Recovery Fund: le opere pubbliche e gli investimenti proposti da Roma Capitale
Autore : Redazione
Riproponiamo i progetti destinati al Recovery Fund dalla Memoria di Giunta dell’agosto 2020 con il Piano di opere pubbliche e un set di fabbisogni di investimento per un valore complessivo di circa 25 miliardi di euro, che si articola in ambiti che riguardano l’ inclusione sociale e la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile e integrata, le infrastrutture sicure ed efficienti, la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’innovazione. La Memoria di Giunta è stata approvata il 28 agosto 2020. Tuttavia la documentazione inviata da Roma è stata di fatto ignorata sia nel PNRR (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA -Next Generation EU (NGEU) di gennaio 2021 (Governo Conte) che nell’ultimo PNRR pubblicato a fine Aprile (Governo Draghi, in calce). Gli unici progetti direttamente identificati per Roma ad oggi sono:
Missione 1 (digitalizzazione PA, cultura, ecc)
Riforma TAR Lazio a Roma
– Progetto Cinecittà
– Progetto Caput Mundi
Missione 3 (Mobilità) – Roma-Pescara
Naturalmente ricadranno fondi (ad esempio efficientamento energetico, economia circolare, digitalizzazione PA, rigenerazione urbana…) su Roma come su tutte le grandi città, ma ad oggi non si sa su che temi, con che fondi e con che modalità di gestione. (ultimo aggiornamento 14 maggio 2021)(AMBM)
Piano Nazionale Ripresa e Resilienza gli investimenti programmati per ROMA Testi originali dal Documento ufficiale,
Missione 1- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
Componente 3 – Turismo e Cultura
Ambito d’intervento 4.0 Turismo (pagg. 114 e 121)
Gli investimenti previsti ( = 2.400 Milioni di Euro) sono volti al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. L’azione include interventi di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziare il loro livello di digitalizzazione, promuovere modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche attraverso lo sviluppo dei network e altre forme di aggregazione e sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore attraverso l’accesso ad una formazione qualificata.
La Città di Roma beneficerà di una linea d’intervento dedicata al rilancio della sua attrattività in occasione dei prossimi grandi eventi turistici che la vedranno protagonista come la Ryder Cup del 2022 e il Giubileo del 2025. L’impulso pubblico nell’ambito turistico innescherà un effetto leva moltiplicando investimenti e risorse attraverso opportune iniziative di Fondi di Investimento.
Di cui 500 Milioni di Euro per
– Investimento 4.3 – Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici
Il progetto intende valorizzare il turismo e il patrimonio culturale di Roma al fine di riattivare percorsi turistici virtuosi a partire da quei luoghi/monumenti “minori”, non sempre coinvolti nei grandi flussi turistici, che caratterizzavano la Città Eterna prima della crisi legata al COVID-19. La Ryder Cup del 2022 e il grande evento del Giubileo del 2025 rappresentano un’occasione di rilancio della Città di Roma e necessitano di un investimento ad-hoc nella Capitale per potenziarne l’attrattività. Sono pertanto previsti sei investimenti volti a creare nuovi percorsi turistici, rilanciare i piccoli complessi e restaurare i siti culturali della Città e delle sue periferie. In particolare, le risorse stanziate saranno destinate a:
§ Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU: rigenerazione e restauro del patrimonio cultuale e urbano e dei complessi ad alto valore storico e architettonico;
§ Dalla Roma pagana alla Roma cristiana: interventi di messa in sicurezza, anti- sismica e restauro di luoghi pubblici ed edifici di interesse storico lungo i cammini giubilari della Città;
§ #Lacittàcondivisa: riqualificazione delle aree periferiche della Città e dei siti tematici (aree archeologiche, palazzi) situati nelle ampie zone periferiche al di fuori di Roma;
§ #Mi tingo di verde: rinnovo e restauro di parchi, giardini storici, fontane e ville;
§ #Roma4.0: digitalizzazione dei servizi culturali;
§ #Amanotesa: incremento dell’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale (ad es., rimozione delle barriere architettoniche, sensoriali, culturali e cognitive d’accesso ai luoghi di cultura, supporto a famiglie e soggetti fragili).
Le azioni di restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico di Roma saranno complementate da una serie di interventi volti a garantire la migliore esperienza possibile per il turista. Tali iniziative prevedono l’attivazione di attività di formazione del personale turistico, la creazione di un sistema di bigliettazione unico con la possibilità di combinare percorsi di visita che alternano i siti principali dell’area centrale e i nuovi complessi periferici ripristinati, nonché lo sviluppo di una app dedicata per i turisti che contenga informazioni turistiche, culturali e logistiche.
10 maggio 2021
per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregoal@gmail.com
Roma Capitale ha inviato al Governo il “Piano di Sviluppo resiliente, sostenibile e inclusivo”, delineando una strategia di sviluppo urbano finalizzata a garantire una ripresa sociale ed economica dopo l’emergenza Covid-19.
Il Piano è stato presentato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Presenti anche il vice ministro dell’economia e delle finanze, Laura Castelli, e l’assessore al Bilancio e al Coordinamento strategico delle Partecipate di Roma Capitale, Gianni Lemmetti.
Dopo un’attività di ricognizione, elaborazione e analisi che ha coinvolto tutti gli assessorati e le strutture capitoline, oltre alle società partecipate, è stato predisposto un elenco di opere pubbliche e un set di fabbisogni di investimento per un valore complessivo di circa 25 miliardi di euro, da finanziare principalmente con le risorse del Recovery Fund.
“L’obiettivo di questo Piano è quello di rendere Roma una città sostenibile, equa, accessibile e inclusiva, innovativa, che supporti le imprese locali e sia attenta ai bisogni dei soggetti più fragili. Abbiamo una visione chiara per il futuro della Capitale. Una città rigenerata dal punto di vista urbano, con strutture sicure ed efficienti, dove ci si potrà muovere come nelle grandi Capitali europee grazie allo sviluppo della rete metropolitana, tranviaria e di mobilità sostenibile. Il programma di investimenti prevede una serie di interventi sinergici che contribuiscono complessivamente allo sviluppo urbano della città”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Il complesso di interventi si articola in ambiti fondamentali per la crescita e la ripresa della città: inclusione sociale e rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e integrata, infrastrutture sicure ed efficienti, transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione.
Inclusione sociale e rigenerazione urbana
Uno dei punti qualificanti del piano prevede un ampio programma di edilizia popolare: 2 miliardi di euro per l’acquisto di immobili disponibili sul mercato e diffusi in tutta la città, equivalenti a circa 10 mila alloggi. Tale operazione consentirebbe di procedere verso l’esaurimento delle graduatorie di chi ha diritto a una casa popolare e, allo stesso tempo, di evitare la creazione di nuovi quartieri di edilizia residenziale pubblica.
L’effetto di densificazione e rigenerazione urbana verrebbe poi amplificato mediante i progetti di riqualificazione dei quartieri di edilizia pubblica in tutta la città, per ricucire il centro alle periferie, per un totale di 1,3 miliardi di euro. Il progetto RECYCLE, per esempio, prevede la densificazione e il recupero dei quartieri di edilizia pubblica. Il Piano di Zona Tor Bella Monaca punta alla riqualificazione degli spazi pubblici, all’incremento del parco alloggi, alla riclassificazione in nuove tipologie abitative e all’efficientamento energetico del patrimonio esistente.
Nel Piano è poi inclusa l’operazione “100 Luoghi”, con la realizzazione di altrettanti Centri civici cittadini polifunzionali. Con le risorse richieste si potrebbe infine procedere alla riqualificazione dell’area dello stadio Flaminio e di altri impianti sportivi (centro sportivo Tre Fontane, stadio delle Capannelle, stadio Giannattasio di Ostia).
Mobilità sostenibile e integrata
Obiettivo del Piano è dotare Roma di una rete di trasporto pubblico potenzialmente in grado di coprire tutta la città, per colmare lo storico gap con le altre grandi Capitali europee e ridurre le emissioni inquinanti, in linea con il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Si prevedono la realizzazione di 49 km di nuove linee metro, 45 km di linee tranviarie e di 2 ulteriori funivie urbane, per un investimento complessivo sulla mobilità di circa 12 miliardi di euro.
Tra i principali interventi troviamo: il prolungamento metro C Fori Imperiali-Grottarossa (3,7 miliardi), la realizzazione del primo tratto della Linea D Lungotevere Dante/Roma Tre – Cavalieri/Prati Fiscali (2,2 miliardi), il prolungamento della Metro B1 Jonio-Svincolo A1 (950 milioni), il prolungamento della Metro A Battistini-Stazione Monte Mario (900 milioni), il prolungamento della Metro B Rebibbia-Casal Monastero (700 milioni), la realizzazione della linea E Roma-Ostia-Fiumicino (600 milioni), della metrotranvia H Anagnina-Tor Vergata-Torre Angela (230 milioni), della linea tranviaria Marconi-San Paolo-Parco Appia Antica-Subaugusta (220 milioni), della linea tranviaria TVA Termini-Vaticano-Aurelio (150 milioni), della linea tranviaria Angelico-Auditorium Parco della Musica (60 milioni), della linea tranviaria Stazione Tiburtina-Ponte Mammolo (55 milioni), della Tranvia dei Fori piazza Vittorio-Largo Corrado Ricci-Venezia (31 milioni).
Inoltre, tra i progetti proposti ci sono la realizzazione della Funivia Clodio-Monte Mario-Ponte della Musica e connessione Belsito-Medaglie d’oro (35 milioni) e un “people moover” che prolunga la linea B1 della metropolitana oltre Jonio verso Bufalotta e Porta di Roma (180 milioni). A questi interventi se ne aggiungono altri che riguardano il potenziamento di alcuni nodi di scambio, lavori di transizione verso la tecnologia LED degli ambienti e delle infrastrutture aziendali, apertura di depositi di bus elettrici.
Infrastrutture sicure ed efficienti
Ammonta a 1,5 miliardi di euro l’insieme degli interventi di rifacimento delle strade, dei ponti e delle gallerie della città: un programma straordinario per rendere le infrastrutture sempre più sicure e garantire la mobilità e accessibilità dei cittadini.
Transizione ecologica
Per garantire il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale e rendere la città sempre più “green” vengono proposti diversi progetti: 3 miliardi di euro per la riqualificazione energetica delle scuole, 1,5 miliardi di euro per l’efficientamento energetico delle case popolari e degli edifici pubblici, 500 milioni di euro di euro per implementare e rinnovare l’illuminazione pubblica, 300 milioni di euro per la gestione e la raccolta dei rifiuti: impianti TMB, impianto multimateriale, impianto carta e cartone, mezzi per la raccolta, cassonetti e contenitori intelligenti.
Digitalizzazione e innovazione
Un’attenzione particolare è stata rivolta a progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica, per un totale di 550 milioni di euro: realizzazione di strade e strumenti di mobilità smart, piazze smart attrezzate con dispositivi e servizi digitali (app, download di video, giornali, libri) in grado di supportare l’interazione degli abitanti di quel quartiere, facilitare l’animazione di attività sociali nella piazza e sostenere lo sviluppo di competenze digitali degli utenti. Altri progetti che vanno in questa direzione riguardano la realizzazione di spazi di coworking in tutta la città e il potenziamento delle infrastrutture digitali, ma anche progetti che possano porre le basi per la completa transizione digitale del sistema di Roma Capitale e delle sue partecipate.