Prato verde, biblioteca, asilo nido, una sala per gli incontri pubblici a disposizione dei cittadini, un edificio all’avanguardia dal punto di vista ambientale.
È il nuovo centro direzionale di Ama, l’azienda che raccoglie i rifiuti di Roma, che realizzeremo al posto del vecchio Tmb Salario.
Il Tmb Salario è l’impianto che trattava un quarto dei rifiuti di Roma e che è andato in fiamme lo scorso dicembre: un incendio sul quale indaga la Procura. La nuova sede ci permetterà di risparmiare circa 2,5 milioni di euro di affitto ogni anno.
Quell’impianto gestiva grossa parte dei rifiuti di Roma e di alcuni Comuni limitrofi: era stato realizzato nel 2009 a ridosso dell’abitato e a 50 metri da un asilo. Da quell’anno ha segnato la vita di chi abita in zona.
In campagna elettorale avevo garantito che lo avremmo chiuso entro l’inizio del 2020 con l’aumento del sistema di raccolta “porta a porta” e della differenziata.
Quel maledetto incendio dello scorso 11 dicembre ha messo in difficoltà il sistema e creato disagi in tutta la città. Allo stesso tempo ha spinto ad anticipare i tempi della chiusura dell’impianto. Nel video potete vedere le immagini del vecchio impianto e di quello che sarà il nuovo quartier generale dell’azienda.
Il vecchio Tmb è l’immagine di cosa hanno costruito i “rapaci” del passato: sono gli stessi che oggi fanno finta di essere i difensori dell’ambiente e dei cittadini ma che nei primi anni del 2000 non hanno avuto scrupoli a costruire l’impianto a ridosso delle case, ben sapendo che le operazioni di dismissioni non sarebbero spettate a loro.
Il nuovo centro che realizzeremo è l’immagine di quello che vogliamo realizzare: ci vuole determinazione e tanto lavoro. Noi non ci tiriamo mai indietro. Insieme ce la faremo.
(4) vedi 12 giugno 2018 L’Assessora Montanari non può essere il capro espiatorio (e deve finire il Regolamento del Verde)
In seguito alle indiscrezioni giornalistiche che riferiscono che dopo la sconfitta pentastellata nei Municipi III e VIII sarebbe prossima stata a lasciare l’incarico Rosalba Matassa, Direttore del Dipartimento Ambiente..Continua#
(5) Una richiesta che da due anni e mezzo rinnoviamo all’amministrazione capitolina: l’ultima, in occasione della manigestazione Roma dice basta (a cui Carteinregola non ha aderito) vedi 14 ottobre 2018 Caro M5S, o cambi, o ti giochi per sempre il rapporto con i cittadini di Roma
(6) La Delibera di Iniziativa popolare “Roma verso rifiuti zero” del 2012 poi convertita in Delibera AC 129/2014 Proposta n. 129.2014 contenente il quadro sistemico di tutti gli interventi al 2020, è stata confermata dalla memoria di giunta dell’assessore alla sostenibilità ambientale Giuseppina Montanari in data 5 maggio 2017 Memoria della Giunta Capitolina n.22 del 5 maggio 2017 rifiuti, a oggi rimasta inattuata rispetto agli obiettivi attesi di raccolta differenziata, alla necessaria dotazione impiantistica ed al previsto sistema di partecipazione popolare con l’istituzione degli Osservatori municipali e comunale verso rifiuti zero.
(7) abbiamo pubblicato qualche giorno fa l’articolo Dopo l’incendio: le domande dei cittadini sul TMB Salario che riprende l’articolo pubblicato da L’Espresso il 3 gennaio 2019 di Christian Raimo – giornalista e, da luglio, anche assessore alla cultura del III Municipio – che riferisce la situazione dopo l’incendio del TMB Salario e pone alle istituzioni alcune domande avanzate dai cittadini che ci sembrano più che legittime, e alle quali sarebbe doveroso rispondere rapidamente (> vai all’articolo)
(8) Vedi Al Flaminio la raccolta differenziata non funziona Pubblicato il 22 ottobre 2018 di cittadinanzattivaflaminio
(9) vedi Trasparenza AMA
(10) vedi il nostro post 18 ottobre 2016 RAGGI BOCCIATA. NON HA MANTENUTO LA PROMESSA ELETTORALE SOTTOSCRITTA ADERENDO ALLA CAMPAGNA “SAI CHI VOTI” (l’impegno in verità è stata messo in oratica da pochissimi dei Sindaci eletti che avevano aderito alla campagna)
(11) APPELLO CONTRO IL DEGRADO E LA CATASTROFICA GESTIONE RIFIUTI A ROMA
Adesione alla proposta di deliberazione di iniziativa popolare per Roma Capitale, denominata “Per la gestione decentrata e partecipata dei rifiuti urbani di Roma”
La drammatica situazione in atto da tre anni è conseguenza diretta della mancata attuazione dei principi contenuti nella Delibera di Iniziativa popolare “Roma verso rifiuti zero” del 2012 poi convertita in Delibera AC 129/2014 contenente il quadro sistemico di tutti gli interventi al 2020.
La validità di questa Delibera capitolina è stata confermata dalla memoria di giunta dell’assessore alla sostenibilità ambientale Giuseppina Montanari in data 26 aprile 2017 ma totalmente inattuata sinora rispetto agli obiettivi attesi di raccolta differenziata, alla necessaria dotazione impiantistica ed al previsto sistema di partecipazione popolare con l’istituzione degli Osservatori municipali e comunale verso rifiuti zero.
Ad oggi non sono state avviate politiche attive per la prevista estensione della raccolta domiciliare, che portasse l’obiettivo dal 43% lasciato nel 2015 dalla giunta Marino al previsto 60% che invece dopo tre anni è ancora inchiodato al misero 44% !!
Mai partita anche la riconversione/realizzazione della filiera impiantistica di servizio al ciclo rifiuti dato che nessun intervento su impianti esistenti o nuovo impianto è stato realizzato, nonostante il tragico dato che AMA tratta appena il 20% dei suoi rifiuti in casa, e non esiste alcun programma strategico di livello comunale per l’impiantistica salvo la predisposizione nel 2018 di un progetto preliminare per impianti di compostaggio soltanto in due Municipi su quindici, considerando i cittadini dei Municipi XIII° e XV° come di serie B !!
L’ultima mazzata è arrivata a dicembre con l’incendio del TMB Salario nel Municipio III°, che ha distrutto uno dei due impianti TMB di AMA per i rifiuti indifferenziati, quello più malgestito e contestato da anni per la questione dei miasmi dai residenti di Fidene e Serpentara con una vertenza allargata sino al Municipio II, che pone un oggettivo problema di esportare il già precario trattamento dei rifiuti indifferenziati che sono tuttora la maggior parte dei rifiuti urbani di Roma. Questo inconcepibile evento, conseguenza dell’aver gestito l’impianto come un enorme deposito di rifiuti in attesa di trattamento, ha esposto i lavoratori di AMA ed i cittadini del Salario e dell’intero quadrante nord-ovest di Roma ed una pericolosa esposizione ad enormi quantità di fumi tossici contenenti diossine e furani, i cui danni in tema di salute pubblica saranno evidenti solo tra qualche anno.
E’ giunto ora il momento di “ripartire dalle macerie” per ragionare insieme su un Piano di azione che veda insieme portavoce istituzionali romani e laziali, cittadini organizzati (associazioni – comitati – gruppi civici), sindacati e lavoratori di AMA che vogliano davvero rimettere al centro del dibattito alcuni possibili spunti per una PIATTAFORMA ALTERNATIVA METROPOLITANA sintetizzata nei principali punti seguenti:
1) un programma di gestione dei rifiuti urbani romani che punti entro il 2024 ad una vera “autosufficienza territoriale”, stabilendo nel nuovo Piano Gestione Rifiuti regionale la previsione che gli Ambiti Territoriali – ATO provinciali attuali debbano essere articolati secondo nuove Zone Omogenee Metropolitane con popolazione entro i 300.000 abitanti per favorire la “filiera corta” e l’occupazione locale. L’assemblea capitolina può stabilire un percorso iniziando a decentrare alcune funzioni di gestione territoriale dei rifiuti urbani, denominando i 15 Municipi quali “Zone Omogenee” per la gestione dei rifiuti urbani, in vista della loro progressiva e futura connotazione come Comuni Metropolitani, all’interno della Città Metropolitana.
2) un vero percorso di “partecipazione popolare” entro il 2019, che parta dalla bozza di Regolamento comunale fermo da due anni in Commissione capitolina ambiente, per l’istituzione dei quindici Osservatori Municipali e dell’Osservatorio Comunale verso rifiuti zero già previsti nella vigente Delibera AC n. 129/2014, che siano coinvolti nella partecipazione al tavolo di confronto per un nuovo Piano Gestione Rifiuti regionale con la presenza di tutti i soggetti istituzionali e civici attivi nella Città Metropolitana di Roma Capitale,
3) un nuovo Piano industriale di AMA entro il 2019, che punti su politiche attive e finanziate di riduzione – riutilizzo – riciclo e definisca una nuova filiera impiantistica per la selezione meccanica di riciclo e il compostaggio aerobico legata al recupero di materia, escludendo il ricorso massivo ad inceneritori e discariche, e soprattutto un Piano di totale riorganizzazione e riqualificazione occupazionale di AMA che possa garantire l’igiene urbana ordinaria ed insieme supportare il definitivo passaggio dalla raccolta stradale a quella domiciliare dappertutto, al di là delle soluzioni transitorie di cui si parla in questo momento che vedono scaricare su Aprilia – Viterbo – Frosinone i rifiuti non differenziati di Roma Capitale.
Chiediamo su questi punti qualificanti l’ADESIONE e la PARTECIPAZIONE di Movimenti civici – Comitati – Associazioni – Lavoratori di AMA e Sindacati – Presidenti e Consiglieri Municipali – Sindaci e Consiglieri di Comuni Metropolitani al percorso elaborativo del testo ed al successivo deposito e raccolta di almeno 10.000 firme certificate, inviando mail a zerowastelazio@gmail.com.
APPUNTAMENTO PER CONDIVIDERE L’APPELLO E COSTRUIRE IL COORDINAMENTO METROPOLITANO
MARTEDI’ 15 GENNAIO ORE 14,OO IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO,
in concomitanza al CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA RIFIUTI DI ROMA CAPITALE
Roma, 14 gennaio 2019 I primi firmatari dell’appello
Organizzazioni nazionali / regionali:
Movimento nazionale Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare, Associazione Zero Waste Lazio, Associazione Verdi Ambiente Società – VAS onlus, Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa – CALMA, Lista civica VITERBO 2020,
Organizzazioni municipali di Roma:
Municipio Centro – Associazione Progetto Celio, Coordinamento Residenti Città Storica, Comitato scientifico Bioprojectgroup srl, Associazione Parte Civile – Marziani in movimento,
Municipio II° – Assessore Ambiente Municipio II°, Associazione AMUSE,
Municipio III° – Centro Sociale CSA ASTRA 19,
Municipio IV° – Coordinamenti Comitati Quinto – COCOQUI per Aguzzano,
Municipio VII° – Comunità Appia,
Municipio VIII° – Presidente Municipio VIII°,
Municipio IX° – Associazione Viviamo Vitinia,
Municipio XI° – Associazione Corviale Domani,
Municipio XIV° – Coordinamento “Si può Fare”,
Municipio XV° – Comitato Abitare Ponte Milvio,