Diario PTPR: la discussione in Regione Lazio e fuori
Autore : Redazione
Difendere la bellezza di un sito archeologico dalla pressione edilizia che vorrebbe costruire a pochi metri di distanza. Salvare l’identità di una piazza del centro dall’abbattimento di una palazzina storica, o anche solo dalle finestre anodizzate. Proteggere la vista di un lungomare, il panorama di colline coltivate. E molto altro.
Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) è uno strumento che dovrebbe tutelare uno dei nostri beni più preziosi, il Paesaggio, che l’art. 9 della nostra Costituzione riconosce come patrimonio della Nazione.
La vicenda dell’approvazione del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio è stata lunga e ricca di colpi di scena, vicenda che Carteinregola ha seguito e continuerà a seguire, perchè, anche se il PTPR è stato definitivamente approvato il 21 aprile 2021, continuano ad essere esclusi il centro storico e la città storica di Roma.
SINTESI DELLA VICENDA
Il PTPR della Regione Lazio, adottato alla fine del 2007, è andato al voto del Consiglio regionale 12 anni dopo, nel luglio del 2019, ed è stato approvato il 2 agosto 2019, ma poi, in seguito al ricorso del Governo presso la Corte Costituzionale e all’annullamento della Consulta è dovuto ripartire dalla copianificazione con la Soprintendenza e tornare al voto del Consiglio.
Dal 2013 al 2016 un lavoro congiunto – come previsto dal Codice – tra Regione Lazio e Ministero dei Beni culturali, aveva introdotto alcune modifiche, che erano state recepite dalla Giunta regionale nella Proposta di Delibera passata poi all’esame delle Commissioni all’inizio del 2019. Ma dieci giorni prima dell’approdo del PTPR in Consiglio, il 15 luglio 2019, alcuni emendamenti avanzati da 3 consiglieri del Partito Democratico in Commissione urbanistica con l’esplicito assenso dell’Assessore Valeriani, cancellano tutto il lavoro derivato dalla co-pianificazione Regione-MIBACT eriportano il Piano a quello adottato nel 2007.
Il 2 agosto 2019, alle 5 del mattino, il Consiglio regionale approva un maxi emendamento presentato dall’Assessore Valeriani con un PTPR che contiene molti commi e articoli delle Norme Tecniche di Attuazione assai difformi da quelle concordate con il Ministero. Tuttavia, vogliamo sottolinearlo, anche grazie alla mobilitazione di Carteinregola, Italia Nostra, Salviamo il Paesaggio e altre associazioni, la maggioranza fa una parziale marcia indietro su due punti assai controversi.
Il primo riguarda le modifiche co-pianificate successive all’adozione del PTPR del 2007, comprese le nuove aree archeologiche nella tavola B, che gli emendamenti PD volevano escludere in quanto sarebbe mancato “uno dei cardini delle norme generali e di pianificazione, ovvero la pubblicità”. Per tali modifiche il Consiglio dà mandato alla Giunta regionale di procedere, tramite la struttura regionale competente, a stralciare, prima della pubblicazione del piano sul Bollettino ufficiale della Regione, i beni paesaggistici che avrebbero dovuto essere oggetto di perfezionamento della fase pubblicistica (cioè della publicazione e della raccolta delle osservazioni dei soggetti interessati). Tale meccanismo sarà avviato con incredibile lentezza, e la delibera di Giunta per mettere in moto la procedura sarà pubblicata solo nel febbraio 2020, 6 mesi dopo l’approvazione del PTPR e una settimana dopo la sua pubblicazione ufficiale.
Il secondo riguarda proprio la co-pianificazione con il Ministero, anch’essa reintrodotta nel dispositivo del PTPR approvato ad agosto, che dava parimentimandato alla Giunta regionale di procedere, tramite la struttura regionale competente, a «porre in essere gli atti necessari al raggiungimento della stipula dell’Accordo di cui all’articolo 143, comma 2, del Codice». Così, nell’ autunno successivo ripartiva una nuova tranche della collaborazione tra il Ministero e la Regione Lazio, con un tavolo che era pervenuto alla redazione di un nuovo testo delle Norme di Piano, come scriverà il MIBACT nel ricorso alla Consulta dell’aprile 2020, “emendato delle novelle aggiunte in via unilaterale dalla regione”. Alla fine dei lavori, a dicembre 2019, è stato sottoscritto un “Documento di condivisione” dei contenuti del PTPR ai fini della stipula dell’accordo tra MIBACT e Regione Lazio.
A febbraio la Giunta regionale approva una Proposta di delibera che recepisce le risultanze del Documento di condivisione, che dovrebbero poi concretizzarsi nell’accordo e confluire nel PTPR non ancora pubblicato.Ma il treno, che sembrava essersi finalmente messo sui binari giusti, deraglia molto rapidamente. Infatti, anziché aspettare il buon fine dell’iter prima di procedere alla pubblicazione sul bollettino regionale del PTPR emendato dal tavolo condiviso, la Regione il 13 febbraio 2020 pubblica**, e quindi rende vigente, il PTPR approvato ad agosto, cancellando di fatto, per la seconda volta, il lavoro condiviso con il MIBACT.
A questo punto il Ministero dei Beni Culturali decide di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale (6 aprile 2020), con una disamina che moltiplica le preoccupazioni persino di chi, come Carteinregola, aveva già segnalato le molte criticità del PTPR approvato. Infatti, oltre a rivendicare il ruolo cogente dello stato nella pianificazione paesaggistica, nel ricorso il Ministero segnala che “il piano deliberato dalla regione risulta improntato a un generale abbassamento del livello della tutela dei valori paesaggistici, e la sua approvazione determina, altresì, il concreto rischio della lesione di interessi costituzionali primari”.
Preoccupazioni che si sono ulteriormente aggravate quando, nel corso della Commissione Urbanistica regionale del 12 maggio 2020, l’assessore Valeriani ha sconfessato persino la proposta di delibera approvata in Giunta a febbraio, che conteneva le modifiche concordate con il MIBACT, avvertendo che la Giunta è “ben decisa a difendere il piano così come elaborato“.
Infine va sottolineato che, in tutto questo, il Centro storico di Roma, come la Città storica, continua a non avere alcun vincolo paesaggistico, al contrario degli altri centri storici del Lazio. In questo caso grazie all’inerzia di tutti gli enti coinvolti: MIBACT, Regione Lazio, Comune di Roma.
Enti che sembrano uniti nel raccontare favole ai cittadini. Prima appellandosi a una presunta tutela fornita dall’UNESCO (PTPR adottato nel 2007); poi inserendo un rimando a un Protocollo stipulato nel 2009 ai fini dell’applicazione del PRG, che ancora una volta tratta solo di pareri non vincolanti (agosto 2019). E persino lo stesso ricorso ministeriale, tanto puntuale nel segnalare l’attenuata tutela nei vari commi e articoli del PTPR approvato, per quanto riguarda la Città di Roma (art.44), pur denunciando che “nel testo approvato… si rimette ogni valutazione dei singoli interventi alla Soprintendenza, facendo riferimento a un protocollo d’intesa con il Comune di Roma risalente al 2009 e non pertinente”, si rivendica che nel testo concordato “era prevista l’applicazione di specifiche prescrizioni di tutela da definirsi congiuntamente tra regione e Ministero”. “Da definirsi” ancora 12 anni dopo l’adozione del PTPR, e dopo anni di co-pianificazione, dal 2013 al 2015.
A questa evidente omissione, si aggiunge il paradosso che i tre enti da due anni hanno avviato un tavolo per la tutela dei tessuti di pregio della città storica di Roma, mettendo a punto addirittura un “vincolo speciale”: pochi mesi fa è stato finalmente apposto su alcuni isolati del quartiere Trieste. Ma non si capisce perché non si sia provveduto ad affrontare la tutela paesaggistica di Roma nell’ambito più consono dell’approvando PTPR. E va rilevato che, di questo passo, con un vincolo su una manciata di isolati per volta, prima che si riesca a proteggere tutte le parti storiche della Capitale più bella del mondo, molti edifici saranno caduti sotto le ruspe della “rigenerazione urbana” made in Regione Lazio, che grazie all’art. 6 della legge 7/2017 permette l’abbattimento e ricostruzione con premio di cubatura sostanziososoprattutto dei cosiddetti “villini”, ubicati nelle zone più centrali e redditizie.
Carteinregola continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda, vigilando affinché l’interesse generale della salvaguardia del Paesaggio non sia messo in second’ordine rispetto agli interessi economici e speculativi. E continuerà la sua battaglia affinché il centro storico e la città storica di Roma siano tutelati da normative che prevedano autorizzazioni paesaggistiche certe e vincolanti. Perchè in ballo c’è questo: la differenza tra “parere” non vincolante e “autorizzazione” . Che a quanto pare, in una città con una storia di quasi 3000 anni, nessuno vuole introdurre.
* Il codice dei Beni culturali 42/2004 è stato modificato dal DLgs. n. 63 del 2008
** Pare che al motivazione addotta fosse l’approssimarsi della scadenza del rinnovo del vecchio PTPR adottato – in verità rinnovato di anno in anno da 12 anni
scarica la Proposta di deliberazione consiliare concernente: “Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr). Approvazione, ai fini dell’accordo di cui agli Articoli 156, Comma 3, e143, Comma 2, del D.Lgs. 42/2004, del Documento «02.01 – Norme Ptpr – Testo Proposto per l’accordo Regione/Mibact», trasmesso dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Sostitutivo delle Norme del Ptpr come approvate dalla Deliberazione di Consiglio Regionale 5/2019 approvata il 13 febbraio dalla Giunta regionale SCARICA PD N. 42 del 17 febbraio 2020 regione lazio PTPR
scarica la Deliberazione di Giunta del 13 febbraio 2020, n. 49 Adozione della variante di integrazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), ai sensi dell’articolo 23 della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998 ed in ottemperanza degli artt. 135, 143 e 156 del D.Lgs. n. 42/2004, inerente alla rettifica e all’ampliamento dei beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a), b) e c), del medesimo D.Lgs. n. 42/2004, contenuti negli elaborati del PTPR approvato con DCR n. 5 del 2 agosto 2019 (scarica lo stralcio con la variante pubblicata Regione Lazio Variante integrazione PTPR 20 2 2020)
20 aprile, alle ore 14,30. I lavori del Consiglio regionale proseguiranno con l’esame della proposta di deliberazione consiliare n. 59, concernente “Approvazione del Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr)”.
IL 19 APRILE comincia il dibattito al Consiglio Regionale del Lazio per l’approvazione del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) adottato nel 2007, approvato dal Consiglio nell’agosto 2019, pubblicato e reso vigente dalla Regione nel febbraio 2020, annullato dalla Corte Costituzionale nell’ottobre 2020 dopo il ricorso sollevato dal Ministero dei Beni culturali. Vedi Il PTPR torna in Consiglio
19 maggio 2020 viene depositato il Ricorso n. 46 del 2020, depositato il 6 maggio 2020, proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri contro la Regione Lazio, per la DECLARATORIA DI ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE della legge Regione Lazio 27 febbraio 2020 N.1 /2020 recante: “Misure per lo sviluppo economico l’attrattività degli investimenti la semplificazione” limitatamente agli articoli 5; 6 comma 1,comma 1 lett, b) c) d) ed e); 7 comma 7 lett. c); 9 comma 9 lett d) n.1 e comma 16 ; 10 comma 11, come da Delibera del Consiglio dei Ministri del 24/4/2020 scarica il PDF del Bollettino regionale RicorsoCollegato. mibact regione maggio 2020 (> vai alle pagine di analisi e commentoIl MIBACT impugna un altro provvedimento della Regione Lazio (segnalato anche da Carteinregola)
RASSEGNA STAMPA: Roma Today, 17 maggio 2020 Piano paesistico, appello alla Regione: “Sospenda la delibera approva in Consiglio”Italia Nostra ed oltre 20 associazioni chiedono alla Regione un passo indietro sul Piano paesistico territoriale. Sulla questione è in corso anche un contenzioso con il Mibact https://www.romatoday.it/politica/piano-paesistico-regione-lazio-chiesta-sospensione-.html
Il 12 maggio 2020 si tiene una Commissione Urbanistica della Commissione Lazio alla presenza dell’Assessore Valeriani con ODG la Proposta di Delibera – diventata n. 42 del 2020 – che recepisce le modifiche e l’accordo con il MIBACT Dal resoconto pubblicato sul sito istituzionale si apprende che l’Assessore ha esplicitato un notevole dietrofront delal Giunta rispetto agli accordi con il Ministero e alla stessa Propsota votata a febbraio dalla Giunta, dichairando che “...nella delibera del 5 agosto 2019 la Giunta si era attenuta “in modo pedissequo” alle indicazioni del Consiglio, occupandosi del coordinamento del testo approvato in Aula e della redazione delle tavole allegate, che il Consiglio aveva dato mandato alla Giunta di elaborare”. Aggiungendo che “a questo punto il Consiglio potrà, qualora lo ritenga opportuno, recepire il testo come ricevuto dal ministero; ministero che per tramite del governo ha peraltro sollevato conflitto di attribuzione presso la Corte costituzionale, adducendo che la Regione abbia invaso le competenze statali, per il fatto di aver elaborato il piano in autonomia, anziché in collaborazione con il ministero stesso. Cosa su cui la Regione non è d’accordo, ha detto Valeriani, perché si ritiene che la competenza sia stata correttamente esercitata nel rispetto del codice Urbani (D.lgs. 42/2004, codice dei beni culturali e del paesaggio): pertanto, la Giunta è “ben decisa a difendere il piano così come elaborato”(> vedi tutto il resoconto sul sito della Consiglio regionale 12 maggio 2020: Ptpr: la commissione vota il rinvio all’Aula della decisione sui rilievi ministeriali)
13 maggio 2020: Carteinregola invia due osservazioni al Comune di Roma e alla Regione Lazio riguardanti la “Variante di integrazione al PTPR Approvato” DGR n. 49 del 13 febbraio 2020 – Adozione variante di integrazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), ai sensi dell’articolo 23 della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998 ed in ottemperanza degli artt. 135, 143 e 156 del D.Lgs. n. 42/2004, inerente alla rettifica e all’ampliamento dei beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a), b) e c), del medesimo D.Lgs. n. 42/2004, contenuti negli elaborati del PTPR approvato con DCR n. 5 del 2 agosto 2019. scarica 1_DGR 49 PTPR sito osservazioni Carteinregola 13 maggio 2020
APRILE 2020
6 aprile 2020Il Consiglio dei ministri delibera di sollevare il ricorso per conflitto di attribuzione per portare il Piano territoriale paesaggistico della Regione Lazio davanti alla Corte Costituzionale. La richiesta è partita dal ministro per i Beni e le attività culturali (Mibact), Dario Franceschini, su proposta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
17 aprile 2020 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Ricorso per conflitto di attribuzione tra enti Ambiente – Paesaggio – Deliberazione del Consiglio regionale della Regione Lazio 2 agosto 2019, n. 5, recante “Piano territoriale paesistico regionale (PTPR)” – Denunciata assunzione unilaterale del provvedimento, senza il coinvolgimento dell’Amministrazione statale – Istanza di sospensione. – Deliberazione del Consiglio regionale della Regione Lazio del 2 agosto 2019, n. 5. (20C00109) > Vai a N. 2 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 17 aprile 2020
Nel testo si legge che “(…)La deliberazione, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) n. 13 del 13 febbraio 2020, è stata assunta unilateralmente dalla regione, in violazione degli impegni assunti nei confronti del Ministero dei beni e le attivita’ culturali, ai sensi degli articoli 133, 135, comma 1, 143, comma 2, e 156, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. [Codice dei Beni Culturali NDR] Oltretutto, il piano deliberato dalla regione risulta improntato a un generale abbassamento del livello della tutela dei valori paesaggistici, e la sua approvazione determina, altresì, il concreto rischio della lesione di interessi costituzionali primari, ai sensi dell’art. 9 della Costituzione [La Repubblica …Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione NDR]” e anche che “a distanza di anni dalla definizione dei contenuti del PTPR congiuntamente con il MIBACT [nel corso della copianificazione avviata nel 2013 e conclusasi nel 2015 NDR], il consiglio regionale ha assunto la deliberazione n. 5 del 2019, con la quale ha approvato unilateralmente un «proprio» PTPR, diverso sia dal piano adottato nel 2007 sia dai contenuti concordati nel verbale del 2015, oltre che notevolmente peggiorativo dei livelli della tutela rispetto a entrambe tali versioni, rinviando a un momento successivo l’adeguamento del piano d’intesa con lo Stato”, concludendo che “La scelta così assunta dalla regione sconfessa il percorso di condivisione gia’ svolto con il MIBACT e risulta, inoltre,manifestamente in contrasto con la disciplina della pianificazione paesaggistica contenuta nel Codice di settore, la quale richiede chela fase di co-decisione con lo Stato si collochi a monte, e non a valle, del piano paesaggistico”.
Carteinregola, nel gennaio 2020, prima dell’approdo della proposta di legge al Consiglio, aveva scritto ai consiglieri regionali ponendo alcune domande che riguardavano la tutela del Paesaggio, il consumo di suolo e gli interventi urbanistici nelle zone rurali; la legge sarà poi impugnata dal MIBACT il 6 maggio 2020
20 febbraio 2020 Sul bollettino della Regione Lazio è pubblicata la Deliberazione di Giunta del 13 febbraio 2020, n. 49 Adozione della variante di integrazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), ai sensi dell’articolo 23 della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998 ed in ottemperanza degli artt. 135, 143 e 156 del D.Lgs. n. 42/2004, inerente alla rettifica e all’ampliamento dei beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a), b) e c), del medesimo D.Lgs. n. 42/2004, contenuti negli elaborati del PTPR approvato con DCR n. 5 del 2 agosto 2019 (scarica lo stralcio con la variante pubblicata Regione Lazio Variante integrazione PTPR 20 2 2020)
17 febbraio 2020 pubblicata la PROPOSTA DI DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 42 2020 adottata dalla Giunta Regionale con deliberazione N. 50 DEL 13 FEBBRAIO 2020: Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr). Approvazione, ai fini dell’accordo di cui agli Articoli 156, Comma 3, e143, Comma 2, del D.Lgs. 42/2004, del Documento «02.01 – Norme Ptpr – Testo Proposto per l’accordo Regione/Mibact», trasmesso dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Sostitutivo Delle Norme del Ptpr come approvate dalla Deliberazione di Consiglio Regionale 5/2019 SCARICA PD N. 42 del 17 febbraio 2020 regione lazio PTPR
sempre il 13 febbraio 2020 la Giunta approva due provvedimenti:
la Proposta di deliberazione n.42 del 13 febbraio 2020 concernente l’accordo con il MIBACT: “Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr). Approvazione, ai fini dell’accordo di cui agli Articoli 156, Comma 3, e143, Comma 2, del D.Lgs. 42/2004, del Documento «02.01 – Norme Ptpr – Testo Proposto per l’accordo Regione/Mibact», trasmesso dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Sostitutivo delle Norme del Ptpr come approvate dalla Deliberazione di Consiglio Regionale 5/2019 SCARICA PD N. 42 del 17 febbraio 2020 regione lazio PTPR
la Deliberazione di Giunta n. 49 del 13 febbraio 2020, Adozione della variante di integrazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), ai sensi dell’articolo 23 della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998 ed in ottemperanza degli artt. 135, 143 e 156 del D.Lgs. n. 42/2004, inerente alla rettifica e all’ampliamento dei beni paesaggistici di cui all’articolo 134, comma 1, lettere a), b) e c), del medesimo D.Lgs. n. 42/2004, contenuti negli elaborati del PTPR approvato con DCR n. 5 del 2 agosto 2019 (scarica lo stralcio con la variante pubblicata Regione Lazio Variante integrazione PTPR 20 2 2020) che riguarda i Beni paesaggisti da sottoporre alla pubblicazione ecc. e che sarà pubblicata sul bollettino della Regione Lazio il 20 febbraio 2020
In pratica nello stesso giorno, il 13 febbraio 2019, nel quale viene pubblicata sul bollettino della Regione la Delibera 5/2019 con il PTPR nella versione approvata ad agosto – quindi prima delle attività svolte dal tavolo congiunto Regione Lazio /MIBACT nell’autunno successivo – la Giunta approva una proposta di deliberazione consiliare, che recepisce il Testo Proposto per l’accordo Regione/Mibact, che modifica molti punti del PTPR appena pubblicato.
Si apre così una finestra temporale di vigenza di un PTPR che sarebbe stato già in parte superato sin caso di approvazione delle modifiche concordate con il MIBACT, vigenti solo dopo l’approvazione definitiva in Consiglio Regionale della Proposta di Delibera di Giunta.
GENNAIO 2020
8 gennaio 2020, si conclude la procedura di Dichiarazione di notevole interesse pubblico avviata dal MiBACT, che ha sottoposto a tutela ai sensi dell’articolo 136 comma 1 lettera c) del D.Lgs 42/2004, il “complesso urbano, rappresentativo dell’idea di “Città Giardino”, nella città di Roma lungo la direttrice di impianto di Corso Trieste” con l’emanazione del Decreto Ministeriale, poi pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 22 del 28 gennaio 2020. Scarica Gazzetta Ufficiale n.22 del 28/01/2020 (pdf 501,42KB)Trasmissione Decreto (pdf 1.420,25KB)Allegato A (pdf 1.348,47KB)Allegato B (pdf 2.782,78KB) Allegato C (pdf 1.016,61KB)Allegato D (pdf 1.668,83KB)
Alla fine il Consiglio Regionale ha approvato dodici ordini del giorno collegati al Piano territoriale paesistico regionale. Scarica il resoconto stenografico XI_seduta_n_038_4_del_07_08_19 (completa)
Su La Repubblica, in un’intervista l’Assessore Valeriani fa alcune affermazioni sulla mancata tutela del Centro storico e di alcuni quartieri della Città storica da parte del PTPR che non ci sembrano corrispondere al contenuto del testo approvato e alle sue implicazioni: sarà nostra cura scrivere al quotidiano e all’Assessore chiedendo precisazioni più puntuali e trasparenti. Noi abbiamo già avanzato alcune considerazioni sulla versione del comma inserito nel maxi emendamento che ci è giunta informalmente la notte dell’approvazione (> vedi Tutela Centro storico: il comma dell’Assessore Valeriani non cambia nulla) e che vorremmo che fosse pubblicata integralmente con la trasparenza che ci aspettiamo dalla Giunta e dal Consiglio Regionale.
Non appena il PTPR approvato sarà pubblicato sul sito della Regione Lazio, Carteinregola appronterà un dossier con tutti i punti più controversi, a partire dalla esclusione del centro della Capitale dalle tutele paesaggistiche previste per gli altri Comuni del Lazio, chiedendo risposte anche al Comune di Roma e al Mibact, che secondo le dichiarazioni di Valeriani riportate da più articoli, avrebbero esplictamente richiesto l’esclusione della Capitale.
Iniziativa che, se fosse confermata, ci sembrerebbe assai grave e anche in contrasto con il Tavolo per la salvaguardia portato avanti fin dal maggio 2018 dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la Regione Lazio.
La Repubblica, 3 agosto 2019 “Tutela del paesaggio, sì al Piano. Bonisoli: “Approvato a mia insaputa – critiche e applausi per la decisione della Regione. E ora il Mibac potrebbe impugnarla” di Cecilia Gentile
2 agosto 2019
IN AGGIORNAMENTO
alle 5.45 è approvato il PTPR nella versione del Maxi emendamento della Giunta Regionale
Riceviamo dal consigliere Ghera (Fratelli d’Italia) un ODG, inerente l’architettura razionalista e liberty, approvato in Consiglio (scarica PTPR SUB EMENDAMENTO D06 Ghera)
Il 1 agosto, dopo un’ora circa di dibattito la mattina, la seduta è stata sospesa, per discussioni interne soprattutto alla maggioranza. Dopo una serie di rinvii, la seduta è stata riaperta solo a mezzanotte circa. Ci risulta che la lunga discussione avesse per oggetto il maxiemendamento, cioè il testo definitivo del provvedimento (in questo caso il PTPR) che la Giunta, nella persona dell’Assessore, ha il potere di modificare, escludendo o accogliendo gli emendamenti dei consiglieri (le modifiche proposte da maggioranza e opposizione ), testo che viene poi sottoposto al voto finale del Consiglio (che lo può solo approvare in blocco o respingere in blocco). Ci risulta che nel corso della discussione siano state stilate varie versioni, giungendo alla quarta.
Con la presentazione del maxi emendamento, tutti gli emendamenti proposti non ancora discussi sono venuti o a cadere. In questo caso dei 2600 emendamenti presentati, ne sono stati sottoposti al voto solo una piccola parte (alcuni sono stati recepiti, altri bocciati).
Il maxiemendamento è quindi stato poi illustrato dall’Assessore Valeriani alle 3.20 del mattino. I consiglieri hanno avuto solo copie cartacee e meno di un’ora per leggere e capire le modifiche ulteriormente introdotte, e 5′ ciascuno per chiedere chairimenti all’assessore. Sono stati discussi e votati alcuni Ordini del Giorno, che hanno solo un valore esortativo – “invito alla Giunta a impegnarsi affinchè…”- poichè non hanno nessuna diretta conseguenza sul provvedimento adottato (hanno quindi un valore puramente “politico/diplomatico”). Alla fine, in poco più di due ore dalla presentazione del maxiemendamento, alle 5.45 è stato messo al voto, e approvato a maggioranza.
RASSEGNA STAMPA di carteinregola e associazioni
Carteinregola ha scritto al Direttore di Il Fatto quotidiano, in seguito alla replica dell’assessore regionale all’urbanistica MassimilianoValeriani all’ articolo di #TomasoMontanari sul quotidiano il 29 luglio. Pubblichiamo la versione con i riferimenti citati della lettera pubblicata oggi 1 agosto 2019 (> vai alla pagina)
Inizia la discussione del PTPR in Consiglio:Carteinregola è presente alla seduta; le sue richieste (1) sono state sottoscritte da: Italia Nostra Roma, Associazione Bianchi Bandinelli, FAI Lazio, Salviamo il paesaggio Roma e Lazio, VAS (Verde Ambiente e Società) Roma, Coordinamento Residenti Città Storica, Comitato Mura Latine, Associazione 150 anni Roma, Comitato Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt, Comitato per la Bellezza, Comitato Piazza Caprera, a cui si aggiunge Legambiente (2) , mentre Cittadinanzattiva Lazio ha diramato un proprio comunicato (2)
Carteinregola e altre associazioni e comitati vanno alla Pisana per sostenere due richieste:
1) che anche il centro storico di Roma, e i tessuti novecenteschi messi a rischio dal Piano casa e dalla Legge della rigerazione urbana della Regione, siano sottoposti a tutela paesaggistica come gli altri comuni del Lazio
2) che vengano annullati i 9 emendamenti che, a 15 giorni dal voto in Consiglio, hanno cancellato anni di copianificazione con il Ministero dei Beni culturali, riportando il PTPR al 2007
24 luglio si chiudono i termini per presentare emendamenti: la nostra proposta di emendamento, in parte modificata è presentata da alcuni consiglieri di maggioranza, Ciani del Centro Solidale – Demo. S, Bonafoni della Lista civica Zingaretti, Capriccioli di + Europa Radicali, Leonori del Pd e dal M5S
Questo il testo dell’emendamento:
Dopo il comma 17 dell’articolo 43 “allegato 02 01 Norme PTPR proposte per l’approvazione” è aggiunto il seguente:
“18. sino all’approvazione delle specifiche prescrizioni di tutela di cui al comma 17, l’insediamento urbano storico del Comune di Roma è sottoposto alle prescrizioni di tutela paesaggistica del presente articolo, sia nelle aree interne alle mura del centro storico monumentale, come individuato negli elaborati prescrittivi TAV A 24 e TAV B 24 del presente Piano, sia nelle aree di cui agli ambiti T5 e T7, rispettivamente Art. 30 e 32 delle Norme Tecniche del PRG, inerenti la Città storica che individuano l’edilizia puntiforme otto-novecentesca dei vllini e della città giardino“
Nella lettera viene cheisto ai consiglieri e all’assessore Valeriani di inserire nel PTPR in approvazione il seguente emendamento:
L’Emendamento richiesto da Carteinregola
All’articolo 43 il comma 17 (15 nel PTPR adottato) è sostituito dal seguente: “L’insediamento urbano storico del Comune di Roma è sottoposto alle prescrizioni di tutela paesaggistica del presente articolo sia nelle aree interne alle mura del centro storico monumentale, come individuato negli elaborati prescrittivi Tav. A 24 e Tav. B 24 del presente Piano, sia nelle aree di cui agli ambiti T5 e T7, rispettivamente art. 30 e 32 delle Norme tecniche del PRG, inerenti la Città storica che individuano l’edilizia puntiforme otto-novecentesca dei villini e della città giardino.
*ANCE, Aniem (Ass Naz Imprese edili), Federlazio, Confagricoltura, Aic, Oice Lazio, Territorio Roma, Federalberghi, Faita Federcamping, Arel, Associazione Architetti e Professionisti, Coordinamento Parchi , Coordinamento Consorzi di Auto Recupero delle Periferie, Associazione Impianti Sport E Fitness, Associazione Agricoltori Dei Parchi.