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Roma tra medioevo e fantascienza (“Piano strategico di Roma Smart City”)

citta capovolta (foto ambm)Ci siamo imbattuti in un comunicato, sul sito di Roma Capitale, che sembra provenire da un altro mondo, o da un altro film. Perchè parlare di “Piano strategico di Roma Smart City” in una città ridotta come Roma, dove non solo gli scenari possibili con le nuove tecnologie sembrano lontani anni luce, ma  persino la normalità della vita contemporanea in altre capitali europee e in molte città italiane appare un obiettivo irraggiungibile, è veramente iperbolico.  E anche evitando di  sgranare il solito rosario dei rifiuti, dei trasporti, delle manutenzioni, a  noi di  Carteinregola suona paradossale  leggere di “governo dei big data” che “consentirà di controllare in tempo reale le prestazioni e l’utilizzo delle risorse, l’integrazione di queste ultime e una trasparenza complessiva sulle performance dei servizi“, quando non sono  nè pubbliche nè trasparenti  molte informazioni dell’amministrazione comunale:   dallo stato delle alberature cittadine – ne parliamo in un altro post di oggi – al calendario della pulizia delle strade o della raccolta dei rifiuti (1), fino all’araba fenice di una mappa dettagliata e aggiornata (e accessibile) degli  immobili di proprietà del Comune (e dei relativi affidatari).  E molto, molto altro. E suona come una presa in giro anche la citazione dell’”open government” , il  “previsto coinvolgimento attivo di tutte le realtà cittadine, chiamate a operare in sinergia fra loro per la valorizzazione delle reti sociali e della gestione territoriale, in virtù dell’interazione dei sistemi di mobilità, sicurezza e ambiente per una piena realizzazione dei diritti individuali“.

Già sarebbe abbastanza significativo della distanza  tra il dire e il fare il fatto che il post del Comune,  pubblicato il 4 febbraio, non è – come tutti gli altri analoghi – corredato dal testo della Memoria approvata di cui parla (che tocca poi ai cittadini andarsi a cercare nella sezione del sito, quando apparirà, parecchi giorni dopo (2) (AGGIORNAMENTO: il giorno dopo la pubblicazione di questyo post la memoria è stata pubblicata, l’abbiamo inserita in calce*), ma vogliamo ricordare ancora una volta che il 26 settembre 2013,  durante la Giunta Marino (3), proprio i  quattro consiglieri M5S allora all’opposizione, cioè la Sindaca Virginia Raggi, il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, l’Assessore allo sport Daniele Frongia, il Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno,  furono i firmatari (insieme a Panecaldo PD, Cantiani FI, Peciola SEL) di una mozione – poi approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina –  che chiedeva  alla Giunta l’adesione al progetto OpenMunicipio, promosso dall’associazione OpenPolis. Tale piattaforma on line consente a ogni cittadino (mediante la pubblicazione immediata dei provvedimenti che andranno al voto del consiglio comunale) di “monitorare costantemente le attività degli eletti e dei governanti e di partecipare attivamente alla vita politica della propria città”. Dopo 3 anni e mezzo di governo pentastellato,  i cittadini  possono conoscere  – esattamente come prima –  le delibere solo dopo il punto di non ritorno della loro approvazione. E non è cambiato nulla neanche con il  nuovo Regolamento di accesso agli atti approvato dall’Assemblea capitolina un anno fa (4)  che prevede  la pubblicazione prima del voto  delle delibere di iniziativa consiliare  o che riguardano  regolamenti. Ed è ancora difficile conoscere i temi all’ODG dell’ Assemblea e della  Commssioni capitoline – pubbliche – se non ci si rassegna a consultare ogni giorno il sito comunale superando varie “scatole cinesi” (5).

Con questo non vogliamo dire che non sia giusto per la Capitale d’Italia  darsi obiettivi al passo con i tempi (6): ma  prima di annunciare step per città smart basate su big data e open government,  un po’ di cambiamenti meno ambiziosi e più concreti non farebbero  male, magari cominciando a mettere in pratica le delibere approvate che aumentano le informazioni accessibili ai cittadini su quanto chi governa la città sta facendo.

Post scriptum:  apprendiamo, da un’altra Memoria di Giunta del 29 novembre 2019,  dell’esistenza del “Progetto  della mostra permanente della Roma di domani- partecipazione all’ edizione 2020 MIPIM [Mercato Immobiliare Internazionale, che si terrà a Cannes a marzo NDR]”, “per presentare, a tre anni di distanza [dalle linee programmatiche 2016-2021 NDR] in una “esposizione permanente interattiva” “l‘organico insieme di programmi o  progetti avviati o in corso” [della Giunta Raggi NDR] “con l’obiettivo di informare e offrire una visione d’insieme dinamica della città alla quale si sta lavorando “(…) precisando  che, per tale mostra,  “sarà opportuno utilizzare tecnologie digitali che introducono un approccio ludico e innovativo mirato alla creazione di soluzioni inclusive, fruibili dal maggior numero di persone, con tecnologie interattive e customizzabili nelle dimensioni per un allestimento in continua evoluzione e aggiornamento“, con l’obiettivo di “presentare a livello internazionale la Roma del domani, dalla valorizzazione dei litorali ai trasporti, alla nuova  City sul ferro (sic), passando per nuovi modelli di abitazione, per attrarre investimenti e fare da propulsore allo sviluppo territoriale ad ampio raggio” perchè “la partecipazione [al MIPIM  NDR] è strategica per gli asset più importanti: turismo, logistica, infrastrutture, nel quadro di una rivoluzione della dimensione urbana cittadina. (7).

C’è da augurarsi che questa Memoria di Giunta non capiti sotto gli occhi di Maurizio Crozza…

Anna Maria Bianchi Missaglia

Roma, 6 febbraio 2020

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

* scarica Memoria della Giunta Capitolina n.4 del 31 gennaio 2020 roma smart city

(dal sito di Roma Capitale 4 febbraio 2020) Roma Smart City, approvate le linee guida del piano

Via libera della Giunta Capitolina alla memoria che approva le linee tecniche d’indirizzo per il piano strategico di Roma Smart City, la cui redazione definitiva è attesa entro i prossimi 6 mesi. Obiettivo d’insieme:  migliorare la qualità di vita e dei servizi offerti in città grazie a un approccio multidisciplinare, basato sull’uso della tecnologia e del digitale.

Al centro, le tematiche della crescita sostenibile: riduzione dell’impatto ambientale, utilizzo responsabile delle risorse, sviluppo di una comunità inclusiva, economia innovativa e miglioramento della “governance di città”.

Nel documento confluiranno i piani strategici già adottati da Roma Capitale nei principali ambiti d’intervento, in chiave innovativa: l’Agenda Digitale, il Piano Strategico del Turismo FUTOUROMA, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), il Piano Sociale Cittadino, il Piano Strategico di Sviluppo Economico e Urbano (PSSEU), il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), Reinventiamo Roma e Roma Resiliente.

Step fondamentale, la creazione di una piattaforma digitale in cui convogliare dati e informazioni che supportino e sveltiscano il funzionamento dei servizi erogati. Il governo dei big data consentirà di controllare in tempo reale le prestazioni e l’utilizzo delle risorse, l’integrazione di queste ultime e una trasparenza complessiva sulle performance dei servizi.

Un programma importante, sottolinea il Campidoglio, nell’ottica di una città innovativa, resiliente e a portata di tutti, capace di ottimizzare le risorse in chiave di sostenibilità economico-ambientale attraverso la messa a sistema dei dati disponibili. Sarà così possibile ottenere in tempo reale informazioni sull’attivazione e sul funzionamento di tutti i servizi, ma anche perseguire obiettivi fondamentali quali: risparmio energetico, monitoraggio del traffico e degli accessi ai siti di maggior interesse, messa a punto delle misure di sicurezza, agevolazione dei rapporti fra aziende e pubblica amministrazione.

Roma Smart City mette in campo l’open government: previsto il coinvolgimento attivo di tutte le realtà cittadine, chiamate a operare in sinergia fra loro per la valorizzazione delle reti sociali e della gestione territoriale, in virtù dell’interazione dei sistemi di mobilità, sicurezza e ambiente per una piena realizzazione dei diritti individuali.

Fondamentale, prosegue il Campidoglio, farsi guidare dai dati (approccio data-driven). E dunque usare intensivamente le tecnologie e sviluppare una piattaforma big data in cui far convergere qualunque dato a disposizione. Essenziale, la condivisione delle informazioni, per l’adozione di politiche efficaci, in grado di migliorare concretamente l’esperienza di chi vive e lavora a Roma: dai semplici cittadini ai turisti, dalle aziende agli enti pubblici, tutti potranno sperimentare servizi più rapidi e accessibili.

Questi i settori d’intervento:

Sicurezza: soluzioni smart di vigilanza e prevenzione, sviluppo di reti per assistere i cittadini in casi d’emergenza

Sviluppo economico: semplificazione dei rapporti fra PA e imprese, facilitazione delle procedure web per gli investitori;

Cultura: messa in rete delle informazioni relative a offerta culturale e creazione di un sistema informativo sul patrimonio storico, artistico e culturale di Roma Capitale;

Turismo: creazione di una piattaforma che garantisca l’interoperabilità e la massima fruibilità dei dati, così come indicato da FUTOUROMA, per favorire l’integrazione dei servizi di ospitalità e mobilità; promozione di iniziative che migliorino la user experience attraverso la realtà aumentata

Educazione e scuole: riqualificazione degli edifici scolastici impiegando strumentazione “sensoristica”, adozione di strategie didattiche di game-based learning e gamification;

Sociale: evoluzione dei sistemi di gestione e assegnazione degli alloggi pubblici (SIGEPA) e dei servizi sociali (SIGESS);

Energia: smart grid elettrica e termica, ottimizzazione della distribuzione energetica in città, riqualificazione dell’impiantistica esistente e nuove soluzioni per il risparmio energetico;

Ambiente: ampliamento delle soluzioni green avanzate, quali il sistema del “porta a porta” con l’utilizzo di contenitori dotati di microchip per tracciare il rifiuto e identificare l’utente e l’impiego di contatori smart meter per il monitoraggio del consumo delle acque;

Mobilità: sviluppo di una centrale di controllo del “traffico intelligente”; utilizzo di tecnologie IOT e 5G per identificare situazioni a rischio, effettuare la tele-diagnostica dei mezzi di trasporto e ottimizzare la priorità semaforica.

NOTE

(1)Sul sito della partecipata AMA Roma le uniche indicazioni riguardano la cadenza   indicativa della pulizia della strada selezionata o dello svuotamento delle varie tipologie di cassonetti, ma nesseuna informazione sui giorni e gli orari in vui è previsto (o è avvenuto) il servizio

(2) al 5 febbraio l’ultima memoria di Giunta pubblicata suls ito risale al 10 gennaio 2020, l’ultima delibera di giunta al  28 gennaio)

(3) Vedi nostro articolo al link:  http://www.carteinregola.it/index.php/open-municipio-anche-a-roma-ce-la-faremo/

(4) vedi il nostro articolo del 14 marzo 2019 Nuovo regolamento accesso agli atti di Roma Capitale: un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

(6) Si veda, in proposito, anche il post dell’ex Assessora a Roma Semplice – le deleghe dopo la sua revoca nel settembre scorso le ha prese la Sindaca stessa – sul suo profilo Linkedin all’inizio di gennaio 2020, una riflessione sull’esperienza e sul lavoro svolto https://www.linkedin.com/pulse/i-miei-primi-100-giorni-nei-due-sensi-ma-anche-tre-flavia-marzano/

(7) scarica la  Memoria della Giunta Capitolina n.54 del 29 novembre 2019 roma domani

 

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FRANCO PAOLINELLI
FRANCO PAOLINELLI
4 anni fa

La diffidenza verso una Roma “Smart” è SACROSANTA. Il gap tra opportunità tecnologiche e codici comportamentali locali è sotto i nostri occhi. In queste condizioni l’opportunità tecnologica rischia di tradursi in ulteriore disservizio.