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Stadio della Roma: quale accessibità per le persone in sedia a rotelle

Nel dibattito sul progetto del nuovo Stadio a Pietralata, arriva una petizione di Giacomo Di Foggia affinchè sia inserita la condizione per l’AS Roma non solo di rendere agibili e raggiungibili anche dalle persone disabili in sedia a rotelle tutti i settori del nuovo Stadio, ma anche di prevederne una disposizione che permetta la fruizione accanto agli altri spettatori.

Nello Studio di fattibilità di AS Roma si parla di disabilità nella Relazione tecnica 01-03-FAT-G-G-100-00-A3 pag. 158: “Saranno previsti posti per portatori di handicap in ragione di 2 ogni 400 persone di pubblico E PER SETTORE [i settori sono 7 più il settore ospiti] avendo quale riferimento il contenuto della legge nr. 13 del 09.01.1989*. I percorsi che dalle postazioni dei disabili conducono all’esterno o su luogo sicuro statico risultano non superiori a 40m

Però non è chiaro se tali postazioni in ogni settore permettono ai disabili di poter assistere a partite ed eventi insieme agli amici, in mezzo a tutti gli utenti- ad esempio inserendo i posti per le sedie a rotelle all’inizio o alla fine di più file di sedute – o se sono spazi in qualche modo separati – ad esempio su un’unica fila senza sedute – che quindi ripropongono le problematiche esposte nell’appello di Giacomo Di Foggia.

Questo il testo della petizione che si può sottoscrivere a questo link: https://chng.it/dzpcfYfK

Andare a vedere una partita della Roma con un gruppo di amici è una gioia che non si dovrebbe negare a nessuno. Invece allo stadio Olimpico è impedito.

Infatti, allo stadio Olimpico è permesso a una persona che utilizza una sedia a rotelle per muoversi di recarsi solo e soltanto nella tribuna Tevere, in un’area-ghetto unicamente riservata a persone in sedia a rotelle. Può portare con sé solo un accompagnatore (1), il quale deve restare in piedi alle sue spalle, oppure sedersi molto oltre, dove non può vedere la partita. Impossibile andare insieme a un gruppo di amici: solo un “accompagnatore”. 

Qualche giorno fa ho sperato che si trovasse una soluzione poiché avrei voluto regalare il biglietto a un bimbo di 10 anni, con mio fratello che avrebbe vestito il ruolo, appunto, di “accompagnatore” di entrambi. Certo, sarebbero entrambi rimasti in piedi dietro di me, ma sarebbe stato comunque divertente. Invece no. Impossibile garantire che saremmo entrati nello stesso settore! E, giustamente, un bambino di 10 anni non sarebbe potuto entrare da solo.

Aggiungo che, le persone che come me utilizzano una sedia a rotelle per muoversi, non avranno mai la possibilità di assistere a una partita in Curva Sud, o altrove, e non avranno mai la possibilità di assistere a un derby Lazio-Roma (perché allora l’area-ghetto in tribuna Tevere sarà riservata ai tifosi della squadra ospitante).

È dunque fondamentale che il nuovo stadio della Roma tenga presente le regole fondamentali del cosiddetto Universal Design, che sia realmente aperto a chiunque, che ogni settore sia agibile e raggiungibile da chiunque, che andare a vedere la Roma con un gruppo di amici sia una gioia per chiunque.

Giacomo Di Foggia

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

8 maggio 2023

NOTE

(*) Legge 9 gennaio 1989, n. 13
Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

DECRETO MINISTERIALE 14 giugno 1989, n. 236 Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilita’, l’adattabilita’ e la visitabilita’ degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. (GU Serie Generale n.145 del 23-06-1989 – Suppl. Ordinario n. 47)note: Entrata in vigore del decreto: 8/7/1989

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