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La Sindaca, l’Assessore in bilico e le patate bollenti

 paolo_berdini_d0Le insistenti voci di imminenti dimissioni dell’assessore Paolo Berdini aprono vari interrogativi sulla coerenza della linea della Sindaca e della maggioranza  Cinque Stelle

Si moltiplicano le  voci  di una frattura tra l’Assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Paolo Berdini e la Sindaca Raggi  M5S che gli ha affidato l’incarico solo 5 mesi fa. Secondo quanto riportato da quotidiani di vario orientamento (1) il motivo principale sarebbe la strenua opposizione dell’Assessore al progetto dello Stadio della Roma ereditato dalla precedente Giunta, per la parte riguardante l’edificazione del “business center” con le tre torri di uffici e spazi commerciali, da cui si dovrebbero ricavare  i fondi per la realizzazione delle infrastrutture . Progetto che dall’inizio di novembre è oggetto di una conferenza dei servizi decisoria alla Regione Lazio,  che dovrebbe concludersi a febbraio prossimo (2). Ma conflitti e malumori riguarderebbero anche il rapporto tra Berdini e molti esponenti del tavolo urbanistico Cinquestelle che già durante la consiliatura Marino lavoravano con i consiglieri M5S allora all’opposizione (3).  Un gruppo di esperti che sostanzialmente rimprovererebbe all’Assessore il suo scarso coinvolgimento nel lavoro e nelle scelte e anche una certa inerzia  su questioni cruciali per quella parte di movimento  più attiva sui territori  (4). A tutto ciò si aggiunge il pressing degli avversari dei Cinquestelle, che accusano la Giunta di immobilismo e di essere  solo  in grado di distruggere e non di progettare.

Senza entrare nel merito della vicenda del Progetto dello Stadio – su cui Carteinregola si è espressa molto anche recentemente, con  posizioni per molti aspetti simili a quelle dell’Assessore – faremo qui alcune osservazioni generali.

A maggio Carteinregola ha sottoposto ai candidati  Patate bollenti: 12 domande che nessuno fa ai candidati Sindaco in cui chiedevamo che gli aspiranti a governare Roma dicessero  come intendevano affrontare alcuni temi scottanti, tra cui molti che riguardavano l’urbanistica (5). Allora non era giunta  nessuna risposta da Virginia Raggi, nè dal suo staff, e la maggior parte delle questioni che ponevamo  non era neanche nominata nel programma della candidata M5S, dove abbondavano discorsi generici e scarseggiavano le prese di posizione esplicite, persino su quei temi strenuamente combattuti dall’opposizione M5S, come le Olimpiadi Roma 2024 – poi respinte dopo qualche oscillazione – e il progetto dello Stadio della Roma. Una contrarietà, quella  al progetto dello Stadio a Tor di Valle,  che aveva spinto i consiglieri  capitolini  a fare anche esposti e  denunce, poi finiti nel nulla (6).  Tuttavia la nomina come Assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici di Paolo Berdini, annunciata ufficialmente prima del ballottaggio finale, era già, essa tessa, un programma.

Infatti  Paolo Berdini è un urbanista che da sempre ha espresso posizioni assai intransigenti su molti temi della  città, dal consumo di suolo alle compensazioni elargite dal Piano Regolatore di Veltroni,  ad alcune  scelte della Giunta Marino, a partire dal progetto dello Stadio,  sul quale l’Assessore  ha sempre avuto obiezioni sostenute pubblicamente con forza  (7).  E possiamo dire che anche noi, come –  immaginiamo – molti elettori Cinquestelle,  abbiamo dato per scontato che la  Sindaca e il suo staff avessero scelto  Berdini  perché ritenevano le sue  idee e le sue posizioni in grande sintonia con quelle del Movimento. E anche che l’Assessore, accettando l’incarico, avesse  chiesto e ottenuto delle garanzie sul fatto che le principali “patate bollenti” sul tappeto capitolino avrebbe potuto affrontarle e risolvere all’insegna della coerenza che la sua autorevolezza richiede. Ma soprattutto  abbiamo dato per scontato che un  M5S che si apprestava a vincere  – consapevolmente –  le elezioni capitoline, da tempo avesse affrontato la questione Stadio e avesse pronte delle soluzioni non solo politiche ma anche amministrative. Dietro il  balletto durato tutta l’estate del sì o no al progetto dello Stadio, con la scelta di non interrompere l’iter che si spostava in Regione, per poi rilanciare con una proposta di modifica consistente – dimezzamento del progetto (8) – si intravede una preoccupante impreparazione, sia rispetto al dibattito interno, sia rispetto alle controproposte, che avrebbero dovuto essere da tempo già valutate in tutte le sedi, comprese quelle degli uffici legali. In ogni caso,  se la linea M5S sarà quella di continuare il progetto con qualche ritocco di cubature, immaginiamo che l’Assessore Berdini,  si troverà  di fronte a una scelta obbligata, e una sua recente intervista sembra confermarlo (9) .  Ma dovrebbero preoccuparsi  della coerenza anche  i Cinquestelle, che se approvano  quelle tre torri, anche limando qualche piano,   farebbero una notevole virata di fronte al loro elettorato. A meno che, più  che della loro  linea politica, si preoccupino dell’impopolarità che provocherebbe lo stop allo Stadio, in una città dove i tifosi romanisti sono una moltitudine.  Ma  non dovrebbe essere questo il primo pensiero di un  Movimento  che si è sempre voluto differenziare da quei  partiti tradizionali  che sul panem et circenses   hanno costruito le loro fortune.

E l’Assessore Berdini sconta anche il confronto con la realtà contro cui  ogni innovatore va a sbattere, o quantomeno con cui deve fare i conti, quando dal podio dell’opposizione si trova alla scrivania della gestione. Difficile spiegare ai compagni di protesta –  spesso  sacrosanta – che un assessore,  a Roma ancora più che altrove, non può cambiare tutto – molte  scelte hanno passato da tempo il punto di non ritorno – e non può cambiarlo in quattro e quattr’otto: carenze organizzative, mancanza di organico, obblighi burocratici, scarsità di collaboratori fidati, magari  anche bastoni tra le ruote, trasformano in passi da formica i promessi balzi da leone. E Berdini deve affrontare un compito assai arduo e complesso già per l’urbanistica, che l’inspiegabile  raddoppio di deleghe ci sembra abbia reso ancora più problematico.

Non sappiamo quanto corrispondano al vero le indiscrezioni sparse ogni giorno a piene mani dai giornali – soprattutto dagli stessi che hanno fatto una  martellante quanto ingiustificata  campagna stampa contro l’assessore Muraro quest’estate – ma  la Sindaca e il Vicesindaco (e Assessore  allo sport) hanno il dovere di chiarezza e trasparenza verso i cittadini e i comitati.

Chiarezza e trasparenza sul progetto dello  Stadio, sul quale ogni giorno si infittiscono i dubbi  e le domande (10), ma anche su tutte le patate bollenti che gravano ancora  sulla città e  su cui si fa fatica a capire le intenzioni della nuova amministrazione.  Che, lo ripetiamo ancora una volta, dovrebbe affidarsi a una comunicazione chiara e sincera, rispondendo tempestivamente e con fermezza  alle indiscrezioni  giornalistiche e alle voci di corridoio, spesso assai  strumentali, anche per dimostrare  che non sta navigando  a vista, o  procedendo a zig zag, magari per salvare capra e cavoli.

Le posizioni di Berdini sono note da tempo. Se non sono (più) condivise dalla Sindaca che l’ha nominato  e dalla sua maggioranza, si informino gli elettori sulle  ragioni del ripensamento degli obiettivi condivisi.

Così dovrebbe fare un movimento che propone un vero  cambiamento. Il resto, che ricorda tanto la vecchia politica,  lasciamocelo alle spalle.

Per osservazioni e repliche: carteinregolasito@gmail.com

> Vai a Stadio della Roma cronologia e materiali

(1) Vedi rassegna stampa Acer di ieri 8 dicembre https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Facerweb.it%2Ffiles%2F60%2FRassegna+stampa%2F3562%2Frs08_12_16.pdf%3Ftoken%3D7de17263dc14cc0231366503a791adb1%26preview%3D1&embedded=true e di oggi 9 dicembre https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Facerweb.it%2Ffiles%2F60%2FRassegna+stampa%2F3563%2Frs09_12_16.pdf%3Ftoken%3Db1b84b52bdb4193c8bcdf265cc83fc99%26preview%3D1&embedded=true

(2) Vedi il nostro post 22 novembre 2016 Stadio della Roma: quello che i cittadini devono sapere

Stadio della Roma: quello che i cittadini devono sapere

(3) Vedi Roma Today06 dicembre 2016 : Urbanistica, la ‘base’ M5S in fibrillazione: “Il programma è stato chiuso in un cassetto” Parla l’architetto Sanvitto del tavolo di coordinamento dell’Urbanistica: “I primi mesi di amministrazione sono passati ma i primi punti del programma ancora non sono stati affrontati” http://www.romatoday.it/politica/urbanistica-base-movimento-cinque-stelle.html

(4) il 23 ottobre scorso  l’assessore aveva avuto un acceso scontro verbale con l’Avvocato Perticaro, uno dei protagonisti della battaglia sui Piani di Zona, da sempre vicino al Movimento

(5) Vedi Patate bollenti: 12 domande che nessuno fa ai candidati Sindaco http://www.carteinregola.it/index.php/patate-bollenti-12-domande-che-nessuno-fa-ai-candidati-sindaco/

in  particolare:

PATATE BOLLENTI: 12 domande che nessuno fa ai candidati Sindaco

1) Progetti urbani precedenti

La nuova amministrazione continuerà il percorso avviato dalla precedente per quanto riguarda le conferenze urbanistiche nei Municipi, il progetto Roma 2025 con le università italiane e straniere, il progetto Roma città Resiliente?

Quali decisioni prenderà (continuità – prosecuzione con modifiche (quali) – cancellazione) riguardo a:

Stadio della Roma a Tor di Valle
Progetto Flaminio – Città della Scienza (ex stabilimenti militari di Via Guido Reni)
Ex caserme: quale prosieguo alle trasformazioni delle caserme Ulivelli e del Trullo
Ex rimesse ATAC: l’amministrazione Alemanno prevedeva una consistente valorizzazione immobiliare, che l’amministrazione Marino ha fermato senza tuttavia individuare nuove soluzioni e destinazioni.
Prolungamento Metro B a Casal Monastero con cospicue previsioni edificatorie per finanziare la tratta che una delibera della precedente amministrazione (non ancora approvata dal commissario Tronca) aveva drasticamente ridimensionato
Print – programmi integrati (140 proposte di interventi di privati, tre con delibere già adottate)
Progetto Fori: sarà portato avanti il progetto proposto negli anni dell’amministrazione Petroselli e ripreso dall’amministrazione Marino? La nuova amministrazione è favorevole alla ipotizzata demolizione della via dei Fori Imperiali per ripristinare la continuità del tessuto archeologico sottostante?
Piano Regolatore Generale: si continua, si cambia (dove), si ferma, si cancella? Lo strumento della compensazione urbanistica: è uno strumento utile che si deve continuare ad adottare, è un’eccezione che va cancellata appena esaurito quanto previsto dal PRG, è una soluzione che va rimessa in discussione anche per quanto riguarda gli interventi non ancora completati? Con quali strumenti anche partecipativi la nuova amministrazione intende aggiornare o rivedere da qui ai prossimi cinque anni il Piano Regolatore Generale?
2) Olimpiadi: la nuova amministrazione si adopererà perché i cittadini romani possano partecipare a un referendum sulle Olimpiadi? Quali ambiti decisionali ritiene che spettino al Comitato Promotore delle Olimpiadi e quali alla città di Roma nella persona del suo Sindaco? Ritiene che le decisioni che riguardano quale eredità debbano lasciare i giochi olimpici alla città – quali infrastrutture, quale sviluppo urbanistico – debbano essere prese attraverso un dibattito pubblico con la città o nelle segrete stanze di commissioni a cui partecipa qualche rappresentante dell’amministrazione capitolina? La nuova amministrazione entrerà nel merito di quelle scelte prettamente urbanistiche, come la collocazione del villaggio olimpico, riconsiderando l’orientamento finora seguito dal Comitato olimpico?

(6) dicembre 2014 M5S e il comitato dei residenti di Tor di Valle  presentano due esposti  sia alla magistratura penale sia a quella contabile, per il progetto dello Stadio. L’esposto dei consiglieri M5S riguarda un  presunto ” riconoscimento alla proprietà  di una cubatura di circa 300 mila metri cubi calcolata non sulla destinazione effettiva dell’area a verde privato attrezzato, quale era, ma su quella «parco a tema», quale mai è stata, che prevede una densità maggiore e concedendo, quindi, 100 mila metri cubi in più del dovuto». Il  15 ottobre 2015 La procura archivia l’indagine per la cubatura del progetto dello Stadio, aperta come atto dovuto  dagli esposti M5S

(7) Il 7 giugno 2016 al comizio finale a Ostia Virginia Raggi ufficializza i primi nomi della sua futura Giunta: come  Assessore all’urbanistica indica il prof. Paolo Berdini, da sempre contrario all’operazione Stadio della Roma a Tor di Valle. Nei giorni successivi il progetto  sarà al centro di un acceso dibattito, che culmina in un  confronto su Radio Radicale il 22 giugno, andato in onda il 26 giugno,  con Paolo Berdini e l’ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo. Nella trasmissione  Berdini  afferma “Rispetterò le leggi, ma userò ogni mezzo consentito per impedirlo ” avanzando l’ipotesi di  ” indire un referendum per chiedere ai cittadini la loro opinione”.  Sui siti internet e sui social arrivano molti commenti  di tifosi  contro il futuro assessore e la stessa Raggi, tanto che, secondo Il tempo,  “lo staff del sindaco e dei 5Stelle, dopo un contatto informale con la Roma, si è affrettato a gettare acqua sul fuoco: lo stadio non è uno «scempio ma può essere una grande opportunità di crescita per la città, a patto che rispetti i principi di legge di fronte ai quali il M5S non transige»Lo stesso Berdini  il giorno dopo  precisa : “Non c’è nessun pregiudizio nei confronti dello stadio della Roma, ma sarà mio dovere, nel rispetto della città e dei romani, approfondire ogni singolo aspetto del progetto insieme al sindaco”.  Una precisazione che potrebbe indicare  che le posizioni all’interno  M5S siano molto più articolate e inclini alla mediazione.

(8) giovedì 17 novembre 2016 si svolge la   Consiliare Permanente Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica sulla  realizzazione del progetto del nuovo . Isoggetti auditi dalla commissione del Consiglio Regionale: l’assessore Michele Civita, l’assessore Paolo Berdini, la dottoressa Annamaria Graziano (direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma Capitale) e la dottoressa Manuela Manetti (direttore regionale politiche territorio Mobilità e Urbanistica). In questa sede l’assessore Berdini dichiara ufficialmente che al Giunta raggi intende riportare l’operazione immobiliare all’interno delle cubature consentite dal PRG. Si restringerà il progetto  allo Stadio e allae sue pertinenze anche ricettive e commerciali, ma si cancelleranno le tre torri di uffici, rinunciando alle infrastrutture pubbliche di cui costituivano la compensazione.

(9)  | http://www.huffingtonpost.it/2016/12/08/paolo-berdini-dimissioni-stadio-roma_n_13513732.html Paolo Berdini minaccia le dimissioni: “Se si fa lo stadio della Roma come da progetto originale lascio”

Il Fatto Quotidiano 8 dicembre 2016Roma, Berdini: “Manovre per farmi fuori. Lo Stadio? Modifiche o me ne vado”L’assessore all’Urbanistica – che si oppone alla costruzione del nuovo impianto sportivo dell’As Roma a Tor Di Valle e vuole ridurre le cubature del progetto – conferma al Messaggero la frattura con la giunta Raggi. Berdini non ha gradito soprattutto la divulgazione di voci di sue imminenti dimissioni. “Chi sta dietro a certe agenzie? Parlamentari del M5s o direttamente il Campidoglio?”. Per Roberta Lombardi “certi veleni arrivano dal suo stesso assessorato” dove “Mafia Capitale aveva interessi milionari” di | ww.ilfattoquotidiano.it/2016/12/08/roma-berdini-manovre-per-farmi-fuori-lo-stadio-modifiche-o-me-ne-vado/3246465/

(10) Per prima cosa chiediamo che sia  pubblicata sul sito del Comune tutta la documentazione relativa al progetto definitivo ora all’esame della conferenza di servizi – di seguito a quella pubblicata all’epoca dell’amministrazione Marino – compresi i pareri critici formulati dai dipartimenti comunali. Si chiarisca quali criticità permangono e se, a giudizio del Comune, è possibile superarle. Si chiarisca quali sono i costi immediati e futuri che dovrebbero sostenere le amministrazioni pubbliche se il progetto venisse approvato (per es quelli per la realizzazione e gestione del parco, per la presa in carico dei parcheggi e delle strade, per il completamento delle infrastrutture, per l’adeguamento delle reti di servizi ecc, per i sondaggi archeologici prima della realizzazione delle opere pubbliche). Si chiarisca se le opere pubbliche in base alla delibera 132 /2014 già accordate a scomputo o andranno messe a gara. Si renda pubblica la memoria di Giunta del 16 settembre 2016  in modo che i cittadini possano conoscere le intenzioni dell’amministrazione Raggi in merito alla procedura da seguire > si veda il nostro post: Stadio della Roma, questa non è trasparenza (in costruzione)

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