L’Associazione Carteinregola chiede ancora una volta che Roma Capitale – la Sindaca, la Giunta e l’Assemblea Capitolina – sottoscriva la Carta di Avviso Pubblico – Codice Etico per la Buona Politica, realizzata da un gruppo di lavoro dell’Associazione di enti locali italiani (tra i quali anche Roma Capitale), che richiede ai sottoscrittori impegni assai più stringenti di quanto previsto dalla legge rispetto alla trasparenza, ai conflitti d’interesse e ai comportamenti di politici e funzionari apicali. Soprattutto in vista delle imminenti nomine di 4 super manager ai vertici capitolini, chiediamo che tali nomine siano fatte motivandone i criteri e nella trasparenza dei curricula e che finalmente anche Roma adotti il Codice etico, presentato in Aula Giulio Cesare il 4 dicembre 2014 mentre – ironia della sorte – nel palazzo scattavano le prime perquisizioni di “Mondo di mezzo”, e da allora rimasto in un cassetto.
(…) L’amministratore deve esercitare la funzione pubblica che gli è stata affida- ta con diligenza, lealtà, integrità, trasparenza, correttezza, obiettività e impar-zialità e si impegna a esercitare il suo mandato evitando situazioni e comporta- menti che possano nuocere agli interessi o all’immagine dell’Amministrazione (art.1)
(…)L’adesione al presente codice da parte dei soggetti investiti di funzioni di alta direzione e coordinamento nei rispettivi enti è condizione necessaria alla loro nomina da parte dell’amministratore. (art.2)
In caso di reclutamento e promozione del personale ovvero di nomina di soggetti investiti di funzione di alta direzione e coordinamento, l’amministratore deve adottare atti di indirizzo e procedure di selezione pubblica, obiettiva e motivata (art.17).
(…)L’amministratore che procede a nomine di stretta natura fiduciaria, per le quali non vanno osservate le procedure di evidenza pubblica, deve fornire adeguata motivazione. In tali casi, l’amministratore, comunque, non può conferire incarichi a soggetti che siano familiari o affini entro il quarto grado di parente- la, propri o di altri amministratori dell’ente (art.19).
dalla Carta di Avviso Pubblico – Codice Etico per la Buona Politica
Il 9 ottobre scorso la Giunta capitolina ha approvato una Delibera (222/2017)* che modifica radicalmente l’apparato amministrativo della Capitale, con un nuovo assetto della macrostruttura e un Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale. Secondo un articolo del Sole24ore che intervista il Direttore Generale di Roma Capitale Franco Giampaoletti (1), entro la fine dell’anno diventerà operativo il nuovo schema organizzativo, che comporta una maggiore concentrazione di poteri per il Direttore Generale e per quattro figure apicali responsabili di altrettante “aree tematiche nell’ambito delle strutture di linea, quale riferimento per i macro ambiti funzionali che caratterizzano l’azione dell’Ente locale“, cioè 4 vicedirettori “ciascuno competente per una delle aree tematiche” che saranno istituite “alle dirette dipendenze del Direttore Generale”: “la Direzione Decentramento, la Direzione Pianificazione, Controllo strategico, di Gestione e di Qualità.
Dopo gli “infortuni” dell’anno passato, quando si era avviata una riorganizzazione del sistema capitolino sotto la regia dell’allora capo dipartimento del personale Raffaele Marra, poi arrestato per corruzione e le cui vicende giudiziarie sono ancora in corso, riteniamo che le scelte per le nomine che si accinge a fare chi è al governo della città – la parola finale competerà alla Sindaca, previa valutazione comparativa dei curricula – debbano testimoniare il serio orientamento dell’Amministrazione pentastellata a una gestione della cosa pubblica all’insegna della trasparenza e del pubblico interesse.
Due le nostre richieste:
- che Roma Capitale adotti la “Carta di Avviso Pubblico – Codice etico per la buona politica” (2) – che noi abbiamo chiesto più volte che fosse adottata da Roma Capitale e che abbiamo chiesto di sottoscrivere ai nostri “candidati trasparenti” (consiglieri comunali e municipali- che prevede più impegni per i politici e gli amministratori, anche nel caso del le nomine di funzionari della pubblica amministrazione.
- che siano resi pubblici i curricula dei neo vicedirettori e i criteri delle loro nomine, che speriamo privilegino la competenza, l’esperienza e anche – viste le premesse politiche dell’attuale maggioranza – la discontinuità rispetto ai ruoli di responsabilità occupati in precedenti amministrazioni.
Infine, riteniamo necessaria una riflessione sulla semplificazione burocratica e sul “potere di avocazione” da parte dei super manager capitolini, che permetterà “in caso di contrasti paralizzanti” di ” assegnare a loro la diretta responsabilità dell’intero processo»(1). Certamente l’amministrazione capitolina soffre di elefantiasi e di lentezze proverbiali. Tuttavia, per la nostra esperienza diretta (a partire dalle vicende dello sciagurato regime commissariale dell’Emergenza Traffico), troppo spesso la necessità di accelerazione delle pratiche è inversamente proporzionale all’interesse pubblico generale e può andare a detrimento delle indispensabili cautele e tutele poste a presidio del bene collettivo. Non vorremmo che questi maggiori poteri per sbloccare “i contrasti paralizzanti“, più che ai progetti ad alto interesse pubblico, che procedono troppo spesso a passo di formica, finissero per “mettere un tigre nel motore” di tanti progetti privati. Un caso per tutti, citato dallo stesso Gianpaoletti: «Con la nuova macrostruttura – spiega Giampaoletti [city manager di Roma Capitale NDR]- puntiamo ad accorciare i tempi delle decisioni e ad aumentare la capacità di controllo sull’avanzamento dei progetti, dotandoci di strumenti per superare i momenti di impasse». La ratio del debutto dei quattro vicedirettori sta qui: «Prima alla direzione generale riportavano oltre 50 elementi di organizzazione: c’era bisogno di demoltiplicare». Davanti a progetti complessi e trasversali, come lo stadio della Roma, i quattro vice Dg potranno intervenire con un «potere di avocazione»: in caso di contrasti paralizzanti, «si potrà assegnare a loro la diretta responsabilità dell’intero processo». Sole24ore, 16 ottobre 2017 (1)
Carteinregola, CILD Centro d’Iniziativa per la Legalità Democratica,Cittadinanzattiva Lazio Onlus, OPA Osservatorio Pubblica Amministrazione, Open Polis, hanno scritto alla Sindaca, All’assessora alla trasparenza Marzano, alla Giunta, al Presidente e ai Consiglieri dell’Assemblea Capitolina chiedendo l’adesione di Roma Capitale alla Carta e che sia inaugurato al più presto uno spazio sul sito istituzionale dove siano spiegate ai cittadini tutte le novità introdotte, i criteri adottati per la scelta dei candidati, e le informazioni sui nominati.
gruppo Trasparenza Carteinregola
scarica sito lettera Raggi adesione Avviso pubblico e nomine 6 dicembre 2017
per informazioni e precisazioni : laboratoriocarteinregola@gmail.com
* vedi anche in calce il testo della Delibera (senza allegati)
222 |
09/10/2017 |
DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE |
Approvazione del nuovo assetto della macrostruttura capitolina e del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale. |
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nella mappa la sitribuzione dei comuni, regioni e cità metropolitane soci dell’Associazione Avviso Pubblico
(1) (art.29 comma 7)
vedi anche: Il Sole24ore 16 ottobre 2017 Campidoglio, ecco la cura: manager anti-burocrazia e 25 dirigenti in meno di Manuela Perrone Un taglio delle posizioni dirigenziali da 249 a 224, «che produce un risparmio stimato in circa 400mila euro l’anno». Due direzioni generali nuove di zecca: Decentramento, per migliorare il collegamento tecnico con i municipi, e Politiche energetiche. E «un generale snellimento della complessa architettura organizzativa del Campidoglio», che conta 24mila dipendenti…leggi tutto
(2) La Carta di Avviso Pubblico – Codice Etico per la Buona Politica è promossa da un’associazione di cui fanno parte molti enti locali italiani, compresa Roma Capitale ed è stata redatta da un gruppo di lavoro di esperti, giuristi, funzionari pubblici e amministratori locali – coordinato dal Prof. Alberto Vannucci – che hanno rivisitato e aggiornato la Carta di Pisa, il codice che l’associazione aveva presentato due anni fa, prima dell’entrata in vigore di alcune leggi antimafia e anticorruzione. Composta da 23 articoli, la Carta indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.
Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (es. mafia e corruzione).
Sono queste alcune previsioni della Carta di Avviso Pubblico, un codice etico fatto non tanto di buoni propositi e belle intenzioni, ma un documento che prevede anche divieti – es. non ricevere regali superiori ai 100 euro in un anno – e sanzioni, che vanno dalla censura pubblica sino alle dimissioni.
La Carta di Avviso Pubblico è stata presentata a Roma, nel corso della manifestazione Contromafie, il 25 ottobre 2014 [ma mai adottata dal Comune, ad ececsione di alcuni consiglieri comunali e municipali, tra i quali molti che l’hanno sottoscritta anche dopo la richiesta di Carteinregola]
(art.2) Per “amministratori” si intendono il Sindaco, il Sindaco metropolitano, il Presidente della Provincia, il Presidente della Regione, il Presidente dell’Unione di Comuni, gli assessori e i consiglieri dei rispettivi enti, i componenti degli or- gani rappresentativi degli altri enti territoriali.
Il codice vincola direttamente gli amministratori che lo adottino o sottoscrivano e i soggetti da questi nominati in enti, consorzi e società. Il codice si applica anche a coloro che operano in qualità di esperti o consulenti comunque denominati e designati degli enti territoriali.
L’adesione al presente codice da parte dei soggetti investiti di funzioni di alta direzione e coordinamento nei rispettivi enti è condizione necessaria alla loro nomina da parte dell’amministratore.
(scarica 20141025_carta-di-avviso-pubblico)