Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale è tornato in Consiglio ed è stato approvato
Autore : Redazione
AGGIORNAMENTO 21 APRILE 2021: il PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE E’ STATO APPROVATO Il Consiglio regionale ha approva il Ptpr con 33 voti a favore e 14 contrari, senza modifiche rispetto a quanto concordato con il MIBACT, ma restano fuori, come sapevamo, il centro storico e la città storica di Roma. A BREVE IL NOSTRO COMMENTO > Vai al comunicato sul sito del Consiglio regionale
E’ in corso il dibattito al Consiglio Regionale del Lazio per l’approvazione del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) adottato nel 2007, approvato dal Consiglio nell’agosto 2019, pubblicato e reso vigente dalla Regione nel febbraio 2020, annullato dalla Corte Costituzionale nell’ottobre 2020 dopo il ricorso sollevato dal Ministero dei Beni culturali. Ricostruiamo la tormentata vicenda, che Carteinregola ha seguito, anche avanzando alcune delle obiezioni contenute nel ricorso del MIBACT, che hanno portato alle modifiche dell’attuale testo. Resta comunque ancora irrisolto un punto fondamentale per Roma, l’esclusione del centro storico e della città storica dalle tutele del PTPR, di cui nè il MIBACT, nè la Regione, nè il Comune sembrano volersi occupare.
Nel luglio 2019 Carteinregola insieme ad altre associazioni aveva protestato contro alcuni emendamenti presentati in Commissione Urbanistica da 3 esponenti del PD, con l’assenso dell’assessore all’urbanistica Valeriani, che di fatto cancellavano il lungo lavoro di copianificazione Regione/MIBACT (Ministero dei beni Culturali) prescritto dal Codice dei Beni Culturali, riportando il testo a quello adottato nel 2007. Il Consiglio regionale aveva poi approvato il 2 agosto 2019 un PTPR che conteneva molti commi e articoli delle Norme Tecniche di Attuazione assai difformi da quelle concordate con il Ministero, ma, anche grazie alla mobilitazione di Carteinregola e delle associazioni, era stata fatta una parziale marcia indietro, dando “mandato alla Giunta regionale di «porre in essere gli atti necessari al raggiungimento della stipula dell’Accordo [con il MIBACT]».
Nell’ autunno successivo era così ripartita una collaborazione tra il Ministero e la Regione Lazio, che era arrivata alla redazione di un nuovo testo e alla sottoscrizione di un “Documento di condivisione” , poi recepito dalla Giunta regionale nel febbraio 2020 con una Proposta di delibera che avrebbe dovuto essere approvata dal Consiglio. Ma anziché aspettare il buon fine dell’iter del nuovo testo, la Regione aveva pubblicato sul bollettino regionale, il 13 febbraio 2020, il PTPR approvato ad agosto, rendendolo quindi vigente e cancellando di fatto, per la seconda volta, il lavoro condiviso con il MIBACT.
A quel punto il Ministero dei Beni Culturali aveva avanzato un ricorso alla Corte Costituzionale nel quale, oltre a rivendicare il ruolo cogente dello Stato nella pianificazione paesaggistica, segnalava che “il piano deliberato dalla Regione risulta improntato a un generale abbassamento del livello della tutela dei valori paesaggistici, e la sua approvazione determina, altresì, il concreto rischio della lesione di interessi costituzionali primari”. La sentenza della Corte Costituzionale n. 240 del 17 novembre 2020 aveva dato ragione al MIBACT, annullando la deliberazione di Consiglio regionale 5/2019 con il quale era stato approvato il PTPR nell’agosto 2019.
Così , nel febbraio 2021, la Giunta regionale ha approvato una seconda proposta di Delibera, questa volta concordata con il MiBAC, Proposta che da oggi è in discussione del Consiglio regionale (1). Il testo avrebbe dovuto essere approvato senza modifiche e l’iter concludersi con la firma del Presidente della Regione e del Ministro dei Beni culturali dell’accordo alla base dell’intesa. L’alternativa è bocciare la Proposta di delibera, facendo ripartire da capo tutto l’iter della copianificazione e dell’approvazione del PTPR, mantendendo la situazione che si è creata dopo l’annullamento della Consulta, che ferma di fatto molti interventi partiti in base al Piano cancellato.
Alla fine, dopo una seduta durata tre giorni, il Consiglio regionale del Lazio, approva il Piano territoriale paesistico regionale con 33 voti favorevoli e 14 contrari, con la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, in particolare dai gruppi Fratelli d’Italia e Lega, che lamentano lo “svilimento” del ruolo del Consiglio, prefigurando conseguenze negative per le “realtà produttive e imprenditoriali”.
Ma va sottolineato che, in tutto questo, nonostante le frequenti sollecitazioni – nell’agosto 2019 alcuni consiglieri avevano presentatto anche emendamenti al PTPR proposti da Carteinregola, non approvati dal Consiglio – il Centro storico di Roma, come la Città storica, continua a non avere alcun vincolo paesaggistico, al contrario degli altri centri storici del Lazio. In questo caso grazie all’inerzia di tutti gli enti coinvolti: MIBACT, Regione Lazio, Comune di Roma. E la situazione è sempre quella che abbiamo descritto un anno fa, un gioco dell’oca in cui non si riesce mai ad arrivare alla conclusione (2).
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
(1) Il testo normativo denominato “02.01 – Norme PTPR – Testo proposto per l’accordo Regione/MiBACT”, di cui alla DGR 50/2020 e alla PDC 42/2020, che comprende tutte le norme del PTPR, articoli da 1 a 70, incluse le tabelle a), b) e c), e gli allegati richiamati nelle norme medesime, il quale assicura il rispetto del lavoro istruttorio congiunto svolto con il Ministero in attuazione del protocollo d’intesa dell’11 dicembre 2013 e rappresentato nel verbale di condivisione del 16 dicembre 2015 sui contenuti e le norme del PTPR e costituisce il presupposto necessario per l’approvazione dell’accordo con il Ministero; SCARICA
4 Responses to Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale è tornato in Consiglio ed è stato approvato