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Via Giulia: il parcheggio interrato e la sistemazione della superficie: due progetti che non si sono mai incontrati

Plastico esposto al Municipio (Foto Paolo Gelsomini)

Si è acceso il dibattito sulla sistemazione superficiale del parcheggio (semi)interrato di Via Giulia-Largo Perosi, nel I Municipio, sul Lungo Tevere. Ed è finalmente evidente quello che noi di Carteinregola e del Coordinamento dei Comitati NO PUP, e in primis il Coordinamento Residenti Città Storica – possiamo dirlo senza tema di smentita – andiamo sostenendo da più di 10 anni, cioè che dividere le sorti del sotto dal sopra era una pessima idea. Pubblichiamo una circostanziata disamina di Paolo Gelsomini, con una proposta per uscire dall’impasse. (AMBM)

DAL PARCHEGGIO SEMINTERRATO DI VIA GIULIA ALLA SISTEMAZIONE DELLA SUPERFICIE CON IL GIARDINO BAROCCO E IL MURO: DUE PROGETTI CHE NON SI SONO MAI INCONTRATI

di Paolo Gelsomini

Via Giulia, il parcheggio seminterrato, il giardino barocco con gli alberi alti, il muro: cerchiamo di mettere in fila le cose.

In realtà un progetto che avrebbe dovuto essere trattato unitariamente nella definizione del sotto e del sopra, è stato spezzato in due progetti non comunicanti fra di loro, con due procedure amministrative che si sono intersecate nel tempo ma che non hanno tenuto conto della complessità dell’insieme. Così siamo arrivati al “giardino barocco” non più fattibile, alle alberature ridimensionate, al muro.

Riprendiamo la storia di ieri per capire meglio l’oggi e per fare chiarezza sulle proposte realistiche che possono fare le associazioni dei cittadini per contribuire a chiudere questa vicenda poco esemplare.

LE STORIE PARALLELE DI PROGETTI DEL SOTTO (PARCHEGGIO) E DEL SOPRA (GIARDINO)

Il progetto del parcheggio – il primo – viene approvato con Ordinanza del Sindaco Commissario Straordinario il 12 febbraio 2008 (Scarica: Ordinanza_n__96_del_2008 via Giulia) dopo che la Conferenza dei Servizi del 13 giugno 2007 aveva dato via libera con numerose prescrizioni. Il progetto prevede tre piani interrati per la realizzazione di 336 box auto pertinenziali e 30 a rotazione in Largo Perosi e 39 in via Bravaria.

Il 14 aprile 2008 viene stipulata la convenzione per la concessione del diritto di superficie sull’area e sul sottosuolo di proprietà comunale e il progetto è poi sottoposto alla V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) Regionale e Comunale.

L’8 luglio 2009 l’Area Valutazione Impatto Ambientale e Danno ambientale della Regione Lazio si pronuncia favorevolmente ponendo altre condizioni.

Il 20 maggio 2010 l’Impresa concessionaria presenta al riesame dell’Area Valutazione Impatto Ambientale una modifica di progetto per gli aspetti riguardanti le componenti geologia e rumore.

L’Area Difesa Suolo il 25 giugno 2010 esprime parere positivo condizionato alla costruzione dei tre piani, con una serie di prescrizioni.

Iniziati gli scavi archeologici vengono alla luce importantissimi reperti. La Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma individua un quartiere composto essenzialmente da due complessi, dei quali uno, di impianto monumentale con imponenti costruzioni con archi di travertino tamponati in opera reticolata, identificato come uno degli stabula, le scuderie delle factiones degli Aurighi che correvano nel Circo Massimo. L’altro, verso il fiume, è una strada lastricata su cui si affacciava un bel complesso termale (un balneum) connesso ad ambienti con pavimenti a mosaico in bianco e nero.

A questo punto, su parere della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma, si rende necessaria una revisione del progetto del parcheggio, dovendo tener conto dell’impossibilità di costruire piani di parcheggio sotto le rovine.

Viene così presentato dall’Impresa concessionaria un nuovo progetto di finanza con sistemazione della superficie, un albergo a 5 stelle, 28 appartamenti e un urban center, quattro piani di parcheggio dei quali l’ultimo fuori terra, nella porzione nord est dell’area, dove non erano emersi resti archeologici non asportabili, più un piano di parcheggio sopra l’area archeologica, per un totale di 348 posti auto. Area archeologica, quindi, sepolta tra fondazioni e piani di parcheggio.

Il progetto inizia il suo iter approvativo incassando il parere positivo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma, quest’ultima condizionandolo a trovare una “soddisfacente integrazione con le strutture archeologiche rinvenute e la loro migliore sistemazione pubblica”.

L’8 marzo 2013, in seguito alle proteste dei cittadini (e anche di una serie di articoli firmati da esponenti del mondo culturale), viene convocata una riunione in Campidoglio con alcuni comitati cittadini. 

Bisogna ricordare che Roma Capitale il 2 febbraio 2011 aveva invitato sette progettisti italiani e stranieri – Aldo Aymonino, David Chipperfield, Stefano Cordeschi, Roger Diener, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Giuseppe Rebecchini – a presentare a titolo gratuito le proposte per il vuoto urbanistico presente lungo via Giulia per raccogliere le opinioni di voto dei cittadini. Tra queste proposte c’era anche un progetto dell’Arch. Cordeschi, che però non era  stato scelto  dai cittadini romani che avevano preferito la soluzione dell’Arch. Roger Diener, che prevedeva la realizzazione di un boschetto.

A seguito delle indagini archeologiche, vengono ulteriormente riesaminate le scelte progettuali iniziali. Viene presentata una variante che prevede la riduzione dello spazio destinato al parcheggio, soggetta a prescrizioni da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.

Il 12 maggio 2014 Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo – Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (prot. n. 16836 del 12 maggio 2014) esprime, per quanto di specifica competenza, parere di massima favorevole per l’area di interesse archeologico, ritenendo preferibile la soluzione del reinterro provvisorio dei resti archeologici, anche in previsione di un eventuale intervento per una più complessa definizione della piazza e dell’area archeologica.

In particolare i posti auto diventano 293, 30 a rotazione e 263 pertinenziali,  distribuiti però non più su tre piani ma su quattro, di cui il superiore solo parzialmente interrato.

La Conferenza dei Servizi sul nuovo progetto si chiude il  17 giugno 2014  e il 3 luglio 2014 la Giunta Capitolina con la deliberazione n. 195/2014 approva la variante dell’intervento   “limitatamente ed esclusivamente alla sola parte interrata del progetto” e  “con la sola esclusione delle sistemazioni di superficie e con le prescrizioni approvate in conferenza dei servizi”. Inoltre autorizza alla stipula dell’atto modificativo della convenzione. (scarica approvazione progetto di variante e atto di convenzione)

Il 31 luglio 2014 viene firmata la nuova convenzione tra Impresa concessionaria e Comune.

A settembre 2014 il Municipio Roma 1 attiva un processo partecipativo per decidere la sistemazione superficiale della piazza. Il procedimento si chiude il 31 ottobre fra molte polemiche e la redazione di linee guida propedeutiche ad una progettazione di sistemazione dell’area sovrastante.

Il 2 gennaio 2015 arriva il permesso di costruzione del parcheggio definito “interrato”, anche se il piano più alto è solo parzialmente interrato.

Terminata la partecipazione, il Coordinamento Residenti Città Storica (CRCS) chiede al TAR l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia della deliberazione della G.C. n.195 del 3 luglio 2014 che aveva approvato la variante di progetto del parcheggio limitatamente alla parte interrata dello stesso e l’autorizzazione alla stipula dell’atto modificativo della convenzione. Il TAR con un’ordinanza rigetta la proposta di istanza cautelare.

All’inizio di marzo 2015, in seguito ad ulteriori accertamenti sul progetto e sulle procedure, il Coordinamento Residenti Città Storica chiede al TAR di annullare per motivi aggiunti, previa sospensione, il permesso di costruzione rilasciato da Roma Capitale. Il TAR nega la sospensiva in attesa del giudizio di merito ed il CRCS ricorre al Consiglio di Stato, che nell’agosto 2015 si pronuncia invitando il TAR a definire celermente il giudizio di merito e a tener conto delle argomentazioni sostenute dal CRCS, principalmente incentrate sulla maggiore profondità del parcheggio del progetto 2014 rispetto al vecchio progetto 2010 che era stato sottoposto a VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Per il CRCS sarebbe stata necessaria una nuova VIA, visto l’aumento della profondità della scatola in cemento armato del parcheggio dovuta all’aggiunta di un piano interrato.

Nel frattempo, il 10 settembre 2015, il Municipio 1 protocolla presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio la bozza di progetto dello studio Diener & Diener per la sistemazione a giardino dell’area di superficie del parcheggio.

Una Conferenza dei Servizi presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dà indicazioni in merito al progetto dello Studio Diener & Diener

L’11 settembre 2015 la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio autorizza la realizzazione del progetto di giardino presentato in bozza dal Municipio1.

Il 3 novembre 2015 vienne consegnato al Dipartimento Mobilità il progetto della sistemazione dell’area sovrastante il parcheggio.

La Direzione Attuazione Piano Parcheggi convoca il 2 dicembre 2015 una Conferenza dei Servizi sul progetto di sistemazione superficiale a giardino.

Le Soprintendenze chiedono approfondimenti e miglioramenti del progetto, che vengono discussi in una seconda riunione che si tiene il 16 dicembre 2015.

Il 18 febbraio e il 21 aprile 2016 viene trasmesso al Dipartimento Mobilità e Trasporti il progetto tecnico complessivo della sistemazione superficiale, redatto nel rispetto delle Linee Guida elaborate nel corso del processo di progettazione partecipata del Municipio 1.

Rendering dal progetto definitivo del 2016 Via della Moretta

Nel mese di marzo 2016 la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma esprime parere favorevole all’esecuzione degli interventi previsti nel progetto, ivi compreso il muro di recinzione, con alcune prescrizioni sugli assi della mobilità, sulle alberature e sulla composizione del muro. (dai pareri e prescrizioni della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma in nostro possesso)

Torniamo al parcheggio seminterrato. Il 24 marzo 2017 il TAR si pronuncia accogliendo il ricorso del CRCS. Dopo la sentenza del TAR, l’impresa concessionaria ricorre al Consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza che dichiara illegittima l’approvazione del progetto ed il conseguente permesso di costruire rilasciato. Il Consiglio di Stato in data 29 agosto 2019 accoglie l’appello dell’Impresa concessionaria, rigettando il ricorso di primo grado del TAR che aveva annullato tutti gli atti relativi all’approvazione del progetto di variante del parcheggio in questione.

Ora però si presenta a la questione della sistemazione della superficie superiore del parcheggio compresa tra via Bravaria-Lungotevere, via Giulia e via delle Prigioni.

Rendering dal progetto defintivo del 2016

DAL 2020 SI RICOMINCIA A PARLARE DELLA SISTEMAZIONE IN SUPERFICIE

Il 16 ottobre 2020 la Giunta capitolina approva con Delibera n.236 i progetti per la sistemazione superficiale del parcheggio di via Giulia e attribuisce al primo Municipio la realizzazione delle opere di sistemazione superficiale relative al terzo stralcio. (scarica la delibera  n.236)

Il 25 agosto 2021 la Giunta del Municipio 1 con deliberazione n.27 procede all’approvazione di “progetti di accensione prestiti annualità 2021 Giardino di via Giulia-Opere a verde”. Nel piano triennale degli investimenti 2021-2023 per il Municipio Roma 1 Centro Storico è stata prevista per l’anno 2021 l’opera di sistemazione a verde del giardino finanziata mediante ricorso all’indebitamento per la somma di 1.070.000 euro.  (scarica Delibera Giunta I municipio)

Contestualmente il Municipio 1 approva il progetto, al fine di procedere nell’istruttoria per la stipula del relativo mutuo e, con successiva Determinazione Dirigenziale, all’impegno dei fondi e all’indizione della gara.

L’oggetto del progetto consiste nella realizzazione del Giardino di via Giulia denominato anche nel sito istituzionale del Municipio “Giardino Barocco”. Si tratta del completamento a verde dell’opera, perché la realizzazione del muro perimetrale, già autorizzato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, è eseguito a scomputo degli oneri concessori da parte della Ditta concessionaria in conformità all’atto di convenzione.

Nel corso del 2022, quando il muro di recinzione del “giardino concluso” è stato già realizzato a rustico dall’Impresa concessionaria in conformità all’approvazione del progetto di G.C. del 16 ottobre 2020, si presenta la necessità di rivedere ulteriormente il progetto di superficie con una rimodulazione delle alberature. Probabilmente il motivo è da ricercarsi nel peso eccessivo che avrebbero determinato i terreni di piantumazione delle previste alberature sul solaio del parcheggio a suo tempo progettato per altri tipi di sovraccarico assai più leggeri.

Questa è una delle conseguenze scaturite dall’innaturale separazione tra il progetto del sotto e quello del sopra, che Carteinregola aveva segnalato da tempo (vedi Giardino sul parcheggio di Via Giulia: la fine era nota 14 luglio 2022)

Pertanto, nel dicembre 2022 in una riunione fra la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, con l’assessore municipale Alberta Campitelli (deleghe a Giubileo, Pnrr e Turismo) e quello alla Mobilità comunale Eugenio Patanè , si decide di perfezionare in tempi «brevissimi» il collaudo di tutta l’area, in modo che lo stesso Municipio 1 la possa prendere in consegna. L’impegno è quello di inaugurare il giardino entro l’estate 2023. Con qualche cambiamento rispetto al progetto originale dello studio svizzero di architetti Diener&Diener e degli italiani Garofalo e Miura. A tutt’oggi non ci risulta che il collaudo richiesto di tutta l’area sia arrivato. (vedi Corriere della Sera “Progetto da modificare. Cambiamenti in vista anche per il giardino” 12 dicembre 2022)

CONCLUSIONI E RIFLESSIONI

Dunque, è il primo Municipio che sta rivedendo il progetto, visto che fu assegnata proprio a questo organo istituzionale la redazione del progetto di sistemazione dell’area e la realizzazione del giardino. Quel progetto, oggi da modificare, elaborato dal Municipio in seguito ad una partecipazione dei cittadini, già consegnato nel 2016 al Dipartimento Mobilità e Trasporti e che aveva riscosso il parere favorevole della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma che aveva prescritto la costruzione del muro e la piantumazione di “alberi di pronto effetto”.

Ora, dal 2022 questi “alberi di pronto effetto”, cioè già cresciuti, non possono essere piantati perchè si sono accorti di quello che Carteinregola aveva preconizzato e che molti cittadini avevano sostenuto anche negli incontri organizzati dal primo Municipio appena presa visione del progetto, cioè che il solaio del parcheggio, calcolato per un prato e una pavimentazione, non avrebbe retto il peso di almeno 2 metri di terreno necessari per piantare alberi di alto fusto.

Quindi il progetto del “giardino barocco” è da rifare, ed è nelle mani competenti dell’assessora municipale Alberta Campitelli. Il Comune dovrebbe fare una variante al progetto della sistemazione superficiale non appena il Municipio consegnerà il nuovo elaborato. Conseguentemente ci vorrà una nuova conferenza dei servizi ed un nuovo parere della Soprintendenza.

Il muro (anima di calcestruzzo armato e controfodere interne ed esterne in foratoni in laterizio da intonacare), come detto, è stato già realizzato dalla ditta concessionaria come da atto di convenzione con fondi a scomputo degli oneri concessori.

Dal punto di vista architettonico-paesaggistico è indubbio che sono cambiate le condizioni che portarono alle prescrizioni della Soprintendenza e all’approvazione del progetto di sistemazione superficiale da parte della G.C. Quindi anche il muro potrebbe essere ripensato, ma cosa direbbe la Corte dei Conti di una spesa che si rivelerebbe inutile, questa volta per una valutazione quantomeno superficiale da parte dell’Amministrazione?

Altro problema: il parcheggio è già realizzato da anni e ampiamente funzionante e in tutta l’area è tuttora da perfezionare il collaudo, come affermato dall’assessore Patanè, in modo che lo stesso Municipio la possa prendere in consegna. (vedi articolo Corriere della sera sopra citato)

A questo punto però chiediamo l’immediata apertura di un processo di progettazione partecipata diretta dal Municipi, in modo si spera più adeguato di quanto avvenne anni fa, quando le nostre voci non furono ascoltate (molti di noi di Carteinregola facevano allora parte del Coordinamento Residenti Città Storica): eppure avvertivamo che non poteva essere staccato il sotto dal sopra, che non ci potevano essere due progetti e due percorsi indipendenti ma che si doveva procedere con un progetto unitario.

Sappiamo come è andata.

Ecco perchè oggi l’unica strada è quella di fare aprire Municipio e Comune ad una partecipazione civica competente. Non basta dire che il muro deve essere abbattuto. Forse in un processo partecipativo, dove confrontarsi e dove valutare attentamente tutti gli aspetti del problema, si potrebbe arrivare a soluzioni realistiche nel rispetto di via Giulia e dell’interesse pubblico.

Via Giulia, progetto definitivo diffuso dal I Municipio

Paolo Gelsomini

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

22 febbraio 2022

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