Valorizzazione di Via Crispi: Assessore, è davvero un errore?
Autore : Redazione
il post di Virginia Raggi su FB il 12 febbraio 2019
Rispondiamo allo sdegnato commento dell’Assessore all’urbanistica Montuori per un’imprecisione in un nostro articolo a proposito di una centralissima area di proprietà pubblica, con sottostanti resti di una villa romana di epoca repubblicana, con una domanda, a cui speriamo non voglia sottrarsi…
In seguito alla pubblicazione del nostro articolo “Reinventiamo Roma con chiarezza e umanità” (1),sull’approvazione dell’Assemblea capitolina del “Piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare ai sensi dell’art.58 della legge 133 del 6/8/2008 e ssmmii . Adozione delle varianti di PRG derivanti dalle nuove destinazioni d’uso urbanistiche degli immobili oggetto di valorizzazione” l’Assessore Montuori ci ha risposto sulla sua pagina Facebook (2) con un piccatissimo c0mmento indirizzato a quelli che “si ergono a paladini dell’imparzialità e della trasparenza, con slogan apartitici e apolitici, sempre critici verso tutti (quasi tutti anzi) si pongono come informatori obiettivi dei cittadini” ma che commentano delibere senza leggerle, tanto da indicare come inserito nell’elenco degli immobili oggetto della Delibera l’area AMA di Via Crispi – Zucchelli, che “NON fa parte del piano” e di cui “nella delibera NON si fa menzione“. Un errore da noi prontamente corretto, dovuto al fatto che, poichè anche il Comune pentastellato porta alla conoscenza dei cittadini le delibere solo un bel pezzo dopo averle approvate, spesso non disponiamo dei testi, o come in questo caso, riusciamo a procurarcene solo delle parti.
Tuttavia, dopo aver ricostruito il percorso della citazione sbagliata, e esserci scusati pubblicamente, possiamo affermare che si tratta di un errore solo a metà. Perchè se è vero che l’area AMA di Via Crispi Zucchelli nella Delibera approvata non c’è, è altrettanto vero che faceva parte dell’elenco presentato nel febbraio scorso, sul sito comunale (2), e anche sulla pagina Facebook della Sindaca, con tanto di slide (vedi sopra), elenco ripreso e rilanciato da molte testate. Ma non solo: l’area era anche citata, più recentemente, in una Memoria della Giunta Capitolina n.29 /2019 – fortunatamente pubblica – approvata il 2 agosto scorso, con cui “la Giunta capitolina dà mandato ai Dipartimenti competenti di attivare iniziative di partenariato con soggetti pubblici e società partecipate che possano contribuire alla definizione di ulteriori ambiti di intervento da assoggettare a procedure di confronto concorrenziale e nello specifico con la massima priorità di sviluppare un accordo di partenariato con RFI S.P.A. per la riqualificazione della stazione Tuscolana e con AMA S.p.A. per la valorizzazione del compendio di proprietà AMA ubicato in via Francesco Crispi “.
estratto Memoria di giunta 2 8 2019
A questo punto saremmo grati all’Assessore Montuori se volesse chiarire le intenzioni della Giunta rispetto alla destinazione di quell’area e alla prospettiva di “valorizzazione”, andata già a buon fine con RFI per la Stazione Tuscolana, a differenza di Via Crispi già inserita nella delibera. Perchè delle due l’una:
– dal 2 agosto al 29 ottobre (data della Dec. G.C. n. 53 poi diventata Proposta di Delibera approvata il 3 dicembre dall’Assemblea Capitolina) è stato deciso di escludere l’area AMA dal patrimonio che si intende concedere a privati (in diritto di superficie o in affitto) con variante urbanistica per cambio di destinazione d’uso e possibilità di demolizione e ricostruzione con premio di cubatura (30%), magari perchè nel frattempo ci si è accorti dell’esistenza delle sottostanti parti della domus repubblicana, con resti di finissimi mosaici policromi ecc, peraltro nota fin dal 1985 e da Carteinregola più volte segnalata anche a questa Giunta, a causa della localizzazione nell’area di Via Crispi di un progetto di parcheggio privato inserito nel Piano Urbano Parcheggi del 2008 (3). E quindi l’area di Via Crispi non sarà più inserita negli elenchi degli immobili da cedere a privati (in varie forme)
– sono ancora in corso gli “accordi di partenariato” per il “compendio di proprietà AMA ubicato in via Francesco Crispi” per definire “ulteriori ambiti di intervento da assoggettare a procedure di confronto concorrenziale ” e quindi restano valide le intenzioni, messe nero su bianco nella citata Memoria di Giunta, di inserire l’area, una volta acquisita dall’AMA (di proprietà comunale al 100%) in un futuro elenco degli immobili e delle aree di Roma da “reinventare” con gli investimenti (e le edificazioni) dei privati, magari per una successiva edizione di “Reinventing cities” (e nella delibera si legge, in risposta a un’osservazione del VII Municipio, che “... è interesse di questa Amministrazione individuare in successive fasi, ulteriori immobili dismessi o sottoutilizzati di proprietà di Roma Capitale al fine di integrare il presente Piano di Valorizzazione“)(4)
In ogni caso vorremmo sapere quali siano le intenzioni del Comune rispetto a quell’area pubblica, se intende promuovere progetti per la valorizzazione (nel senso autentico) dei resti archeologici e quale destinazione pubblica intende attribuire allo spazio e agli immobili, dato che, ancora una volta, “ci auguriamo che l’area dell’AMA torni al più presto nella disponibilità del Comune, magari con uno scambio immobiliare, ma non per destinarla a qualche forma di “valorizzazione” che ne preveda il passaggio a privati (vendita o cessione per lunghissimo tempo), ma per restituire alla città il sito archeologico e ampliare gli spazi culturali che la circondano.“
Questo era per chiarezza e completezza di informazione. Confidiamo in una risposta altrettanto sollecita dell’Assessore.
Anna Maria Bianchi Missaglia
12 dicembre 2019
Post scriptum: stiamo analizzando la delibera pubblicata e i relativi allegati, sui quali eventualmente interverremo nuovamente
(ultima modifica 13 diocembre ore 13)
> vedi La Delibera di ReinvenTIAMO Roma con il Piano di valorizzazione del patrimonio 12 dicembre 2019
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
(1) Vedi Reinventiamo Roma con chiarezza e umanità 5 dicembre 2019 (modificato 6 dicembre)
(2) COMMENTO DELL’ASSESSORE MONTUORI SU FB IL 6 DICEMBRE
Quando cali l’asso di briscola ma gli altri stanno giocando a scala quaranta, sbagli le carte e le regole.
Esistono tanti blog nel web, alcuni dichiaratamente e “onestamente” faziosi, altri si ergono a paladini dell’imparzialità e della trasparenza, con slogan apartitici e apolitici, sempre critici verso tutti (quasi tutti anzi) si pongono come informatori obiettivi dei cittadini. Oggi voglio segnalarvi un caso tra i tanti. Ma questo almeno ha il dono dell’oggettività.
Accecato dal sospetto e cercando sempre cosa ci sia dietro le cose che fa l’amministrazione, uno di questi blog ha analizzato la delibera sul piano di valorizzazione degli immobili di Roma Capitale da cui discende la partecipazione
di Roma al bando Reinventing Cities, approvata qualche giorno fa dall’Aula capitolina. L’analisi è attenta, entra in dettagli, offre letture e si conclude promettendo di seguire con attenzione la valorizzazione dell’immobile di via Crispi. Vigileranno e controlleranno perché (cito): C’è da chiedersi cosa c’entri un fazzoletto di terreno in pieno centro, che custodisce tesori archeologici, con la rigenerazione urbana e con progetti di “valorizzazione” che prevedono, se non la vendita, la sua cessione – per quanto tempo?- a privati.
Peccato che l’immobile che sarà oggetto di tanta attenzione NON faccia parte del piano e nella delibera NON se ne faccia menzione. Questo significa che NON hanno letto la delibera che commentano, analizzano e su cui insinuano sospetti e nutrono dubbi.
Tanto si doveva per chiarezza di informazione e per permetterci di giocare tutti con le stesse carte e con le stesse regole.
(2) https://www.comune.roma.it/web/it/notizia.page?contentId=NWS226025 “ReinvenTIAMO Roma”: un piano per la rigenerazione della città6 febbraio 2019
Un progetto di rilancio della città a partire dal recupero degli edifici esistenti, con regole chiare e obiettivi comuni. Nasce ReinvenTIAMO Roma: un piano per la rigenerazione della Capitale con una visione che pone al centro del suo sviluppo un nuovo modo di abitare, di costruire relazioni urbane e di sviluppare il tessuto produttivo nel suo insieme.
(…)
Tra le invarianti, ovvero i criteri generali a cui le proposte progettuali dovranno attenersi, vi sono: disponibilità immediata del bene, accessibilità alle linee di trasporto pubblico su ferro, attuabilità immediata. In base a tali criteri sono state già individuate alcune aree pubbliche e immobili dismessi che potranno essere oggetto di iniziative di rigenerazione urbana secondo le procedure descritte. Li elenchiamo qui di seguito:
4 AMBITI URBANI: Bastogi (Municipio XIII), ex Miralanza (Municipio XI), viale Castrense-ex Filanda (Municipio VII), Ama via Crispi (Municipio I)
10 IMMOBILI PUBBLICI: ex edificio scolastico I.T. Hertz (Municipio VII), ex edificio scolastico I.C. La Giustiniana (Municipio XV), ex edificio scolastico Leonori (Municipio X), edificio dismesso Verne (Municipio VI), edificio demolito via Montebruno (Municipio XIV), ex edificio scolastico Vertunni (Municipio V), ex edificio scolastico Villari (Municipio IV), ex edificio scolastico L.A. Ripetta (Municipio III), scuola Parini (Municipio III), ex impianto Acea Oletta (Municipio X).
(…)
(3)L’area compresa tra Via F. Crispi e Via Zucchelli, a pochi metri da Piazza Barberini, di proprietà dell’AMA, da anni attrae progetti di “valorizzazione”, per lo più privata. Nel 2008 il Piano Parcheggi di Alemanno vi aveva inserito un garage privato di qualche decina di posti auto, (PUP B1.4-159) , un intervento mai convenzionato, nè oggetto di ordinanza commissariale; pochi mesi dopo il proponente aveva depositato all’ufficio parcheggi un progetto che prevedeva vari piani interrati per centinaia di stalli. Una proposta irricevibile, perchè sotto quell’area, come ben sa la Soprintendenza, c’è una villa romana di età repubblicana, in parte già scavata, dove è venuto alla luce un pregiatissimo mosaico. Soprintendenza che fin dal 1985 ha messo nero su bianco che in quel luogo non è possibile realizzare alcuna opera sotterranea, e che anche eventuali nuove edificazioni devono essere sottoposte al parere del MIBAC(*). La Giunta Marino nel 2014 aveva avviato la procedura per un Piano di recupero che prevedeva la valorizzazione dei resti archeologici, l’ampliamento della Galleria di arte moderna adiacente e il completamento del tessuto edilizio con una parte di residenze private, tutto da definire attraverso un concorso di progettazione (**). Prospettiva mai proseguita con la nuova amministrazione pentastellata, così come a oggi non è ancora stato calcellato dal Piano Urbano Parcheggi il parcheggio interrato privato,nonostante fin dal luglio 2015 l’allora Assessore Improta l’avesse inserito in una bozza di delibera con l’elenco degli interventi da espungere dal PUP .
(*) In una nota della Soprintendenza del 28 ottobre 2010 si legge che “L’area… è di grande sensibilità archeologica e caratterizzata nel sottosuolo da numerose strutture, diversamente orientate, sicuramente relative a insediamenti connessi con la Via Salaria Vetus” “… l’area è stata negli ultimi 25 anni oggetto della presentazione di piani di recupero via via modificati, ma [questa Soprintendenza] già il 26/6/1985 esprimeva parere contrario alla creazione di piani interrati, a seguito del progetto presentato dal Comune, per interferenza con le quote archeologiche” [Analoghi pareri contrari venivano espressi dopo i sondaggi del 1997 per un progetto dell’AMA, poi nel 1998 e nel 2005. Nel 2006 vengono iniziati degli scavi che portano alla luce i reperti] “al di sotto dell’edificio esistente …parti di una domus repubblicana, con resti di finissimi mosaici policromi”. Le indagini venivano successivamente interrotte su disposizione della Direzione Lavori dell’AMA ed il cantiere è rimasto fermo a tutt’oggi”. [Tuttavia per la Soprintendenza]“…Appare del tutto improponibile la proposta di un parcheggio interrato multipiano e di conseguenza questo Istituto esprime parere contrario alla realizzazione del progetto presentato [del parcheggio interrato]”. Nell’area è presente anche un albero monumentale censito nel PRG.
(4)Dalla Deliberazione Assemblea Capitolina n. 90-2019 valorizzazione patrimonio immobiliare
(…)
Che il Consiglio del Municipio VII ha espresso parere favorevole osservando che per quanto riguarda i beni ricadenti nel nostro Municipio ed in particolare in Viale Castrense risultano, oltre all’edificio preso in esame (ex Filanda) anche altri immobili, ugualmente di proprietà comunale, che potrebbero essere presi in considerazione per il loro utilizzo/valorizzazione;
che la Giunta Capitolina, nella seduta del 3 dicembre 2019 in merito all’osservazione del Consiglio del Municipio VII, ha rappresentato quanto segue:
l’osservazione viene accolta in quanto, richiamato l’Obiettivo programmatico dell’azione dell’Amministrazione di utilizzare il patrimonio immobiliare comunale che giace in stato di abbandono o sottoutilizzato, attraverso una razionale dislocazione delle funzioni sul territorio urbano, è interesse di questa Amministrazione individuare in successive fasi, ulteriori immobili dismessi o sottoutilizzati di proprietà di Roma Capitale al fine di integrare il presente Piano di Valorizzazione.