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il video di L’Italia non si taglia, la storia della Repubblica comincia dal Risorgimento

L’ Italia non si taglia – 162 anniversario dell’unità nazionale, la storia della Repubblica comincia dal Risorgimento

Racconto a due voci di PIERO BEVILACQUA storico e GIANCARLO DE CATALDO scrittore. Introduce Marina Boscaino portavoce Comitati No Autonomia Differenziata- coordina Anna Maria Bianchi – a cura di Carteinregola e ANPI San Lorenzo

Una penisola a forma di stivale circondata da alte montagne, radici comuni perse in secoli di invasioni, frammentazioni, dominazioni. Uno Stato che ha raggiunto la sua unità solo 162 anni fa, il 17 marzo 1861*, e che poi ha dovuto affrontare un lungo percorso per riuscire a sentirsi Paese, per superare le differenze territoriali, sociali, culturali, che rendevano difficile un completo riconoscersi comune.

Un percorso continuato con la Resistenza e con la Costituzione Italiana,  ma oggi  ancora lontano dal traguardo dell’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità sociali, che ora potrebbe interrompersi irreversibilmente, insieme alla stessa unità della Repubblica.

La storia del Risorgimento è una storia di luci e di  ombre, ma anche di ideali di cambiamento e di giustizia sociale, che spesso, nella memoria scolastica, si è banalizzata in una galleria di personaggi assurti a icone pop: Garibaldi, Mazzini, Cavour. E un tema polveroso e sorpassato.

Ma quella del Risorgimento è una storia che va ritrovata, soprattutto adesso, in un momento in cui si vorrebbero introdurre  di nuovo nel nostro Paese confini che non sanano ma riaprono le ferite delle disuguaglianze e delle distanze mai del tutto risolte.

In nome dell’ autonomia regionale si rischia di  ridividere l’Italia in tanti staterelli, distinguere i ricchi dai poveri, rendere diversi i diritti dei cittadini del Nord e del Sud del Paese.

Per questo è importante guardarsi indietro, ritrovare il percorso cominciato dagli uomini e dalle donne che ci hanno preceduto e diventarne i prosecutori, prendendoci la responsabilità dei piccoli ingranaggi che spingono la Storia nella direzione giusta.

Ne parliamo con  Giancarlo De Cataldo**, autore del romanzo “I traditorie sceneggiatore  del film “Noi credevamo” di Mario Martone***, e con  Piero Bevilacqua**** storico, scrittore e saggista.

Introduce Marina Boscaino, portavoce del Tavolo No AD,  coordina Anna Maria Bianchi, Presidente di Carteinregola

20 marzo 2023

vedi anche

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(*) La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Il Risorgimento continuò con l’incorporazione del Veneto nel 1866 e si ritiene tradizionalmente concluso con la proclamazione ufficiale di Roma capitale d’Italia il 3 febbraio 1871; rimasero fuori dal Regno d’Italia le “terre irredente” di Trento e Trieste, che furono incorporate solo al termine della prima guerra mondiale.   https://it.wikipedia.org/wiki/Risorgimento

** Giancarlo De Cataldo nota biografica

*** I traditori – Noi credevamo

I traditori Einaudi, 2010

Da Palermo a Londra, da Roma a Torino, da Venezia alla Transilvania, nelle carceri inglesi e nei boschi della Calabria, tra pittori preraffaelliti e camorristi promossi poliziotti, tra mercanti di carne umana e lord irrequieti, giovani uomini e donne sognano, combattono e amano. E tradiscono. Ognuno va incontro al suo destino. A qualcuno tocca in sorte una nuova vita. Alcuni diventano faccendieri e delinquenti. Alcune donne guardano più avanti, più lontano. Gli ideali più puri si fanno gretta convenienza. Le organizzazioni criminali si innervano nella nazione che nasce. I mafiosi intraprendono. I tagliagole tagliano gole. E Mazzini tesse la sua tela di sangue e utopia. Eppure, tra battaglie e cospirazioni, tra vite leggere e amori complicati, si compone potente e netto il disegno di una stagione e di un ideale che è sempre possibile. E che di nuovo ci attrae, con l’innocenza di una forza giovane che non possiamo dissipare. L’epica eroica, torbida, idealista e ribalda dell’Italia che nasce: dal lato oscuro del Risorgimento, un racconto sul nostro presente.


Noi credevamo film di Mario Martone – 2009 – 170’
Con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Luigi Pisani, Toni Servillo.
Uscita cinema 12 novembre 2010, prima tv Rai3 30 dicembre 2011. In concorso al Festival di Venezia 2010 con la versione di 205’. David di Donatello 2011 miglior film, sceneggiatura, fotografia, scenografie, costumi, trucco e acconciature. Nastro d’Argento 2011 a Mario Martone, Rai Cinema, Carlo Degli Esposti, Giorgio Magliulo, Conchita Airoldi, Giancarlo De Cataldo e il cast. Ciak d’Oro miglior regia, costumi, montaggio, scenografie.
Produzione Palomar/Rai Cinema/Rai Fiction/Feltrinelli/LesFilms D’Ici/Arte France; distribuzione O1 Distribution.

**** Piero Bevilacqua nota biografica

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