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Stadio a Pietralata: il 9 maggio presidio di Carteinregola in Campidoglio per chiedere coerenza

Martedì 9 maggio dalle 14 Carteinregola sarà in Campidoglio con un presidio silenzioso per chiedere al Sindaco e all’Assemblea Capitolina coerenza con la linea ecologista da sempre rivendicata dalla maggioranza delle forze politiche, inserendo nella Proposta di delibera sullo Stadio della Roma condizioni stringenti sul verde urbano. Lo Studio di fattibilità del proponente prevede “una riduzione di superficie pari a circa 29.000 m quadri,  54.000 m quadri restanti*” di verde, una superficie per lo più spezzettata e che, per l’anello intorno allo Stadio, potrà contenere al massimo aiuole. Eppure nel dibattito in Assemblea del 4 maggio scorso, sia l’Assessore Veloccia, sia la stragrande maggioranza degli intervenuti di maggioranza e opposizione, non hanno sollevato il problema, anzi, non lo hanno neanche citato.

Invitiamo i cittadini e tutte le realtà che si impegnano per il contrasto all’emergenza climatica, per la tutela dell’ambiente e per il diritto degli abitanti al verde pubblico a recarsi in Aula Giulio Cesare con una fascia verde al braccio.

(Nell’immagine tratta dalla Relazione tecnica dello Studio di fattibilità si può valutare quale sia la effettiva presenza e distribuzione del verde)

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(Fotomontaggio di Carteinregola tra il masterplan e la mappa dell’area di Pietralata)

Riprende martedì 9 maggio dalle 14 alle 18 la discussione sulla Proposta di delibera che conferisce l’interesse pubblico al progetto dello Stadio a Pietralata. Carteinregola non si è espressa contro lo Stadio, ma ha evidenziato alcune criticità segnalate dagli uffici – in particolare per mobilità e parcheggi, che richiedono potenziamenti per gli utenti dello Stadio – e una gigantesca criticità che riguarda il verde urbano NON segnalata da nessun ufficio.

Si tratta della consistente diminuzione del verde pubblico previsto a Pietralata dal Piano Particolareggiato vigente, e soprattutto del fatto che nello Studio di fattibilità della A.S. Roma venga considerata verde pubblico l’area recintata che circonda lo stadio dove per le normative vigenti non possono esserci ostacoli visivi, chiamata “Parco dello Stadio” e che anche il “Parco centrale” pubblico sia costituito da un verde frammentato per l’inserimento di campi da padel, da tennis e di varie strutture sportive, insieme a un’arena per spettacoli all’aperto e una piazza per eventi.

Una realtà che fa a pugni con l’iperbolica narrazione dello Studio di fattibilità del proponente, che arriva a descrivere il verde del compendio dello Stadio “Un vero e proprio polmone verde per l’intera città di Roma(1).

Estratto dal documento 05-21-Determinazioni-PAU scarica

Ma colpisce soprattutto l’assenza, nel dibattito politico in Aula, non solo della richiesta di emendamenti correttivi, ma addirituttura della citazione della criticità, in una sorta di generalizzata consegna del silenzio che accomuna, con due eccezioni (2), la maggior parte delle forze politiche capitoline, di maggioranza e di opposizione. Un’assenza che denota una notevole mancanza di coerenza.

Stupisce la mancanza di impegno su questo fronte del M5S, che pure ha avuto il merito di approvare il Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano e che da sempre pone le tematiche ambientaliste ai primi posti della propria linea politica. Soprattutto se si pensa che  la Sindaca Raggi, nel 2020, annunciando la partecipazione al bando  per la forestazione delle Città Metropolitane con tre progetti per la realizzazione di boschi urbani tra i quali  Pietralata, li aveva definiti Progetti di elevato spessore per migliorare la qualità̀ dell’aria e la salute dei cittadini(3). Ma anche la maggioranza del Sindaco Gualtieri, solo nel gennaio scorso, in occasione della prima conferenza per il piano di adattamento climatico di Roma si è occupata di forestazione urbana, definita  “uno degl interventi più importanti del contrasto ai cambiamenti climatici, nonchè uno dei pilastri  nell’ambito delle azioni di adattamento di Roma Capitale”. Individuando gli interventi “a Casal Brunori, Torre Spaccata e Pietralata(4).

Ed è davvero fondamentale che alcune condizioni per l’A.S. Roma per un verde pubblico adeguato siano introdotte ORA nel testo della Proposta che attribuisce l’interesse pubblico al progetto, perchè in caso contrario, senza prescrizioni precise e perentorie con le relative ricadute economiche, ben poco si potrà ottenere in seguito, così come avranno ben poche conseguenze vincolanti per l’A.S. Roma eventuali “ordini del giorno” che dovessero essere approvati dall’Assemblea. ODG che cominciano tutti con “Impegno per il Sindaco e la Giunta a” a cui segue “mettere in campo ogni utile soluzione… valutare… monitorare… prevedere… attivarsi presso gli uffici competenti per…” e così via.

Il 9 maggio Carteinregola sarà presente in Aula con un presidio simbolico per chiedere che nell’annunciato maxi emendamento al testo della Deliberazione siano inseriti i seguenti punti:

  • Il   verde pubblico deve avere la  stessa ampiezza prevista dal Piano particolareggiato,  con una superficie compatta e continua e con una qualità assicurata  dalla messa a dimora di un congruo  numero di alberature di prima e seconda grandezza.   Se,  come rilevabile dal masterplan, fosse impossibile ricavare nel compendio un’unica e continua superficie equivalente al verde pubblico previsto in precedenza, deve essere individuata un’altra area del quadrante interessato che possa  permettere il raggiungimento della quota, con i costi e le sistemazioni a carico del proponente.
  • Le strutture sportive e l’anfiteatro previste dallo Studio di fattibilità del proponente per il Parco centrale pubblico devono essere oggetto di  consultazione della cittadinanza del quartiere e del Municipio, con la possibilità di una loro ricollocazione in altri spazi del quartiere a spese del proponente, anche in funzione del raggiungimento degli standard del punto precedente.

Per quanto riguarda la mobilità e la dotazione di parcheggi, per i quali gli uffici e gli enti preposti hanno evidenziato che le previsioni del proponente sono decisamente inadeguate e che è indispensabile un consistente potenziamento delle infrastrutture (5), chiediamo ancora una volta che tale potenziamento, essendo esclusivamente motivato dall’altissimo numero di potenziali utenti – fino a 62000 – e dagli orari degli eventi e delle attività previste, sia a carico del richiedente.

L’Assessore all’urbanistica Veloccia nel suo intervento di apertura in Aula Giulio Cesare ha dichiarato che “Il proponente si farà carico, certo, nel proprio piano economico finanziario, di far fronte a tutte quelle opere pubbliche connesse alla realizzazione e alla fruibilità dello stadio ed alla garanzia che lo stadio non pregiudichi la vivibilità e le funzioni essenziali del  quadrante. Ma  non sarà certo compito del proponente risolvere, in cambio di cubature aggiuntive, i problemi strutturali della città di cui la città e l’amministrazione si deve far carico. e anche che “’impegno di potenziare le infrastrutture,  anche ovviamente, con il  concorso del privato che ne beneficerà, è  prevalentemente nostra responsabilità(6). Cioè a carico di Roma Capitale, cioè dei cittadini.

  • Noi chiediamo che opere come i parcheggi supplementari, da realizzare in aggiunta ai nodi di scambio o come l’aumento delle vetture della metropolitana e l’adeguamento della segnaletica della linea “B”,  o, ancora, come gli interventi sulla viabilità locale, siano intgeramente a carico del proponente, senza che Roma Capitale debba concorrere ai costi o concedere  compensazioni o altre utilità in funzione del raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario.
  • Invece chiediamo che l’ impegno economico da parte di Roma Capitale si rivolga all’avvio di quelle opere che da tempo immemorabile sono negli elenchi delle opere pubbliche previste e mai realizzate, come l’adeguamento e fine dei lavori su via Tiburtina, col suo raddoppio sino al GRA, il tempestivo avvio della progettazione per realizzare il prolungamento della metro B sino a Casal Monastero e il prolungamento della tranvia già programmata  da Palmiro Togliatti e Cinecittà a Ponte Mammolo sino a Talenti, Montesacro, Nuovo Salario, Fidene per realizzare un nodo di scambio con la metro  che collega allo Stadio.

Nel suo intervento in Aula il 4 maggio l’Assessore Veloccia ha rilevato che questa Delibera è un atto importante che segna un “giro di boa” di questa Amministrazione. Siamo d’accordo. In una città dove da sempre le opere private procedono inesorabili, anche con modifiche normative che mirano all’accelerazione e alla semplificazione delle relative procedure, mentre le opere pubbliche, soprattutto quelle che riguardano il verde, i servizi, la mobilità dei quartieri più periferici restano sempre al palo, le decisioni che saranno prese sul verde e le infrastrutture della mobilità in occasione della Delibera sullo Stadio sono un perfetto banco di prova per capire da che parte sta questa Amministrazione.

E anche la sua coerenza, non solo davanti ai cittadini ma anche  davanti al mondo, considerando che la candidatura a Expo 2030 è all’insegna di “HUMANLANDS – Persone e territori: immaginare nuovi habitat” con un profluvio di rendering che promettono una città verde e sostenibile, come quello della bimba intenta a piantare un albero al Colosseo. Perchè aspettare il 2030?

Cominciamo a mettere in pratica da subito trasformazioni urbane umane.

Carteinregola

Vai alle slides del webinar “Stadio della Roma, le osservazioni e le richieste di Carteinregola all’Assemblea Capitolina 3 maggio 2023

Proposta di Deliberazione che si sottopone all’approvazione Dell’Assemblea Capitolina Dichiarazione di pubblico interesse – con condizioni, prescrizioni e raccomandazioni- della proposta pervenuta agli atti del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, prot. QI 162711/162731 del 3.10.2022, da parte dell’A.S. Roma S.p.A., ex art. 1 co. 304 della legge n. 147/2013 e art. 62 del DL 50/2017 convertito con modificazioni dalla legge 96/2017 – attualmente disciplinata dal D.Lgs. 38/2021. scarica la delibera


8 maggio 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(*) Fonte: Parere Dipartimento Urbanistica 10 gennaio 2023  21-Determinazioni PAU (f.to Pdf – Mb 18,1) alla Conferenza dei servizi preliminare

(1) Per gli argomenti e le fonti rimandiamo al capitolo del nostro Dossier Stadio della Roma a Pietralata: la delibera deve contenere tutte le prescrizioni necessarie – Le osservazioni di Carteinregola Quale verde pubblico

Vai alle slides del webinar “Stadio della Roma, le osservazioni e le richieste di Carteinregola all’Assemblea Capitolina 3 maggio 2023 Quale verde pubblico

(2) Negli interventi che si sono susseguiti in Aula Giulio Cesare il 4 maggio 2023, il problema del verde pubblico infatti è stato solo affrontato da Nando Bonessio di Europa Verde, e, indirettamente perchè assente, da Giovanni Caudo di Roma Futura. Nessun’altra consigliera e consigliere ha ritenuto di riprendere le osservazioni e le richieste che Carteinregola ha presentato fin dal 25 marzo in un documentato dossier, nonostante alcune “aperture” durante la nostra audizione alla Commissione Ambiente dello scorso 24 aprile. (il verde è stato citato dal consigliere Di Stefano di Forza Italia, ma per porre il problema dei costi della manutenzione) (> vai alla pagina “Stadio della Roma il dibattito in Assemblea Capitolina“)

(3)Nel marzo 2021 Roma Capitale ha partecipato al bando di gara del “Decreto Clima» indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (D.M. 9 ottobre 2020) per la forestazione delle Città Metropolitane, con tre progetti per la realizzazione di boschi urbani nelle zone di Serpentara (Municipio III), Pietralata (Municipio IV) e Torre Spaccata (Municipio VI)  Per la Sindaca Raggi si tratta di “Progetti di elevato spessore per migliorare la qualità̀ dell’aria e la salute dei cittadiniProgetto Pietralata (Municipio IV) Investimento richiesto: 451.938 euro Bosco urbano di 1369 alberi Dimensioni: 5,2 ettari di verde
Stima CO2 assorbita: 141 tonnellate in 10 anni – 424 tonnellate in 30 anni (vedi Roma Capitale partecipa al bando del Decreto Clima con tre progetti di boschi urbani 9 marzo 2021 > vai al sito istituzionale)

(4) Gennaio 2023 Si tiene in Campidoglio, prima conferenza per il piano di adattamento climatico di Roma – Una conferenza per fare il punto sui cambiamenti climatici, approfondire le sfide aperte per la messa in sicurezza di infrastrutture e spazi della città, raccontare le azioni già in corso e il percorso della Capitale verso il piano di adattamento che fisserà priorità di intervento e risorse” “…Un’altra sessione specifica ha riguardato il tema della forestazione, uno degli strumenti più importanti del contrasto dei cambiamenti climatici, nonché uno dei pilastri nell’ambito delle azioni di adattamento di Roma Capitale, con il grande piano che punta a mettere a dimora 1 milione di alberi, con azioni che comprendono la ricostituzione di boschi come quello di Monte Antenne, le forestazioni in ambito Decreto Clima di Casal Brunori, Torre Spaccata e Pietralata, l’utilizzo delle risorse Pnrr – attraverso la Città Metropolitana – e le azioni di rigenerazione delle alberature stradali.  Sono interventi per i quali l’Amministrazione si avvale del supporto scientifico di università e di istituti di ricerca di eccellenza, così come dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. (…)”(> vedi Campidoglio, prima conferenza per il piano di adattamento climatico di Roma 18 gennaio 2023 > Vai al sito istituzionale)

(5)Per gli argomenti e le fonti rimandiamo al capitolo del nostro Dossier Stadio della Roma a Pietralata: la delibera deve contenere tutte le prescrizioni necessarie – Le osservazioni di Carteinregola La mobilità richiede importanti interventi e certezze”

Vai alle slides del webinar “Stadio della Roma, le osservazioni e le richieste di Carteinregola all’Assemblea Capitolina 3 maggio 2023Quale mobilità a cura di Maria Ioannilli e Quali parcheggi a cura di Thaya Passarelli

(6) Trascrizione estratto dall’intervento di apertura dell’AC del 4 maggio 2023 dell’Assessore Veloccia dalla registrazione sul sito istituzionale

1 h 50’ ca dall’inizio “…Il proponente si farà carico, certo, nel proprio piano economico finanziario, di far fronte a tutte quelle opere pubbliche connesse alla realizzazione e alla fruibilità dello stadio ed alla garanzia che lo stadio non pregiudichi la vivibilità e le funzioni essenziali del  quadrante. Ma  non sarà certo compito del proponente risolvere, in cambio di cubature aggiuntive, i problemi strutturali della città di cui la città e l’amministrazione si deve far carico.  L’idea, in alcuni casi tutta nostra, tutta romana, per cui l’investitore  privato deve risolvere i problemi in capo all’amministrazione, non solo è irragionevole, ma nel passato non ha portato buoni frutti, e nel tempo ha disincentivato a investire a Roma.

Ognuno deve fare il proprio mestiere, senza regalare niente nessuno,  chiedendo il massimo sforzo  a chi investe nella città ma senza alzare troppo la asticella delle richieste, per non arrivare a due esiti scontati: o rendere infattibile,  insostenibile, il progetto privato e dunque non realizzarlo, oppure dover prevedere di realizzare molto altro, oltre al progetto privato originario, tante cubature per ripagare le richieste infrastrutturali. E talvolta riuscire nel capolavoro di riuscire a fare entrambe le cose, come avvenuto nel passato, prevedere tante cubature in più e poi non riuscire a realizzare comunque i progetti.   

Ecco perché sarà fondamentale la fase che si apre domani, con il percorso verso la definizione  del progetto definitivo:  questa sarà la fase decisiva, permettetemi di dire, anche per affrontare il tema della mobilità, perché  uno dei nodi da sciogliere sarà quello di  trovare soluzioni atte a massimizzare il numero dei tifosi che possono arrivare con i mezzi pubblici e preminentemente  sfruttando le infrastrutture del trasporto su ferro, allo stadio.

Ma mi permetto di dire che,  al di là delle percentuali su carta,  di  quanto trasporto pubblico su ferro vogliamo, il tema vero sarà incentivare la scelta dei romani  a utilizzare il trasporto pubblico e lasciare a casa la macchina,  e di costruire delle politiche volte  a incentivare il trasporto pubblico per far  sì che quei numeri non rimangano solo su carta, e non si continui ad andare per i prossimi vent’anni, tutti in macchina all’Olimpico.

Ma  l’impegno di potenziare le infrastrutture,  anche ovviamente, con il  concorso del privato che ne beneficerà, è  prevalentemente nostra responsabilità,  e questo dobbiamo porcelo, credo, come priorità a prescindere dallo stadio.  

Dunque il progetto definitivo sarà il vero banco di prova e per questo rivendico la serietà  di un’altra decisione di  tornare in Aula prima di delegare il Sindaco a esprimersi sul progetto definitivo, perché vogliamo che l’Assemblea sia centrale anche nel passaggio decisivo della valutazione del progetto vero e proprio, anche qui, avendo fiducia nella capacità della politica con la P maiuscola di fare il bene dei cittadini rappresentati tramite i consiglieri dell’assemblea.

(…)

Roma: assessore Urbanistica su stadio, per infrastrutture mobilita’ investimento pubblico
Roma, 04 mag – (Nova) – Per il potenziamento delle infrastrutture della mobilita’ nell’ambito del quadrante di Pietralata, in vista della realizzazione dello stadio dell’As Roma, sara’ previsto un investimento pubblico. E’ quanto ha spiegato l’assessore all’Urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia, a margine dei lavori dell’Assemblea capitolina in cui si sta discutendo la delibera inerente all’interesse pubblico per il progetto dello stadio dell’As Roma a Pietralata. “Abbiamo indicato che il 50 per cento massimo dei tifosi possa utilizzare veicoli privati e quindi l’altro 50 per cento deve essere trasporto pubblico o ciclopedonale. Questa e’ una soglia minima. Speriamo di ampliare questa soglia e che si possa massimizzare il trasporto pubblico e su ferro, ma la fattibilita’ di tale obiettivo la potremo verificare soltanto con il tavolo tecnico che si aprira’ dopo il voto dell’aula sul pubblico interesse”, ha detto Veloccia. “E’ evidente – ha aggiunto – che dovremo verificare quali saranno le eventuali opere infrastrutturali per potenziare il trasporto pubblico e che dovranno essere necessarie e come dovranno essere finanziate economicamente. Sicuramente le opere infrastrutturali volte al miglioramento del trasporto pubblico generali dovranno vedere Roma Capitale partecipe: non possiamo pensare di addossarle alla As Roma”.
Alla domanda se fosse stata fatta una stima dei costi a carico di Roma Capitale per le opere pubbliche, l’assessore ha risposto: “No, in questo momento siamo in una fase preliminare, ci serve capire, e su questo si esprimera’ oggi l’Assemblea capitolina, se l’idea di fare uno stadio a Pietralata, in quell’area abbandonata da anni, riveste un interesse pubblico. Dal giorno dopo si lavorera’ al progetto definitivo: e’ del tutto evidente che le opere connesse direttamente allo stadio saranno di competenza dell’As Roma come e’ del tutto evidente che le opere infrastrutturali di rilevanza cittadina sono invece di competenza di Roma Capitale. Se queste opere pubbliche, serviranno anche allo stadio, prevediamo che l’As Roma possa concorrere”.

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