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Un progetto per il Celio tra la valle del Colosseo, i Fori e la via Francigena

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L’Associazione Progetto Celio propone una passeggiata lungo i percorsi antichi del Celio che un progetto dell’associazione intende  riqualificare e mettere in sicurezza. L’appuntamento è lunedi 19 settembre ore 17,30 alla base della scalinata di San Gregorio al Celio** (l’evento è organizzato insieme a Urban Experience).

Un progetto per il Celio tra la valle del Colosseo, i Fori e la via Francigena

di Paolo Gelsomini*

 

La storia del progetto ed i soggetti istituzionali

L’Associazione “Progetto Celio” presentò lo scorso 3 aprile in una pubblica assemblea, alla presenza della presidente del primo Municipio Sabrina Alfonsi, un progetto d’area per la riqualificazione e la messa in sicurezza dei percorsi e di alcuni edifici civili e religiosi del Parco del Celio.

Il rapporto con il primo Municipio si è ulteriormente rafforzato dopo l’incontro avvenuto recentemente con l’assessore alla Cultura Cinzia Guido con la quale abbiamo condiviso la visione sistemica del progetto, gli interventi a rete ed il concorso sinergico di più soggetti come risorse umane indispensabili e come assi di processi partecipativi e sempre più coinvolgenti nelle future definizioni progettuali nell’ambito delle rispettive competenze.

La nostra proposta “Un progetto per il Celio” si è successivamente inserita nell’ambito del Progetto PARCEL che riguarda i percorsi dell’accoglienza lungo le tracce dei cammini di Papa Gregorio e della via Francigena in un’area vasta che va dall’Alta Tuscia al Celio all’Appia Antica. Il progetto è guidato e finanziato da soggetti istituzionali come il Mibact, il Fec (Fondo Edifici per il Culto del Ministero degli Interni) e la Regione Lazio.

Il nostro progetto per intervenire sui percorsi, sul verde e sulle presenze storiche architettoniche ed archeologiche dell’area del Parco del Celio si è ulteriormente chiarito per quanto riguarda i soggetti istituzionali, religiosi e civili ed i loro mutui rapporti. Ci sono tre livelli: il primo è rappresentato dal Mibact, dal Fec e dalla Regione; il secondo dai Comuni (compresi quelli dell’Alta Tuscia) e dai Municipi di Roma Capitale interessati e dalle comunità di religiosi; il terzo dalle associazioni dei territori e da tutte quelle risorse culturali fatte di competenze, esperienze e competenze che riusciremo a coinvolgere.

Vogliamo progettare a Celio delle opere di riqualificazione dei percorsi, di riallacciamento delle vie e della ricostituzione di un continuum della trama verde che lega parchi, ville, archeologie, architetture in un unico incomparabile paesaggio. Il nostro progetto dovrà avere la caratteristica di un sistema imperniato sulle tracce della via Francigena e delle strade di San Gregorio Magno; ma anche di un sistema appartenente alla valle del Colosseo ed al Parco archeologico dei Fori,  del Palatino e del Circo Massimo da una parte, e della Passeggiata archeologica, la Fonte di Mercurio, la valle delle Camene, le Terme di Caracalla, le Mura Aureliane ed i tratti urbani della via Appia Antica e della via Latina fino a San Giovanni a Porta Latina.

Ma tornando al nucleo del Celio, il sistema dei percorsi che trova il suo centro nel Parco del Celio, dovrà colloquiare anche con le chiese, le cappelle, i monasteri, il Clivo di Scauro e l’antica topografia dello scomparso vicus Capitis Africae, della via Caelemontana oggi via di Santo Stefano Rotondo, della via Tusculana oggi via dei Santi Quattro.

Chiude questo grande reticolo la sistina via San Giovanni in Laterano che conduce alla Porta Asinaria e di lì alla Porta Metronia ed alla Porta Latina per una passeggiata lungo questo mirabile perimetro di Mura Aureliane.

Nella valle del Colosseo la devastata area attende di diventare la piazza del terzo millennio per riunificare i Fori e per cambiare l’assialità innaturale dell’attuale via dei Fori con le strade che discendendo dalla Suburra monticiana attraverseranno il Foro puntando verso il Velabro, il Tevere ed il Giardino degli Aranci sull’Aventino passando per il lato nord del Circo Massimo.

I nostri partner

Conseguentemente i nostri partner sono: il Progetto PARCEL che riguarda i percorsi dell’accoglienza lungo le tracce dei cammini di Papa Gregorio e della via Francigena in un’area vasta che va dall’Alta Tuscia al Celio all’Appia Antica; il PROGETTO FORI rappresentato nel nostro comune Laboratorio Celio dall’arch. Piero Meogrossi che proprio in questi giorni ha vinto ex aequo il prix Piranesi per una proposta progettuale sui Fori con il team Purini-Valle-La Regina; URBAN EXPERIENCE rappresentato nel nostro Laboratorio da Carlo Infante esperto in comunicazione ed ideatore delle passeggiate intorno (walk about) che condurrà anche la nostra passeggiata di lunedi 19 settembre.

Questa è la nostra idea forte ed alta che dobbiamo mettere in circolo. Poi, anche con i finanziamenti che potranno venire dal Mibact saremo in grado di realizzare qualcosa, piccola o grande che sia. L’importante che questa cosa che verrà fuori sia un frammento di un vasto piano di sistema all’interno del quale ci sono persone e non solo turisti: abitanti, artisti, artigiani, esercenti di locali sostenibili e funzionali al recupero dell’area, religiosi, teatri, gallerie d’arte.

*Paolo Gelsomini  architetto. Ha insegnato materie di architettura ed urbanistica presso l’Istituto per geometri Valadier. Esercita la professione e si occupa in particolare di bioarchitettura  e di riqualificazioni urbane in collaborazione con altri studi. Ha fondato “Progetto Celio” nel 1994 che tuttora presiede; ha partecipato al Laboratorio urbanistico del primo Municipio; è tra i fondatori del Coordinamento Residenti Città Storica di cui è attualmente il segretario e di Carteinregola in cui collabora sui temi dell’urbanistica e della partecipazione; collabora attivamente con il gruppo C.a.l.m.a. sui temi della mobilità dell’area metropolitana romana.

 

** SCHEMA PERCORSI DELLA PASSEGGIATA DI LUNEDI 19 PER SPIEGARE DAL VIVO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE

Partenza ore 17,30 San Gregorio Magno; Parco del Celio con vista sul Palatino; Antiquarium; Casina Salvi; Tempio di Claudio e Ninfeo di Nerone; via San Giovanni in Laterano e Basilica di San Clemente; via Santi Quattro (antica via Tusculana) e Basilica dei Santi Quattro Coronati; via di Santo Stefano Rotondo (antica via Caelemontana) con la chiesa di Santo Stefano Rotondo; via della Navicella con la chiesa di Santa Maria in Domnica e villa Celimontana; verso le mura Aureliane (Porta Metronia, Porta Latina e Porta San Sebastiano con l’ingresso all’Appia Antica); ritorno verso Santa Maria in Domnica e passaggio sotto l’Arco di Dolabella; via di S.Paolo della Croce e chiesa di s. Tommaso in Formis; costeggiando il lato di villa Celimontana si arriva alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo; si imbocca il Clivo di Scauro e si passa davanti alle case romane, alla Biblioteca di Papa Agapito, al mirabile complesso degli Oratori ed infine si arriva di nuovo a San Gregorio Magno. Se si prosegue si scende verso Porta Capena ed il Circo Massimo e, dall’altra parte, verso la Passeggiata Archeologica che costeggia la valle delle Camene con la Fonte di Mercurio.

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