Giubileo e parcheggi privati: non siamo d’accordo (e i conti non tornano)
Autore : Redazione
Nelle schede degli interventi del Giubileo è indicato che molti dei parcheggi interrati privati su suolo pubblico saranno collaudati dopo la fine dell’evento e, soprattutto, che sono stati tutti oggetto di convenzione con il Comune, ma a noi non risulta. Chiediamo al Sindaco Commissario Gualtieri chiarezza e trasparenza.
Con il secondo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il Governo ha approvato l’8 giugno scorsola proposta di programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025 (1), che contiene la rivisitazione degli interventi “essenziali ed indifferibili”, approvati con il DPCM del 15 dicembre 2022, e l’inserimento di ulteriori interventi “essenziali” (2). Sono confermati i parcheggi interrati già inseriti, e ne sono stati aggiunti altri, parcheggi che saranno realizzati da privati su suolo pubblico, in gran parte pertinenziali, cioè da concedere – vendere – a privati per 90 anni, e per una piccola quota destinati alla sosta rotazionale a pagamento. Nel primo gruppo ci sono i parcheggi classificati “essenziali e indifferibili”, cioè “gli interventi da consegnare in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025“, nel secondo gli interventi solo “essenziali” , cioè che “che hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo” o, “in subordine”,”dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali“(3).
Ma se andiamo a vedere i cronoprogrammi, i parcheggi previsti porteranno ben pochi vantaggi per i pellegrini o i romani durante il Giubileo, dato che saranno in gran parte funzionanti – se tutto va bene – a Giubileo quasi o del tutto concluso: Piazza Risorgimento (intervento indifferibile): collaudo I Trimestre 2025, Lungotevere Castello (intervento indifferibile): collaudo IV Trim. 2025; Lungotevere Flaminio, via della Renella, Largo Capponi, piazza Prati degli Strozzi (inteventi essenziali) collaudo I Trim 2026; Via Guido Reni (essenziale) collaudo I Trim 2026/ IV 2027 (dettagli in calce). E, a parte il parcheggio di Piazza Risorgimento, adiacente al Vaticano, che nel I trimestre del 2025 dovrebbe almeno vedere il collaudo della piazza e quello – parziale – del parcheggio, l’altro parcheggio idifferibile, accanto a Castel Sant’Angelo, dovrebbe vedere il completamento della sistemazione superficiale nel III trimestre del 2025 e il relativo collaudo nel IV trimestre.
E allora perchè sono stati inseriti nel dossier Giubileo della Speranza?
L’unica spiegazione è che tali interventi possono così usufruire delle procedure accelerate grazie ai poteri speciali del Sindaco Commissario che può “operare a mezzo di ordinanza, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea” ; e “in caso di dissenso, diniego, opposizione o altro atto equivalente proveniente da un organo di un ente territoriale interessato”“il Commissario straordinario propone al Presidente del Consiglio dei ministri le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi” (4).
Ma che senso ha accelerare le procedure e derogare a tante normative vigenti – che, non dimentichiamolo, sono in genere poste a tutela dell’interesse pubblico, del patrimonio collettivo, dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini – per realizzare opere che non solo non saranno utili per il Giubileo, ma neanche per la collettività, visto che sono parcheggi realizzati da privati, con capitali privati e destinati – venduti – ai privati che se li possono permettere?
Ma non è tutto: nel DPCM vengono indicati per tutti questi parcheggi, alla voce “altre fonti di finanziamento” “Soggetto privato titolare di convenzione PUP” intendendo i soggetti proponenti di interventi inseriti nel “Piano Urbano Parcheggi”, la cui ultima vigente versione risale al novembre 2008 (5). Eppure alcuni interventi ci risultano non aver mai raggiunto la stipula della convenzione. Non solo il Parcheggio di lungotevere Castello, di cui, in seguito a accesso agli atti abbiamo avuto conferma dal Dipartimento Mobilità (6): non ci risultano convenzionati – ma faremo richiesta di accesso – gli interventi di Via della Renella(7), Lungotevere Flaminio(8), Largo Capponi(9). Quest’ultimo intervento ci risulta addirittura essere stato inserito con una semplice Delibera della Giunta Alemanno (non più Commissario straordinario) il 22 maggio 2013, pochi giorni prima di lasciare il Campidoglio, in un elenco di possibili nuove localizzazioni. E nessun inserimento definitivo: la stessa Delibera di Giunta si conclude con l’indicazione che “dovrà essere acquisito il parere dei Municipi competenti“(10).
Ma, più in generale, la domanda è: senza convenzione si possono affidare a ditte private degli interventi che secondo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici oggi ANAC, sono “da ritenersi rientranti nella nozione di opera pubblica“? L’Autorità nel 2012 aveva messo per iscritto in una Deliberazione che il Comune di Roma affida gli interventi del PUP “sulla base delle semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa, protraendo fino all’attualità l’effetto di procedure ormai non più coerenti con l’attuale quadro normativo”, precisando che “nel caso di eventuali decadenze delle convenzioni in atto [ma a maggior ragione nel caso di convenzioni mai stipulate, secondo chi scrive] , l’affidamento della concessione del diritto di superficie a un nuovo soggetto non potrà che avvenire nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalle norme vigenti “(11).
Adesso gli interventi, inseriti nell’elenco delle opere giubilari, potranno avvalersi dei poteri speciali del Commissario, eppure le altre opere pubbliche inserite nelle schede degli interventi del DPCM nei cronoprogrammi indicano esplicitamente i tempi necessari per l’indizione delle gare.
Il Sindaco Gualtieri intende avvalersi dei poteri di deroga proprio per realizzare opere il cui obiettivo a nostro avviso è esclusivamente il profitto privato?
Oltre a chiedere trasparenza e soprattutto chiarezza al Sindaco rispetto alle informazioni riportate nel DPCM e sulle procedure in deroga che si intendono utilizzare, resta la domanda: con tutti gli interventi, anche privati, che si potevano inserire per la qualità della vita dei pellegrini del Giubileo e dei cittadini romani, davvero i parcheggi interrati in luoghi ben serviti dal trasporto pubblico, erano/sono una priorità?
Postscriptum: ricordiamo che il I I Municipio,c on una Memoria di giunta del 18 aprile scorso, ha espresso il proprio parere negativo per i parcheggi di Lungotevere Castello e Largo Capponi evidenziando l’impatto negativo che il parcheggio di Lgotevere avrebbe “in un contesto assai delicato dal punto di vista archeologico e paesaggistico” osservando che “nella proposta avanzata dall’impresa realizzatrice si mantiene l’attuale parcheggio di superficie riservato al Tribunale di sorveglianza” e che “l’area verde adiacente, oggi pedonale è in più occasioni utilizzata per iniziative culturali, sarebbe nei fatti inutilizzabile in quanto occupata dalle grate di aerazione del parcheggio medesimo“ mentre per largo Capponi fa presente che “il parcheggio interrato di piazza Capponi è situato tra piazza Risorgimento, dove è previsto ad oggi un grande parcheggio interrato e li sottopasso di piazza Pia, oltre che il parcheggio sopracitato di lungotevere Castello; l’esiguitàdei posti auto non rappresenterebbe una soluzione per i residenti, in quanto la quota riservata per legge sarebbe insufficiente a garantire la scomparsa delle auto parcheggiate dalla strada”; anche per Piazza degli Strozzi ha espresso parere negativo “ribadendo la necessità per li quadrante di realizzare un parcheggio, ma chiedendo un’attenta valutazione del futuro sito da individuare”.
Anna Maria Bianchi Missaglia
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
INTERVENTO N. 122 (ex 34) Riqualificazione piazza Risorgimento con parcheggio interrato, passaggio pedonale e servizi Essenziale e indifferibile – Soggetto privato titolare di convenzione PUP
(3) Vedi Giubileo – Caput Mundi Report sullo stato di avanzamento delle attività e dei lavori 14 giugno 2023 Resoconto del tavolo istituzionale del Giubileo 2025 con disamina e statistiche degli interventi del DPCM e lo stato di avanzamento 20230615_ResocontoTavoloIstituzionale Giubileo 2025 scarica
Interventi essenziali e indifferibili: gli interventi inclusi nel programma dettagliato, da consegnare in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025, nei modi e nei tempi definiti dal medesimo programma;
Interventi essenziali: interventi inclusi nel programma dettagliato che hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, tenuto conto dello stato di consistenza dei procedimenti e delle relative coperture finanziarie, dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali
(5) il 27.11.2008 Il Piano Parcheggi del Commissario delegato viene aggiornato con OC n. 129 (Sindaco Alemanno); scarica OC 129 del 27/11/2008
(6) Le convenzioni che sappiamo effettivamente stipulate: Piazza Prati degli Strozzi e via della Giuliana, poi rilocalizzato in Piazza Risorgimento; l’intervento di Via Guido Reni è un project financing.
(7) B1.4-158 Via della Renella (OC 129/2008 120 PA) nella ricognizione del Dip. Mobilità del 2018 il progetto risultava “in istruttoria”; nel 2018 risulta proponente la società VF Parking srl
(8) B1.1-120 Lungotevere Flaminio (140 PA) tra Via Pietro da Cortona e via Luigi Canina. L’intervento è stato oggetto di ordinanza commissariale n. 386/2011 di autorizzazione alla stipula della convenzione, ma nella ricognizione del Dip. Mobilità del 2018 il progetto risultava “in istruttoria”; nel 2018 risulta proponente la società VF Parking srl
(9) Largo Capponi – via Porcari non ha una posizione perché l’intervento ci risulta inserito nel Piano da una Delibera della Giunta Alemanno (n. 291 del 22 maggio 2013, non presente sul sito istituzionale), ma non è presente nella ricognizione del Dip. Mobilità del 6/ 2015 – nè in quella del 2018; nel 2018 risulta proponente la società Cosiach srl VF Green. Nella scheda allegata al dpcm è riportato: Con la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291 del 22/05/2013 si approva la proposta di rilocalizzazione, con accorpamento di n. 2 (due) interventi, per complessivi n. 140 posti auto in Largo Capponi – Via Porcari. Con successiva Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 79 del 16/11/2017 è stata disposta l’espunzione, tra gli altri, dei parcheggi Via Paisiello/Via De Cavalieri (cod. B 1.1-065), Via Jacometti (cod. B1.4-050) e P.zza dei 4 Venti (cod. B 1.1-127), che sono stati oggetto di accorpamento e rilocalizzazione con la suddetta Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291/2013). [questa parte non è chiaro a che proposito sia citata]In base alla Deliberazione di Giunta Capitolina n. 291 del 22/05/2013 dovrà essere acquisito il parere del Municipio competente, prima dell’esame istruttorio della proposta, a tal riguardo si fa presente che risulta agli atti il parere favorevole con considerazioni della Direzione Tecnica del Municipio I prot. CA 12986/2018, acquisita al protocollo del Dipartimento Mobilità e Trasporti al n. QG 25632/2020.” Il I Municipio – vedi post scriptum – ha espresso parere negativo all’intervento il 18 aprile 2023, ciò nonostante l’intervento è stato inserito nel DPCM dell’8 giugno 2023.
La localizzazione di largo Porcari è inserita a “compensazione” di alcuni posti auto non attribuiti in altri interventi di ben due ditte diverse, che la ricevono “in condominio”: la Cosiach srl (70 PA) e VF Green srl (70 PA)
L’intervento non è poi citato nelle ricognizioni successive del Dipartimento mobilità, nè nel 2015 nè nel 2018
Non è chiaro su quale base giuridica Roma capitale attribuisca di fatto dei “diritti acquisiti” a proponenti che non hanno mai ottenuto la stipula della Convenzione e nemmeno un’ordinanza commissariale che la autorizzasse.
Riteniamo che il semplice inserimento nelle previsioni dell’Ordinanza del Piano Parcheggi commissariale del 2008, quindi di interventi solo “programmati”, che avrebbero dovuto seguire un lungo iter procedurale prima di ottenere l’autorizzazione alla realizzazione del parcheggio, come del resto esplicitato anche nell’OC 129/2008: “con l’Ordinanza n. 129/2008, il Commissario delegato ha individuato, su proposta dei Municipi, delle nuove aree di proprietà comunale ove localizzare la realizzazione di nuovi parcheggi ad uso della collettività da inserire nel Piano con successiva ordinanza, prevedendo per tali aree che “la concessione del diritto di superficie può avvenire, subordinatamente all’approvazione del progetto, sulla base di apposite convenzioni in favore di soggetti privati promotori di interventi da realizzare con il sistema della finanza di progetto, ovvero a favore di società a partecipazione comunale che provvedono alla realizzazione dei parcheggi con il ricorso a procedure ad evidenza pubblica o locazione finanziara o tramite il sistema della finanza di progetto”.
E proprio sulla necessità di procedure di evidenza pubblica si sono espresse da anni sia l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici sia l’ANAC, Autorità Nazionale Anti Corruzione, che è subentrata all’ AVCP, il 13 ottobre 2005 – Determinazione dell’AVCP n. 8/2005 scarica – e successivamente – dopo la fine del periodo del Sindaco commissario per l’emergenza traffico e mobilità che poteva derogare anche alle norme dei contratti pubblici – il 30 maggio 2012 con la Deliberazione n. 57 scarica e ancora in seguito con richieste esplicite al Dipartimento mobilità nel 2015.
Sulla base di tali deliberazioni riteniamo che per tutti gli interventi del vecchio PUP che non abbiano raggiunto la stipula della Convenzione sia necessario applicare il Codice degli appalti. Sul punto vedi l’approfondita disamina Piano Urbano Parcheggi: perchè abbiamo scritto all’ANAC