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Parco dei Castelli

5 febbraio 2013 Cinquegiorni  Il declassamento  della Valle del Sacco e la riduzione del  parco dei Castelli
Sta per scoppiare un nuovo caso attorno all’area protetta del Parco dei Castelli Romani. La questione delle “lotte” sul perimetro ha acceso il dibattito tra associazioni e gruppi politici. Stavolta la denuncia arriva dal candidato di Sinistra Ecologia e Libertà al consiglio regionale del Lazio Guglielmo Abbondati. «Sembra che il commissario liquidatore del Parco stia predisponendo un atto amministrativo per ridurre i confini dell’area protetta, disobbe- dendo alle numerose sentenze del Tar e recependo una Valutazione ambientale strategica viziata da grossolani errori. Se ciò fosse vero – dice Abbondati – ci troveremmo davanti a un atto chiara- mente illegittimo, un provvedimento last minute approvatograzie alla compiacenza di una giunta regionale ormai dimissio- naria. Un atto che cancellerebbedefinitivamente il prezioso lavoro svolto dall’Ente Parco». Abbondati minaccia poi il ricorso alle vie legali qualora il tentativo fosse completato. A Colleferro, intanto, continua la “storica” battaglia per la bonifica della Valle del Sacco che ha tra i suoi “combattenti” principale il deputato Pd Renzo Carella. «Le motivazioni addotte dal ministro Clini a giustificazione del declassamento della Valle da sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale sono delle vere e proprie falsità». Per Carella questo atto causerà «una minore disponibilità economica ai lavori di bonifica e un rallentamento (nella migliore delle ipotesi) di tutte le azioni tese al risanamento ambientale. Il nostro impegno nel prossimo governo sarà quello di cancellare il provvedimento Clini e di as- sicurare insieme alla Regione la definitiva riqualificazione am- bientale della Valle del Sacco per rilanciarne lo sviluppo».