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Scienza contro cemento: l’appello contro la costruzione del supermercato LIDL

Foto dalla pagina Facebook di Nocemento a Roma est

Foto dalla pagina Facebook di Nocemento a Roma est

 Pubblichiamo l’appello lanciato da un gruppo di professori a sostegno della battaglia dei comitati di quartiere e dei cittadini contro la realizzazione di un supermercato nel quartiere Prenestino, con una sintesi  della vicenda a cura dell’Osservatorio Casilino.

Ma facciamo già una prima riflessione sulla vicenda, che riguarda la mancanza di trasparenza dimostrata da questa amministrazione. Infatti i cittadini non hanno avuto al momento la possibilità di conoscere il progetto nè lo studio  sul relativo impatto sulla viabilità,  che potrebbe essere drammatico, dato che il   quadrante, da questo punto di vista,  è già invivibile. E  il coinvolgimento dei cittadini rispetto alle  trasformazioni urbane del territorio, a partire da una puntuale informazione, era uno dei capisaldi del programma del Sindaco Marino…

Nel quartiere Prenestino, in via dell’Acqua Bullicante  angolo via S.Vito Romano, durante i primi giorni di maggio sono stati avviati i lavori per la costruzione di un supermercato Lidl. Il progetto di costruzione di una grande platea di asfalto a parcheggi e di un grande edificio a più piani,  si inserisce in una zona già altamente densificata,  tra Pigneto e Torpignattara, che si trova già in una condizione a dir poco emergenziale, per la pressione antropica, per l’aumento  del cemento e per i dati rilevati da Arpa per l’innalzamento quotidiano del picco delle polveri sottili.
L’avvio dei lavori ha subito suscitato grande perplessità tra i cittadini e le Associazioni, in quanto il lotto si trova all’interno del Comprensorio Casilino SDO, in area sottoposta a vincolo paesaggistico con D.M. 21-10-95 (Comprensorio archeologico Ad Dua Lauros). Ma dal punto di vista vincolistico, un errore nelle mappe della perimetrazione (non nel testo del decreto), ne ha di fatto voluto escudere l’area; tuttavia, il rinvenimento di reperti archeologici, a nord e a sud dell’area che sono stati individuati nelle trincee preventive del febbraio 2014 e pubblicati nel Bollettino d’Arte per i lavori della Metro C, rendono francamente di difficile comprensione il perchè del rilascio del nulla osta a costruire concesso lo scorso anno.(*).
Oltre a ciò, gli abitanti, realtà territoriali, Comitati e Associazioni insorgono per molti altri motivi:
– dal punto di vista ambientale l’area,  l’area di oltre un ettaro, avrebbe potuto permettere ad animali (almeno volatili) di trovare dei piccoli punti sosta. Inoltre, in base alla legge legge 157 del 1992,  il taglio degli arbusti avrebbe dovuto  essere eseguito  nel rispetto delle nidifcazioni,  e quindi programmato nel periodo autunnale. La sua anticipazione alla primavera del 2015 ha sicuramente comportato un danno ambientale, non stimabile ma sicuramente non piccolo,  e anche se è stato assicurato che alcuni alberi verranno rimpiantati, prima che analoghi esemplari   di pregio (querce, pruni, nespoli) rimpiazzino quelli che erano presenti nell’area ci vorranno decenni.
– alle associazioni non risulta che ci sia stato alcuno studio sull’impatto della viabilità, che sarebbe stato indispensabile, dato che un supermercato  provoca un aumento esponenziale del traffico, che si andrebbe a sommare a quello già caotico di un quadrante  con  16500 abitanti per km quadrato a  Torpignattara ed i 22500 abitanti per km quadrato a  Centocelle, i due quartieri adiacenti all’area del contendere.
– dubbi anche dal punto di vista urbanistico: la trasformazione dell’area da Artigianale a Commerciale (e residenziale) avviene nelle more del Piano Casa che, però, impone vincoli sulle date delle sanatorie, che tutte le attività conformi alla destinazione d’uso da trasformare (artigianali) esercitate nell’area fossero cessate nel Settembre 2010. L’ultima attività, l’officina del fabbro che esercitava in loco, ha chiuso nel 2014. Ne consegue che il permesso di trasformazione ci sembra assai poco giustificabile.

Gli abitanti e le decine di realtà del territorio si sono riunite in  un unica sigla NOCEMENTOROMAEST, con cui   hanno già organizzato molte  manifestazioni e sono determinate a continuare a battersi con fermezza per riportare la  trasparenza  su unavicenda poco chiara e per dare  voce e forza a un territorio che evidentemente il Comune considera “povero” ,  che appare ogni giorno sempre più violentato e  senza speranza.

> Vai alla pagina  del sito dell’Osservatorio Casilino con Le cose che non tornano del progetto LIDL 

> Vai alla pagina facebook NO cemento a Roma est

L’APPELLO

Basta con la cementificazione indiscriminata: fermiamo la costruzione del supermercato Lidl a via dell’Acqua Bullicante a Roma

In quanto ricercatori, docenti, studiosi della città, dell’ambiente e del territorio ci rivolgiamo all’amministrazione di Roma Capitale perché venga immediatamente bloccata la costruzione di un supermercato in via dell’Acqua Bullicante 248.

I cittadini del quartiere nei mesi scorsi hanno denunciato lo scempio avvenuto all’interno del cantiere: disboscamento selvaggio di centinaia di alberi, accatastamento di ingenti quantità di amianto, abbattimenti e rimozioni senza alcuna attenzione al patrimonio archeologico e naturalistico.

Il cantiere sorge in una zona sottoposta a vincolo, denominata “Ad duas lauros”. Purtroppo la lentezza e il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni hanno causato un “vuoto” di pianificazione e di decisione che ha di fatto avallato, contro ogni interesse pubblico, il sorgere di una struttura di vaste proporzioni in un territorio già ampiamente saturo. Le associazioni ambientaliste e i comitati di cittadini combattono da anni per il rispetto del vincolo “Ad duas lauros”, l’unico strumento in grado di salvaguardare le peculiarità storiche e ambientali di una delle pochissime porzioni del quadrante ancora libere dal cemento. Grazie alla loro mobilitazione nei mesi scorsi è emersa la natura farraginosa e poco trasparente delle procedure di autorizzazione per l’edificazione del supermercato. A ciò è seguito un primo blocco dei lavori decretato dal Presidente del V municipio, blocco che però è stato sospeso nel mese di agosto, quando la Soprintendenza ha, di fatto, negato l’esistenza del vincolo contraddicendo il testo del Decreto Ministeriale che invece lo aveva istituito.

In una delle zone più inquinate e densamente popolate d’Europa sta per sorgere un supermercato a più piani, con annesse unità abitative e parcheggi, privo di qualsiasi utilità per gli abitanti del quartiere. Se l’amministrazione derogherà su quest’area, creerà un precedente che darà il via libera ad altre costruzioni. Al contrario, sosteniamo a gran voce la necessità di avviare un percorso che garantisca senza ambiguità la tutela dell’area “Ad duas lauros” nella sua integrità. Riteniamo altresì improrogabile l’avvio di una pianificazione trasparente e partecipata che porti nel più breve tempo possibile a destinare l’area a parco pubblico.

La maggioranza capitolina oggi al governo della città ha l’occasione per dimostrare di essere concretamente dalla parte della salute e del benessere dei suoi cittadini, schierandosi contro un progetto irrazionale e anacronistico.

Per aderire invia una mail a: scienzacontrocemento@autistici.org

Patrizia Audenino Università di Milano

Paolo Berdini Urbanista

Emanuele Bernardi, Università La Sapienza Roma

Piero Bevilacqua Università La Sapienza Roma

Bruno Bonomo, Università La Sapienza Roma

Andrea Bottalico Università di Milano

Alessandra Broccolini Università La Sapienza Roma

Alioscia Castronovo, Università La Sapienza Roma

Isabelle Chabot Società Italiana delle Storiche

Daniela Ciccolella CNR

Margherita Ciervo, Università di Foggia

Gemma Colesanti, CNR

Michele Colucci, CNR

Gabriella Corona CNR

Leonardo De Franceschi, Università Roma Tre

Lucio Del Corso, Università di Cassino

Vezio De Lucia Urbanista

Salvatore De Rosa, Lund University

Cesare Difeliciantonio KU Leaven & Università di Roma La Sapienza

Gemma Ducci

Claudia Evangelisti, lavoratrice editoriale

Alessandro Ferretti, Università di Torino

Stefano Gallo Storico

Eleonora Gallucci, Università del Salento

Enrico Gargiulo, Università del Piemonte orientale

Giga (Gruppi Insegnanti di Geografia Autorganizzati)

Alessandro Leogrande, Lo Straniero

Sabrina Marchetti Istituto Universitario Europeo Fiesole (Fi)

Giancarlo Monina Università Roma Tre

Stefano Musso Università di Torino

Walter Palmieri CNR

Domenico Perrotta Università di Bergamo

Antonella Pietta Università di Brescia

Alessandro Portelli Circolo Gianni Bosio

Stefano Portelli Università La Sapienza Roma

Enrica Rigo, Università Roma Tre

Sandro Rinauro, Università di Milano

Enzo Scandurra Università La Sapienza Roma

Rocco Sciarrone Università di Torino

Alice Sotgia, Ecole d’Architecture de Paris La Villette

Massimiliano Tabusi, Università per stranieri di Siena

Lucio Triolo Università La Sapienza Roma

Geni Valle, Associazione Italiana Psicoanalisi

Emanuela Zaccarelli, CNR

Alessandro Zenatti Analista strutturale

Foto dalla pagina Facebook di Nocemento Roma est

Foto dalla pagina Facebook di Nocemento Roma est

MATERIALI

http://pigneto.romatoday.it/torpignattara/cantiere-lidl-protesta-via-dell-acqua-bullicante.html
http://www.romanotizie.it/lidl-ruspa-scopre-cavita-buccellato-gia-mappata-nuova-ispezione-per-verifica-origine-cavita.html
http://contropiano.org/articoli/item/33208
http://www.romanotizie.it/buona-affluenza-per-il-corteo-nolidl-i-manifestanti-basta-speculazioni.html

* Nocemento a Roma Est fa sapere che il  Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive del Comune di Roma (Sportello Medie e Grandi Strutture di Vendita) “per un formale accesso ai documenti ha deciso di prendersi altri 10 giorni di approfondimenti oltre il limite massimo dei 30 previsto dalla delibera del consiglio comunale, impedendo in questo modo di fare chiarezza sulle tante anomalie del cantiere della Lidl di Via dell’Acqua Bullicante”. 

 

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Alessandro Albanesi
Alessandro Albanesi
8 anni fa

Siamo stufi delle solite speculazioni edilizie che invadono i nostri territori barbaramente di cemento senza rispetto per i cittadini per il poco verde rimasto e per tutti quegli animali che li vi nidificano e svernano. Li serve un parco pubblico dove le voci dei bambini la facciano da padrone e possibilmente con un area cani che a Roma non esistono quasi più

Alessandro Albanesi
Alessandro Albanesi
8 anni fa

Stop. A questo assurdo progetto. Servono parchi pubblici ed aree cani cose che a Roma non esistono più