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La direttiva del Sindaco per chi ha occupato le case: una riflessione sulle regole

murale Sabrina H. Dan

Ha destato reazioni controverse la direttiva del Sindaco Gualtieri che permette l’iscrizione anagrafica della residenza, l’allacciamento ai pubblici servizi e la partecipazione alle procedure di assegnazione delle case popolari anche per chi ha occupato abusivamente un immobile, se in condizioni di fragilità propria o dei familiari. La prendiamo come un’occasione per la nostra associazione, che abbiamo chiamato “Carteinregola”, per una riflessione sulle regole.

Vedi anche

Iscrizione anagrafica occupanti, cosa dice la circolare applicativa 20 dicembre 2022

Vedi il video del webinar di Carteinregola: Grande come una casa, quali diritti per gli occupanti 14 dicembre 2022

La vicenda

Il 7 giugno 2022 l’Assemblea capitolina aveva approvato una mozione (1) che impegnava Sindaco e Giunta a farsi portavoce con il Governo e il Parlamento per procedere alla modifica del cosiddetto “Decreto legge Renzi Lupi” del 2014 (2), “con previsioni atte a garantire la dignità umana”. L’art. 5 del Decreto legge infatti prevede che “Chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non puo’ chiedere la residenza nè l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo“, costringendo gli occupanti non solo a non avere servizi essenziali – luce gas acqua – ma a non poter accedere a una serie di diritti basilari: dalla richiesta del medico di base alla possibilità di aprire un conto corrente e quindi essere regolarizzati dal punto di vista lavorativo, all’accesso alle graduatorie per l’ assegnazione di alloggi popolari per i cinque anni successivi alla data di accertamento dell’occupazione abusiva. Anche se un comma dello stesso articolo prevede che “il sindaco, in presenza di persone minorenni o meritevoli di tutela, puo’ dare disposizioni in deroga a quanto previsto … a tutela delle condizioni igienico-sanitarie“. La mozione impegnava quindi il Sindaco a “procedere all’iscrizione della residenza nella fase transitoria che precede la ricollocazione [degli occupanti]”, anche “… dei richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in condizione di vulnerabilità“.

Il 4 novembre scorso il Sindaco Gualtieri ha emanato una direttiva che accoglie il contenuto della mozione, consentendo, in presenza di soggetti “meritevoli di tutela”, l’iscrizione della residenza nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale e la deroga ai divieti di allacciamento ai pubblici servizi essenziali e di partecipazione alle procedure di assegnazione di alloggi ERP, nella fase transitoria che precede la ricollocazione. La direttiva indica come “meritevoli di tutela” persone e famiglie seguite dai servizi sociali, in condizioni di particolare vulnerabilità, in presenza di bambini, disabili, anziani. Inoltre include i nuclei con il reddito stabilito dalla Legge regionale come requisito per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica (3), i richiedenti asilo e le persone in situazione di precarietà abitativa per le condizioni igienico sanitarie.

Il provvedimento ha incontrato l’opposizione delle forze politiche del centro destra (4), ma anche del M5S capitolino, che ha evidenziato il rischio che tra gli occupanti ci siano anche malavitosi che spesso spadroneggiano nelle occupazioni delle case popolari (5), ed è stato anche oggetto di alcuni incontri dell’Assessore Zevi con il Prefetto, che ha chiesto chiarimenti, che da quanto riportano i giornali, si sono risolti positivamente senza modifiche alla direttiva (6).

Sulle regole

Avevamo già avviato una riflessione quando, nel maggio 2019, l’elemosiniere del Papa, il cardinale  Krajewski, dopo aver inutilmente  sollecitato azienda elettrica e autorità cittadine a ridare la corrente allo Spin Time,  un palazzo occupato in via Santa Croce in Gerusalemme dove vivevano 450 persone tra cui 98 bambini, si è calato lui stesso in un tombino e,  ricorrendo alle sue competenze professionali risalenti a prima di prendere i voti  in Polonia, ha armeggiato con la centralina togliendo i sigilli e ha fatto tornare la luce, prendendosi la responsabilità del suo gesto (7).

Come allora, pensiamo che le regole dell’umanità vengano prima delle regole della legge. Che non si possa negare una vita sana e dignitosa, le cure mediche, le condizioni per aspirare a un lavoro regolare, soprattutto di avere una casa a chi ha il solo torto di essere povero, soprattutto se si parla di disabili, bambini, anziani. Anche la legge prevede che rubare perchè si ha fame sia  un “esimente”, cioè, che se si agisce per un reale e grave stato di bisogno,  non si può essere perseguiti. E il diritto di tutti di avere uno spazio sano e sicuro dove vivere dovrebbe essere al primo punto dell’agenda di qualsiasi Amministrazione, nello spirito della nostra Costituzione: “… E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“.

Per questo le misure contenute nella direttiva sono sacrosante, ma certamente solo se transitorie, in attesa quindi di risposte concrete alle situazioni di precarietà abitativa, non solo degli occupanti senza titolo, ma di tutte le migliaia di persone in attesa dell’assegnazione di una casa popolare da anni. E’ il vero vulnus della cosiddetta “emergenza abitativa” della Capitale, che in realtà è una condizione ormai di perpetua normalità: finchè le Amministrazioni preposte – Stato, Regione, Comune – non sapranno/vorranno affrontare e risolvere con giustizia ed efficacia il problema di chi non ha casa perché non è in grado di pagare affitti a prezzi di mercato, facendo ripartire serie politiche per la casa, avviando un piano pluriennale di nuove realizzazioni, tamponando con l’acquisizione i casi più urgenti e facendo periodiche verifiche sulla situazione patrimoniale degli inquilini delle case popolari per liberare gli alloggi da chi non ha diritto, e anche ponendo fine alle vendite degli appartamenti di edilizia pubblica in favore di chi può permettersi l’acquisto, parenti compresi, anziché assegnarle a chi è in graduatoria.

E non ci sembrano corretti i provvedimenti adottati in passato dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma per destinare quote delle case disponibili a chi ha occupato (8), provvedimenti che hanno introdotto di fatto una corsia preferenziale rispetto alle persone che, magari in condizioni assai più precarie, e in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa, sono in lista d’attesa da lungo tempo per la troppo esigua disponibilità di alloggi pubblici. Ed è indispensabile, a monte, accertare le posizioni, distinguendo chi ha occupato perchè versa in effettivo stato di bisogno da chi invece ha occupato per convenienza e magari è legato alla gestione parallela degli alloggi popolari organizzata dalla criminalità organizzata, come ci ricordano spesso le cronache della Capitale (9).

E’ però evidente, che prima di tutto vengono le persone, e soprattutto le persone più fragili: la casa è un diritto di tutti, e la politica deve farsene carico fino in fondo. Nessuno deve essere spinto, per disperazione,  a commettere un reato come  l’occupazione abusiva, che ancora prima di esporlo al trauma dello sgombero – come quello che subisce anche  un poveraccio sfrattato –  lo costringe a vivere in condizioni inaccettabili per promiscuità, igiene, privacy, sicurezza.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

2 dicembre 2022 (ultima modifica 21 12 2022)

vedi anche il seminario di Carteinregola e Scuola di Eddyburg 10 parole dell’urbanistica: CASA – i video e i materiali -14 ottobre 2019 Continua#

vedi anche: Roma Today, 24 ottobre 2022 L’opinione di Valerio Valeri: Perché la direttiva di Gualtieri sulla residenza agli occupanti non è un “liberi tutti” ma un atto di umanità Il Campidoglio riconosce un diritto a chi vive in emergenza, ma ciò non significa che i “furbetti” non verranno sgomberati. E basta ipocrisie sugli allacci alle utenze: gli occupanti lo fanno abusivamente se non glielo si permette legalmente

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1) Mozione n. 121 del 7 giugno 2022 a firma Trombetti, Converti, Ciani, Luparelli, Biolghini, Bonessio, Baglio e Battaglia approvata dall’Assemblea Capitolina con 28 voti favorevoli e 13 contrari

(2) dell’art. 5 del Decreto-Legge 28 marzo 2014, n. 47 (Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015), convertito con la Legge 23 maggio 2014, n. 80 rubricata “Lotta all’occupazione abusiva di immobili. Salvaguardia degli effetti di disposizioni in materia di contratti di locazione”

Decreto legge DECRETO-LEGGE 28 marzo 2014, n. 47

Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015. (14G00059)note: Entrata in vigore del provvedimento: 29/03/2014.
Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 23 maggio 2014, n. 80 (in G.U. 27/05/2014, n. 121). (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 29/02/2020)(GU n.73 del 28-03-2014)

Art. 5

Lotta all’occupazione abusiva di immobili. Salvaguardia degli effetti di disposizioni in materia di contratti di locazione.

  1. Chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo  non  puo’ chiedere la residenza  ne’  l’allacciamento  a  pubblici  servizi  in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi  in  violazione  di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti  di  legge.  A  decorrere dalla data di entrata  in  vigore  della  legge  di  conversione  del presente decreto, gli atti  aventi  ad  oggetto  l’allacciamento  dei servizi di energia elettrica, di  gas,  di  servizi  idrici  e  della telefonia fissa, nelle forme della stipulazione, della  volturazione, del rinnovo, sono nulli, e pertanto non possono  essere  stipulati  o comunque adottati, qualora non riportino i  dati  identificativi  del richiedente e il  titolo  che  attesti  la  proprieta’,  il  regolare possesso o la regolare detenzione dell’unita’ immobiliare  in  favore della quale si richiede l’allacciamento. Al  fine  di  consentire  ai soggetti somministranti la verifica dei dati dell’utente  e  il  loro inserimento negli atti indicati nel periodo precedente, i richiedenti sono  tenuti  a  consegnare   ai   soggetti   somministranti   idonea documentazione relativa al  titolo  che  attesti  la  proprieta’,  il regolare possesso o la regolare detenzione  dell’unita’  immobiliare, in  originale  o  copia  autentica,  o  a  rilasciare   dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’ ai sensi dell’articolo 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica  28  dicembre 2000, n. 445.

  1-bis. I soggetti che occupano  abusivamente  alloggi  di  edilizia residenziale pubblica  non  possono  partecipare  alle  procedure  di assegnazione di alloggi della  medesima  natura  per  i  cinque  anni successivi alla data di accertamento dell’occupazione abusiva.

  1-ter. Sono fatti salvi, fino alla data del 31 dicembre  2015,  gli effetti prodottisi e  i  rapporti  giuridici  sorti  sulla  base  dei contratti di locazione registrati ai sensi dell’articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23. (4)

  1-quater. Il sindaco, in presenza di persone minorenni o meritevoli di tutela, puo’ dare disposizioni in  deroga  a  quanto  previsto  ai commi 1 e 1-bis, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie.

((1-quinquies.  Le  disposizioni  del  presente  articolo  non   si applicano alle ipotesi di successione di un fornitore del servizio ad un altro)).

(3) L.R. 06 Agosto 1999, n. 12 Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica (1)

vedi art. 11 Requisiti soggettivi per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa

(4) Roma Today 6 novembre 2022 Residenza agli occupanti: per il centrodestra é un regalo a chi non rispetta le regole

(5) vedi aska news Roma, M5s: giunta Gualtieri tutela occupanti ma parla di legalità 9 novembre 2022

(6) Vedi Roma Today 25 novembre 2022 Residenza agli occupanti, Gualtieri vince il braccio di ferro con il prefetto Frattasi aveva chiesto chiarimenti sulla direttiva di Gualtieri, ma dopo due incontri – l’ultimo molto breve il 24 novembre – emerge che il Comune tirerà dritto sulla deroga all’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi

(7) Gli estranei, la barriera e la luce (nel palazzo occupato)di Anna Maria Bianchi Missaglia -18 Maggio 2019Continua#

Perchè il gesto del Cardinale elettricista è rivoluzionario -13 Maggio 2019Continua#

(8) Roma Today 21 febbraio 2020 Casa, in Regione approvata la sanatoria per gli occupanti delle case popolari: ecco chi ne ha diritto La regolarizzazione è passata nel maxiemendamento della legge sul collegato al bilancio. In un secondo articolo si destina il 10 per cento di case popolari all’emergenza abitativa di Ylenia Sina

vedi anche: Sgombero Via Curtatone: l’indignazione e la riflessione

(9) vedi tra gli altri: Roma Today 23 febbraio 2022 Tor Bella Monaca, sgomberate case Ater occupate nella palazzina dove morì una 30enne Quattro gli appartamenti liberati in viale Santa Rita da Cascia. L’operazione voluta dal prefetto Matteo Piantedosi è scattata all’alba

Roma Today 31 mar 2020 Ostia, case popolari occupate dagli Spada con metodo mafioso la sentenza della CassazioneIl processo nasce dallo scontro per il controllo di Ostia tra gli Spada e il gruppo dei ‘Baficchio’

Se io avessi una botteguccia

fatta di una sola stanza

vorrei mettermi a vendere

sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”

Per un soldo ne darei

ad un solo cliente

quanto basta per sei.

E alla povera gente

che non ha da campare

darei tutta la mia speranza

senza fargliela pagare.

GIANNI RODARI, Filastrocche in cielo e in terra (Torino, Einaudi 1960).

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