Il video dell’incontro Gioco d’azzardo, conseguenze sociali e di salute. Fare la cosa giusta.
Autore : Redazione
Dopo la protesta degli operatori del settore legato al gioco del 29 aprile scorso contro la Legge regionale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che ha reso più stringenti le misure per le sale giochi e gli esercizi pubblici che ospitano slot, in una conferenza stampa(*) della Caritasl’assessore Troncarelli aveva assicurato che non ci sarebbe stato nessun rinvio. Invece secondo le dichiarazioni della consigliera Marietta Tidei (ex PD ora IV)(**) la Giunta Zingaretti nei giorni successivi avrebbe approvato il rinvio al 2022 che approderà in Consiglio nel collegato al bilancio. Una scelta inaccettabile, se si pensa che l’emergenza Covid ha aumentato il numero dei poveri e dei disperati, che sono le prime vittime del gioco d’azzardo patologico.
Il video dell’incontro del 6 maggio 2021 a cura di Carteinregola Gioco d’azzardo, conseguenze sociali e di salute. Fare la cosa giusta
Facciamo il punto della situazione a margine della protesta degli operatori del settore legato al gioco contro la Legge regionale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che, per prevenire fenomeni di GAP *, ha reso più stringenti le misure per le sale giochi e gli esercizi pubblici che ospitano slot.
Ne parlano Maurizio Fiasco, Presidente dell’Associazione Alea e dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, Massimo Enrico Baroni, Psicologo specialista in Psicolgia Clinica, Deputato “L’Alternativa c’è”, Marta Leonori, Consigliera regionale e capogruppo PD, Sara Seccia, Consigliera Capitolina M5S, Gabriele Mandolesi Slot Mob, Giovanna Domenici e Gianguido Santucci RES (Rete Esquilino Sociale)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
(*) COSI’ IL 10 MAGGIO (da Romasette, 10 maggio 2021)La Regione Lazio «mantiene l’impegno di proseguire su questa rotta» e tra meno di 4 mesi troverà piena validità la legge regionale del 21 febbraio 2020 – che modifica la legge regionale n. 5 del 5 agosto 2013 – che ha introdotto il “distanziometro”, misura con la quale si vieta l’apertura di sale bingo e slot machine in un raggio di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, centri giovanili, presidi sanitari, centri anziani, strutture residenziali. A rasserenare gli animi ci ha pensato l’assessore regionale alle Politiche sociali Alessandra Troncarelli, intervenuta oggi, 10 maggio, all’incontro online promosso dalle Caritas diocesane del Lazio, le Fondazioni regionali antiusura e l’associazione Alea, preoccupate da una paventata proroga dell’entrata in vigore della legge dopo le proteste dei giorni scorsi degli addetti al settore. Accogliendo l’appello a difesa della legge regionale per regolamentare le slot machine, Troncarelli ha assicurato che la giunta «continuerà su questa strada, rispettando integralmente gli impegni presi con la legge regionale. Vogliamo essere vicini alle famiglie che vivono il dramma della ludopatia. Per questo non torniamo sui nostri passi».