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Indietro tutta anche sull’ex TMB Salario

concerto al Salario del 23 4 2022 (Foto AMBM)

Ritorna la destinazione a trattamento di rifiuti del TMB Salario, con il conferimento e il trattamento delle terre di spazzamento della Capitale, che è stata inserita fin dal dicembre 2022 negli interventi per il Giubileo 2025, sottoposti ai poteri sapeciali del Sindaco Commissario. Dopo anni di battaglie della cittadinanza, un incendio che lo ha distrutto e le assicurazioni della Giunta – ancora 4 mesi fa – di trasformarlo in un luogo da cui avrebbe dovuto “irraggiarsi la svolta green” “con il riuso, le ciclofficine, le sartorie e le falegnamerie sociali“. L’ennesima testimonianza della perdita del rapporto con la città di questa Amministrazione. (in calce il comunicato dell’assessora Alfonsi dopo il post di Caudo e il nostro articolo e un ulteriore commento)

AGGIORNAMENTO 24 settembre 2023: Il Consiglio del Terzo Municipio il 14 settembre 2023 ha approvato all’unanimità una mozione sottoscritta da maggioranza e opposzione che dice NO all’impianto di trattamento per le terre di spazzamento a Via Salaria 981 (> guarda il video della seduta e gli interventi – guarda l’intervento di Pietro Brusco dell’Osservatorio Permanente NO TMB durante il consiglio Municipale.
(servizio di Teleroma 56 https://www.twitch.tv/videos/1926201682?t=00h12m52s). Intanto sono state depositate all’Assemblea Capitolina tre mozioni contrarie all’impianto, di diverse forze politiche (dal sito istituzionale, sezione ODG e Proposte Assmeblea capitolina: scarica Mozione Roma Futura, Scarica Mozione Fratelli d’Italia, Scarica Mozione Italia Viva)

vai alla pagina con i documenti sul sito della Regione Lazio Documenti VIA http://Realizzazione di un impianto per la selezione e il recupero delle terre di spazzamento in località via Salaria, 981 Municipio III https://regionelazio.box.com/v/VIA-040-2023

(è in corso la realizzaione di un dossier con le tappe principali della vicenda e i documenti)

(30 agosto 2023) C’era una volta l’impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti) in via Salaria 981, dove  dal 2011 Ama  accumulava tonnellate di indifferenziata, in mezzo a case, uffici e scuole, rendendo irrespirabile l’aria dei quartieri Villa Spada, Fidene, Serpentara e dintorni, con esalazioni che raggiungevano spesso anche Piazza Vescovio e Saxa Rubra. Dopo anni di battaglie dei cittadini, nel dicembre 2018 l’impianto era andato a fuoco, diventando inutilizzabile. Era cominciata da allora una nuova battaglia, quella perchè l’area diventasse uno spazio pubblico, al servizio della città e del quartiere, anche come risarcimento ai cittadini che per anni avevano dovuto subire un’insopportabile puzza.

Dopo improbabili promesse e rendering (vedi articoli in calce) della Sindaca Raggi, la nuova Giunta Gualtieri aveva annunciato una nuova vita per l’impianto, anche in occasionde di “Ama l’Opera” un concerto di musica operistica e da camera, una lectio sul linguaggio della lirica e le idee per ripensare, trasformare e restituire alla città gli spazi dell’ex Tmb Salario, nel cortile dello stabilimento il 23 aprile 2022, alla presenza di istituzioni e cittadinanza.

E solo tre mesi fa l’Assessore Alfonsi dichiarava: “…noi stiamo andando avanti con il grande hub dell’economia circolare all’ex Tmb Salario, lanciato un anno fa con il concerto del Teatro dell’Opera. Da lì dovrebbe irraggiarsi la svolta green in città con il riuso, le ciclofficine, le sartorie e le falegnamerie sociali, che danno nuova vita ai nostri prodotti quotidiani”. (20 aprile 2023 aska News)

Ora apprendiamo da un post su FB (1) del consigliere capitolino Giovanni Caudo (Roma Futura), già Presidente del III Municipio, che solo un mese dopo gli annunci di Alfonsi, “il 22 maggio 2023“, “l’AMA ha richiesto alla Regione Lazio la procedure di VIA per un impianto di trattamento delle terre di spazzamento che vengono raccolte in tutta la città. Si tratta di un impianto che verrà installato nell’ex fossa del TMB e che tratterà 30 mila tonnellate all’anno, 100 tonnellate al giorno che entreranno di nuovo nell’area di via Salaria“.

il frontespizio della richiesta dal post su FB di Caudo

E il progetto è quello contenuto nell’elenco degli interventi per il Giubileo 2025 alla scheda n. 183, approvato dal DPCM dell’8 giugno 2023, Impianto di trattamento delle terre di spazzamento, finanziato per 4 milioni di euro dalle risorse del Giubileo e per 565.000 euro da “altre fonti di finanziamento(2), “assicurate dal Piano Investimenti di AMA S.p.a.

dato che lo stesso intervento, con numerazione 87, inserito nell’elenco degli interventi “urgenti e indifferibili” del Giubileo della Speranza pubblicato nel gennaio 2023 era corredato da una mappa da google maps inserita nella scheda che mostra chiaramente l’area dell’impianto del Salario (3)

particolare della scheda 87 del dicembre 2022

L’intervento era contenuto nella proposta di programma approvata il 15 dicembre 2022 dal Governo e predisposta in precedenza dal Commissario Gualtieri (4) , per cui colpisce che il 7 gennaio 2023, in un post su FB, l’Assessora Alfonsi scrivesse: “stiamo cominciando a ragionare tutti insieme il percorso che ci dovrà condurre, entro il mandato del Sindaco, a realizzare il grande progetto di bonifica e riqaulificazione di questo sito che per anni ha rappresentato un problema e che ora vogliamo diventi una magnifica opportunità per questo territorio e per l’intera città.… avvieremo la progettazione di un grande polo cittadino per attività destinate all’economia circolare, per il riuso e il riciclo dei materiali, e un un parco pubblico“. Nessun accenno ai fondi del Giubileo, nè alla lavorazione delle terre di spazzamento, ma solo di “un’isola ecologica al servizio del quartiere

Ricordiamo che, in quanto intervento giubilare, l’intervento è sottoposto ai poteri speciali di accelerazione e di deroga alle norme conferiti al Sindaco Gualtieri dal Governo, che lo ha nominato Commissario straordinario per il Giubileo (5). Poteri che, come abbiamo già fatto presente in più articoli (6), saranno utilizzati anche per interventi che saranno in funzione dopo la fine del Giubileo, come il “termovalorizzatore” di Santa Palomba nel IX Municipio, o, come in questo caso, a Giubileo inoltrato, visto che il collaudo e il pre-esercizio sono previsti nel II trimestre del 2025.

cronoprogramma dalla scheda 183 del DPCM 8 6 2023

Ma i punti più importanti di questa vicenda riguardano il rapporto tra questa Amministrazione, e in particolare il Sindaco Gualtieri, e i cittadini.

Il primo punto riguarda il rispetto per i cittadini del III Municipio, che si sono battuti a lungo contro un impianto che rendeva inaccettabile la qualità della vita dei residenti e per poter avere, in una zona periferica della città, uno spazio pubblico dedicato alla partecipazione, alla cultura, alla socialità.

Il secondo punto riguarda la fiducia che i romani possono avere nelle istituzioni, nella parola data da chi è stato eletto promettendo una città diversa, vicina alle persone e alle periferie.

La scelta di Gualtieri di realizzare l’ inceneritore, che comunque la si pensi, non era presente nel programma elettorale, il ricorso ai soliti poteri speciali, oltretutto per molti interventi che saranno funzionanti a Giubileo inoltrato o terminato, compresi i parcheggi privati per privati facoltosi, o per trasformare un porto turistico nel porto crocieristico di una compagnia privata a Fiumicino in concorrenza con il porto pubblico di Civitavecchia, lasciano in bocca l’amaro di un’occasione mancata.

E testimoniano anche la perdita del rapporto con la città di questa Amministrazione, di cui il TMB Salario, che poteva essere il simbolo di una rinascita, diventa l’ennesima dimostrazione.

Anna Maria Bianchi Missaglia

IL COMUNICATO DELL’ASSESSORA ALFONSI

(DIRE) Roma, 30 ago. – “Questa Giunta ha chiuso con i Tmb e con le discariche. Non si guarda al passato, ma si guarda al futuro.La nuova vita del Centro Ama Salario sarà il primo hub dell’economia circolare di Roma”. Così Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, in risposta alla nota di FdI. “È partito a luglio- continua l’Assessora- il percorso che porterà alla realizzazione del Polo dell’economia circolare di Roma all’interno dell’area dell’ex Tmb Salario così come annunciato il 7 gennaio 2022. Un grande hub cittadino dedicato all’economia circolare e alla sostenibilità. Un centro per il recupero e il riciclo dei Raee e materiali diversi, un centro del riuso per l’educazione e la formazione alla sostenibilità, aperto a tutti, che punta sullo sviluppo delle competenze e delle filiere green, dalle ciclofficine alle sartorie sociali, dai laboratori per la riparazione degli elettrodomestici passando per l’artigianato del legno, del vetro e del ferro. Un luogo per dare una seconda vita a tutto ciò che può essere riparato e recuperato, favorendo la necessaria riduzione della produzione dei rifiuti che oggi superano il milione e 700.000 tonnellate annue e la transizione graduale nella direzione dell’economia circolare. Un luogo importante per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di recupero di materia e di riciclaggio previsti dal Piano del Ciclo dei Rifiuti di Roma. Nell’area del sito grande oltre 3 ettari, è anche previsto il potenziamento della sede di Ama, la realizzazione di un Centro di Raccolta ed un piccolo impianto di 30.000 tonnellate annue, per il trattamento ed il recupero delle c.d. ‘terre di spazzamento’, cioè tutto quel residuo composto da terra, sabbia, foglie, carta e plastica che proviene dal lavoro delle spazzatrici durante la pulizia delle strade. Al termine di un procedimento di selezione e lavaggio del residuo raccolto, l’impianto consente di recuperare oltre il 90% dei materiali in ingresso, che vengono prevalentemente utilizzati come materie prime seconde. Una tecnologia all’avanguardia già presente in altre città d’Italia come Milano (30.000 tnt) e Venezia (70.000 tnt)”, prosegue l’Assessora Alfonsi.(SEGUE) (Com/Red/Dire11:59 30-08-23 .NNNN”Un impianto previsto dal Piano Industriale di Ama e finanziato per 4 milioni con fondi del Giubileo che, come i biodigestori anaerobici e i selettori per la carta e il multimateriale, si inseriscono a pieno titolo nel novero degli impianti che operano nella logica dell’economia circolare. Dopo l’appuntamento dell’aprile 2022 costruito insieme al Teatro dell’Opera di Roma per portare la lirica e la musica classica nell’ex Tmb Salario e costruire una nuova narrazione del luogo, la prossima settimana il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre svolgerà un workshop con gli studenti sul tema della rigenerazione di spazi urbani, che sarà tenuto da due architetti francesi di fama internazionale, Anne Lacaton e Jean Philippe Vassal, premi Pritzker per l’Architettura 2021. Per la stesura della progettazione definitiva finalizzata alla riqualificazione dell’intero sito saranno coinvolti i cittadini, i comitati ed il Municipio sotto il coordinamento dei Dipartimenti Ambiente, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti e con il supporto delle Università e di esperti di economia circolare”, conclude l’Assessora.

IL COMMENTO: la “nuova narrazione del luogo” andava costruita con i cittadini – in particolare con quelli che hanno subito per anni i disagi dell’impianto rifiuti e che si sono battuti per trasformarlo in uno spazio per il quartiere – a monte delle decisioni, e non dopo più di 8 mesi dall’inserimento dell’operazione “terre di spazzamento” nell’ex TMB nell’elenco degli interventi del Giubileo, senza alcun coinvolgimento della cittadinanza. E i tempi e la scelta di inserire negli “interventi essenziali e indifferibili” del Giubileo, sottoposto ai poteri speciali che possono derogare a qualsiasi normativa con l’esclusione di quelle antimafia, dei beni culturali ed europea, rendono ancora meno trasparente l’operazione . E il “workshop con gli studenti” “tenuto da due architetti francesi di fama internazionale, Anne Lacaton e Jean Philippe Vassal, premi Pritzker per l’Architettura 2021” che coinvolgerà “i cittadini, i comitati ed il Municipio” sinceramente accresce la sensazione della solita operazione di facciata “a posteriori” che non ha niente a che fare con una vera partecipazione.

Anna Maria Bianchi Missaglia

vedi anche: Roma Today 31 agosto 2023 L’ex Tmb Salario spacca la maggioranza di centrosinistra. Il municipio fa muro contro il Comune Il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne: “Preoccupa fuga in avanti, troveremo localizzazione alternativa” di Sara Mechelli

Roma Today 31 agosto 2023 Così Ama vuole rimettere in funzione l’ex Tmb di via Salaria Il progetto della municipalizzata per realizzare un impianto per la selezione ed il recupero delle terre di spazzamento. L’ira dei cittadini che per quasi dieci anni hanno subito i miasmi per il trattamento dell’indifferenziato: “Pronti alla guerra” di Sara Mechelli

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

30 agosto 2023 (ultimo aggiornamento 1 settembre 2023)

NOTE

(1) (dalla pagina FB di Giovanni Caudo) Nell’ex TMB di Salario solo idee innovative, no rifiuti. Chi pensa di riportare i rifiuti nell’ex complesso dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) di Salario è qualcuno che ha perso evidentemente il contatto con la Città. Scopriamo oggi che il 22 maggio 2023 l’AMA ha richiesto alla Regione Lazio la procedure di VIA per un impianto di trattamento delle terre di spazzamento che vengono raccolte in tutta la città. Si tratta di un impianto che verrà installato nell’ex fossa del TMB e che tratterà 30 mila tonnellate all’anno, 100 tonnellate al giorno che entreranno di nuovo nell’area di via Salaria. Tutto questo è inaccettabile per i cittadini che si aspettano invece la riconversione di quell’area e di essere risarciti dei malesseri e dei malanni che hanno subito per oltre dieci anni. Ora, allo stesso modo con cui agiva l’amministrazione precedente, che nascondeva la verità negando la puzza, si è proceduto nel silenzio assordante e si è chiesto alla Regione il permesso per costruire un impianto di trattamento per poter riportare i rifiuti in quell’area. Questa amministrazione si sta confrontando con temi importanti e con ritardi di anni e molte delle cose che si stanno facendo hanno bisogno di tempo per produrre i risultati attesi. Per questo, sarebbe bene abbassare gli annunci e i proclami, soprattutto in tema di rifiuti, per tornare a fare politiche di sistema e soprattutto innovative. Proporre di riportare i rifiuti nel sito dell’ex TMB significa voler tagliare i ponti e i legami politici con un pezzo di città che ha contributo a costruire, proprio sulle battaglie condotte in quel sito per affermare il diritto alla salute, le premesse perché ci fosse una coalizione di sinistra-plurale al governo di questa città.Nulla è ancora deciso e nulla è ancora irrimediabile. Per questo chiediamo semplicemente di cancellare questa ipotesi e di tornare a pensare a quel sito alzando l’ambizione. Ci sono almeno tre direzioni che devono essere presidiate per la sua trasformazione:- il risarcimento agli abitanti con la realizzazione di aree pubbliche;- dare all’area una vocazione ecologica che sia parte dell’economia circolare attraverso il riciclo di materiali;- insediare un centro per la ricerca e l’educazione ambientale a servizio della città.Spazi di innovazione e di cambiamento che si sono aperte proprio a seguito della cancellazione dell’Autorizzazione integrata ambientale ottenuta nell’agosto del 2019 dopo lunghe battaglie e manifestazioni dei cittadini del Municipio e di tutta la città con la firma dell’allora assessore ai rifiuti Massimiliano Valeriani.Sapere, invece, che oggi qualcuno intende tornare indietro rispetto a quelle conquiste è del tutto incomprensibile e, appunto, solo chi ha perso il contatto con la Città può pensare di riportare i rifiuti nell’ex TMB Salario. Ma ho il sospetto che anche questa volta i cittadini non lo consentiranno.

(2) (dall’elenco interventi per il Giubileo 2025 del DPCM 8 giugno 2023) scarica il PDF

INTERVENTO N. 183 (ex 87) Impianto di trattamento delle terre di spazzamento
Amministrazione proponente: Roma Capitale
Ambito di intervento: Ambiente e territorio- Decoro Urbano C U P :J82F22000820004

Soggetto attuatore Società Giubileo 2025

Tipologia Intervento Essenziale e indifferibile

Descrizione

L’impianto è costituito da una linea in grado di trattare automaticamente, tramite un lavaggio derivato dal soil-washing, i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade (EER 200303): i rifiuti vengono recuperati ottenendo materie prime ditterenziate e di qualita, certificate C E e conformi alla normativa eurooca
L’impianto è costituito da 4 sezioni: (i) sezione di stoccaggio, (ii) sezione di separazione e pre- vagliatura, (ii) sezione di lavaggio e separazione granulometrica e (iv) sezione di trattamento acque di processo e disidratazione fanghi.
Nella sezione di stoccaggio i rifiuti vengono conferiti dalle spazzatrici meccaniche operanti sul territorio o da automezzi con cassoni scarrabili direttamente nei box di stoccaggio: con l’ausilio di macchine operatrici 1rifiuti stoccati vengono alimentati alle successive fasi di trattamento
N e l l a s e z i o n e d i separazione e pre-vagliatura vengono eliminati preliminarmente i materiali grossolani e leggeri grazieall’azione di un vaglio stellare che consente, per effetto dello scuotimento
esercitato sul rifiuto vagliato, di separare anche l’eventuale frazione inorganica adesa a foglie e rifiuti misti (quali lattine, bottiglie, plastica in genere, etc.) aumentando così l’efficienza complessiva dell’impianto.
L’unità di lavaggio ni controcorrente (sfangatrice a botte), opera li trattamento delle terre di spazzamento: il rifiuto subisceun energico lavaggio che determina il trasferimento delle sostanze inquinanti dal rifiuto all’acqua di processo, per mezzo di azioni di tipo chimico e fisico. Contestualmente, per effetto del flusso in controcorrente e della conformazione geometrica del tamburo, vengono separati gli inerti di granulometria superiore a 2 mm (inviati ai rispettivi box di stoccaggio) dalle frazioni fini e dalle frazioni organiche leggere. Ulteriori trattamenti in un’unità di ciclonatura con separatori gravimetrici a spirale realizzano la separazione delle sabbie (inviate al rispettivo box di stoccaggio) dai limi e dalle acque di processo, che confluiscono alla sezione di depurazioneacque etrattamento fanghi.
Tutte le acque di lavaggio sonoinviate ad una sezion edi depurazione per la rimozione degli inquinanti e la separazione dei fanghi. Dopo il trattamento, le acque sono in larga parte ricircolate alla sezione di lavaggio, così da minimizzarne l’approvvigionamento esterno; i fanghi vengono disidratati in una sezione impiantistica dedicata e inviati presso impianti di destino autorizzati.
Il cofinanziamento di €565.000 èassicurato dal PianoInvestimenti di AMA S.p.a.

(3) dalla scheda 87. Impianto di trattamento delle terre di spazzamento

L’impianto è costituito da una linea in grado di trattare automaticamente, tramite un lavaggio derivato dal soil-washing, i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade (EER 200303): i rifiuti vengono recuperati ottenendo materie prime differenziate e di qualità, certificate CE e conformi alla normativa europea. La taglia media di questa tipologia di impianti è di circa 20-30.000 tonnellate anno (in una superficie di circa 2.000 m2) assolutamente in linea con l’attuale raccolta di AMA pari a circa 13.000-15.000 tonnellate anno di rifiuto avente codice EER 200303 che attualmente viene inviato a trattamento presso impianti terzi al costo di circa 115-120 €/tonnellata. Per questi motivi si potrebbe pensare alla realizzazione di un impianto dalle potenzialità autorizzate fino a 30.000 tonnellate in modo da poter gestire senza affanni eventuali picchi stagionali di produzione oltre che aumenti di quantitativi raccolti con l’ottimizzazione e l’implementazione di ulteriori attività di spazzamento all’interno del territorio di Roma Capitale.

L’impianto è costituito da 4 sezioni: (i) sezione di stoccaggio, (ii) sezione di separazione e pre-vagliatura, (iii) sezione di lavaggio e separazione granulometrica e (iv) sezione di trattamento acque di processo e disidratazione fanghi. Nella sezione di stoccaggio i rifiuti vengono conferiti dalle spazzatrici meccaniche operanti sul territorio o da automezzi con cassoni scarrabili direttamente nei box di stoccaggio: con l’ausilio di macchine operatrici i rifiuti stoccati vengono alimentati alle successive fasi di trattamento. Tale tipologia di impianti permette il recupero di circa il 70% delle terre di spazzamento in ingresso all’impianto che verrebbero classificate come materia prima seconda (sabbia, ghiaino e ghiaietto certificati per l’utilizzo in diverse filiere del settore edilizio), è ovviamente possibile il recupero dei materiali ferrosi presenti nel flusso in ingresso.

DPCM_20221215_GIUBILEO_ALLEGATI

(4) 15 dicembre 2022 Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che approva la proposta di programma dettagliato degli interventi “essenziali e indifferibili”, predisposta dal Commissario connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, che rimanda a un successivo decreto l’approvazione della proposta di programma dettagliato degli “interventi essenziali”; il decreto inoltre autorizza il Commissario (nel limite delle risorse disponibili per ciascun anno, previo assenso del Ministero dell’economia e delle finanze nonché a seguito di informativa alla Cabina di coordinamento) “ a rimodulare: a. le risorse disponibili non destinate per legge a specifiche finalità, assegnandole a interventi ricompresi nel medesimo Allegato, i quali presentino un fabbisogno aggiuntivo e non prevedibile al momento dell’emanazione del presente decreto; b. gli interventi già ricompresi nel menzionato Allegato, prevedendo che vengano accorpati o suddivisi in relazione alle caratteristiche funzionali”.scarica DPCM Giubileo

gennaio 2023 Programma degli interventi essenziali ed indifferibili nella città di Roma in preparazione del Giubileo 2025  vedi Pubblicati gli interventi su Roma per il Giubileo 2025

(5) Con la Legge di bilancio del 30 dicembre 2020 “è stato istituito  presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un tavolo istituzionale con il compito di definire, anche sulla base delle proposte pervenute dalle amministrazioni interessate, un piano degli interventi e delle opere necessari. Con quella del dicembre 2021 è stata prevista la nomina di un “Commissario straordinario che …predispone…la proposta di programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo … da approvare con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri” e  la costituzione di “una società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze denominata « Giubileo 2025 », che agisce anche in qualità di soggetto attuatore e di stazione appaltante“;con decreto del Presidente della Repubblica il l4 febbraio 2022 è stato nominato  Commissario straordinario il Sindaco Roberto Gualtieri, acquisendo i poteri tra i quali quello, “limitatamente agli interventi urgenti di particolare criticità”, di  “operare a mezzo di ordinanza, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea”. E in caso di dissenso, diniego, opposizione o altro atto equivalente proveniente da un organo di un ente territoriale interessato che, secondo la legislazione vigente, sia idoneo a precludere, in tutto o in parte, la realizzazione di un intervento rientrante nel programma dettagliato”  degli interventi per il Giubileo il Sindaco Commissario può proporre “al Presidente del Consiglio dei ministri le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”. Cioè per portare avanti gli interventi nonostante il parere contrario di uno o più enti interessati.

(6) VEDI Giubileo 2025, quali interventi previsti (ma molti saranno collaudati dopo la fine dell’evento religioso -21 Agosto 2023 Continua# Giubileo e parcheggi privati: non siamo d’accordo (e i conti non tornano) -18 Luglio 2023 Continua#

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