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Roma è come Venezia, perché parcheggi interrati sotto lo spazio pubblico del centro storico?

Tavola A osta notturna a bassa intensità in molte zone centrali

Insieme alle nostre ultime osservazioni sulle Proposta di Delibera con le LINEE GUIDA per il nuovo PROGRAMMA URBANO PARCHEGGI (1), che ci è stata cortesemente inviata prima dell’approvazione in Giunta (2), affrontiamo qui in particolare le previsioni delle Linee guida per i parcheggi nel centro storico di Roma, che prevedono  interventi che “Se ricadenti all’interno della Zona a Traffico Limitato del Centro storico” “potranno riguardare esclusivamente parcheggi pertinenziali da realizzare su suolo pubblico”(in realtà suolo e sottosuolo), e lo stesso vale per tutta l’area all’interno delle Mura Aureliane (dove però si potranno realizzare anche parcheggi a rotazione). 

Il paragone con Venezia non sembri assurdo, dato che Roma, e in particolare l’area interna alle mura Aureliane, “galleggia” letteralmente su un mare di archeologia: lo si vede  dai tanti reperti affiorati anche nella costruzione delle metropolitane, dalla  linea “A” (3) alla meravigliosa nuova Stazione della Linea C, alla Stazione in costruzione nei pressi di Via dell’Amba Aradam. Per le  metropolitane va detto che i problemi non nascono dai tunnel, scavati  sotto lo strato archeologico, ma dalle stazioni e dai pozzi di aerazione, che perforano tutti gli strati che si sono accumulati nel tempo (4), come i parcheggi interrati. Va tuttavia ricordato che le  metropolitane sono opere di interesse pubblico – permettono a migliaia di persone di spostarsi senza intasare le strade di un traffico e di una sosta fuori controllo –  e che  i relativi progetti sono stati (e saranno) supervisionati dall’Amministrazione pubblica (5).  

I parcheggi  privati da scavare nel centro storico sono opere di pubblica utilità?  Si dice di sì  – Legge Tognoli  e Linee guida in oggetto – perché tolgono auto dalla strada liberando lo spazio superficiale per restituirlo all’uso pubblico. Ma non è proprio così. Perché, se ci si riferisce alle auto dei residenti, come da Tavole allegate alla prima versione delle Linee guida, nell’area centrale (tavola A, indice di  sosta notturna) sono decisamente pochi: il mare di lamiere che invade stradine e piazzette del centro sono provenienti per lo più dall’esterno (auto di “addetti”, cioè soggetti che vi accedono per lavoro, oppure di clienti di ristoranti, uffici, negozi ecc). (tavole B e C)

Tavola B   cambiamento Indice Sosta Giorno/Notte

Ma va ricordato, oltre al fatto che attualmente il parcheggio pertinenziale, dopo 270 giorni dal Nulla Osta ai lavori può essere accoppiato a un immobile che si trova in tutta Roma, che anche restringendo l'”area di influenza”, come si prefiggono le linee guida, in ogni caso può acquistare un posto auto pertinenziale anche chi non risiede nei pressi, ma è proprietario di immobili come alberghi, uffici, scuole private, ristoranti, negozi, e persino magazzini. Quindi in moltissimi casi si concederebbe  suolo pubblico, con le facilitazioni della Legge Tognoli, per offrire la possibilità  a facoltosi proprietari di immobili di comprarsi uno o più posti auto (per 90 anni), e quindi permettersi – o permettere ai propri clienti o dipendenti – di recarsi in centro in auto (6).  E ci si chiede: vista la forte presenza del trasporto pubblico in tutta la zona centrale, non sarebbe meglio che i lavoratori, i commercianti e i loro clienti fossero incentivati a lasciare l’auto a casa? 

Ma i parcheggi privati nel centro storico non rischiano solo di essere inutili ai fini dell’interesse pubblico,  possono avere impatti molto negativi anche rispetto alla tutela di beni collettivi. 

Dell’archeologia abbiamo detto, e ci chiediamo, vista l’altissima probabilità di incappare in reperti archeologici importanti, come affronterà l’Amministrazione le modifiche che inevitabilmente si dovranno operare su molti progetti, come la riduzione dell’area interessata dal parcheggio e di conseguenza dei posti auto. Speriamo che, in nome dell’equilibrio economico finanziario, non si concedano deroghe, come ad esempio trasformare gli stalli aperti in box, molto più remunerativi, o realizzare cubature commerciali ecc. 

Ma soprattutto, molti non sanno che anche la tutela paesaggistica del centro storico di Roma non riguarda  l’intera area all’interno delle Mura Aureliane, ma solo vincoli puntuali: un immobile, una piazza, un giardino storico (per non parlare della Città storica novecentesca). Vicoli e piazzette nel cuore della Capitale  potrebbero essere   scempiati da rampe di accesso, grate di aerazione, scale e ascensori,   senza  alcun obbligo di autorizzazione paesaggistica, ma solo con un “parere” delle Soprintendenze. Infatti Il Piano Territoriale Paesistico Regionale, definitivamente approvato il 21 aprile 2021 – come i PTPR precedenti (7)esclude il centro storico di Roma dalla tutela del paesaggio  riservata agli altri comuni del Lazio, rimandando a un protocollo siglato dal Comune e dalla Soprintendenza nel lontano 2009, che già dal titolo prevedeva per quest’ultima solo “pareri consultivi” (8).  Nè sappiamo se sarà sottoposto a VAS (Valutazione Ambientale Strategica)(9) il nuovo Programma Urbano Parcheggi, e soprattutto se lo saranno anche i singoli interventi.

E’ quindi più che mai indispensabile, per tutta Roma ma a maggior ragione per il centro storico, che anche gli interventi pertinenziali privati siano  frutto di una pianificazione a monte dell’Amministrazione, in sinergia con tutti  gli enti coinvolti, a partire dalle Soprintendenze e dal Municipio, per giungere, come previsto dal PGTU,  a individuare le possibili localizzazioni, le  tipologie (10) il numero di posti auto ecc, e quindi mettere a bando gli interventi , inserendo nei criteri inderogabili  l’obbligo di realizzazione di stalli, il limite della prossimità degli acquirenti, e anche la dichiarazione di acquisto da parte di un congruo numero di aventi diritto.  

Da situazione PUP aprile 2019

Ma vedendo quanti interventi sono rimasti  nel PUP dal 2008 a oggi (11) nel I Municipio, quanti sono stati espunti per motivi tecnici e quanti ancora dovrebbero essere in via di espunzione, come gli 800 posti da scavare sotto il Quirinale o l’intervento in Via Crispi, sopra una villa romana di età repubblicana con un meraviglioso mosaico (12), sembra molto difficile che si possano individuare interventi fattibili all’ interno delle Mura, in particolare nella  zona ZTL

Il centro storico di Roma è patrimonio dell’umanità: non è pensabile che una maggioranza democratica voglia mettere a rischio la sua bellezza, unica e delicatissima, e il suo prezioso  spazio pubblico,  per operazioni che ci sembrano avere ben poco interesse pubblico e molto privato. 

La città e il centro storico si apprestano ad accogliere tra 3 anni milioni di pellegrini per il Giubileo. Tra le tante emergenze di Roma non ci sembra che ci sia quella di fornire qualche centinaio di parcheggi  privati nel sottosuolo del centro storico, che tra progettazione, gare, affidamenti e realizzazione hanno tempi che potrebbero sorpassare persino l’eventuale Expo 2030.  

Infine: grandi cambiamenti si annunciano negli stili di vita, per la pandemia, per l’emergenza  climatica, per la crisi economica. Parlare ancora oggi di parcheggi pertinenziali per togliere auto dalle strade è anacronistico, oltre che confutato da quanto accaduto in ormai più di trent’anni.

E’ ora che l’Amministrazione pubblica rimetta il governo della città nelle rotaie e nelle mani pubbliche, prendendosi la responsabilità di scelte che prima di tutto devono pianificare e programmare, anziché lasciare che i cambiamenti siano un confuso mosaico  di risultanze delle proposte private. 

4 aprile 2022

Vedi anche l’articolo di Paolo Gelsomini: Bozza Linee guida PUP: solo parcheggi pertinenziali interrati all’interno delle Mura Aureliane. Tutte Le Contraddizioni. 31 marzo 2022

vedi anche Piano Urbano Parcheggi, critiche e proposte 4 aprile 2022

Vai a PUP Piano Urbano Parcheggi cronologia materiali

Vai al video: Le Linee Guida del Piano Urbano Parcheggi per Roma sono troppo importanti per non discuterle con la città del 16 marzo 2022

 il nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) approvato nel 2015 2015  che evidenzia le stesse criticità segnalate da anni da Comitati NO PUP scarica PGTU_aprile_2015 scarica estratto PGTU riguardante  parcheggi sostitutivi e pertinenziali PUP – ESTRATTO DAL PGTU APPROVATO AC 2015

NOTE

  1. vedi Piano Urbano Parcheggi, critiche e proposte 4 aprile 2022
  2. Abbiamo avuto in visione a marzo 2022 una prima versione, datata dicembre 2021,e, dopo la Commissione Mobilità del 31 marzo, la seconda versione, datata marzo 2022, che ha in parte raccolto le osservazioni che avevamo inviato all’assessorato e alla commissione e pubblicato sul sito di caretinregola (vedi … – Le linee guida sono anche l’ultimo di una serie di tentativi tutti falliti, da quello dell’ assessore Improta (Giunta Marino) nel 2015 a quelli dell’Assessora Meleo ( ci risulta 2016, 2018, 2019). 
  3. Episodio immortalato nel film  “Roma” di Fellini
  4.   bellissimo, in proposito, l’allestimento della stazione San Giovanni, dove scendendo con le scale mobili si percorre un viaggio nel tempo disegnato lungo le pareti)
  5. ci auguriamo che l’attuale amministrazione non prosegua la scellerata intenzione della precedente di smantellera Roma Metropolitane, l’azienda comunale in house del Comune di Roma
  6. O magari  di affittare i  posti auto
  7. Si veda Tutela del Paesaggio: il Gioco dell’Oca di MIBACT, Regione Lazio, Roma Capitale sul centro storico 30 maggio 2020
  8. Dalle NTA del PTPR approvato aprile  2021 (scarica NTA PTPR 2021)

Articolo 44 Insediamenti urbani storici e relativa fascia di rispetto

1. Sono sottoposti a vincolo paesistico gli Insediamenti urbani storici che includono gli organismi urbani di antica formazione e i centri che hanno dato origine alle città contemporanee nonché le città di fondazione e i centri realizzati nel XX secolo.
2. I beni di cui al comma primo sono gli organismi urbani che hanno mantenuto la riconoscibilità delle tradizioni, dei processi e delle regole che hanno presieduto alla loro formazione; essi comprendono oltre ai tessuti storici costituiti dal patrimonio edilizio, dalla rete viaria e dagli spazi inedificati, le ville, i parchi e i giardini storici periurbani e le relative fasce di rispetto anche elementi storici isolati pertinenti alle più antiche fasi di frequentazione. Essi sono individuati sulle Tavole B e descritti nel repertorio F1B dei beni del patrimonio identitario regionale.

Un protocollo che è stato siglato nel 2009, 10 anni prima, e  che in realtà  ha per oggetto “La definizione delle modalità di collaborazione  relativa all’acquisizione del parere consultivo”  per gli interventi edilizi nella Città storica

(9) vedi procedura di Valutazione Ambientale Strategica

(10) In particolare andrà attentamente valutata la possiibilità di realizzare parcheggi con la tecnologia meccanizzata,  che per costruire qualche decina di posti auto in un’area assai ristretta scavano numerosi piani interrati che si spingono  a notevoli profondità, oltretutto con tempi di attesa per la consegna e la riconsegna del veicolo agli utenti, lunghi e  controproducenti per il traffico.

(11) Dalla situazione all’aprile 2019 ricavata da una bozza di proposta di delibera ( sono esclusi gli interventi realizzati o in corso di realizzazione)

(12) vedi (da situazione aprile 2019):

Traforo Via Milano (Colle del Quirinale)  (B1.4-010 ) Avvio del procedimento di Espunzione in corso  800 PA – L’intervento  prevede lo scavo  di un parcheggio da 800 posti auto sotto il colle del Quirinale con accesso dal tunnel del Traforo. Come il precedente, anche questo intervento compariva in varie bozze di Proposta di Delibera stilate dagli uffici  dal 2015 al 2019  nell’elenco degli interventi da espungere dal Piano, e, con nota prot.2860 del 28  gennaio 2016,  ci risulta che sia stato comunicato al proponente che si sarebbe proceduto all’espunzione  in quanto l’intervento “aveva avuto parere negativo, vincolante e obbligatorio, sotto il profilo dei vincoli ambientali e storico-archeologici, acquisito in fase istruttoria e/o in sede di conferenza di servizi”  e che le osservazioni del proponente sono state  ritenute non condivisibili  dalle controdeduzioni degli uffici. L’intervento non è stato ancora espunto.

Area compresa tra Via F. Crispi e Via Zucchelli (B1.4-159 )  nella bozza di proposta del 2019: Avvio del procedimento di Espunzione in corso  PA 85

Nell’area, che attualmente è un deposito AMA, nell’OC 129/2008 era  stato inserito  un intervento da 85 posti auto, che sarebbero stati realizzati fuori terra;  la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma  aveva infatti dato parere contrario a opere sotterranee a causa della presenza di una villa romana nel sottosuolo (di cui è già stato rinvenuto un “finissimo mosaico”) e di un albero monumentale censito nel PRG. Tuttavia un progetto avanzato in seguito dalla società prevedeva 280 stalli auto suddivisi in  4 piani interrati. Come alcuni dei precedenti, anche questo intervento compariva, in varie bozze di Proposta di Delibera stilate dagli uffici  dal 2015 al 2019,   nell’elenco degli interventi da espungere dal Piano, e ci risulta che, con nota prot. 2860 del 28  gennaio 2016,  sia stato comunicato al proponente che si sarebbe proceduto  all’espunzione  in quanto per  l’intervento “non sussiste il requisito dell’area di proprietà comunale”, e che le osservazioni del proponente sono state  ritenute dalle controdeduzioni degli uffici “non accoglibili”. L’intervento non è stato ancora espunto.

(…)

19. Non si applicano le disposizioni di cui al presente articolo all’insediamento urbano storico sito Unesco – centro storico di Roma. L’applicazione di specifiche prescrizioni di tutela da definirsi, in relazione alla particolarità del sito, congiuntamente da Regione e Ministero, decorre dalla loro individuazione con le relative forme di pubblicità. Nelle more della definizione di tali specifiche prescrizioni, il controllo degli interventi è comunque garantito dalla Soprintendenza competente nel rispetto di quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Comune di Roma (QI/57701 dell’8 settembre 2009).

[6]

scarica Protocollo d’Intesa tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Comune di Roma (QI/57701 dell’8 settembre 2009)

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