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Pineta di Villa Massimo: è inaccettabile ogni ulteriore rinvio

Foto: Comitato per la difesa della pineta di Villa Massimo.
In rosso evidenziate le dimensioni del chiosco originario

Aggiornamento del 17 maggio 2022

Sono trascorsi sei mesi dalle richieste di ripristino dello stato dei luoghi inviate ai “neo” Assessori competenti e alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIC competente sull’area. Ieri le Associazioni Carteinregola, Italia Nostra Sezione di Roma e il Comitato per la tutela della Pineta di Villa Massimo hanno sollecitato – ancora una volta – la Soprintendenza a comunicare lo stato dell’arte della pratica relativa agli abbattimenti dei manufatti abusivi, istanza a suo tempo presentata.

In data odierna Carteinregola ha protocollato una richiesta di accesso civico generalizzato alla Direzione Tecnica del Municipio 2 per conoscere:

  • se presso gli Uffici della Direzione Tecnica del Municipio 2 è disponibile il progetto di demolizione degli abusi edilizi accertati nell’area e, se del caso, chi ne sia il RUP;
  • se presso gli Uffici della Direzione Tecnica del Municipio 2 è disponibile il cronoprogramma lavori e se è stato espletato l’affidamento dell’incarico dei lavori di demolizione nell’ambito dell’appalto più generale sulle demolizioni nel Municipio 2 anno 2022.

Carteinregola, il Comitato per la difesa della pineta di Villa Massimo e Italia Nostra Sezione di Roma scrivono ai nuovi Assessori di Roma Capitale Sabrina Alfonsi (Ambiente) e Tobia Zevi (Patrimonio) per chiedere  che si proceda immediatamente al ripristino dello stato dei luoghi mediante l’abbattimento degli abusi e che la pineta di Villa Massimo sia gestita e manutenuta dall’Amministrazione centrale trattandosi di area vincolata


Apprendiamo dalla lettura delle  “Linee Programmatiche del Presidente del Municipio Francesca Del Bello per il mandato amministrativo 2021-2026” approvate lo scorso 2 dicembre dal Consiglio del Municipio 2 (1) che la Giunta intende procedere all’abbattimento degli abusi nella Pineta di Villa Massimo e riattivare la Casina dei Pini nel rispetto dei vincoli posti sull’area dal MIBACT . Leggiamo però anche che Villa Massimo sarebbe già nelle disponibilità del Municipio.
A questo riguardo riteniamo sia essenziale ricordare ai cittadini due questioni importanti:
1) L’abbattimento degli abusi edilizi accertati nel giardino Giuseppe de Meo (pineta di Villa Massimo) spetta al Municipio competente per territorio e su questi abusi sono già state emesse apposite Determine Dirigenziali.  L’ingiustificabile ritardo dell’operazione impedisce ai cittadini di usufruire pienamente di un bene pubblico (il giardino circostante la ex Casina dei Pini, il servizio igienico e quant’altro verrà autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) in quanto l’inerzia della pubblica amministrazione nella gestione del patrimonio pubblico sottrae ai cittadini la possibilità di avere dei servizi.

Nell’interesse della collettività abbiamo più volte chiesto che la destinazione d’uso del manufatto, una volta ripristinato nelle caratteristiche e dimensioni rispettose del vincolo sull’area, sia individuata attraverso un processo partecipativo.

2) il Regolamento per il decentramento amministrativo in vigore  (2) prevede all’articolo 69)  “Aree verdi e alberate stradali” che: “… sono attribuite alla Circoscrizione – con il supporto tecnico dell’Ufficio centrale – le competenze relative: a) alla individuazione, programmazione, progettazione, approvazione e realizzazione degli interventi relativi a: – verde di quartiere e di vicinato su aree – di superficie non superiore a 20.000 mq. – allo scopo acquisite dal Comune, con esclusione delle aree sottoposte a vincolo; – verde di arredo urbano. … omissis…E’ evidente quindi – e non potrebbe essere altrimenti (salvo una modifica al Regolamento stesso) che la Pineta di Villa Massimo non può essere in nessun caso – proprio perchè sottoposta a vincolo trascritto nel 1927 per la sua non comune bellezza – trasferita al Municipio. 


Su questi due temi le Associazioni hanno per l’ennesima volta trasmesso una comunicazione* alle Istituzioni preposte (Roma Capitale, Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Municipio) per chiedere il rispetto della normativa vigente e un’efficace azione amministrativa.

Thaya Passarelli, Gruppo di Lavoro Patrimonio pubblico

10 dicembre 2021

Per osservazioni e precisazioni : laboratoriocarteinregola@gmail.com

* La lettera ha già avuto un primo riscontro da parte dell’Assessore Sabrina Alfonsi.

Note

(1)Link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2021/12/linee-programmatiche_20212026.pdf

(pagina 14) … “è fra gli obiettivi della Giunta di riattivare la Casina dei Pini all’interno della pineta di Villa Massimo procedendo alla demolizione del manufatto abusivo  e con un progetto che rispetti il vincolo della Soprintendenza sia in termini architettonici sia in termini di funzioni da destinarvi. La nostra proposta è di realizzare un Caffè letterario, con spazio culturale destinato a iniziative pubbliche per tutti;

– (pagina 20) … il Municipio è stato il primo a chiedere ed ottenere l’assegnazione della manutenzione di alcune aree verdi al di sotto dei 5.000 mq  con le relative risorse.. omissi .. a queste si sono aggiunte, su richiesta del Municipio, ulteriori 6 aree verdi, superiori ai 5.000 mq, di grande rilevanza per il territorio: Largo Passamonti, Villa Massimo, Parco Don Baldoni, parco Fabio di Lorenzo, l’area verde di Piazza Mancini.

– (pagina 21) …omissis.. Il nostro modello è quello di attuare la delibera sul decentramento amministrativo che prevede il trasferimento ai Municipi delle aree verdi al dis otto dei 20.000 mq.

(2) https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2015/09/REGOLAMENTO_DECENTRAMENTOpdf_A-ROMA.pdf

Sull’annosa vicenda di Villa Massimo, per approfondimenti, si veda anche :

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