Nuovo Regolamento di Polizia urbana: a proposito di bagni pubblici
Autore : Redazione
Gabinetto pubblico a Piazza Mancini (foto ambm)
Ha superato il vaglio delle Commissioni capitoline competenti il Nuovo Regolamento di Polizia urbana, che a breve approderà in aula Giulio Cesare per la votazione finale. Pubblichiamo un commento di Maria Spina all’art. 18 – Uso dei servizi igienici, sulla base di una bozza del 2 dicembre 2018 da noi visionata.
Art. 18: Uso dei servizi igienici
1. Le grandi strutture di vendita al dettaglio e i centri commerciali debbono disporre di idonei servizi igienici per il pubblico.
2. È fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l’utilizzo dei servizi igienici a favore della clientela.
3. Fatto salvo quanto previsto dal vigente regolamento sulla somministrazione di alimenti e bevande, i servizi igienici di cui ai commi precedenti devono essere tenuti in piena efficienza e puliti.
In un pubblico esercizio, per usare il gabinetto occorre aver pagato la consumazione!
A chi di noi non è mai capitato di camminare veloci in cerca di un bar, ordinare un caffè non desiderato e poi chiedere a bassa voce: “Scusi, c’è una toilette?”. Nel migliore dei casi, e quando non ci hanno risposto: “È fuori servizio”, ci siamo dovuti accontentare della scarsa pulizia e della mancanza di dotazioni specifiche.
Per molti cittadini romani, il servizio igienico dei bar ha sempre rappresentato la sola alternativa per sopperire al grave problema della carenza di gabinetti pubblici anche se, piuttosto spesso, la loro ubicazione ai piani interrati o seminterrati crea un’insormontabile barriera architettonica. Del resto, l’unica normativa del Comune che dia disposizioni sulle caratteristiche edilizie di “cessi e orinatoi dei pubblici esercizi”, risale al 1949 mentre Asl e Regione si limitano a prescrivere alcuni standard.
La possibilità di usare il bagno di un locale pubblico, anche nel caso in cui non si effettui alcuna consumazione, resta però il tema cruciale che ha coinvolto persino il legislatore . Ormai è sancito: l’utilizzo del bagno è legato alla consumazione presso l’esercizio commerciale poiché “Il semplice ‘passante’ che nulla acquista o consuma non potrà rivendicare alcun diritto al bagno, anche se affetto da serie patologie, a meno che l’esercente non sia particolarmente disponibile o comprensivo” .
Per chi non consuma, ma anche per i 14.000 senza tetto che ogni giorno gravitano nelle strade della città , l’accesso è quindi interdetto con conseguenze che tutti noi possiamo facilmente immaginare.
Maria Spina
Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com
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