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Tomaso Montanari: proposte per vivere e condividere la Piazza di Santo Spirito di Firenze

foto ambm

Pubblichiamo una riflessione su spazio pubblico e “movida”, in risposta a una chiamata del direttore del “Corriere Fiorentino” per trovare soluzioni alla “occupazione” serale e notturna della storica Piazza Santo Spirito. Un contributo a un dibattito su un tema di cui si è spesso occupata Carteinregola, anche con un webinar di qualche settimana fa, “Movida, parliamone seriamente“* (in calce l’antefatto da Emergenza cultura**)

Caro direttore,

il suo giornale mi ha sollecitato a fare proposte concrete per far uscire la Piazza di Santo Spirito dal cul de sac in cui l’ha cacciata l’amministrazione comunale. Rispondo molto volentieri, anche in qualità di residente in Oltrarno.

La prima cosa da dire è che non si curano i sintomi, ma le malattie: e la malattia di Firenze è l’espulsione dei residenti dal centro, la mercificazione di ogni spazio pubblico, la mancanza di un progetto di città. In tanti lo diciamo da anni: oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La seconda è che le proposte concrete, in verità, non sono affatto mancate: moltissime sono venute, per esempio, dall’opposizione di Sinistra Progetto Comune e dall’associazione Progetto Firenze, e sono tutte agli atti. Quel che è mancato è l’ascolto da parte di chi governa.

Detto questo, le dico cosa farei se fossi sindaco. Convocherei un Consiglio di Quartiere aperto a tutte le associazioni e realtà sociali di Oltrarno (dai Bianchi all’Occupazione di Via del Leone, dal Laboratorio Diladdarno alle famiglie del Nidiaci, dal Conventino al Gasfrediano al Mercato di Genuino clandestino, dall’Anpi al Progetto Arcobaleno… e ce ne sono ancora tante) e offrirei il sostegno logistico ed economico del Comune a una sorta di autogestione della Piazza dal basso. Per farci cosa? Qualunque cosa sia gratuita, inclusiva, a misura dei residenti e delle loro famiglie. Dai tornei di briscola, alle cene o alle cocomerate, dalle conferenze ai dibattiti alle presentazioni di libri (io, per dire, sono gratuitamente a disposizione). E poi ci sono gli artisti: perché non chiedere, per non fare che due esempi, alla Scuola di formazione del mestiere dell’attore e alla Compagnia di Virgilio Sieni (entrambe realtà radicate in Oltrarno) di allestire una serie di spettacoli in piazza?

Ognuna delle associazioni potrebbe garantire, secondo una rotazione quotidiana, un’attività serale, dalle 21 a mezzanotte: restituendo così la piazza alla vita del quartiere, alla sua gente, ai fiorentini e a tutti gli ospiti. Sono sicuro che tantissimi esercenti sarebbero felici di collaborare (per esempio, la libreria Todo Modo, così profondamente legata all’Oltrarno, potrebbe garantire un punto fisso in cui acquistare libri). E lo stesso Comune potrebbe contribuire, spostando a Santo Spirito il Caffè letterario che organizza al Carmine.

Naturalmente perché un’idea del genere possa funzionare ci sono (oltre il sostegno comunale che ho menzionato) due condizioni: che una quota della sconsiderata moltitudine di sedie e tavolini che presidiano lo spazio pubblico venga lasciata libera per gli spettatori non consumanti; e che alle 24 tutti i locali chiudano, senza proroghe e senza eccezioni. Se veramente l’obiettivo è tutelare i residenti, e la civile vivibilità della piazza, queste sono le condizioni minime. Perché il sagrato della Basilica non esiste (e non si salva) senza la piazza: è un tutt’uno, e non è un mangificio, ma uno spazio pubblico monumentale.

La ratio che sorregge questa proposta è che la città non si cura svuotandola, ma riempiendola. La soluzione non sono cancelli, ma famiglie, bambini e nonni che la sera si trovino nella ‘loro’ piazza: come una comunità, pacifica e aperta. Sarà un caso, ma le stesse forze politiche che oggi pretendono la cancellata, si oppongono anche a porre un limite agli orari notturni dei bar e dei ristoranti: la città in vendita e la città chiusa, alla fine, coincidono.

L’alternativa è una città aperta: tenuta aperta da chi la vive, non come consumatore, ma come cittadino.

Tomaso Montanari

22 giugno 2021

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

*Governare lo spazio pubblico – Movida, parliamone seriamente

Giovedì 1 aprile 2021 in diretta Facebook sulla pagina di @carteinregola A cura di Carteinregola e Eutropian Backstage Roma 2021 Le elezioni che vogliamo: Governare lo spazio pubblico: Movida, parliamone…e -1 Aprile 2021 Continua

** Santo Spirito, Montanari: “Simbolo osceno di chiusura, mescolanza di stupidità e perdita di senso della cittàEmergenza Cultura

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