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Verso la Conferenza Urbanistica: perchè non sia un’occasione persa

Carteinregola  interviene nel  dibattito sull’iniziativa dell’Assessorato alla Trasformazione Urbana e dei  Municipi  aprendo uno spazio di confronto e riflessione su Romasperimenta

[leggi la premessa Diamoci da fare]

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E’ veramente difficile parlare di futuro in questa città. Troppe ferite e troppe diffidenze riportano sempre al passato. Ferite, quelle dei cittadini,  di  battaglie combattute pensando che avrebbe vinto chi  aveva ragione, e puntualmente  perse.  O battaglie vinte e guerre perse.

E in questa città nelle battaglie non scorre il sangue, scorre il cemento. Decenni  di eruzione incontrollata stratificata come lava, cubature dilagate  “a macchia d’olio” seguendo  i sentieri tracciati  dal profitto privato, che nessuna politica ha saputo o voluto incanalare nelle scelte per l’interesse pubblico.

Caudo Roma Today assemblea-guido-reni-2

Diffidenze di lunga data, quelle dei cittadini, che non risparmiano più nessuno, neanche chi è appena arrivato. Troppe promesse non mantenute accumulate da anni per non prendere con beneficio d’inventario qualunque annuncio di cambiamento. E anche aspettative spesso  irraggiungibili, quelle dei cittadini, come se si potesse  dare fiducia solo a chi compie il  miracolo di rimettere tutte le cose a posto, anche quelle che ormai hanno superato il punto di non ritorno.

Chi viene nei territori a parlare di cambiamento non può pensare di guardare al futuro senza ripartire dalle storie del passato e del presente.  Sono ferite aperte, che bruciano ancora.  Si devono ascoltare, i racconti dei cittadini, come quelli dei superstiti delle catastrofi, ascoltare anche quando  si ritiene che non si possa più  tornare indietro.  Per  capire la  preoccupazione  con cui vengono pesate le proposte, le singole parole, i dati, le mappe proiettate. Le mappe, soprattutto, perchè  troppo spesso di ogni  nuovo  rendering calato  sui quartieri,  rimangono impressi sui territori solo i palazzoni, gli uffici, i centri commerciali,  mentre i giardini, gli spazi pubblici, le linee di collegamento scoloriscono  sulla carta  > continua a leggere

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