[10] L’obiettivo di Improta, richiesto dall’ANAC, era inviare ai proponenti che non avevano dato seguito all’iter avviato per gli interventi, un sollecito a completare le procedure, e fissare un termine entro il quale sarebbero decadute le proposte avanzate. Da allora sono passati 8 anni e nessuna amministrazione successiva, nonostante il ricorrente avvio di iniziative analoghe, ci risulta abbia effettivamente fissato dei termini per le ditte, lasciando gli interventi del Piano parcheggi in un limbo assai opaco
[11] La bozza ci era stata inviata, in seguito alla nostra richiesta per l’invio delle nostre osservazioni, dall’allora Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno
[13] per questo motivo Carteinregola chiede le dimissioni dell’assessora e fa un presidio simbolico in Assemblea capitolina (> vedi Carteinregola e NO PUP hanno chiesto le dimissioni dell’Assessora Meleo -15 Novembre 2018Continua#; in seguito si terranno una serie di incontri con l’Assessora e i responsabili del Piano parcheggi del Dipartimento mobilità, che tuttavia non porteranno a nessun esito.
[15] VediIl Sindaco Gualtieri nominato Commissiario Straordinario per il Giubileo – . -6 Febbraio 2022Continua# Grazie ai poteri speciali il Sindaco “Commissario straordinario, limitatamente agli interventi urgenti di particolare criticità, può operare a mezzo di ordinanza, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, …, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio…nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.” Inoltre è costituita la società «Giubileo 2025 controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, che “agisce anche in qualità di soggetto attuatore e di stazione appaltante per la realizzazione degli interventi” e che “può affidare incarichi di progettazione, servizi di architettura e ingegneria ed altri servizi tecnici finalizzati alla realizzazione degli interventi …applicando le procedure del decreto semplificazioni” e, “per le eventuali attività di rielaborazione e approvazione di progetti non ancora aggiudicati” applicare “le procedure acceleratorie” del Decreto cd “sblocca cantieri” che prevede che per “l’approvazione dei progetti da parte dei Commissari straordinari, d’intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale, per i quali i termini dei relativi procedimenti sono dimezzati, e per quelli relativi alla tutela di beni culturali e paesaggistici, per i quali il termine di adozione dell’autorizzazione, parere, visto e nulla osta è fissato nella misura massima di sessanta giorni dalla data di ricezione della richiesta, decorso il quale, ove l’autorità competente non si sia pronunciata, detti atti si intendono rilasciati (…)”
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(a fronte di irreversibili ricadute sul patrimonio paesaggistico) Tra i progetti per il Giubileo 2025 inseriti nel Programma “Giubileo della Speranza – interventi essenziali e indifferibili“” con i poteri speciali…
Legge di Bilancio 2022 FONDI PER IL GIUBILEO 2025 da PAG. 174 – commi da 420 a 443
(…) 422. Il Commissario straordinario di cui al comma 421 predispone, sulla base degli indirizzi e del piano di cui all’articolo 1, comma 645, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente a tale scopo destinate, la proposta di programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, da approvare con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze.
(…)
425. Ai fini dell’esercizio dei compiti di cui al comma 421, il Commissario straordinario, limitatamente agli interventi urgenti di particolare criticità, può operare a mezzo di ordinanza, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159[3], delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea. Le ordinanze adottate dal Commissario straordinario sono immediatamente efficaci e sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale.
(…)
427. Al fine di assicurare la realizzazione dei lavori e delle opere indicati nel programma dettagliato degli interventi, nonché la realizzazione degli interventi funzionali all’accoglienza e alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, è costituita una società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze denominata «Giubileo 2025 », che agisce anche in qualità di soggetto attuatore e di stazione appaltante per la realizzazione degli interventi e l’approvvigionamento dei beni e dei servizi utili ad assicurare l’accoglienza e la funzionalità del Giubileo. (…)
(…)
429. La società « Giubileo 2025 » cura le attività di progettazione e di affidamento nonché la realizzazione degli interventi, delle forniture e dei servizi. A tale scopo, la società può avvalersi, previa stipula di apposite convenzioni, delle strutture e degli uffici tecnici e amministrativi della regione Lazio, del comune di Roma Capitale, dell’Agenzia del demanio, dei provveditorati interregionali per le opere pubbliche, nonché dei concessionari di servizi pubblici.La predetta società può altresì, nei limiti delle risorse disponibili, stipulare,anche in deroga alla disciplina del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50[8], a eccezione delle norme che costituiscono attuazione delle disposizioni delle direttive 2014/24/UE[9] del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, e 2014/25/UE[10] del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, apposite convenzioni, anche a titolo oneroso, con società direttamente o indirettamente partecipate dallo Stato da Roma Capitale o dalla regione Lazio ai fini dell’assistenza tecnica, operativa e gestionale.
430. La società «Giubileo 2025» può affidare incarichi di progettazione, servizi di architettura e ingegneria ed altri servizi tecnici finalizzati alla realizzazione degli interventi di cui al programma dettagliato, applicando le procedure di cui all’articolo 1 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 [decreto semplificazioni] , convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120. Per le eventuali attività di rielaborazione e approvazione di progetti non ancora aggiudicati si applicano le procedure acceleratorie previste dall’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55. [Decreto cd “sblocca cantieri”]: Art. 4 comma 2
2. Per le finalità di cui al comma 1 [Art. 1. Modifiche al codice dei contratti pubblici e sospensione sperimentale dell’efficacia di disposizioni in materia di appalti pubblici e in materia di economia circolare NDR ], ed allo scopo di poter celermente stabilire le condizioni per l’effettiva realizzazione dei lavori, i Commissari straordinari, individuabili anche nell’ambito delle società a controllo pubblico, cui spetta l’assunzione di ogni determinazione ritenuta necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi, provvedono all’eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati, operando in raccordo con i Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, anche mediante specifici protocolli operativi per l’applicazione delle migliori pratiche. L’approvazione dei progetti da parte dei Commissari straordinari, d’intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale, per i quali i termini dei relativi procedimenti sono dimezzati, e per quelli relativi alla tutela di beni culturali e paesaggistici, per i quali il termine di adozione dell’autorizzazione, parere, visto e nulla osta è fissato nella misura massima di sessanta giorni dalla data di ricezione della richiesta, decorso il quale, ove l’autorità competente non si sia pronunciata, detti atti si intendono rilasciati. L’autorità competente può altresì chiedere chiarimenti o elementi integrativi di giudizio; in tal caso il termine di cui al precedente periodo è sospeso fino al ricevimento della documentazione richiesta e, a partire dall’acquisizione della medesima documentazione, per un periodo massimo di trenta giorni, decorso il quale i chiarimenti o gli elementi integrativi si intendono comunque acquisiti con esito positivo. Ove sorga l’esigenza di procedere ad accertamenti di natura tecnica, l’autorità competente ne dà preventiva comunicazione al Commissario straordinario e il termine di sessanta giorni di cui al presente comma è sospeso, fino all’acquisizione delle risultanze degli accertamenti e, comunque, per un periodo massimo di trenta giorni, decorsi i quali si procede comunque all’ iter autorizzativo. I termini di cui ai periodi precedenti si applicano altresì per le procedure autorizzative per l’impiantistica connessa alla gestione aerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) e dei rifiuti organici in generale della regione Lazio e di Roma Capitale, fermi restando i princìpi di cui alla parte prima del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e nel rispetto delle disposizioni contenute nella parte seconda del medesimo decreto legislativo n. 152 del 2006.
L’intervento ricade nel Municipio I e prevede la realizzazione di un parcheggio interrato nell’area fronte Casa Madre Mutilati di Guerra. Il parcheggio di tipo tradizionale prevede la realizzazione di complessivi n. 393 posti auto pertinenziali ed in parte a rotazione (le Ordinanze del Sindaco Commissario n. 129/2008 e n. 379/2011 prevedono n. 406 posti auto). Il parcheggio è completamente interrato ed al di sotto della piazza, la cui superficie in parte ricade in area demaniale, per la quale occorrerà attivare le procedure per l’acquisizione al Patrimonio di Roma Capitale.
Particolare cura sarà dedicata alla risoluzione del problema relativo all’entrata e uscita delle auto dal parcheggio, alla realizzazione di un’area attrezzata sulla piazza antistante l’edificio degli invalidi civili, avendo cura di operare un progetto di pedonalizzazione. La parte pedonalizzata dell’area verrà modellata in funzione dell’andamento plano- altimetrico del terreno, sarà dotata di una fascia perimetrale di verde, diventando così uno spazio riservato ad attività ludiche e/o culturali, utile per la vita sociale dell’area. Punto fondamentale del progetto sarà la realizzazione di una grande area attrezzata con funzioni e attività, che daranno vita ad uno spazio pedonale che si salda a quello già esistente e si estende fino a Via della Conciliazione, lungo percorsi e zone a verde, costituendo un asse pedonale importante in direzione di San Pietro.
A completamento dell’area a verde saranno collocate nuove alberature, in particolare per reintegrare le alberature dei Platani. L’illuminazione della piazza verrà integrata con nuovi lampioni. Le fasi operative ed anche le modalità di esecuzione dei lavori, oltre che i tempi di realizzazione, saranno articolate e progettate per avere il minore impatto possibile sulla viabilità. Per questo motivo si farà uso della tecnologia top down, in modo da restituire nel minor tempo possibile la superficie ad uso pubblico. Continuando, altresì, i lavori in sotterraneo.