Il racconto di una mattinata di ottobre passata nel cantiere della metro C di piazza Celimontana a colloquio con l’ing. Marco Cervone Construction Manager delle opere civili e responsabile per il Consorzio Metro C della tratta T3 (San Giovanni-piazza Venezia). Grazie alla sua disponibilità e competenza abbiamo nuove informazioni sul presente e sul futuro di questa mastodontica e interminabile opera, diventata un’odissea metropolitana.
I CANTIERI APERTI
Ricordiamo che si definisce “tracciato fondamentale” quello di 25,5 Km approvato dal Cipe con delibera n.65 del 2003 comprendente le tratte da T2 (Clodio-Mazzini) a T7 (Pantano). Come si sa, attualmente la linea fa capolinea a San Giovanni.
Ci sono cantieri aperti nelle stazioni di Porta Metronia e Colosseo, stazioni che andranno in esercizio rispettivamente ad ottobre 2024 e a marzo 2025, e nel frattempo sono iniziati gli scavi nella stazione Piazza Venezia, già collegata alla stazione Fori-Colosseo da due gallerie scavate dalla TBM (tunnel boring machine, fresa meccanica a piena sezione, comunemente chiamata talpa). Questa stazione, ultima della tratta T3, secondo le attuali previsioni andrà in esercizio nel 2033.
Il Ministero dei Trasporti smonterà il cantiere su via dei Fori Imperiali nel 2024, con un primo ripristino dell’area. Quello definitivo sarà invece compito del Campidoglio.
I FINANZIAMENTI
Alla fine del 2022 il Governo, raccogliendo l’allarme del sindaco Roberto Gualtieri sul destino dell’opera, ha reinserito 2,2 miliardi di euro nella Legge di Bilancio per il proseguimento della Metro C fino a Farnesina.
Per il completamento della tratta T2 da piazza Venezia a Clodio, per la realizzazione della tratta T1 da Clodio a Farnesina e per l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 da San Giovanni a Fori Imperiali, la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032.
In totale 2,2 miliardi di euro erogati in 9 anni, che costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte.
Il Ministero delle Infrastrutture ha approvato il decreto che rende esigibile il finanziamento di 1,8 miliardi che servirà, tra le altre cose, per completare la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e per proseguire la Metro C con la stazione di Piazza Venezia e la realizzazione della tratta T2, Venezia-Piazzale Clodio”. (leggi tutto sul sito di Roma Capitale).
I PROGETTI
La stazione “Venezia” sorgerà al centro della piazza tra il Vittoriano, Palazzo Venezia, il Foro di Traiano, il Palazzo delle Assicurazioni Generali e la Chiesa di Santa Maria di Loreto, e una volta raggiunto il primo livello interrato, i viaggiatori potranno accedere direttamente alle aree museali di Palazzo Venezia, ai resti dell’Ateneo di Adriano, al Parco Archeologico dei Fori Imperiali e al Vittoriano.
La stazione Venezia si svilupperà su livelli sotterranei che arriveranno a 45 metri dal piano strada, collegati da 27 scale mobili, 6 ascensori e da banchine di 110 metri.
Roma Metropolitane (stazione appaltante per conto del Comune) ha dato disposizione al contraente generale Consorzio di Imprese Metro C, visti gli ultimi interventi di finanziamento sopra accennati, di procedere con la progettazione definitiva della tratta T2 (piazza Venezia-Clodio-Mazzini) che prevederà le stazioni Chiesa Nuova, S.Pietro, Ottaviano e Clodio-Mazzini.
L’AREA DEL CANTIERE DI PIAZZA CELIMONTANA AL CELIO
Il giardino denominato “Parco della Pace” all’atto della sua inaugurazione il 23 febbraio 2003, è stato utilizzato dal 2012 come cantiere della metro C per la realizzazione del pozzo di ventilazione posto nel passaggio delle due tratte tra le stazioni Porta Metronia e Colosseo. L’area è stata inoltre utilizzata come cantiere di appoggio per i lavori della tratta T3 della metro C. Questo significa che fino a quando non sarà completata la stazione di piazza Venezia il cantiere ausiliario resterà in piedi.
Ma vediamo quali potrebbero essere le prospettive che abbiamo appreso con l’aiuto dell’ing. Cervone.
Dalla fine dell’estate 2023 nel cantiere della metro C di piazza Celimontana-via Annia-via Claudia non si scava più perchè il pozzo di ventilazione è stato completato con i suoi 35 metri di diametro e 35 di profondità. Sono terminati anche gli scavi per il passaggio in profondità delle due gallerie.
Con la cessazione dei lavori del pozzo e delle gallerie sono stati dismessi gli impianti mastodontici e rumorosi come il ponte gru e la gru. Sono restati gli uffici di direzione e di progettazione e la mensa operai per i due cantieri della tratta T3 ancora aperti almeno fino al 2024 – inizio 2025, quelli della stazione Metronia e della stazione Colosseo.
L’area in esame dovrebbe continuare a svolgere la sua funzione logistica presumibilmente fino al 2033 (data ufficialmente annunciata per la conclusione dei lavori di piazza Venezia).
L’unica parte dell’area rimasta a disposizione dei cittadini è quella verde, sul lato che guarda la Navicella. Quest’area è gestita dal Servizio Giardini comunale dell’Assessorato competente.
Ora si aprono due scenari. Il primo è quello sopra esposto, con l’area al servizio logistico dei lavori del cantiere di piazza Venezia anche dopo l’apertura delle stazioni Metronia e Colosseo. In questo caso tutta l’area verrebbe riqualificata, la recinzione metallica gialla sparirebbe per una delimitazione architettonicamente apprezzabile, i volumi residui del cantiere all’interno dell’area sarebbero rimossi, i prefabbricati per uso uffici tecnici di Roma Metropolitane e Metro C sarebbero resi visivamente accettabili, il cemento con cui è stata pavimentata tutta l’area sarebbe rimosso per una nuova piantumazione a prato e sarebbero piantati nuovi alberi.
L’area resterebbe comunque chiusa al pubblico e solo la parte del pozzo lato piazza Celimontana sarebbe consegnata all’ATAC per la manutenzione e gestione del pozzo di ventilazione.
Il secondo scenario è quello legato alla possibile partenza dei lavori per la realizzazione della tratta T2 da piazza Venezia a Clodio-Mazzini.
In questo caso la talpa comincerebbe a scavare da Clodio per arrivare a Venezia, dopo essere stata introdotta all’altezza di Piazza Bainsizza. Attualmente, questa tratta, come sopra riportato, è ancora allo stadio di progettazione definitiva e quindi i tempi non saranno brevissimi. Se si apre questo scenario, l’area logistica attualmente dislocata a piazza Celimontana sarebbe spostata nei giardini di Castel S.Angelo per fornire servizi tecnici alle nuove stazioni della tratta T2 e, naturalmente, alla stazione di piazza Venezia.
Solo in questo caso l’area di piazza Celimontana sarà completamente liberata e tornerà ai cittadini.