Sindaca Raggi, anche Roma dica no al taser
Autore : Redazione
Il “Decreto Sicurezza Salvini” ha introdotto, per le città con oltre 100.000 abitanti, la possibilità di dotare gli agenti della polizia locale del TASER, una pistola elettrica, nota anche come storditore elettrico o dissuasore elettrico, che fa uso dell’elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. E’ classificata tra le armi da difesa «meno che letali” ma è stata inserita dall’ONU nella lista degli strumenti di tortura e Amnesty International ha denunciato centinaia di morti in seguito al suo utilizzo su soggetti vulnerabili.
L‘Associazione Antigone, nelle settimane successive all’approvazione del DL Salvini, ha inviato a tutti i sindaci e i consiglieri delle città interessate una proposta di ordine del giorno per il Consiglio Comunale (in calce), affinché la polizia municipale non fosse dotata di quest’arma.
L’invito è stato già accolto, il 7 dicembre 2018, dal Consiglio comunale della città di Palermo, e il 4 marzo, da quello della Città di Torino, dove è stata portata da due consiglieri del Partito Democratico e di Torino in Comune–La Sinistra ed è stata approvata con i voti della maggioranza pentastellata della Sindaca Appendino.
Invitiamo la Sindaca Raggi e i Consiglieri dell’Assemblea Capitolina di maggioranza e opposizione a portare in Aula Giulio Cesare e ad approvare anche a Roma l’ODG di Antigone, scegliendo di non adottare il taser per la Polizia di Roma capitale.
Associazione Carteinregola
(…)
ORDINE DEL GIORNO (proposto dell’Associazione Antigone) scarica il PDF OdgNoTaser
– Il Presidente della Repubblica”, il 3 dicembre 2018 ha promulgato la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113. Fra le misure previste vi è l’adozione da parte delle Polizie Municipali dei Comuni con più di 100.000 abitanti di pistole a impulsi elettrici.
Considerato che
- – Organismi internazionali intergovernativi e non governativi hanno stigmatizzato l’uso della pistola Taser in quanto potenzialmente mortale e mai realmente sostitutiva di armi da fuoco.
- – Tra questi vi è il Comitato ONU contro la Tortura, che si è espresso contrariamente all’introduzione in Portogallo di misure che ne autorizzassero l’utilizzo, essendo forte il rischio di maltrattamenti a esse legato.
- – Nel 2014 poi, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nel caso Anzhelo contro Bulgaria, ha condannato la Bulgaria per violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), che vieta il ricorso alla tortura (“Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”), a seguito dell’utilizzo spropositato, da parte degli agenti bulgari, delle pistole Taser. Nella decisione, la Corte Europea cita peraltro il Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT), il quale afferma che l’introduzione delle pistole Taser aprirebbe la porta a risposte sproporzionate.
- – Quanto accade negli Stati Uniti d’America mostra poi come la pistola Taser sia usata principalmente contro persone con problemi psichici o per vincere una resistenza a un ordine di Polizia.
- – Dal 2000 a oggi, secondo un rapporto investigativo dell’agenzia d’informazione Reuters, sono più di 1000 le persone morte negli Stati Uniti d’America contro cui la Polizia aveva utilizzato la pistola Taser. Per 153 di queste morti è stato accertato che la pistola ha causato il decesso o vi ha contribuito. In 9 casi su 10 poi le persone colpite erano disarmate e in 4 su 10 soffrivano di disturbi mentali o malattie neurologiche.
- – Secondo un’indagine di Amnesty International, tra il 2001 e il 2012 più di 500 persone sono morte negli Stati Uniti d’America dopo essere state colpite da pistole Taser. L’esistenza di un rapporto causa-effetto tra le morti e l’utilizzo della pistola Taser sarebbe stato accertato.
- – Peraltro, la stessa azienda produttrice, la Taser International Incoporated, riconosce un fattore di rischio mortale che sia aggira intorno allo 0,25%. Una persona su 400, tra quelle colpite da Taser, rischia dunque il decesso.
- – Il dottor Douglas Zipes, dell’Università dell’Indiana, e altri autorevoli medici e professori universitari della American Heart Association, sono concordi nell’affermare che lo shock causato dalla pistola Taser può produrre arresto cardiaco.
- – In molte fra le città italiane con più di 100.000 abitanti non è stato sperimentato l’uso della pistola a impulsi elettrici, poiché non vi è alcun obbligo
IL CONSIGLIO COMUNALE INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
– A non dotare il Corpo di Polizia Municipale della città di ________________ di un dispositivo particolarmente pericoloso, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, che peraltro distrarrebbe la Polizia Municipale dai compiti che le sono propri e senza l’assolvimento dei quali la vivibilità della città risulterebbe fortemente compromessa.
vedi anche:
Il Comunicato di Antigone
L’ADOZIONE DEI TASER DA PARTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE COSTITUISCE UN PERICOLO PER LA SICUREZZA PUBBLICA E UN RISCHIO PER LA VIVIBILITÀ DELLE CITTA’.
Il 3 dicembre 2018 il Presidente della Repubblica ha convertito in legge il decreto-legge n.113 del 4 ottobre 2018, noto come decreto “Immigrazione-sicurezza”. Fra le misure previste vi è la possibilità da parte dei Comuni con più di 100.000 abitanti di dotare i membri dei Corpi di Polizia Municipale di pistole a impulsi elettrici, comunemente note come Taser. Si tratta di una misura pericolosa, che se applicata distrarrebbe la Polizia Municipale dalle sue mansioni, indispensabili per la viabilità e la vivibilità delle città.
La pistola taser è un’arma potenzialmente mortale. Un’inchiesta dell’agenzia di stampa britannica Reuters basata su documenti giudiziari, rapporti di polizia, autopsie, certificati medico-legali e notizie di stampa locali ha mostrato come in un arco di tempo pari a circa sedici anni, oltre mille persone sarebbero morte negli USA a causa dell’uso dell’elettroshock da parte delle forze di Polizia. I suoi effetti potenzialmente mortali sono stati poi messi in luce da ONG come Amnesty International e l’American Civil Liberties Union.
Vari organismi internazionali hanno espresso pareri fortemente contrari all’uso del taser. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il Comitato di Strasburgo per la prevenzione della tortura e il Comitato Onu contro la Tortura hanno evidenziato l’elevato rischio elevato che l’utilizzo dell’elettroshock degeneri in maltrattamenti.
Laddove è stato utilizzato, il taser non ha ridotto l’utilizzo delle armi da fuoco da parte delle forze dell’ordine ma è divenuto invece uno strumento alternativo principalmente alle manette, in particolare per immobilizzare persone in stato di agitazione e principalmente con disturbi psichiatrici.
Con il taser non si colpiscono persone armate e pericolose, per le quali si continuerà a fare ricorso alle pallottole, bensì uomini o donne giudicati agitati, che si muovono scompostamente, che si oppongono al fermo. La pistola elettrificata può ammazzare se usata contro persone che hanno pregressi problemi cardiaci o disturbi neurologici. Può essere letale per un bambino che è nel grembo della mamma. E non tutte le gravidanze, soprattutto nei primi mesi, sono visibili.
Per tutte queste ragioni è necessario opporsi alla dotazione di quest’arma alla Polizia Municipale, in nome della sicurezza di tutti e del rispetto dei diritti umani.
(Da Amnesty International 20 marzo 2018) Sperimentazione delle pistole taser: la posizione di Amnesty International Italia
Apparentemente, queste pistole sembrano avere tutti i vantaggi: facili da usare, efficaci e risolutive in situazioni complicate, tanto nei confronti di persone recalcitranti all’arresto quanto di prigionieri in rivolta o di folle aggressive. In più, portano con sé quella definizione rassicurante di ‘armi meno che letali’ o ‘non letali’.
Nel Nordamerica (Usa e Canada), dal 2001, il numero delle morti direttamente o indirettamente correlate alle taser è superiore al migliaio. Nel 90 per cento dei casi, le vittime erano disarmate. Gli studi medici a disposizione sono concordi nel ritenere che l’uso delle Taser abbia avuto conseguenze mortali su soggetti con disturbi cardiaci o le cui funzioni, nel momento in cui erano stati colpiti dalla Taser, erano compromesse da alcool o droga o, ancora, che erano sotto sforzo, ad esempio al termine di una colluttazione o di una corsa. Altro fattore di preoccupazione è la facilità con cui la Taser può rilasciare scariche multiple, che possono danneggiare anche irreversibilmente il cuore o il sistema respiratorio.
Prima di mettere a disposizione delle forze di polizia questo tipo di arma andrebbe effettuato uno studio sui rischi per la salute a seguito del suo impiego e andrebbe garantita una formazione specifica e approfondita per gli operatori che ne verranno dotati, in linea con gli standard internazionali e in particolare con i Principi guida delle Nazioni Unite sull’uso delle armi da fuoco da parte degli agenti di polizia. Ma anche se venissero soddisfatte queste due richieste, il rischio di violazioni dei diritti umani non verrebbe affatto azzerato”.