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Le aree verdi della Via Cristoforo Colombo, ma perché i cittadini devono sempre lottare per lo spazio pubblico ?

di Maurizio Geusa

via Colombo via Perna, aree verdi

via Colombo via Perna, aree verdi

Via Cristoforo Colombo, secondo il progetto originale, era stata concepita con una larghezza di 100 metri impegnata dalla strada, dalle strade laterali, dai parcheggi e dalle sistemazioni a verde. Sul margine di tale stradone sarebbe stata innalzata una serie continua di fabbricati monumentali destinati  in parte a uffici, in parte a residenze e servizi. Per realizzare tutto questo, oltre alla fascia centrale destinata alla strada, vennero espropriati anche i terreni laterali per una profondità di altri 100 metri per parte.

Queste aree pubbliche, di proprietà del Comune di Roma, sono rimaste per gran parte inedificate fino agli anni novanta, quando i cittadini del Municipio presero l’iniziativa di chiedere la trasformazione a verde pubblico per soddisfare le dotazioni minime essenziali.

Purtroppo però, l’esproprio generalizzato delle aree aveva lasciato al suo interno diversi “relitti” ancora di proprietà privata per i quali i proprietari non persero l’interesse alla trasformazione edilizia.

All’inizio degli anni novanta con due deliberazioni d’iniziativa popolare i cittadini imposero la trasformazione a verde pubblico di tutte le aree ancora libere prospicienti la Via C.Colombo.

Successivamente, il Piano di utilzzazione ha fissato la disciplina per l’uso specifico ed articolato delle aree imponendo a  quelle ancora private la fruizione libera e gratuita sul 50% dell’area dell’intervento.

Ora, nel caso dell’impianto sportivo di Via Perna, il rispetto dell’uso pubblico del 50% dell’area impegna da almeno tre anni il Comitato Parchi della Colombo, che si trova di fronte, non tanto i proprietari privati, quanto piuttosto lo stesso Municipio VIII.

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La nostra storia ha  inizio quando il Comitato di cittadini “Insieme per una città nuova” raccoglie  e presenta all’Amministrazione Comunale, il 15 luglio del 1993,  circa 10.000 firme a sostegno di due proposte di Deliberazione con cui chiede che le aree aventi destinazione urbanistica per insediamenti misti – uffici, commercio e residenze –  siano  modificate in zona con destinazione Parco pubblico ed attrezzature sportive.

La prima proposta d’iniziativa popolare, riguardante la Variante di PRG per le aree di proprietà pubblica, è  adottata con la Deliberazione del Consiglio Comunale n.235 del 28 novembre 1996 (vedi documentazione a corredo punto 1). La seconda proposta sempre d’iniziativa popolare riguardante la variante per le aree di proprietà privata è adottata, poco tempo dopo, con la DCC n.258 del 12 dicembre 1996 (2).

In particolare, nel dispositivo di quest’ultima deliberazione viene adottato il cambio di destinazione “di due aree di circa 22.900 mq ubicate all’interno degli isolati delimitato (i) da Via C. Colombo, Via Perna, Via Laurentina, Via Fontanellato, Via Badia di Cava e Via Vedana;”

Contro tale Variante vengono  presentate 5 osservazioni, di cui 4 riguardano proprio l’isolato compreso fra Via Perna e Via C.Colombo.

La n. 1 presentata dalla Soc. Immobiliare EGECO a r.l. proprietaria di un’area di cira 4.380 mq ubicata su Via Laurentina angolo Via Perna.

La n. 3 presentata dalla Soc. Colombo a r.l. proprietaria di un lotto della superficie di 1.039 mq su cui insiste una costruzione, ubicato in angolo tra Via Laurentina e Via C.Colombo.

La n. 4 presentata dalla Soc. Immobiliare Caravella a r.l. proprietaria di un’area della di mq 2.470 (Foglio 852 particelle 109 e 242), delimitata da Via C.Colombo e Via Badia di Cava.

La n. 5 presentata dalla Soc. S.P.A.I.C.E.F. a r.l. proprietaria di un’area di mq 12.170 circa delimitata da Via C.Colombo e Via L.Perna.

Tutte le osservazioni sono respinte per la “notevole importanza strategica delle aree ubicate lungo la Via C. Colombo per il soddisfacimento della esigenza di spazi verdi degli abitanti dei quartieri limitrofi”(5).

Le due Varianti sono poi successivamente approvate dalla Regione Lazio, rispettivamente con le deliberazioni della Giunta regionale nn. 861 e 862 del 22 marzo 2000. “Conseguentemente è stato predisposto un “Piano di utilizzazione delle aree della Via Cristoforo Colombo da Porta Ardeatina a Via delle Tre Fontane”, ai sensi dell’art. 15 delle N.T.A. del previgente P.R.G., in grado di definire un quadro delle varie categorie e gerarchie d’uso delle aree interessate dalle succitate varianti, all’interno, comunque, di uno scenario unitario in cui gli elementi di riconnessione, di accessibilità e di rappresentatività dello spazio urbano giocano un ruolo determinante;

Il suddetto “Piano di utilizzazione”, da un lato pone le basi per la eliminazione e/o riorganizzazione degli elementi di degrado ambientale (cartellonistica, impianti di carburante, ecc.), dall’altro individua una zonizzazione di funzioni coerenti con le vocazioni e con gli usi già consolidati, nonché una serie di interventi di rilievo urbano, da realizzarsi con specifico ed autonomo procedimento attuativo, che nel Piano trovano il quadro urbanistico di riferimento; (Estratto dalla Deliberazione del Commissario Straordinario n. 85 del 12 maggio 2001 con cui è stato approvato il Piano di utilizzazione delle aree verdi della Vai Cristoforo Colombo).

Anche il Piano di utilizzazione, come tutti i procedimenti che coinvolgono l’assetto del territorio, viene pubblicato, vengono   raccolte 6 osservazioni, poi  controdedotte con la DCC n. 142 del 26 luglio 2004 per la definitiva approvazione del Piano.

Gli stessi soggetti che avevano presentato osservazione in sede di Variante ripresentano le Osservazione anche in sede di Piano di utilizzazione ma vengono ritenute non pertinenti in quanto ripropongono l’originale capacità edificatoria.

La n. 1 presentata dalla Soc. S.P.A.I.C.E.F. a r.l. proprietaria di un’area di mq 12.170 circa delimitata da Via C.Colombo, Via L.Perna e Via Vedana distinta al C.T. al Foglio 852 particalla 357.

La n. 2 presentata dalla Soc. Immobiliare Caravella a r.l. proprietaria di un’area di mq 2.470 delimitata da Via C.Colombo e Via Badia di Cava distinta al C.T. al Foglio 852 particalle 109 e 242.

Per lungo tempo, sull’area di Via Perna, è  attivo un campo di calcio con relativi spogliatoi. Per tali manufatti precari per complessivi mq 242,98, era stata richiesta nel 1985 la concessione in sanatoria,  poi rilasciata nel 2001. Inoltre tale impianto sportivo occupa  anche mq. 2.450 di proprietà comunale,  come accertato dalla DGC n. 214 del 23 maggio 2007 (8)

Fin qui la storia necessaria per inquadrare l’attuale vicenda. Ora veniamo ai giorni nostri.

Dopo diversi anni di abbandono del campo sportivo, nel mese di settembre del 2015,  i cittadini vedono aprire un cantiere. Pertanto, il Comitato Parchi Colombo tempestivamente il 14 ottobre 2015 con prot. 15482 richiede all’allora Municipio VIII di poter visionare il progetto.

Solo dopo non poche difficoltà,  e grazie all’intervento del Difensore Civico prima e della forza pubblica poi, è stato possibile per il Comitato avere copia del progetto,  il 1° marzo 2016. Il Progetto risulta presentato dalla Soc. SPAICEF con Denuncia di Inizio Attività per la ristrutturazione dell’impianto sportivo con prot. n. CM29291 del 28 aprile 2015. Il progetto riguarda una superficie complessiva pari all’intera proprietà di mq 12.270. Quindi, solo una parte dell’Ambito 3 del Piano di Utilizzazione esteso per circa 26.000 mq.

Sotto il profilo urbanistico, l’area nel Piano di utilizzazione è classificata: Verde con caratteristiche speciali – ambito 3 (di proprietà privata) la cui discipliana è dettata dall’art. 5 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso Piano:

Interessa gli ambiti contrassegnati con i numeri 3-4-5 nella planimetria TAV. 4 che sono costituiti da aree di proprietà privata.

Gli ambiti contrassegnati coni numeri 3-4 potranno essere attuati, nell’ambito dei singoli perimetri di intervento di trasformazione, con specifico procedimento attuativo in relazione alle modalità indicate nella deliberazione di C.C. n .169/1995. (“Bando per la realizzazione e la gestione delle aree di proprietà Comunale abbandonate e delle aree verdi non attrezzate (creazione dei Punti verdi di qualità”) (1).

Qualora l’intervento venga proposto dall’attuale proprietà, non vi sarà l’obbligo di cessione al Comune delle aree non di fruizione libera purchè la proprietà sottoscriva uno specifico atto d’obbligo di rinuncia al plusvalore determinato dalla realizzazione delle attrezzature.

Lungo i lati prospicienti la Via C. Colombo, gli interventi, identificati con i numeri 3 e 4, dovranno realizzare una fascia di verde di arredo stradale, della profondità di ml.13.00 a partire dal limite del ciglio del marciapiede.

E’ consentita Ia realizzazione per stralci funzionali con una superficie minima pari al 75% delle aree disponibili. In questo caso, è necessario che il progetto di sistemazione preveda per la parte residua la aliquota di pertinenza della superficie coperta.

Valgono in particolare le seguenti prescrizioni:

AMBITO 3 (destinazione d’uso: attività sportive e verde pubblico)

– superficie massima coperta pari al 10% dell’area di intervento

– altezza massima fuori terra m 7.5

– superficie minima a verde di fruizione libera e gratuita pari al 50%

– superficie dei volumi interrati per attività sociali e culturali entro la sagoma di inviluppo dei volumi fuori terra

L’11 novembre 2016 la Commissione Municipale III Urbanistica esamina il Cantiere di Via Perna. In tale occasione il responsabile tecnico del Municipio espone in merito alla nota acquisita dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica (prot. n.188864 del 26 ottobre 2016) che conferma l’esigenza di rispettare il 50% di superficie minima a verde di fruizione libera fissato dal Piano di utilizzazione, e pertanto intende chiedere al costruttore il l’ottemperanza a tale prescrizione.

Inoltre lo stesso responsabile tecnico illustra e porta in visione l’ultima variante (SCIA del 4 ottobre 2016 prot. n. CM 75597) e riferisce, infine, che per quanto riguarda la demolizione dei manufatti preesistenti,  verrà comminata specifica sanzione.

Il successivo 28 novembre 2016 con nota n.CM93127 il Servizio Urbanistica – Edilizia Privata del Municipio provvede a richiedere ai proponenti Soc. SPAICEF variante in corso d’opera,  con evidenziato il “50% della superficie a verde di fruizione libera e gratuita”.

Il progetto di variante richiesto dal Municipio viene  presentato il 12 gennaio 2017 con prot. CM1935. In seguito, in data 21 aprile 2017 con prot. n. CM3327 viene presentata la comunicazione di fine lavori relativa alla DIA prot. 29291 del 28 aprile 2015 e successive varianti n. CM 75597 del 4 ottobre 2016 e n. CM1935 del 12 gennaio 2017.

Ad oggi l’impianto sportivo è in esercizio, l’area di fruizione “libera e gratuita” risulta ancora recintata ed inaccessibile.

Di tale situazione il Comitato Parchi Colombo viene a conoscenza  solo il 20 novembre 2018 con prot. 131107, in risposta alla richiesta di accesso generalizzato presentata l’11 settembre 2018 con prot. CM98757.

Infine in questi giorni di fine febbraio 2019  i lavori riprendono con nuovi riferimenti “Pratica urbanistica n. 140/68 dell’11 dicembre 2018”.

In conclusione, salvo diversi e più puntuali osservazioni si rileva:

1 – assenza del progetto esteso al perimetro dell’ambito 3 oggetto dell’intervento, in quanto le NTA prescivono che gli ambiti … potranno essere attuati, nell’ambito dei singoli perimetri di intervento di trasformazione.

2 – assenza della superficie minima di fruizione libera e gratuita pari al 50% dell’ambito.

Preso atto che tuttora l’area, indicata nel progetto di fruizione libera e gratuita, risulta inaccessibile al pubblico, il Comitato Parchi Colombo in data 6 gennaio 2018 ha diffidato ex art. 328 del Codice Penale il Direttore del Municipio a rendere fruibile in sicurezza tale area. Di tale diffida nessun riscontro.

Fin qui i fatti, ora il commento.

Innazitutto il Comitato Parchi Colombo è ben lieto che siano realizzati impianti sportivi, ma questi devono rispettare le norme approvate dal Consiglio Comunale, in particolare il Comitato intende far rispettare le deliberazioni d’iniziativa popolare approvate dal Consiglio Comunale nn. 235 e 258 del 1996.

Sono stati necessari 4 mesi e mezzo (14 ottobre – 1° marzo) perché i cittadini riuscissero a prendere visione di un progetto rilevante per il loro territorio e questo solo dopo il ricorso al Difensore Civico e con l’intervento della forza pubblica.

Sono stati necessari circa 12 mesi per integrare il Progetto. Infatti dal momento che il Comitato ha preso visione del Progetto a marzo 2016, ad ottobre 2016 l’Ufficio richiedesse prima al Dipartimento Urbanistica l’interpretazione della Norma e poi ai promotori le integrazioni progettuali ricevute solo a gennaio 2017.

Sono passati altri 12 mesi e ancora l’area pubblica non è libera né tantomeno fruibile.

Quanto altro tempo dovrà passare ?

Fino a quando l’Amministrazione del Municipio, per altro, da lungo tempo, prevalentemente di centro sinistra, vorrà abusare della pazienza dei cittadini ?

Aspettiamo risposte, aspettiamo segni di vita, aspettiamo il rispetto dell’interesse pubblico.

Maurizio Geusa

Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com

(Roma 12 marzo 2019)

Documentazione a corredo:

Deliberazioni:

1. Consiglio Comunale n.169 del 2 agosto 1995 Punti verdi qualità (scarica delibera Cons Comun 169-1995)

2. Giunta Comunale n. 1160 del 10 aprile 1996 – Indirizzi per le aree della Colombo scarica  DGDelib.N 1160 del 10.04.1996 aree colombo

3. Consiglio Comunale n. 235 del 28 novembre 1996 – Adozione di Variante per le aree pubbliche scarica DCDelib. N 235 del 28.11.1996 colombo

4. Consiglio Comunale n. 258 del 12 dicembre 1996 – Adozione di Variante per le aree private scarica DCDelib. N 258 del 12.12.1996 colombo

5. Consiglio Comunale n. 36 del 9 marzo 1998 – Controdeduzioni alle osservazioni DCDelib. N 36 del 09.03.1998 colombo

6. Commissario Straordinario n. 85 del 12 maggio 2001 – Approvazione del Piano di Utilizzazione DCCSDelibera N 85 del 12.05.2001 – Approvazione PUAV

7. Consiglio Comunale n. 142 del 26 luglio 2004 – Controdeduzioni e Approvazione del Piano (contiene le Norme Tecniche di Attuazione)DCDelib. N 142 del 26.07.2004 colombo

8.  Consiglio Comunale n. 214 del 23 maggio 2007  scarica DGDelib. N 214 del 23.05.2007

Progetti:

1. “Piano di Utilizzazione delle aree verdi della Via C. Colombo” è reperibile sul sito di Roma Capitale all’indirizzo: https://www.comune.roma.it/TERRITORIO/nic-gwt/

https://www.comune.roma.it/TERRITORIO/nic-gwt/

https://www.comune.roma.it/TERRITORIO/nic-gwt/

2. Variante SCIA prot. 1935 del 12 gennaio 2017 alla DIA prot. 29291 del 28 aprile 2015 scarica 2019 III 6 – SCIA 1935 del 2017 colombo

Foto:

1.  Il Nuovo accesso al parcheggio in corso di realizzazione

1.
Il Nuovo accesso al parcheggio in corso di realizzazione

2 – La recinzione arretrata sul perimetro della proprietà

2 – La recinzione arretrata sul perimetro della proprietà

· 3 – L’area di proprietà comunale fra la recinzione e Via C.Colombo

· 3 – L’area di proprietà comunale fra la recinzione e Via C.Colombo

4 – L’area di proprietà comunale rimasta abbandonata fra vecchia e nuova recinzione

4 – L’area di proprietà comunale rimasta abbandonata fra vecchia e nuova recinzione

 5 – L’area privata destinata all’uso pubblico

5 – L’area privata destinata all’uso pubblico

6 – L’area privata di uso pubblico recintata

6 – L’area privata di uso pubblico recintata

· 7 – Via Vedana la recinzione arretrata sullarea privata di uso pubblico

· 7 – Via Vedana la recinzione arretrata sullarea privata di uso pubblico

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