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Mc Donald’s dietro le Terme di Caracalla: secondo il PTP del 2010 lì non doveva restare neanche il vivaio…

3 map vivaio terme di Caracalla

Negli stessi giorni in cui Carteinregola e altre associazioni lanciavano la battaglia in difesa della tutela del  Paesaggio del Centro storico di Roma e non solo (1), è scoppiato un caso che può servire a far riflettere sulle scelte che stanno per essere prese nel Consiglio del Lazio, con l’approvazione del Piano Territoriale Paessaggistico Regionale:  in un’ area del centro storico incastonata  tra il complesso archeologico delle Terme di Caracalla  e le Mura Aureliane, dove da anni c’era solo un vivaio, dovrebbe insediarsi un Mc Donald’s, cioè un punto vendita della famosa catena di ristorazione fast food.

Il render del ristorante con parcheggio e  area giochi

Il render del ristorante con parcheggio e area giochi

Questa la descrizione del progetto (da La Repubblica) (2): All’interno del lotto di 35mila mq di proprietà di Eurogarden compreso tra il tratto di viale delle Terme di Caracalla all’inizio di via Cristoforo Colombo, via Baccelli e la più piccola via Antoniniana,  l’area targata Mc si svilupperà su circa 10mila mq . Il ristorante vero e proprio occuperà 800 mq, con area Mc Drive, per ordinare direttamente dalla propria auto e l’immancabile Mc Café, per un totale di 250 posti a sedere tra area interna ed esterna. Sempre

In basso il capannone attuale utilizzato dal vivaio

In basso il capannone attuale utilizzato dal vivaio, con la stessa forma e le stesse cubature

nell’area ristorazione 180mq diventeranno una serra indoor (” per mantenere forte il legame con il vivaio”, puntualizza Mc Donald’s). “Il ristorante andrà a occupare il capannone già esistente – assicurano dalla multinazionale – non ci saranno volumi aggiuntivi, e non ci saranno insegne impattanti, così come prescritto dalla Soprintendenza, si tratta di un progetto di riqualificazione complessiva dell’area”. Attorno al ristorante, in un’area di 3000 mq, verrà realizzato un parco giochi per i bambini con panchine e orti didattici. Nello spazio restante parcheggi e strade. L’apertura del nuovo ristorante è prevista “sicuramente entro l’anno” e verranno impiegate, almeno in fase di partenza tra le 50 e le 60 persone. Nel progetto è prevista anche la risistemazione di via Antoniana, che versa in condizioni di degrado” (2).

Il nuovo spazio dedicato alla somministrazione non sarà  tanto rivolto ai turisti di passaggio, dato che l’ingresso  è su un percorso poco frequentato dai  pedoni (a meno che non si pensi a un business con i bus  turistici che hanno stalli  di sosta proprio nella vicina via Antoniniana) perchè oltre al ristorante Mc Donald’s tradizionale, dovrebbe esserci   anche quello in versione motorizzata, il McDrive®, che  si rivolge – come   è esplicitato  dal messaggio pubblicitario –  ad  avventori che ci andranno  appositamente con la propria auto, con la conseguenza di un continuo  via vai delle  macchine della clientela  della formula da asporto.

mc drive dal sito mc donald'sVai di fretta o hai poco tempo? Sei di ritorno dal cinema o dal lavoro? Non c’è niente di più comodo che fare una sosta veloce da McDrive®. Ti fermi, ordini e porti via tutto il gusto di McDonald’s. è comodo, è veloce, è McDrive®. Ed è aperto fino a tardi.(dal sito McDrive Italia)

Un’ idea decisamente in controtendenza con i tanto sbandierati  “turismo sostenibile” e  “rispetto dell’ambiente e della salute”, che si dimostrano sempre di più vuoti slogan da campagna elettorale, come fa notare il Comitato Mura Latine nella lettera appello inviata il 26 luglio (in calce).  Ma soprattuto  agli antipodi del rispetto che dovrebbe essere dovuto al luogo e al Paesaggio urbano lungo l’asse che  dai Fori si dipana fino all’Agro romano, intorno a quel patrimonio mondiale che è l’Appia Antica.

E se si sono perse le tracce del  “Progetto Fori” immaginato da Antonio Cederna  che in tanti hanno provato inutilmente a realizzare (3), il Mc Donald’s/McDrive® installato  a ridosso di uno dei complessi archeologici monumentali più importanti  di Roma sembra una beffa crudele e nello stesso tempo il simbolo della deriva culturale in cui  ormai versa la Capitale.

ptp caffarella relazione adottata

PTP Appia Caffarella Relazione adottata

ptp caffarella appia norme tecniche

PTP Appia Caffarella- Norme tecniche (2010)

Riservandoci di approfondire con la lettura degli atti autorizzativi l’iter  procedurale  che ha portato a questo inquietante  risultato,  abbiamo trovato in alcuni documenti  inerenti l’approvazione del PTP (Piano Territoriale Paesistico) 15/12  “Valle della Caffarella, Appia Antica ed acquedotti” del 10 febbraio 2010 (DCR n. 70) (4), una prospettiva  che ci sembra  fortemente   in contrasto con quanto approvato, visto che vi si prescrive  addirittura la delocalizzazione del vivaio : “Nella sottozona TOc.3 si prevede la riqualificazione complessiva dell’intera sottozona in modo da creare un’area di rispetto più ampia per le Terme di Caracalla, creando un unico parco, delocalizzando lo Stadio delle Terme posto a nord e l’area dei vivai posta a sud. L’area così liberata deve essere mantenuta a prato, la viabilità carrabile lungo il margine delle Terme deve essere eliminata” [PTP 15/12 Norme tecniche] (5) . Non sappiamo, al momento, se siano poi intercorse modifiche  successive al PTP , nè quali normative permettano il cambio di destinazione e la trasformazione di un capannone di un vivaio  in un edificio stabile, e   finalizzato alla somministrazione, visto che in ogni caso, almeno  da quanto riportato dalla stampa (2) , il progetto, avviato nel 2015, ha  raccolto “i vari pareri e nulla osta necessari”, anche  dalla Soprintendenza speciale archeologica. In ogni caso il  cantiere è già aperto, anche se poi   il clamore mediatico, l’appello di molti  esponenti del mondo culturale (6), la pioggia di  critiche da parte di cittadini e comitati e, in ultimo, anche della Sindaca Raggi (7) e del Ministro Bonisoli (8), sta spingendo per  una marcia indietro.

Anche in questo caso, sarebbe necessaria un’operazione trasparenza, spiegando chi e come ha autorizzato e soprattutto come è possibile che siano autorizzate simili operazioni. E quali margini di discrezionalità abbiano i decisori, visto il tomentone del “rischio contenzioso” e “rischio risarcimenti”  invocato continuamente  dall’amministrazione pubblica .

Ma a maggior ragione sarebbe  urgente una riflessione collettiva sul PTPR che sta arrivando al voto del Consiglio regionale.

Infatti, come abbiamo raccontato con dovizia di particolari soprattutto negli ultimi giorni (7), il centro storico di Roma dentro le Mura aureliane, non gode di alcuna tutela paesaggistica vincolante. Forse il citato PTP, che collega l’area in questione al Parco della Cafarella e dell’Appia, potrebbe essere un motivo per abbandonare il progetto del “Caracalla fast food”, ma quanti altri luoghi storici e archeologici starordinari nel cuore di Roma rischiano imbarazzanti accoppiate con la  ristorazione di massa? Senza demonizzare le attività produttive – e i posti di lavoro – bisogna dire chiaramente che non c’è interesse economico privato che possa prevalere sull’interesse pubblico,  sulla tutela Costituzionale del Paesaggio della Nazione, sulla dignità dei luoghi e della nostra storia.

Invece a Roma, dagli urtisti che tolgono la visuale della Fontana di Trevi con bancarelle ricoperte  di colossei e gondole in miniatura, alle multinazionali che aprono McDonald’s a pochi metri dai contrafforti delle Terme di Caracalla,  tutto è permesso.

La città pubblica non si svende solo cedendo  il patrimonio immobiliare pubblico ai privati. Si svende anche lasciando che scorci straordinari  vengano coperti, mortificati, snaturati. Frammenti  di bellezza che ogni giorno scompaiono dalla nostra vista.

Post scriptum: non ci risulta che la Sindaca Raggi abbia  ancora manifestato alcuna contrarietà per la mancata tutela paesaggistica del Centro Storico nel PTPR in approvazione in Regione, che renderebbe obbligatoria e vincolante l’autorizzazione paesaggistica quantomeno all’interno delle mure aureliane, come accade per gli altri centri storici del Lazio (9). Ci auguriamo un deciso intervento del Ministro Bonisoli, anche in difesa della copianificazione portata avanti dal Ministero dei Beni culturali insieme alla Regione, cancellata  pochi giorni fa da un pugno di emendamenti approvati in Commissione da centrosinistra e centrodestra (10)

Anna Maria Bianchi Missaglia

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Roma 28 luglio 2019

La lettera dei Comitati*

Gentilissimi,

apprendiamo in queste ore dalla stampa che nella ex sede del vivaio Eurogarden di via Baccelli verrà realizzato un ristorante di una nota catena internazionale di fast food. Non è questo a sconvolgerci, seppur ci prema sottolineare ancora una volta il dispiacere per tutti quegli imprenditori che non hanno potuto o voluto credere in un’idea alternativa in un luogo siffatto (il libero mercato questo è), quanto il progetto folle di concedere in quell’area la possibilità di un punto di asporto del cibo direttamente in automobile. Oltre alla creazione di un parcheggio nell’area, Concedendo cioè l’incentivo a recarsi a “mangiare” – perchè di questo stiamo parlando- in automobile. Tutto questo in uno dei punti di maggior congestione del traffico e a ridosso di una area importante come quella delle Mura Aureliane e delle Terme di Caracalla sottoposte a vincolo della Sovrintendenza e iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Il progetto sembra contraddire palesemente anche gli ambiti di programmazione strategica del PRG di Roma Capitale (il sito in questione è interessato da ben due ambiti che si intersecano, quello del parco archeologico monumentale dei Fori-Appia Antica e quello delle Mura)  secondo il quale ogni intervento di trasformazione dovrebbe essere conseguente e coerente ad una visione generale dell’ambito. Questo è avvenuto? Se sì, in che modo? Che tipo di visione propone l’Urbanistica? Le mappe dell’ambito strategico sono state consultate? La sostenibilità’ dell’intervento è stata verificata rispetto alla strategia di insieme? Ricordiamoci inoltre che su via Antoniana, proprio in conseguenza della attuazione della recente delibera sul regolamento dei bus turistici c’è già un parcheggio per la sosta dei pullman, quindi esiste già un problema di congestione e di inquinamento a ridosso di una area di interesse storico e culturale.

E’ folle avallare ancora progetti come questo, che danno ai cittadini la possibilità -ancora una volta- di utilizzare un mezzo privato per attività di non primaria importanza.

Dobbiamo renderci conto che il sistema mobilità a Roma è al collasso e non possiamo più permetterci il lusso di concedere altro spazio alla mobilità privata.

Dobbiamo capire una volta per tutte che i parcheggi richiamano le auto, ovvero il traffico e che addirittura creare la possibilità una “ristorazione automobilistica” è assolutamente in contrasto con qualsiasi buona pratica di mobilità sostenibile per la nostra Città.

Non parliamo a vanvera, le azioni messe in atto nelle maggiori città e capitali europee sono proprio indirizzate alla riduzione del numero dei posti per la sosta privata o all’aumento della loro tariffazione, non certo alla concessione di posti gratuiti o peggio comodi addirittura per mangiare “un panino”.

Vogliamo un ristorante a via Baccelli? Bene, che si faccia se non si può impedire, ma che sia a impatto zero sulla mobilità perchè non possiamo più tollerare tutti gli effetti che l’utilizzo sconsiderato del mezzo privato produce, direttamente e indirettamente, sulla salute e sulle tasche dei cittadini.

Lo scorso anno abbiamo partecipato insieme a lei Sindaca, alla associazione Cittadini Per l’Aria e Salvaiciclisti Roma alla campagna per il monitoraggio dei livelli di biossido di Azoto (NO2 No Grazie) che ci ha mostrato chiaramente un’immagine inquietante dell’aria che si respira a Roma.

In un punto di rilevazione posto a poche centinaia di metri dall’area interessata dal progetto abbiamo rilevato una concentrazione annua pari a 45.8 NO2 mese µg/m3 che stima un valore di aumento sintomi bronchite per i bambini asmatici del 3 per cento ogni anno e una incidenza sulla probabilità di morte dell’1 per cento circa.

mappa NO2 No grazie

Credevamo fosse abbastanza chiaro il concetto ma a quanto pare ci troviamo ancora una volta qui a ribadirlo con forza.

Non vogliamo altre auto, non vogliamo che siano realizzati parcheggi o men che meno vogliamo che sia concessa la possibilità di creare una situazione di asporto in automobile per il cibo che verrà venduto in questo ristorante.

Avallare progetti come questi, con le c.d. “carte a posto” non esime dalla responsabilità di scegliere fare qualcosa di qualificante per la città. Un luogo, quello dell’ex Eurogarden, di grande pregio a ridosso delle Terme di Caracalla, dell’Appia Antica e a ridosso delle Mura Aureliane. Possibile che non c’è stata la possibilità di far emergere la bellezza del luogo?

Possibile che è sufficiente dire che l’area è dei privati, farvi dare in cambio due orti urbani e il rifacimento di una strada per dire che il progetto è fattibile? Possibile che non abbiate pensato che Roma in mancanza di spazi pubblici da vivere, si debba trincerare dietro un Mc Donald?

Tante sono le realtà associative che si stanno ribellando a questo nuovo schiaffo alla città e che sostengono l’iniziativa e continuano ad aumentare.

Presidente Comitato Mura Latine – APS

 Aderiscono all’iniziativa: Salvaciclisti Roma, Rete Vivinstrada, GTI – Guide Turistiche Italiane, Comunità Territoriale VII Municipio,  Coordinamento Residenti Città Storica, Ass. Carteinregola, Ass. Progetto Celio, Associazione Genitori Giardinieri, Amici di Villa Leopardi, , Esquilino Vivo, Esquilino in comune, Abitanti Via Giolitti, Fiab Roma, Cdq colli Aniene bene comune, Motus – Mobilità e turismo sostenibile, ass. Genitori Scuola Manzoni.

(*) la lettera è staat inviata il 26 luglio 2019 a: Alla Sindaca di Roma Virginia Raggi   Alla Presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi All’Assessore Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Carlo Cafarotti All’ Assessore Città in Movimento  Linda Meleo Alla Sovraintendente Capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli

NOTE

foto 2 map vivaio terme di Caracalla(1)Vedi Il 29 luglio andiamo al Consiglio regionale per difendere la tutela del Paesaggio di Roma e del Lazio

(2) Repubblica 27 luglio 2019 Roma, fast food con vista sulle Terme di Caracalla: l’offensiva di McDonald’s di Arianna Cori

Vedi anche :La Repubblica 21 luglio 2019 Roma, cena con vista sulle Mura. Nel vivaio nasce un bistrot  di Paolo Boccacci

(3) vedi cronologia Dai Fori all’Appia

> vai al nostro Dossier Appia Antica – scheda, cronologia e materiali

Vedi Convegno Archeologia e città: dal progetto Fori all’Appia Antica organizzato dall’Associazione Bianchi Bandinelli del 21 marzo 2014

(4)scarica DCR_n_70_del_10_02_2010

> Vai a Appia Antica – scheda, cronologia e materiali

(5) scarica norme_tecniche PTP caffarella appia antica

scaricarelazione_adottata pTP caffarella (elaborati in calce)

(6) Vedi l’Appello  su Emergenza Cultura 26 luglio 2019 per il Mc Donald’s al Pantheon e a Caracalla: Firenze si è opposta al McDonald’s in centro A Roma, al Pantheon, tutto può diventare fast food?

(7)Huffington Post 35 luglio 2019 McDonald’s alle Terme di Caracalla a Roma, Virginia Raggi chiede lo stop al Municipio I Nella lettera della sindaca si sottolineano i rischi per l’area vincolata dall’Unescohttps://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/07/25/mcdonald-caracalla-ira-raggi_Ilkq5ZqZ1tbVwgtjDSm6gN.html

(8) La Repubblica 27 luglio 2019 Mc Donald’s vista Terme di Caracalla, Bonisoli: “Non mi piace idea. Patrimonio merita rispetto” Il ministro dei Beni culturali contro il progetto della catena americana sull’area del vivaio di via Baccelli

(9) vedi L’amaro destino del paesaggio romano (e le incredibili affermazioni dell’Assessore Valeriani)

(10) vedi Piano Territoriale Paesaggistico Regionale del Lazio: le richieste di Carteinregola

PTP Valle della Caffarella  Appia Antica e Acquedotti

ptp appia mappa

PTP appia legenda

PTP di Roma Ambito 15/12 “Valle della Caffarella, Appia Antica e Acquedotti”

Sul SO n. 71 al BUR n. 14 del 14 aprile 2010 è pubblicata la deliberazione consiliare n. 70 del 10/02/2010 concernente: “Approvazione del Piano Territoriale Paesistico di Roma 15/12 “Valle della Caffarella, Appia Antica e Acquedotti” ai sensi degli articoli 21 comma 2, 22 e 23 della L.R. 24/1998 e dell’articolo 143 del DLgs 42/04″.
Nello stesso SO è pubblicato il DVD contenente tutti gli elaborati approvati.
Il SO al BUR sopradetto è inviato Comune di Roma e della Provincia di Roma ai fini la pubblicazione di competenza ai rispettivi Albi Pretorii ai sensi dell’articolo 23 co. 6 della l.r.r24/98 insieme ad una copia cartacea degli elaborati approvati con contenuto prescrittivo.

 

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